-CONCHIGLIA-
In quei rari casi di calma, mi piace pensare ai nostri momenti insieme, quando eravamo un po' più giovani, a quando abbiamo iniziato la nostra storia. Corteggiarsi, conoscersi.
Innamorarsi.
C'è una conchiglia che campeggia nella vetrina dove ci sono tutti i nostri ricordi, i ricordi di una vita e anche dei nostri amici. Una grossa conchiglia presa dalla nostra vacanza in un atollo sperduto nell'oceano Pacifico. Siamo stati li per un mese. Un mese io e lui come in Laguna Blu. No, molto meglio.
Ci siamo scoperti. Conosciuti. Esplorati. Ho imparato che Tom sa cavarsela in qualsiasi situazione e sa usare le mani divinamente. Ok sto degenerando ma, ricordo tutto come se fosse ieri.
***
Ripararsi dal sole per chi come me diventa aragosta è fondamentale. Ma ripararsi godendosi la visione di un Dio del mare che esce dal suo elemento... sì, me lo sto mangiando con gli occhi e non me ne vergogno. Soli su questo atollo per un mese dove potevano essere selvaggi, liberi e noi stessi.
Cammina verso il bagnasciuga, i boxer sui fianchi stretti e la linea dei muscoli netta, delinea ogni fascia muscolare. Ho gli occhiali da sole e posso godermelo centimetro dopo centimetro. Perché Tom è altissimo e io mi sento una nana da giardino vicino a lui.
Le spalle larghe, il petto ampio, i capelli ramati che si arricciano naturalmente sono lunghi così come la barba. Quel rosso rame che grida a tutti le sue ascendenze scozzesi/vichinghe. Le goccioline d'acqua impigliate nella barba per poi cadere sul petto largo fermandosi tra i pochi peli del petto.
Un pentagono perfetto.
Gocce birichine d'acqua che seguono i fasci muscolari degli addominali, il mio sguardo cade li e sollevo un sopracciglio. Gambe lunghe, piedi lunghi. Risalgo con lo sguardo per riguardarmi tutto. Gli occhi sono azzurri come l'oceano che ha attorno. Un azzurro talmente intenso che quando si posano su di me ho un brivido. Penso di essere debole perché non resisto a come mi guarda, alla sua voce. A lui.
Mi è stato attorno per tanto tempo in silenzio e quando me ne sono accorta, tra di noi sono state subito scintille. E non dico per il carattere, io Vergine lui Acquario, no, scintille sempre. E forse è questo che ci terrà uniti per molto tempo e sarà la base di qualcosa di più. Perché io uno come lui non me lo lascio scappare.
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"Non ti fai il bagno?" "Mmmm no. Mi sto godendo questo Paradiso in terra..." ho già la pelle arrossata ma non bruciata, mi chiedo come diamine faccia lui che è bianco! "Un bellissimo Paradiso. – mi osservi per un attimo, il bikini bianco lascia poco spazio all'immaginazione – ho visto come mi guardavi Darling, spero che ti piaccia quello che hai visto..." "Parecchio..." Tom mi afferra da dietro al nuca baciandomi con trasporto. Un bacio tutto lingue, lento che ha il potere di incendiarmi.
Alla Bottega ci siamo sempre stuzzicati, presi in giro fino al magazzino. Ma adesso... adesso volevo molto di più.
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-ANANAS-
Un atollo in mezzo al Pacifico. Io e lei.
Abbiamo una capanna per dormire con ogni conforti, beh almeno quello dato che attorno era tutta vegetazione lussureggiante e selvaggia e mare a perdita d'occhio. Abbiamo fatto di tutto. Parlato, camminato, nuotato, mangiato, litigato.
Litigare ci viene bene, ma la cosa che amavo di più era il sesso post litigio. Selvaggio, rovente e a tratti violento.
"Dovremmo litigare più spesso..." io avevo riso a questa sua affermazione.
Si poteva provare l'esperienza di pescare come gli indigeni con un perizoma di pelle in stile Tarzan. Beh, era una delle cose che volevo provare assolutamente. Era quasi sera quando mi immergo nella laguna dietro la capanna, una lancia fatta usato il legno della vegetazione attorno, Imma che esce dalla capanna mangiando dell'ananas e si siede all'ombra di una palma. In silenzio.
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Gusto un pezzo d'ananas, dolce e aspro allo stesso tempo e immagino di farlo su di lui. Non mi sono mai sentita così coinvolta con una persona come lo sono con Tom. Ci siamo sempre girati attorno, l'ho scoperto geloso di Michael e poi... ora siamo qui a "scoprirci", a conoscerci più di quello che non sapevamo già.
