𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞

By _Aucune00_

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Plot
Prologo
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Epilogo
Ringraziamenti

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By _Aucune00_

Non vedevo l'ora che arrivasse il fine settimana, questi sono stati decisamente le giornate più noiose della mia vita.

La scuola non è mai stata la mia passione però amo la soddisfazione che portano i buoni voti perciò, non avendo niente di meglio da fare mi sono concentrata sullo studio.

Questo è il mio ultimo anno di scuola prima del college perciò voglio che trascorra al meglio, almeno in ambito scolastico visto che la mia vita è soggetta a rotture di palle e imprevisti costantemente.

Ieri è stato il giovedì più inutile del mondo, lezioni poi allenamenti dove le occhiatacce di quella smorfiosa di Dafne non sono mancate e poi a casa, ho cenato sola poi doccia e per concludere questa eclatante giornata netflix sul divano.

La cosa più strana però è che di Avery, per tutto il giorno, neanche l'ombra, l'ho visto di sfuggita all'entrata ma poi nulla.

Dopo il nostro litigio, totalmente insensato tra l'altro, non mi ha più detto neanche una parola e sinceramente meglio cosi.

Ora mi sto preparando velocemente per andare a scuola, mi faccio una coda al volo e indosso la divisa per poi scendere giù dove la macchina mi sta già aspettando.

Uno degli autisti di mio padre mi porta a scuola e puntuale entro nel grande corridoio.

Vado al mio armadietto e dopo cinque minuti arriva Emma, <<Buongiorno>> dice assonnata, una cosa in questa settimana su di lei l'ho capita, ama dormire e odia svegliarsi presto, la saluto e poi andiamo in classe.

Le ore passano piuttosto in fretta e all'intervallo andiamo alla mensa, ci sediamo ad un tavolo e iniziamo a parlare del più e del meno.

<<Dopo scuola vieni da me>> dico addentando l'insalata.
Nuovamente non riesco a non notare l'assenza di Avery e del suo gruppetto di merda, un attimo dopo aver partorito sto pensiero però le grandi porte della mensa si spalancano e fanno il loro ingresso proprio Axel e la sua gang del bosco.

Lui sta al centro, torreggia su tutti e la divisa lo fascia completamente, alla sua sinistra Caleb cammina tenendo entrambe le sue braccia avvolte alle spalle di Amber e Stephanie, le amichette del cuore di Dafne, quest'ultima tiene la mano di Avery e Tyler cammina invece solo alla sua destra.

Camminano dritti verso di noi, per un attimo ho pensato che venissero a rompere le palle per il tavolo ma fortunatamente per loro ci superano e si siedono due tavoli avanti al nostro.

<<Sono antipatici, tutti quanti e questo glielo si legge in faccia ma non puoi negare che Caleb sia un piacere per gli occhi>> dice Emma di punto in bianco, squadrandolo da capo a piedi.

È uno degli amichetti di Avery e con mia grande sofferenza devo ammettere a me stessa che in quel gruppo non c'è ne uno solo brutto e infatti non posso negare quanto sia bello anche Caleb.

Sembrerebbe quasi un angelo con quei capelli biondi e il suo sorriso bianchissimo se non fosse che ha lo sguardo da maniaco psicopatico con problemi di rabbia probabilmente e i suoi mille tatuaggi, proprio come il suo compagno fidato.

<<Ti rendi conto del fatto che ha una pessima reputazione e che al 90%  sarà un bulletto puttaniere antipatico?>> dico guardandola, <<Si eccome>> dice non staccandogli gli occhi di dosso, <<Bene allora sta sera avrai la tua occasione>> dico con un mezzo sorriso sulle labbra che si trasforma in una risata quando, paonazza si gira a guardarmi,
<<Che intendi?>> dice,
<<Sta sera potrai attirare la sua attenzione così da parlargli, ballarci insieme o chissà magari qualcos'altro>> dico con una punta di malizia nella voce che la fa arrossire ancora di più.

