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By ElisaLiburdi

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[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] ⛔18+ Jimin si è trasferito in Giappone dopo la profonda ferita amorosa inferta da Min Yoon... More

❣PRESENTAZIONE❣
TRAILER
DISCLAIMER
❣ PROLOGO
1- «Il suo profumo»
2- «Niente ma, pulcino»
3- «Devo riempirti di bacini»
4- «Pel di carota»
5- «Facciamo la doccia insieme»
6- «Per scappare da te»
7- «Dovresti guardarti, sei favoloso»
8- «Ciao, principessa»
9- «Hai detto, avvocato Min?»
10- «Stai mentendo»
11- «Sono uno sciocco, vero?»
12- «Una famiglia con lei e con te»
13- «Sono di pizzo»
14- «I vostri mondi sono così lontani»
15- «Non mi schiodi dal letto»
16- «Fantastico ai limiti dell'assurdo»
17- «Ti ha rifiutato?»
18- «Solo un secondo di più»
20- «L'ultima chance»
21- «A tutti i costi?»
22- «Che essere insulso»
23- «Ma è la realtà delle cose»
24- «È bello vederti»
25- «Papà! Jimin!»
26-EPILOGO

19- «È così ingiusto»

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By ElisaLiburdi

Quando Yoongi salì sull'aereo e fu annunciato che ci sarebbe stato un ritardo nella partenza, l'unica cosa che riuscì a fare fu il buttarsi sul sedile, sospirare, rivolgere un pensiero a sua figlia e poi collegare le cuffiette wireless al telefono per far partire una videochiamata verso Taehyung e Jungkook. Meritavano di essere informati sulla situazione. Gli unici che avevano creduto fortemente in un futuro tra lui e Jimin.

Gli erano stati accanto. E Yoongi aveva quasi paura di averli delusi. Si era chiesto infinitamente tante volte se avesse potuto fare di più. Magari il cercare più spesso Jimin, il fare notare anche più la propria presenza, il non lasciare che Hoseok prendesse tutto quel campo. Forse aveva sbagliato tutto, dalla a alla z. Sapeva che il tocco delle labbra di Jimin, quel bacio scambiato dopo troppo tempo nello stare distanti, non l'avrebbe più dimenticato.

«Eccolo. Sta chiamando!» fu Taehyung ad afferrare il cellulare con una forte ondata di entusiasmo. Corse fin da Jungkook, picchiettò con forza la sua spalla e ricevette uno sguardo confuso «Chi?»

«Yoongi, scemo. Chi potrebbe mai essere» rispose euforico Taehyung, ben conscio che Yoongi fosse partito e sperò, non solo lui, che lì vi fosse anche Jimin. Così anche Jungkook si riscosse «Cavolo è vero! Stanno tornando»

«Oppure sta tornando» sottolineò Taehyung, per quanto ci sperasse, non voleva creare false speranze. Ma Jungkook, molto più propositivo ribatté «Non essere negativo. Sono sicuro che Jimin sia lì con lui» lo rassicurò «Però rispondi, veloce!»

Appena il polpastrello di Taehyung tirò verso destra il bottone verde per poter rispondere, il volto del loro avvocato preferito apparì dall'altro lato dello schermo «Yoongi»

«Ragazzi» li salutò lui, cercando di non alzare troppo la voce per non disturbare il resto dei passeggeri.

«Sei in aeroporto?» chiese Jungkook, cercando di scrutare oltre le spalle di Yoongi ma l'inquadratura era così stretta che non lasciava niente agli occhi, neppure un piccolo indizio.

«In realtà sono già dentro l'aereo. C'è un po' di ritardo, così ho pensato di avvisarvi» 

Jungkook, collegando mentalmente quella scarsa visuale ad un "nascondere chi avesse di fianco", pensò che vi fosse Jimin lì con Yoongi e che l'avvocato li avesse chiamati solo per metterli al corrente del successo che era stata quella missione «Preparo i festoni? La torta? Candeline?»

«Non ti sembra un po' esagerato?» gli domandò Taehyung, ricevendo in cambio un no di Jungkook che scosse la testa e poi aggiunse con entusiasmo «Oh, niente affatto. E allora, dov'è Jimin? Dai, faccelo vedere!»