Mi lecco le dita dai succhi del frutto e Tom cattura un pesce gettandolo sulla riva. Stasera mangeremo pesce e io mangerò lui.
Mi immergo nella laguna quando Tom mi da le spalle per godersi gli ultimi raggi del sole che tramonta. Gli infuocano i capelli che assumo una sfumatura tra il biondo rame e il rosso cinabro. La pelle scottata dal sole che ha una colorazione bronzea, quel colore che molti cercano di avere ma che nessuno riesce mai ad avere. Lo abbraccio da dietro premendomi contro di lui, sentendo il calore della sua pelle, inalo il suo profumo misto alla salsedine del mare. Lo sento sorridere, le sue mani sulle mie. Lui soddisfa tutti i miei sensi. Lui mi completa.
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-ACQUA-
I seni di Imma premono contro la mia schiena, sento i capezzoli roventi e le accarezzo le mani, mi bacia sulla spina dorsale. "Credevo che ce l'avessi con me Darling..." "Un pochino. Ma poi ho pensato che sarebbe stato un peccato sprecare tutto..." mi volto così da averti di fronte. Avevo immaginato che avessi solo il pezzo di sotto del bikini, di un verde brillante e un seno stupendo che mi prega di essere venerato. Senza pudore, mi dai una lunga e lenta occhiata da capo a piedi, la mano mi accarezza gli addominali, ti avvicini per baciarmi e quella mano scende più giù afferrando l'erezione.
"Imma..." "Cosa Tom?" "Continua..." sorridi contro le mie labbra e la mano accarezza piano, delineando la forma. "In perizoma sei illegale, non te l'ho mai detto?" "No – le mie mani stringono il tuo sedere – sto per scoparti Darling, i tuoi sguardi infuocati mi accendono... No – my hands squeeze your butt – I'm about to fuck you Darling, your fiery gazes turn me on..." sorridi ancora e una mano si perde tra i miei capelli mentre l'altra slaccia il perizoma.
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Anch'io resto nuda e Tom mi afferra sollevandomi dall'acqua, avvinghio le gambe attorno alla sua vita e l'erezione svetta tra di noi sfiorandomi il sedere e la mia intimità. Continuiamo a baciarci mentre cammina verso l'esterno, dove l'acqua è più bassa.
Finiamo sul bagnasciuga, lambiti dall'acqua tiepida della laguna e il cielo stellato a farci da coperta. Anche se la sabbia si infilerà dappertutto, poco ci importa. Perdo le dita tra quei meravigliosi ricci naturali ora bagnati, mi sorridi ancora per poi baciarmi e nel farlo, il tuo grosso corpo preme sul mio in maniera deliziosa. Sento la lunga erezione che si strofina tra le pieghe del mio sesso lentamente, facendomi impazzire. L'acqua ci sfiora, ci accarezza e mi aggrappo a lui nel momento in cui vengo presa. Grido vicino al suo orecchio, i suoi denti che affondano nella carne del mio collo e non capisco più niente.
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Sentirsi avviluppati da quella carne tornita, dal suo rovente sesso, da tutta se stessa mi fa sentire bene. Si, voglio dividere la mia vita con lei, invecchiare con lei. Una spinta e lei si inarca verso di me, le unghie conficcate nella mia schiena e quel dolore misto al piacere che sto avendo. Le sue piccole mani che afferrano il sedere quando aumento il ritmo.
Una leggera pioggia ha iniziato a cadere nel momento in cui i miei fianchi si muovono e si immergono in lei portandola all'orgasmo. Il suo orgasmo è bruciante, mi serra e mi toglie il fiato. Quei piccoli brividi che provengono dal suo corpo, una fornace.
Non resisterò molto e l'acqua cade sulla mia schiena mentre continuo a darle piacere. L'orgasmo monta, erutta come un vulcano e come lava mi attraversa, mi infiamma i lombi e mi lascio andare.
Più tardi.
La pioggia era finita, Imma ha la testa sul mio petto e il mio braccio è avvolto attorno al suo corpo "Dovremmo rientrare..." mi dice assonnata, sorrido guardando il cielo "Darling, sposami..." apri gli occhi e ti sollevi per guardarmi "Cosa hai detto?" "Imma, vuoi sposarmi? Imma, will you marry me?" "Sì" altro bacio.
