Era da molto tempo che pensavo di aggiungere una enoteca o comunque, ampliare la Bottega. Del resto, avevamo comprato due negozi vicini grazie anche al nostro nuovo socio, un amico di Sebastian, il barone Helmut Zemo. Lui avrebbe contribuito anche con alcune delle sue "delicatessen" da fa provare ai nostri clienti e noi potevamo finalmente vendere i vini delle eccellenze italiane. Vantaggioso per entrambi e poi quello che proponeva Zemo era di ottima qualità.
Di vini in Italia ce ne sono a bizzeffe, ma sapevo che avrei dato spazio alle eccellenze campane. Mentre mi lavavo i denti, il mio cervello che andava a mille all'ora pensava a tutto quello che c'è ancora da fare, quello già fatto e alla mia amica Laura che non beveva vino! Cioè solo del bianco ma la dovevo indottrinare al rosso e che cazz.
Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo di Tom in bagno, o meglio, non me ne accorgo quando si avvicina abbastanza da farmi sentire il suo dopobarba mandando il cervello in tilt e poi quelle soffici labbra contornare dalla peluria della barba che mi pungeva la pelle. Morbida e spinosa, una dicotomia che mi mandava fuori di testa.
"Tom..." le labbra sfiorano la spalla risalendo verso il collo e piego la testa dal lato opposto dandogli più spazio di manovra. Socchiudo gli occhi rabbrividendo quando apre la bocca, la lingua assaggia la pelle e poi i denti che la feriscono. Le mani mi afferrano la vita scoperta e mugolo. Di solito dormo senza nulla ma con i bambini è meglio essere vestiti, beh come posso vestirmi io. Pantaloncini e canotta anche d'inverno.
"Dio Thomas..." lo sento sorridere vicino all'orecchio che prontamente lecca, quando apro gli occhi mi sta guardando dallo specchio del bagno. Quel ghigno alla "Loki" che ha il potere di sciogliermi nelle budella, le grandi mani che aumentano la presa facendomi sobbalzare e l'erezione granitica contro le antiche "Darling, dato che tornerò stasera, mi prendo un anticipo..."
Mi verrebbe da dire "Ah Tomma', zitto e scopami" ma mi trattengo mordendomi il labbro. Le mani di Tom afferrano i seni dove i capezzoli erano in evidenza attraverso il tessuto della canotta, così perfetti nelle sue mani e li massaggia, li stringe e le dita stimolano ancora di più i capezzoli già troppo reattivi.
"Magnifica. Amo il tuo seno, amo il tuo corpo. Amo tutto di te... Magnificent. I love your breasts, I love your body. I love everything of you" mugolo. Stringo le gambe e il sedere che sfiora il suo pene. Boccheggio quanto li tira fino al limite del piacere e dolore. Mi toglie la canotta, ancora attenzioni al mio seno e poi una delle mani va giù, le lunghe dita affondano nel mio sesso. Potrei girarmi e saltargli addosso ma voglio che continui. Amo quando fa così.
"La mia mogliettina... Darling, mi stai inzuppando le dita, vuoi che ti scopi come? My wifey... Darling, you're soaking my fingers, do you want me to fuck you how?" oddio Tom, da prof perfettivo a linguaggio scurrile e... "Forte, intenso. Sbrigati Tom, dammelo!" lui sorride sfilando le dita per poi leccarle, mi fa voltare dopo avermi tolto il resto, mi solleva da erra facendomi mettere sul marmo tra i due lavandini, si abbassa quel tanto che basta dei pantaloni che indossa e il membro svetta in tutta la sua magnificenza di carne e sangue. In poco lo sento dentro di me e gemo più forte con il rischio di svegliare tutti. Qualche secondo fermo dentro e poi..."
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Amo i nostri "buongiorno" e sapevo che quella giornata sarebbe stata impegnativa per entrambi, quindi si doveva approfittare di ogni buon momento. Imma avvolge le sue gambe attorno al mio bacino così come il suo sesso avviluppa serrando ad ogni affondo. Le sue mani mi lasciano mezze lune sulla pelle, la bacio soffocando il suo ennesimo grido. Baci che sono tutti lingue, denti e saliva. Lo vuole forte e forte lo avrà.