Le ultime ore di lezione giungono al termine e vado subito all'allenamento, mi cambio e poi vado con le altre in campo, Emma mi sta già aspettando sulle gradinate.

Oggi abbiamo finalmente ultimato la coreografia, ora non ci resta che provarla per tutta la settimana così da arrivare perfette per la prima partita.

Una volta finito vado a cambiarmi e poi raggiungo Emma e andiamo insieme a casa mia.

<<Benvenuta>> dico mentre butto lo zaino nel pouf all'ingresso, <<Questa casa è spettacolare>> dice estasiata mentre si guarda intorno, <<Carina>> dico andando in cucina con lei di dietro.

<<Emma ti presento Miss Dorothea, la mia donna preferita>> dico nel mentre che saluto Doth, le due si presentano cordialmente e poi io ed Emma ci avviamo in camera mia.

<<Fa come se fossi a casa tua, lì c'è il bagno se volessi lavarti>> dico mentre inizio a frugare tra i miei vestiti in cerca di un outfit perfetto per sta sera.

Emma mi ascolta e va a farsi la doccia ed io nel mentre metto la musica, Unholy ci darà la carica giusta.

Non appena finisce lei si mette ad asciugarsi i capelli nel mio letto ed io vado a farmi la doccia a mia volta. Mi faccio lo shampoo e mi insapono tutta per poi uscire e avvolgermi nella grossa tovaglia bianca che avevo preparato.
Indosso una maglietta larga di mio fratello e la raggiungo sedendomi al suo fianco asciugando anche io i capelli.

<<Ancora è presto per prepararci, cosa vuoi mangiare>> dico una volta finito, <<Ho una fame assurda, prendiamo la pizza?>> dice mentre si tiene lo stomaco, <<Andata per la pizza>>.

