Era ormai pomeriggio, di mia sorella non vi era traccia, chiesi in giro ma nessuno l'aveva vista
«Juliette l'ha trovata..era nel fienile» Edward sembrava sconvolto e una strana paura mi assalì il petto «Che cosa le è successo?» ma senza dargli il tempo di rispondermi mi fiondai nel fienile.
Vidi Iris piangere abbracciata a Juliette, quest'ultima aveva gli occhi lucidi
«Cos'è successo?» chiesi impaziente, mia sorella si voltò da me, i suoi occhi chiari erano rossi a forza di piangere e i capelli spettinati, fece per parlare ma scoppiò di nuovo a piangere
«Cosa cazzo è successo?!» lei fece segno a Juliette di dirmelo
«Lei...un ragazzo ha abusato di lei» disse di getto abbassando lo sguardo
Sentì la rabbia divorarmi le ossa, appena avrei saputo chi fosse l'avrei ucciso senza nessun ritengo
mi abbassai da lei «Iris, chi è?» chiesi inchiodando i miei occhi ai suoi «Oliver» disse in tono basso
Quel fottuto bastardo di un campagnolo
«Io lo ammazzo!» mi alzai di scatto e uscì dal fienile, non riuscivo più a controllarmi, dovevo spaccare qualcosa.
Sentì dei passi dietro di me poi la voce di Juliette
«james..» le lanciai un occhiataccia «Torna da lei»
invece di darmi ascolto mi si piazzò davanti «Non lo troverai, mi ha detto che è fuggito subito dopo»
tutto questo era davvero surreale, stavo per impazzire, ma la colpa era mia
se solo avessi lasciato che Juliette andasse via con lei.. tutto questo forse non sarebbe successo
a quest'ora mia sorella non starebbe soffrendo.
«Cazzo!» imprecai tirando un pugno al muro, le mie nocche si spaccarono lasciando uscire il sangue dalle piccole ferite, feci per tirare un altro pugno ma Juliette li prese la mano «Smettila! in questo modo non la aiuti, ha bisogno della tua presenza accanto a lei non della tua incazzatura»
Feci come mi disse, tornai da Iris e la portai nelle sue stanze, due ragazze della servitù la aiutarono a pulirsi e le sistemarono i capelli.
Era sdraiata sul letto e io di fianco a lei, gli occhi ancora gonfi non smettevano di vagare per la stanza mentre il suo labbro inferiore non smetteva di tremare, la abbracciai e lei nascose la faccia contro il mio petto
«Va tutto bene Iris» lei scosse la testa
«Non era una domanda, va tutto bene» ma lei riprese a singhiozzare, le alzai il mento con le dita «Ti prometto che lo troverò anche in capo al mondo e gliela farò pagare per averti toccata»
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Al prossimo capitolo!