Mi sposto dai lavandini contro la parete per avere più presa, mi sentirà per giorni. Lei si coalizza su di me e spingo. Più veloce. Più forte.
Ansiti. Grugniti. Morsi.
Mi graffia ancora quando sente che sta per arrivare il suo orgasmo. Ed è bellissima quando si lascia andare. Grida, mi stringe, il suo corpo trema e il mio pene sussulta nel suo ventre. Le dita giocherellano con i miei ricci sul collo e mi muovo, non le voglio dare tregua. Imma si inarca per sentirmi più a fondo. Ad ogni spinta la sbatto contro le piastrelle, fondendomi sempre di più. Forte, quasi doloroso e poi quella scossa elettrica che parte dai lombi e corre lungo la spina dorsale fino a far tendere i testicoli e su per tutta al lunghezza del pene. L'orgasmo mi sconvolge, Imma mi guarda tenendosi a me, non ti farò mai cadere Darling. Ci spostiamo sotto al doccia senza dire nulla. Ti bacio la fronte, il naso e poi le labbra e infine mi stringi sotto al getto dell'acqua. "Ti amo Tom..." "Io di più Darling, io di più..."
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C'era molto da fare prima dell'inaugurazione della Bottega. Perché sì, bisognava sapersi rinnovare, cambiare e crescere. TJ e Mickey erano in età da asilo, così Seb li aveva accompagnati, io, laura e i gemelli potevamo cavarcela da soli, Tom era a scuola. Lana e Grace sarebbero arrivate per l'inaugurazione, Chris non poteva esserci perché c'erano casi che lui doveva presenziare, gli avremo spedito dei video.
Era stato Sebastian a supervisionare i lavori di ristrutturazione, mi aveva fatto anche risparmiare perché erano stati chiamati operai suoi amici e poi c'era Zemo che finanziava. Il nostro amico e socio sarebbe passato nel pomeriggio. "Sta venendo bene..." "Sì ma..." "Cosa c'è che ti preoccupa?" "Di fare il passo più lungo della gamba. E se non andasse bene?" "Imma, andrà bene. Ho investito anche io in tutto questo. Lo sai che sono strega no?" sorrido, in effetti non sbagliava mai, il suo sesto senso e istinto mi facevano paura.
L'insegna era sempre "La Bottega dei Sapori" e sotto, da Imma e Laura. La pubblicità era dappertutto, quelle sui giornali erano carine.
"La Bottega dei Sapori. Vino e delizie" fine wine and delicatessen.
Nel pomeriggio venne a trovarci il barone Zemo, vecchio amico di Sebastian. Parlammo davanti ad un buonissimo te alla ciliegia e alle Delizie turche. Dolcetti fatti di marzapane in vari gusti racchiusi come le caramelle. Andranno di sicuro a ruba.
"Era da tempo che cercavo uno sbocco in Italia e ringrazio Sebastian per averci fatto incontrare..." "Il piacere è nostro barone..." "Oh chiamami Helmut, quest'isola è stupenda come lo è tutta l'Italia. Non avevo idea che Sebastian si fosse fermato qui..." Laura interviene "Beh, ci siamo trovati Zemo. Io sono la fortunata e lei farà la nostra fortuna..." "Sarà proficuo per entrambi..."
Alla sera, a casa, aspettiamo Tom. Stranamente i miei figli sono tranquilli, oddio sono posseduti? TJ gioca da solo, Susy dorme e Will è sveglio ma non piange. Avevano già provato ad alzarsi per camminare, ma finivano sempre a terra, calma e pazienza giusto?
"Daddy!" TJ corre verso il padre saltandogli addosso letteralmente e Tom lo tira su con un braccio. TJ lo abbraccia e Tom sorride "Ciao ometto, com'è stata la giornata?" "Io e Mic abbiamo smontato porta..." Tom ha un espressione perplessa sul viso e io sorrido andandogli incontro. Con l'altro braccio mi attira a se per baciarmi "Buonasera Darling, che è successo?" "Nulla. Sai come sono lui e Mic, curiosi su tutto. Nulla che si possa aggiustare..." Tom lascia TJ e va a darsi una rinfrescata.
