Vaffanculo, ti amo.

By giuliafables

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"L'amore è così, arriva e ti travolge come un'onda. Ti annienta. Quando l'amore arriva non puoi fare a meno c... More

Vuoi guerra? Guerra avrai.
Battaglia di cibo.
I suoi sbalzi d'umore.
Un errore da rifare.
Da oggi si cambiano le regole.
Un bacio inaspettato.
Momenti di felicità.
Non mi arrenderó mai.
Se non è odio allora cos'è?
Tutto un gioco.
Lui non è Logan.
Bugie, sono solo bugie.
La lettera.
Sei meglio delle stelle.
Non accontentarti, tu meriti di più.
Ironia della sorte?
Vorrei, ma non posso.
Mi frega, mi frega eccome.
All of me.
Solo amici.
Avviso.
Giuro, potrei darti il mondo.
Quel segreto che mi distrugge.
L'ho perso per sempre.
Ti prego, resta.
È davvero un addio?
Vaffanculo, ti amo.
Io non ti lascio.
Che sta succedendo?
Ti troveró.
Il mondo è di tutti.
Ci saró sempre.
Grazie mamma.
THE END.||
Ringraziamenti.❤️
2015-2018.

Lacrime di ricordi.

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By giuliafables

Con Dylan è finita male, alla fin l'ho rifiutato e lui non l'ha presa per niente bene, quindi mi ha chiesto del tempo per riuscire a dimenticarmi.

Io davvero non volevo ferirlo così, ma l'avrei ferito ancora di più stando con lui, l'avrei solo usato per dimenticare Logan.

-Chi ha preso la mia maglia con i fioriiiiiiii?- urla Zoe dalla camera.
-Io nooo!- rispondo annoiata dalla sala, concentrata a guardare uno dei miei soliti film horror, in compagnia delle piccola Mary che rovina tutta l'atmosfera lugubre con la sua contagiosa risata.

Tra poco partiremo per andare a casa del fratello di Mark, o meglio dire, mio zio, dove passeremo tutte le vacanze di Natale.
L'idea non mi piace per niente anche se Fred, suo fratello è molto ricco e dispone di una lussuosa villa, ma il problema è che non mi scende giù l'idea di convivere con altri tre cugini.

-Julieeeeeeee! Hai preparato tutto?- mi chiede mia mamma mettendosi davanti al televisore, così da non permettermi di vedere il film.

Le solite mamme.

-Si mà, sono pronta. Ora spostati!-

Sbuffo rumorosamente appena capisco che il film è finito.

-Ok, allora possiamo andare- mi comunica quest'ultima.

Annoiata spengo la tv, prendo la mia valigia e vado verso la porta seguita a ruota da Mary.

Mentre ci dirigiamo in macchina noto Luke e Logan discutere sulle solitè banalità.
-Permesso- passo fra i due separandoli, continuando a camminare senza mai voltarmi, conun sorrisetto compiaciuto stampato in faccia.

Mi piace troppo provocarlo.

Appena Mark inizia a sistemare le valigie nelle auto e ci comunica che andremo in due macchine differenti, il mio umore precipita del tutto.

-Chi va con chi?- domanda Zoe goffamente mentre cerca di trasportare le sue tre valigie enormi.
-Non vorrai portartele tutte?- chiede Mark guardando la figlia sconvolto.
-Pà, la moda è essenziale, senza di loro- dice indicando le valigie-Non c'è moda.-dice facendoci scoppiare tutti a ridere.

Nel frattempo Tommy e Mary si infilano nella macchina della mamma, seguiti da Jessy e Zoe che non fanno altro che parlare di trucchi e cavolate varie. In conclusione posso confermare di essere rimasta fottuta, e siccome il fato non è dalla mia parte, devo andare per forza in auto con i ragazzi.

C'è solo un lato positivo: meglio stare con Mark che con mia mamma e la sua musica anni ottanta.

Cerco di entrare in macchina, quando vengo spintonata.
-Permesso!- dice Logan scansandomi e andandosi a sedere al mio posto.

Quest'ultimo guardando la mia faccia sconvolta sorride compiaciuto e mentre lo guardo torva mi siedo affianco a lui, esattamentre tra Luke e Logan.

Al posto davanti, affianco a Mark, si sarebbe seduta la nonna dei ragazzi, che abita a qualche isolato da qui, quindi saremmo passati a prenderla.

Durante il viaggio, mi immergo nei miei pensieri ascoltando della musica, non riesco a smettere di pensare a Logan, alle parole che mi aveva detto. Ai 'Ti odio' che mi aveva urlato.
Per fortuna che ho superato quel periodo un po' così.