***
Dovete sapere che Tom mi chiese di sposarlo più di una volta. Ma non perché non fossi sicura, la mia risposta è sempre stata sì, è stato il suo modo per farmi capire che faceva sul serio. L'atollo è stata la prima volta, poi sono venute altre volte e mi ha sempre stupito. Ecco, con lui non ci si annoia mai. Quando poi ho scoperto di essere incinta di TJ, abbiamo fatto il passo.
***
-CONCHIGLIA-
Restiamo a guardare il tramonto, mancano pochi giorni e le nostre vacanze sarebbero finite. Erano successe tante cose, molte di più di quante non siamo successe a Procida. Chi lo avrebbe mai detto che avrei sposato il mio tuttofare che segretamente aveva un interesse per me?
Mi alzo, mi guardi "Andiamo dentro, ho bisogno di dormire abbracciata a te..." ti alzi anche tu prendendomi la mano per poi baciarne il dorso "Tutto quello che vuoi Darling, tutto quello che vuoi..."
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-FRUTTO DELLA PASSIONE-
Dove dormiamo è una capanna con tutti confort possibili e il refrigerio necessario.
Imma dorme ancora, ho notato che amava molto dormire. Beh, dopo la nuotata, la doccia, afferro una bottiglietta d'acqua e vado in camera da letto che da sulla laguna.
Sorseggio l'acqua e mi va di traverso quando la vedo sdraiata sulla pancia, nuda tra le lenzuola. Amo il suo essere inibita, senza pudore alcuno, che dice sempre quello che pensa senza mai avere paura delle conseguenze. Voglio vedere se...
Mi avvicino beandomi del suo corpicino sodo e liscio. Morbido e vellutato. Dopo la prima scottatura sulla sua pelle, ora ha assunto una colorazione caramello come i suoi capelli. Voglio stare con lei, voglio farle sentire tutto quello che può sentire una donna quando è in preda alla passione e al piacere. Perché la mia piccola Imma è fuoco rovente. Sole cocente. È la terra dove è nata. Procace. Fertile.
Passionale.
La osservo ancora, un mezzo sorriso e mi allungo per baciarle una spalla. Si, ora scoprirai un lato di me che non sapevi.
**
Mugolo leggermente sentendomi sfiorare la pelle da un paio di labbra vellutate. Labbra che girano attorno alla mai spalla scendendo lungo la spina dorsale. Punge. Amo quando tiene la barba lunga e in questo periodo che siamo qui su questo atollo, gli è cresciuta libera e selvaggia come la sua chioma dorata. Amo scartavetrarmici sopra e lui lo ha capito. Guai se la leva. Penso che lo scriverò "Non ti devi fare la barba..."
"Darling..." aspetto, voglio vedere fin dove si spinge, sono curiosa. Moltissimo. Sono sempre stata un tipo curioso in tutto, figuriamoci in quello. Tom mi accarezza i lombi, il sedere con deliberata lentezza. I polpastrelli sfiorano le natiche, il suo respiro si infrange contro la pelle provocandomi brividi di piacere. Ora i baci sono umidi, dal sedere vanno verso i lombi "Darling, svegliati... non mi piace farlo da solo..."
Mugolo ancora stringendo di più il cuscino tra le braccia e volto la testa da una parte sorridendo. "Ah Darling, vuoi giocare con me? Bene, allora giochiamo... Ah Darling, do you want to play with me? Well, then let's play..." stringo il cuscino quando le sue lunghe dita si insinuano tra le natiche e poi nel mio sesso. Lo allargano, esplorano facendomi bagnare. Apro gli occhi e mi scappa un gemito più forte, ora ha tutta la mia attenzione. "A me piace giocare... Thomas..."
**
Gli umori viscosi mi bagnano le dita mentre il suo corpo si contorce per cercare quell'appagamento che non le darò tanto facilmente. Anche a te piace giocare Darling? Giochiamo.
Mordo una natica tirando la pelle tra i denti, lecco dove ho lasciato il segno del morso "Tom..." mordo anche l'altra natica e nel mentre, sfilo il pareo che avevo sui fianchi restando nudo. Vediamo se... il pareo lo uso come una corda e velocemente lego le sue braccia dietro la schiena.
"Tom!" gridi indignata ma ti accarezzo il sedere fino a colpire la natica. Sussulti, mi guardi male da sopra una spalla e altro schiaffo. Gemi e la mia mano impasta la carne fino a far scivolare le dita nel tuo sesso. Oh sì, bagnata ancora di più. "Non sei Mr Grey.." "Oh no Darling, io sono molto meglio di lui. Vedrai..."