Noi avevamo mangiato, avevo lasciato qualcosa per lui, Tom aveva spiluccato, non mangiava molto e io gli dicevo che non doveva mai saltare i pasti.
Quando entra in cucina, casual, occhiali e ricci sconvolti mi fa sempre un certo effetto "Tutto pronto per l'inaugurazione?" "Sì, sono nervosa sai?" "Si è sempre nervosi quando si inizia un nuovo percorso andrà bene. E poi ho una sorpresa per quel giorno, una sopra solo nostra, senza i bambini..." "Senza i bambini? Dimmi che è un sogno..." "No, non lo è... aspetta e vedrai..." ecco, ora ero curiosa mannaggia a lui ma avrei resistito.
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E venne il giorno dell'inaugurazione della Bottega dei Sapori, ampliata e con più scelta. Un nuovo inizio. C'erano tutti, anche quella stronza di donna Rachele, la moglie del quasi ex sindaco.
"Grazie a tutti coi per essere qui oggi. Questo negozio è un istituzione a Procida. Aperto dai miei bisnonni, oggi si rinnova per un futuro ricco di novità..." io e Laura tagliamo il nastro davanti al negozio "Benvenuti alla nuova Bottega dei Sapori..."
Sebastian e il suo team avevano fatto un lavoro eccellente. Il negozio, l'enoteca e il bar tutto in uno. La cantina ampliata, le nuove specialità, il dehor. Tutto. Lana fece i video per Chris, tutto stava andando per il meglio. Fummo intervistati per il regionale anche, così da avere più visibilità. Verso sera, i gemelli furono prelevati dai miei genitori e TJ da Laura. "Dorme da noi, poi mi restituirai il favore..." mi strizza l'occhio andando via. Guardo Tom "Thomas William, che hai in mente di fare?" "Nulla, chiudiamo e andiamo a casa, li lo scoprirai..." sospettosa, chiudiamo e torniamo a casa.
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Ogni tanto amo stupirla e oggi è il giorno giusto. E poi, c'è una bottiglia che voglio bere con lei, una bottiglia speciale di un vino speciale per noi. Cucinare per lei che si siede su uno degli sgabelli vicino all'isola.
"Allora è davvero una sorpresa se cucini per me Tom, lo fai solo in occasioni speciali..." sorrido mentre finisco di tagliare i pomodorini e li aggiungo alla padella con olio e aglio, li faccio saltare mentre l'acqua è sul fuoco. Spengo il sugo e prendo "la sorpresa". Quando vedi l'etichetta, sorridi "Tom, ma questo è il nostro vino..." "Ora capisci perché è una cosa vietata ai bambini?" sorridi ancora.
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Un Taurasi rosso. Una delle eccellenze campane, era il nostro vino. Il primo vino che abbiamo bevuto insieme e sì, era per un'occasione speciale adesso. Tom con fare esperto lo apre per poi versarne un po' nei calici per farlo respirare. Me ne porge uno e brindiamo "A un nuovo inizio Darling..." "A noi..."
Il sapore è robusto e intenso e scivola giù che è una bellezza. Non va bene con la pasta ma si può bere così e chissà se mangeremo. So che effetti mi fa questo vino.
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Il Taurasi è il nostri vino Darling, come c'è una canzone, o qualsiasi altra cosa, ma questo vino è pativo alare. C'è stato sempre per le nostre occasioni speciali e c'è anche questa volta.
Osservo la mia bellissima moglie mentre sorseggia il vino e so che effetto le fa dopo un po'. Calo le linguine nell'acqua bollente salta dandole le spalle, Imma di avvicina con il bicchiere in mano baciandomi una spalla, mi volto per baciarle e le sue labbra sanno di vino.
Penso proprio che non mangeremo achee questa volta e se lo faremo sarà sul tardi. Posa il bicchiere da una parte e beh, è Imma. Non che mi dispiaccia, sia chiaro.