Ora il nostro rapporto è completamente distrutto, viviamo per litigare.
Tutto finirà come è iniziato.
Con l'odio.

Guardo di sottecchi Logan che tiene ancora lo sguardo fisso sul cellulare.
Che noia.

Appena arriviamo di fronte casa di nonna Gwen, Mark accosta l'auto e appena esce dalla macchina il silenzio incombe su noi tre.

Luke dorme sul finestrino come un cucciolo di panda, mentre Logan è ancora concentrato sul cellulare.

Infine ci sono io, l'ebete in mezzo a loro due, completamente estraniata dal mondo grazie alle cuffiette.

-Ma quanto tempo ancora pensi di stare con quell'aggeggio?- chiedo frustrata a Logan, fermando la musica.

In questo momento mi sento mia madre che me lo ripete sempre, in continuazione. Ma ora questo non c'entra niente, il problema è la gelosia mi sta mangiando viva.

-Gelosa?- ribatte con un sorrisetto.
-Ti piacerebbe- lo provoco incrociando le braccia al petto.

Appena sentiamo parlare e uno sportello aprirsi, ci voltiamo verso quel suono, così ho la possibilità di vedere per la prima volta Gwen.

È una signora piuttosto iperprotettiva verso il figli, si vede soprattutto dal comportamento brusco che ha verso di me. Sicuramente non gli vanno molto a genio alcune cose.

Saluta i suoi nipoti calorosamente e a me con una stretta di mano.
Poi ripariamo.
Il viaggio è interminabile, il sonno mi sta divorando così a un certo punto mi lascio trasportare e chiudo gli occhi abbandonandomi fra le braccia di Morfeo.

-Siamo arrivati-  il fastidioso suono della voce di Mark mi costringe ad aprire gli occhi.

Sono poggiata su qualcosa di morbido o meglio dire qualcuno.

-AHAHAHAH sono comodo come cuscino- commenta Logan ridacchiando.
Avvampo all'istante rendendomi conto della situazione, ho dormito su di lui per tutto il tempo, chissà cosa avrà pensato e chissà perchè non mi ha scansato.

-Sisi come no- rispondo nascondendo l'imbarazzo e scendendo immediatamente dalla macchina.

Appena alzo lo sguardo, mi ritrovo di fronte una villa enorme, più che una villa sembrava un albergo di lusso.

-Si è incantata- sento dire alle mie spalle da Zoe che se la ride con Luke e Jessy.
-Devo dire che non me l'aspettavo così grande- ammetto voltandomi verso di loro.
Nel frattempo mamma e gli altri si presentano alla nonna Gwen e dopo le presentazioni entriamo dal cancello di quella grande casa.

-A quella signora non andiamo a genio, l'hai notato?- mi sussura Jessy all'orecchio per non farsi sentire da nessuno.

Annuisco debolmente e poi finalmente entrammo in quella specie di castello.

Un signore ci accoglie calorosamente.
-Fred! Vecchio mio!- dice Mark sorridendogli e abbracciandolo.
Guardandolo bene, ha dei tratti simili a Mark, il modo di camminare, la dolcezza nello sguardo.
Poi compare anche una donna al suo fianco.
-Oh Mark!- esclama quest'ultima andandolo ad abbracciare.
-Zio Fred, Zia Marylin- urla Mary corredo verso di loro.

Luke, Logan e Zoe fanno altrettanto.
Poi viene il turno di mamma e anche quello mio, di Jessy e del piccolo Tommy.
-Ciao- la saluto io sfrontata.
Marylin mi sorride calorosamente, mentre Fred mi fa complimenti di tutti i tipi, mettendomi in pieno imbarazzo.

Finiti i saluti, entriamo in casa, dove ci aspettano i miei nuovi cugini.
Un bambino sbuca dal nulla e inizia a presentarsi. È eccitatissimo, spruzza allegria da tutti i pori.
È una specie di versione in miniatura di Logan.

Mi trattengo per non ridegli in faccia visto la somiglianza.
Poi si presentano anche due ragazzi, più o meno della mia età, se non più grandi.
Uno è biondo, l'altro castano, entrambi alti.
Insomma, sono abbastanza carini.

Il biondo si chiama Matthew e mi risulta subito il più simpatico, mentre l'altro si chiama Micheal e mi è sembrato più chiuso e stronzo, un po' come Logan.

Dopo un po', ci portano a fare il giro della casa, io sarei dovuta stare in stanza con Logan, Jessy, Luke e Zoe. Per fortuna che i letti sono separati e la stanza è enorme.