Ordino da Domino's Pizza e dopo quindici minuti ci mettiamo a mangiarle sul grande divano in salotto.

~~~

<<Era squisita>> dice mentre torniamo in camera, io annuisco e poi mi infilo nella mia cabina armadio, frugo un po' fin quando non trovo proprio ciò che cercavo.

<<Allora, vieni e prova questi>> le porgo un pantalone di paillettes nero, aderente sul sedere e larghi dal ginocchio in giù.

<<A me stanno corti a te dovrebbero andar bene>> dico continuando a cercare il top abbinato, <<Messi guarda>> mi giro verso di lei che nel mentre si specchia fiera, <<Ti stanno bene tienili tu, te li regalo>> tra un'ammasso di maglie stropicciate trovo il suo coordinato e glielo passo, <<Non pensi sia un po' piccolino>> dice poggiandolo sul suo seno, effettivamente è il doppio del mio.

<<Mhh si, vabbè tu provalo io cerco qualcos'altro>> mi sento confusa in questo bordello, vestiti a destra e sinistra, direi che è arrivato il momento di essere un po' più ordinate e che cazzo.
La sento ridere in lontananza e la raggiungo, <<Oddio ma quello è un capezzolo>> dico ridendo anch'io, <<Sei una bomba sexy ma direi che i capezzoli è meglio tenerli coperti>> le passo un top bianco corto con lo scollo all'americana.

Nel mentre mi cambio indossando una tuta a pantaloncino nera elastica, lascia tutta la schiena scoperta e ci abbino degli stivali sopra al ginocchio dello stesso colore col tacco fino.

<<Mi sento molto meglio, devo ammettere che questi pantaloni mi fanno proprio un culo niente male>> dice tutta sorridente e io la affianco guardando entrambe allo specchio.

Una volta vestite ci trucchiamo passando tanto mascara e degli ombretti luminosi sulle palpebre, completiamo il look con il rossetto, lei opta per un rossetto rosso acceso mentre io rimango sobria con un classico nude.

Quando si fa l'orario lei indossa i tacchi aperti piumati bianchi di Jimmy choo che le ho prestato, ottima scelta, e poi scendiamo di sotto per salire in auto.

Per l'occasione ho chiesto al mio autista di prendere un Porsche nero lucido, <<Se dobbiamo fare le cose, facciamole bene>> dico ad Emma prima di salire a bordo e partire per il luogo dove si terrà la festa: Parker's House.

Arriviamo poco fuori città e un enorme Villa si presenta davanti a noi, tutta sui colori del nero e del grigio scuro, molto moderna è illuminata da dei led colorati, sin da fuori si sente un casino allucinante e dal cancello di ferro battuto nero si intravedono centinaia e centinaia di persone.

<<Grazie Travor>> dico all'autista <<A che ora le passo a riprendere signorina>> chiede semplicemente ed io rispondo di non preoccuparsi e di andare a casa da sua moglie.

<<Bene che la festa abbia inizio>> dico euforica e prendo a braccetto Emma iniziando a camminare oltre il cancello.

Enormi tavolate piene di alcolici riempiono il giardino, altre tavole sono organizzate per giocare a beer pong, c'è anche una sauna a destra piena zeppa di persone dentro, la jacuzzi pullula di ragazze in topless e ragazzi eccitati.

Entriamo finalmente all'interno della villa dove il grande salotto è tutto interamente usato come pista da ballo, al muro si trovano i divani e i tavolini dove alcuni sono intendi a giocare a carte in modi abbastanza discutibili e altri ancora giocano a obbligo o verità.

Dalla grande vetrata che da sul retro si intravede un'enorme piscina dalla quale esce del fumo e lì intravedo Avery, appoggiato ad un tavolo, con la camicia bianca sbottonata, una bottiglia di birra tra le mani intento a parlare con Tyler, senza maglietta con solo un jeans nero strappato e una bandana sulla testa, come suo solito.

Avanziamo nella loro direzione e a questo punto Avery alza lo sguardo verso di me, una luce attraversa i suoi occhi in quel preciso istante, sarà l'alcol, presumo.

Usciamo fuori nel giardino e andiamo proprio incontro a quei due ma prima che io possa parlare Axel prende la parola.

<<Ma guarda qua, la principessa è veramente venuta>> dice con un ghigno <<A non sai come sono stata bene senza sentirti fiatare>> dico facendo riferimento al fatto che non mi ha parlato per un giorno e mezzo, <<Bene io mi levo dalle palle>> dice Tyler prima di andarsene dentro casa, <<Quasi più simpatico di te>> dico rivolgendomi ad Avery e poi avanzo verso di lui prendendo una bottiglia di birra proprio dietro di lui, sfiorando col naso il suo petto, lui mi osserva dall'alto ma quel luccichio di prima non lascia i suoi occhi.

<<Alla salute>> dico ritraendomi e alzando la bottiglia per poi girare i tacchi e andare in pista seguita da Emma.