Mi afferra dal collo tirandomi in basso per baciarmi "Darling..." faccio per protestare ma lei mi chiude la bocca con la sua e le mie mani si serrano sul sedere stringendolo. Cristo Imma, non mangeremo nemmeno questa volta!
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È da pazzi non farsi il proprio marito che cucina in cucina. Sexy, col grembiule, le maniche della camicia arrotolate sugli avambracci, quelle spalle larghe che tendono il tessuto della camicia, la vita stretta e il culo sodo. Il mio pentagono perfetto.
Un bacio lingua e denti e non so come, riusciamo almeno a scolarla quella pasta e a buttarla nel sugo. Mentre Tom la fa saltare, io continuo imperterrita a stuzzicarlo, a mordergli l'orecchio, a toccarlo. "Darling..." sorrido quando afferro il membro attraverso i pantaloni "E dai Tom, voglio mangiarti..." quel mezzo ghigno alla Loki che mi fa sciogliere e bagnare senza ritegno. Tom spegne il gas per poi afferrarmi con più decisione, basta indugi e passiamo all'azione.
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Tra isola e cucina c'è abbastanza spazio e soprattutto, un bel tappeto. Finiamo a terra, Imma sorride sapendo di aver vinto la battaglia ma non la guerra, moglie mia, quella la vincerò io. Il grembiule vola da una parte, gli occhiali li lascio su una mensola bassa dell'isola e lei mi accarezza attraverso la stoffa della camicia "Quanto sei sexy prof – ti mordi il labbro – saremo stati il classico cliché alunna e prof..." "Staresti bene in uniforme..." sorridi, oh Imma, sei così bella quando sorridi. Sei il sole, sei calda come questa terra e io sono così fottutamente innamorato e fortunato.
Strattoni la camicia facendo saltare tutti i bottoni "Irruenta..." "Sempre. Dio Tom, sei sempre troppo vestito e ti voglio nudo..." sorrido baciandoti il collo mentre le tue dita si allargano tra i riccioli sulla nuca e poi afferrano la camicia da levarla. Le piccole mani di Imma passano dal petto alle spalle, le unghie sui bicipiti per poi scendere sugli addominali. La svesto per metà e mi beo del uso seno racchiuso nel pizzo del reggiseno. Reggiseno che non avevo mai visto. Lecco uno dei capezzoli attraverso il pizzo e questi risponde subito indurendosi tra le labbra come una bacca prelibata o un acino d'uva d'Aglianico. Mugoli contorcendoti e sorrido mordicchiando la pelle al di sopra del seno per passare all'altro e riservagli lo stesso trattamento. Imma sospira guardandomi, i suoi occhi velati dal desiderio "Sei bellissima Darling... you are so beatiful, Darling..." via il reggiseno, bacio lo sterno, il ventre, per poi levare anche il resto dei vestiti. Ti alzi aprendomi i pantaloni e nel mentre mi baci "Sei ancora troppo vestito Prof. Nudo. Adesso..." mi alzo in piedi mentre ritorni a sdraiarti senza levarmi gli occhi da dosso.
Via pantaloni e boxer sotto al tuo sguardo famelico, l'erezione svetta tra le cosce e mi fa male, Dio smanio di averti come mai mi era successo. Prendo la bottiglia del vino e uno dei bicchieri tornando da te "Chissà che sapore hai con il vino..." non hai idea di ciò che sto per farti Darling, meglio così.
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Versa un po' di Taurasi nel calice e poi lo fa cadere sul mio ombelico, ci passa la lingua leccando con avidità e rabbrividisco. Fa scendere altro vino più in basso e la lingua segue il percorso fino al monte di Venere. "Mi sono sempre chiesto che sapore avessi con il vino, Darling, sei sole, vento, mare. Sei la terra dove sei nata. Sei forza e sei passione. Ora ti assaggerò per bene mogliettina, di che cosa saprai? I've always wondered what taste I had with wine, Darling, you're sun, wind, sea. You are the land where you were born. You are strength and you are passion. Now I'll taste you good wifey, what you gonna taste about?" deglutisco fremendo per ciò che stava per fare.