***
-Noi scendiamo sotto, tu rimani qua?- mi chiede Jessy e Zoe.
-Si, voi andate- rispondo osservandole andare via.

Mi butto sul letto come un sacco di patate, ho scelto il letto vicino alla finestra come al mio solito, quindi posso osservare tutto il paesaggio del posto senza problemi.

Mi affaccio da quella piccola finestra,così il vento gelido dell'inverno inizia a giocare con i miei capelli scompigliandomeli del tutto, dandomi così un senso di libertà.

A un certo punto sento una musica provenire dalla villetta affianco alla nostra, mi affaccio ancora di più fino ad avere la testa completamente fuori.
Sbircio a destra e a sinistra, ma un albero non mi permette di vedere oltre.

Na, naaaa, na, na, naaaa, na...

Così fa qualle canzone, sembra più una piccola ninna nanna.
Mi fa ripensare a quando avevo 5 anni e papà mi cantava la ninna nanna per farmi addormentare.
Una cosa che non vi ho mai detto, è che mio padre era un artista, non uno di quelli che si esibisce per le strade alla ricerca di soldi, ma uno vero, un vero artista che fa quello che gli piace davvero.

Non era un pittore, nè un attore, ma era un musicista.
Lui adorava suonare il pianoforte, soprattutto la chitarra, spesso mi insegnava a suonarla, quando non era stanco a causa del lavoro.
Mi ricordo che all'età di 9 anni impararai a suonare la mia prima canzone, non mi ricordo il titolo, ma so che mio padre era davvero fiero di me. Jessy non ci capiva niente di musica, mentre Tommy era troppo piccolo per potergliela insegnare.

E grazie alla musica che conobbe mia madre,precisamente in un locale, mio padre si sta esibendo con la chitarra cantando una canzone, poi vide mia madre e smise di cantare.

Mi raccontó di come mia madre gli fece perdere da subito la testa, di quando gli dedicava ogni singola parola di ogni singola canzone, lui diceva che cantava perchè non riusciva a esprimere a parole quello che provava per mamma.

Ecco perchè, ancora oggi mi chiedo come mia mamma lo posso aver dimenticato così facilmente, da quando è morto il vecchio pianoforte di mio padre, la chitarra, ogni spartito o oggetto riferente alla musica, era andato buttato.
Con mio padre, se n'è andata anche la passione per la musica di mia madre, tutto quanto.

Qualche volta recitavamo anche, io adoro il teatro, ma forse adoro di più la musica.

Non prendo una chitarra in mano da quando è morto, non ho più cantato una sola canzone da quel giorno.
Lui mi diceva sempre che ero bravissima, era il nostro piccolo segreto, ogni sabato di nascosto dal resto della famiglia mi portava al mare, con una chitarra in mano e una canzone in testa.
Ed era lì che sentivo quell'odore, l'odore di libertà.

Quanto tempo è passato, eppure i ricordi restano, non se ne vanno mai.
Ti ronzano in testa ogni giorno e tu puoi solo rimpiangere quei periodi.

Ora sono qua, nella casa del mio nuovo zio, affacciata alla finestra a guardare il cielo, un cielo che nonostante la pioggia, le nuvole, la neve, i fulmini, nonostante tutto resterà azzurro.

Papà mi aveva promesso che sarebbe rimasto, nonostante la chemio, le operazioni, il dolore, nonostante quel dannato cancro che se lo stava portando via, lui sarebbe rimasto.

E io ci ho creduto, fino all'ultimo, anche quando gli rimaneva qualche giorno di vita, anche quando l'ho visto chiudere gli occhi per sempre, anche quando andava in ospedale e tornava con qualche capello in meno, anche quando vedevo i suoi occhi sempre più stanchi, anche in quei momenti ci ho creduto, ho creduto che potesse farcela, era stato proprio lui a insegnarmi di non arrendermi mai, ma ero troppo piccola per capire a cosa davvero andava incontro.
Ma la cosa che fa più male, è che non potessi fare niente per aiutarlo, volevo prendere il suo posto, volevo morire al posto suo, lui era un eroe per me, non si meritava tutto quel dolore, non se lo meritava.
Ecco perchè ho smesso di credere in Dio, ecco perchè la domenica non vado più a messa, perchè ora non credo più a niente.

Mi giro Improvvisamente a causa di un rumore proveniente dalle mie spalle, e solo dopo mi accorgo di avere la faccia rigata di lacrime.
-Perchè piangi?- mi chiede dolcemente quella voce che avrei riconosciuto pure fra mille.
Lo guardo negli occhi , quegli occhi verdi e intensi che mi fregano ogni volta, mi hanno spogliato di ogni muro che mi sono creata attorno al mio cuore.

-Non sto piangendo- rispondo con tono fermo asciugandomi le lacrime rimanenti.