Salgo sul letto in ginocchio dietro di lei e mi allungo sul suo corpo facendole sentire l'erezione tra le antiche. Scivolo, pesante e si impregna dei suoi umori. "Bollente – mi abbasso verso il suo orecchio – mi sentirai per giorni Darling. Sentirai solo me. Hot - I lean towards his ear - you will hear me for days Darling. You will hear only me."
**
Il suo pene si strofina tra le natiche. Un pezzo di carne duro come l'acciaio e vellutato. Sto impazzendo. Quando si decide a penetrarmi, soffoco il grido tra le lenzuola. Lui espira bruscamente sentendosi avvolgere dal mio sesso. Forse sentiamo la stessa identica sensazione.
"Piccola. Calda. Imma, my Darling... Small. Hot. Imma, my Darling..." mi prende dalle braccia legate sollevandomi, il suo corpo contro il mio, il suo grosso corpo attorno al mio e il suo membro che scivolava sempre di più dentro di me. Ad ogni affondo, mi tirava a se dalle braccia legate.
Non contento Tom, mi tira più a se e mi ritrovo in ginocchio su di lui, le gambe sui suoi quadricipiti femorali, in equilibrio, il suo membro che mi impalava in un modo piacevole e la sua bocca che assapora la pelle del mio collo mandandomi scariche di piacere ovunque. Ad un certo punto, sembrava che avesse otto mani, una piovra! Mentre tirava il pareo con cui mi aveva legata, l'altra mano mi palpava un seno fino a tirare un capezzolo tra le dita. Poi, una mano mi afferra la mascella con forza per baciarmi. Un bacio solo lingue, profondo. E il pene che si muoveva ancora e ancora.
La mano scende davanti e le dita trovano il clitoride, lo stringono facendo schizzare alle stelle la mia eccitazione. La grande mano si avvolge attorno al collo, l'altra che continua davanti e l'orgasmo esplode. Esplode come milioni di fuochi d'artificio. Ci siamo guardati negli occhi mentre venivo, mentre mi perdevo completamente nei suoi occhi e in lui.
Quando arriva il suo di orgasmo, mi afferra per i seni dando stoccare profonde, facendomi gridare e a svenire quasi per l'intensità di quello che aveva fatto.
Quando riprendo i sensi, sono sdraiata su di lui, non voglio alzarmi. Nudi, una leggera brezza che ci solletica la pelle umida, le sue dita che pigramente mi accarezzando. Solo silenziò, solo noi due.
***
-CONCHIGLIA-
È stato un mese "intenso" quella volta. Mi piacerebbe tornarsi ma con tre bambini è impossibile. Siamo diventati più complici, ci siamo scoperti, conosciuti ancora meglio di prima. Siamo diventati complici, amanti, amici. Anime complementari.
Devo dire che è stato bello anche litigare con lui, perché con Tom non sono mai semplici litigi, con Tom sono vere e proprie guerre di intelletto e so che con me non la spunta mai. Ma il bello è dopo. Fare pace nei posti più disparati è ciliegina ai nostri litigi.
Sono ancora immersa nei miei pensieri quando Tom entra nel salone con Susy in braccio. Solleva un sopracciglio per poi portare gli occhiali sulla testa tra i riccioli ramati.
"Darling?" Susy emette un versetto, sbatto le palpebre guardando entrambi. Sorrido quando l amia piccolina mi si getta tra le braccia e Tom viene a sedersi al mio fianco. "A cosa pensavi?" ok, con lui difficilmente riesco a nascondere qualcosa.
"L'atollo. Un mese io e te. Diciamo la nostra luna di miele prima del matrimonio..." mi fai quel mezzo sorriso "Dove ti ho chiesto di sposarmi ogni giorno, per trenta giorni di fila?" annuisco "Io sapevo già che saresti diventata la parte più bella di me. Così importante e speciale. Sei il mio cuore e la mia anima Darling. Sei il mio respiro. Sei tutto. E ora guarda dove siamo, cosa abbiamo costruito. Abbiamo figli stupendi, una grande famiglia allargata... stiamo bene. Sai, ti chiederei mille e mille volte di sposarmi e non me ne pento. Mai. Lo rifarei sempre..." ti bacio. Lo bacio con trasporto e mi stringe a se.
Un ricordo piacevole che è diventato l'amore della mia vita. Un amore intenso e forte.
Unico.
I love you Darling.
Angolo Autrice
Buonsalve!
Strane conversazioni di WA e questo è il risultato.
Besos :*