Il liquido rosso intenso bagna la mia carne e Tom inizia a banchettare. Mi sta "Bevendo", letteralmente.
Mi assapora. Mi divora.
E vengo. Non so come ma vengo perché troppo sollecitata, troppo eccitata.
"Di che cosa so Tom?" non so come ma ho ancor ala forza di parlare dopo questo. "Di mare. Di sole. Di vitalità. Tu sei questa terra Darling e adesso... Of sea. Of Sun. Of vitality. You are this earth Darling and now..." "Adesso?" "Adesso ti scoperò per tutta la notte... Now I will fuck you all night long" sapete, amo quando è così diretto, amo il suo essere perfettino e rovente al tempo stesso.
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Quando le sono dentro è come tornare a casa in un certo senso. Le sue cosce tornite si avvinghiano al mio bacio e i talloni sbattono contro le antiche ogni volta che affondo nel suo umido calore. Le braccia che mi cingono e poi le mani che graffiano le spalle, la schiena per poi tirarmi i capelli. Oh Imma, mia bellissima Imma.
Ribalto la posizione tenendoti con un braccio e senza uscire dal tuo corpo. Ora sei sul mio grembo, sei più comoda e posso guardarti prendere il piacere da me. Mi cavalchi lentamente, occhi negli occhi, mi fai assaggiare il Taurasi dal tuo seno e sorridi divertita per poi gemere estasiata quando la mia bocca succhia il nettare avida. Ti muovi e le mie mani ti toccano ovunque fino a serrarsi sui fianchi quando vieni gettando la testa all'indietro.
Bella. Bellissima.
Ti tengo ferma mentre mi fondo completamente con te, la scossa familiare dell'orgasmo che mi scuote da capo a piedi e il seme che schizza violentemente nel tuo corpo. Imma ricade su di me e io con le spalle contro quello che penso sia la lavastoviglie. Sorrido andante e lei mi bacia il petto sorridendo a sua volta, il seno premuto contro il torace e il suo piccolo corpo sul mio. Restiamo in silenzio per non so quanto tempo.
**
Molto più tardi, sono ancora seduta a terra, addosso la sua camicia che avevo strappato me lo godo nudo, con solo indosso il grembiule mentre spadella la pasta nei piatti. Abbiamo finito una bottiglia di vino e aperto la seconda, Tom viene da me e mangio la pasta più buona mai preparata da quando siamo assieme. Imbocco lui, lui me. Mi lecco le labbra sporche di sugo, lo bacio e... beh a sto giro non si spreca nulla.
***
Per festeggiare l'inizio di una nuova avventura alla Bottega, il Taurasi è stato perfetto. Dopo due bottiglie, tre amplessi e una padella di linguine, ci siamo addormenti nel nostro letto più uniti che mai. Non potrei mai vivere senza i miei figli ma ogni tanto è bello prenderci questi momenti per se. E Tom è avvero bravo, in tutto.
***
Chat Wa
Imma: grazie Laura per aver tenuto TJ, grazie Lana per essere venuta all'inaugurazione. Tom è stato beh... ora è andato a prendere i gemelli.
Laura: TJ te lo porto più tardi, lui e Miki stanno guardando i cartoni. A buon rendere..."
Imma: saprò sdebitarmi.
Lana: avete visto donna Rachele quanto era invidiosa e guardava male tutti?
Imma: me ne frego! La Bottega vivrà in eterno e tutti vorranno venire da noi.
Lana: si, sarà così.
Ne ero più che sicura. La Bottega dei Sapori è una delle eccellenze di Procida. Ora. Sempre.
***
Ma quello che non vi ho detto è stata la sorpresa dei gemelli. Due giorni dopo l'inaugurazione della Bottega hanno camminato ed è stato bellissimo.
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Taurasi rosso.
Grande rosso, eccellenza campana. Robusto e intenso, fatto con Aglianico che è difficile da coltivare e vinificare. Ha origini preromaniche.
Si sposa su carne, formaggi e selvaggina. Servito a una temperatura di 8-12 gradi.
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Angolo Autrice
Si, anche con i vini.
alla prossima
besos :*