Con mia grande sorpresa, mi si avvicina mettendo un dito sotto al mento, costringendomi cosí a guardarlo di nuovo negli occhi.
Mi asciuga una lacrima con il pollice, mandando una carica di brividi per tutto il mio corpo.
-Se non piangi, cosa sono queste?- obbietta riferendosi alle lacrime.

Lo scanso bruscamente, lo sta facendo di nuovo, mi sta illudendo.
-Vattene ti prego- gli supplico.

Mi prende il polso, impedendomi di muovermi.
-Cosa vuoi da me?- quasi urla.
-Scusa- dice dopo un po'.-Non volevo che finisse così, davvero non volevo, sono uno stronzo lo so, ma c'è l'ho anch'io un cuore e il mio cuore dice che non amo davvero Allison quindi l'ho lasciata.-
-Perchè mi dici tutto questo?- chiedo ancora più confusa di prima.
-Non lo so-ammette.

Alzo gli occhi al soffitto esasperata, poi riposo di nuovo lo sguardo su di lui ritrovandomelo faccia a faccia. Mi sta fissando in una maniera da togliere il fiato e appena il suo sguardo si sposta sulla mia bocca deglutisco rumorosamente.

Da settimane che non mi sento così a mio agio, mi è mancato tanto avere un contatto con lui.

Sono consapevole di quello che voglio in questo momento, e come se mi avesse letto nel pensiero, lui anticipa la mia mossa prendendomi alla sprovvista.

Mi bacia.

Lo bacio anch' io, ma con più intensità. Mentre le sue mani mi circondano i fianchi, le mie sono intorno al suo collo. È da tanto che aspettavo questo momento, anche se so che desiderarlo così tanto è estremamente sbagliato.

Poi lentamente ci allontaniamo all'unisono, i suoi occhi brillano ancora di quella luce che riesco a notare ogni volta che ci baciamo.

-Tu sei arrivata e mi hai stravolto l'esistenza, non sei come le altre, tu sei speciale e non sai quanto ti desidero. Ogni volta che ti mando a quel paese o che litighiamo per anche delle cazzate, ogni singola volta, vorrei sbatterti al muro e baciarti, non sai quanto vorrei ma non posso, non possiamo...cosa direbbero Mark e tua madre?-dice spezzando il silenzio.

Quelle parole mi riempino il cuore di gioia, sapere che non mi odia è confortevole, ma ha anche ragione, non possiamo stare insieme, è troppo complicato.

-Hai ragione Logan non possiamo, ma io a te ci tengo, vorrei baciarti, vorrei amarti, vorrei accarezzarti, vorrei abbracciarti, mi spieghi come faccio a dimenticarti?-
-Continueremo ad odiarci, sarà difficile, ma sta funzionando, non trovi?-

No. No che non sta funzionando, io ti amo più di prima.
Gli avrei voluto dire.

-Certo- mento sorridendo amaramente.
-Ma allora perchè mi hai baciato?- chiedo improvvisamente.
-Per darti una fine-
-Una fine?-ripeto.
-Si, per dirti addio per sempre nel migliore dei modi.-

Quelle parole mi spezzano un'altra volta, è riuscito a stupirmi ancora una volta, e io lo sapevo che non avrebbe mai smesso di sorprendermi.

Dopo avermi guardato un'ultima volta esce dalla stanza lasciandomi sola.

Fac male, amare qualcuno così tanto, essere ricambiati, ma non potere stare insieme.

C'è sempre una fregatura, sempre.
Ecco perchè ho smesso di credere in qualcosa, anche nelle cose più banali, perchè so che poi rimani sempre fregato.
Io vedo la vita così, un po' una fregatura, nasci, cresci, t'innamori, ti sposi, fai dei figli, per cosa?
Per poi morire?

Distogliendomi dai miei pensieri, mi viene in mente di scrivere una lettera per Logan. Giusto per sfogarmi.

Dopo mezz'ora la finisvo, la piego e la nascondo dove nessuno l'avrebbe mai trovata.

Lui mi ha dato un addio, ora tocca a ma darglielo e io ho deciso di darglielo scrivendogli questa lettera dove ci ho davvero messo tutto il cuore e anche qualche lacrima.

Senza accorgermene un'altra lacrima scende per l'ultima volta dai miei occhi lucidi. Me l'asciugo in fretta per poi fingere un sorriso e raggiungere gli altri.

#spaziodautrice
Vi sta piacendo la storia?
Fatemi sapere nei commenti e mettete una stellina per farmi sapere che ci siete.🌟
Grazie mille a tutti!
Abbiamo raggiungo un buon traguardo!
Grazie. Grazie. Grazie.

Alla prossima.❤️

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