Iniziamo a ballare al centro del grande salotto, <<Sciogliti carina>> dico euforica prendendo per i fianchi la ragazza davanti a me, dopo qualche minuto inizia a muoversi più fluidamente ed io con lei e pian piano ci facciamo guidare dalla musica.

In poco tempo finisco la mia bottiglia di birra, <<Vieni>> dico a Emma e ci dirigiamo al tavolo con gli alcolici all'angolo della stanza, ci sono una cinquantina di bottiglie sparse ovunque e non so proprio cosa scegliere.

<<Ragazze>> dice qualcuno dietro di noi, <<Benvenute a casa mia>> dice Caleb Parker una volta che siamo girate, <<Tu devi essere quella che da filo da torcere al mio migliore amico>> dice divertito guardandomi negli occhi, <<In persona>> gli rivolgo un sorriso mentre bevo un goccio di un intruglio preparato dal barman.

<<E tu saresti?>> chiede con uno sguardo malizioso rivolto alla mia amica, la squadra dalla testa ai piedi ed io sono quasi certa che Emma stia per svenire, <<Emma...>> deglutisce lei <<Emma Thompson la più bella, simpatica e intelligente ragazza della scuola>> dico io correndo in suo aiuto, <<Piacere di conoscerti Emma Thompson la più bella, simpatica e intelligente ragazza della scuola>> dice in tono lento baciandole la mano, <<Oh questa canzone la adoro devo proprio andare a ballare, ti lascio col padrone di casa>> dico ad Emma iniziando ad allontanarmi per poi fargli l'occhiolino.

Mi butto nuovamente in pista muovendo i fianchi e la testa a ritmo, continuo a bere il mio drink e una volta terminato vado alla ricerca di qualcos'altro da bere, mi inizia a girare un po' la testa devo dire ma la notte è ancora giovane e il mio stomaco può sopportare ancora litri e litri di alcol.

I tavoli dentro casa sono quasi vuoti e quello che è rimasto sembra più sciroppo perciò mi catapulto di nuovo fuori tornando nello stesso punto dove ho visto Avery, <<Cosa cerchi>> dice una voce maschile, <<Mh non saprei.. birra?>> dico, <<Ecco a te>> dice il ragazzo e mi porge una bottiglia sana di birra <<Forse non dovrei accettare da bere da uno sconosciuto>> dico <<Riven Reyes>>, è un ragazzo alto dai capelli biondi rasati quasi a zero, gli occhi azzurri spiccano anche nell'oscurità della sala, scarsamente illuminata da dei led colorati, <<Puoi fidarti>> dice sempre sorridendo e a quel punto la prendo, <<Grazie>> dico facendogli un piccolo sorriso, bevo un sorso e lui fa lo stesso.

<<Balli con me?>> chiede squadrandomi, da lontano vedo Avery che ci osserva e il mio cervello mi fa ricordare della nostra litigata... se lui non ha intenzione di fare la prossima mossa la farò io, sta diventando quasi un bisogno patologico litigare con lui.

<<Andiamo>> lo prendo per la mano e lo porto in pista, continuo a bere la mia birra e nel mentre prendo a ballare con lui, tengo la schiena attaccata al suo petto, porta una mano sul mio fianco e mette la testa tra i miei capelli.

<<Sei stupenda...>> mi sussurra all'orecchio, mi scappa una risata <<Oh lo so>>, sembra assurdo ma per un istante penso ad Axel, se fosse stato lui al posto di questo tale, oh non avrebbe mai detto qualcosa di così banale, ride anche lui sento il suo petto che trema e la sua mano scende sulla mia coscia nuda, schiudo gli occhi per un momento e il mio sguardo cattura quello gelido di Axel, in lontananza lo vedo contrarre la mascella e un sorriso compiaciuto fa capolino sul mio viso, sento il ragazzo dietro di me strusciarsi di più perciò mi giro verso di lui con uno scatto attaccando le braccia al suo collo, il suo cazzo appoggiato sul mio culo non lo voglio, voglio solo divertirmi un po' e stuzzicare Avery, non ho di certo intenzione di andare affondo con questo gorilla ammaestrato.

Dopo altre due canzoni mi allontano dal ragazzo che era diventato un po' troppo appiccicoso e vado a prendere qualcos'altro da bere, dovrei smetterla non voglio ridurmi a fare uno spogliarello pazzo davanti a tutti ma una sola altra birra non mi distruggerà fino a quel punto.

Vado fuori ma il mio intento di andarmi a prendere da bere fallisce quando qualcuno mi solleva di peso da terra lanciandomi con violenza in piscina, stordita vado giù fino a toccare coi tacchi il fondo della piscina e con una spinta mi ritiro su, non ho neanche avuto il tempo di tapparmi il naso e chiudere la bocca, aperta per lo stupore, perciò inizio a tossire, una risata mi punge le orecchie, mi asciugo gli occhi levando il mascara lievemente colato sotto gli occhi e finalmente vedo l'artefice di questo "simpatico" scherzo.

...continua...

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