Yoongi abbozzò un sorriso. Si chiese il perché lo facesse sempre nelle situazioni difficili...forse per non far vedere agli altri quanto fosse grande il suo dolore, chissà. Sta di fatto che recuperò più fiato possibile. Era strano dirlo ad alta voce, come se ne attestasse la veridicità e se ne rendesse maggiormente conto «No, ragazzi, non è venuto»

«Smettila con gli scherzi» lo cantonò Jungkook, sicurissimo che li stesse prendendo in giro, al contrario di Taehyung che già lo osservava con un occhio più serio «Sono altamente sicuro che Jimin alla fine ti abbia detto un sì enorme come una-» Yoongi mosse l'inquadratura velocemente, dimostrandogli che accanto a lui non vi fossero altro che persone sconosciute «no, ti prego, non farmi quell'espressione»

«Ha scelto Hoseok» asserì Yoongi, massaggiandosi per un attimo le tempie, sentiva la testa girare appena, forse lo stare chiuso lì dentro non lo aiutava nemmeno.

«E ce lo dici con tutta questa rassegnazione?» lo guardò sbalordito Taehyung. Come poteva arrendersi così? Solo perché quella parte di piano era durata meno del previsto? 

«E con quale altro spirito dovrei farlo? Però sapete...alla fine non ne sono così tanto sorpreso»  ammise sinceramente. Percepiva una netta differenza tra i concorrenti a quella gara «Hoseok è la persona migliore che potesse capitare a Jimin. È ovvio che lo abbia conquistato alla fine» e lui si sentiva esattamente il peggiore che fosse mai esistito.

Jungkook sospirò pesantemente, colpito all'improvviso da una consapevolezza inaspettata e che proprio non avevano messo in conto «Io sono distrutto. È come se tutte le mie aspettative fossero crollate in mezzo secondo» e Taehyung fu perfettamente d'accordo «È come se avessimo immaginato un film dal finale perfetto. Fin troppo.» forse Jimin aveva avuto ragione quando disse loro quella frase prima di partire.

Non tutte le storie d'amore hanno un lieto fine.

Forse fu meschino da parte di Hoseok, chiamare Jimin a lavorare, subito dopo averlo visto in lacrime per la partenza di Yoongi. Probabilmente avrebbe dovuto consolarlo. Ma hey, si sentiva in un certo senso tradito. Jimin lo aveva scelto sul serio? Perché in realtà non sembrava affatto.

«Puoi sorridere un po' di più?» gli chiese senza mezzi termini, con l'espressione più seria di sempre contrapposta a quella calorosa che aveva puntualmente avuto ogni volta che lavoravano insieme.

Jimin batté un paio di volte le palpebre, volendo capire se quella fosse stata una sua impressione sbagliata. Pensò fosse stato il suo attuale stato emotivo alterato a giocargli un brutto scherzo. Così scosse la testa, si rimise in posa «Certo» e stirò gli angoli della bocca.

Hoseok scattò un paio di foto prima che si bloccasse nuovamente per rimproverare ancora una volta il suo modello «Jimin»

«Cosa?»

«Hai ancora quell'espressione» lo avvisò con un tono affatto rassicurante, sbuffò prepotentemente ed a quel non avere pazienza di Hoseok, Jimin rimase scioccato. Non capiva veramente cosa non andasse «Quale, io- non capisco»

«L'hai sempre fatto, ma perché oggi non riesci? Dannazione!» 

Hoseok alzò così tanto la voce che per un attimo tutto lo studio si fermò a guardarlo, mentre il cuore di Jimin sobbalzò quasi spaventato.

Hoseok osservò attorno a sé il guaio che avesse causato e volle picchiarsi, sbattere mille volte la testa contro il muro quando notò lo sconvolgimento di Jimin che balbettò un «Hobi, scusa»

«Smettila, non chiedermi scusa» sventolò una mano davanti a sé, per poi indicargli di ricominciare «Fai il tuo lavoro e basta, stiamo solo perdendo tempo»

Jimin ebbe l'impulso di stringersi le braccia attorno il corpo, come per poter mettere distanza. Era strano, non lo riconosceva. Perché lo stava trattando in quel modo? Aveva scelto lui. Aveva sacrificato i suoi sentimenti per Yoongi, pur di poter coltivare qualcosa di nuovo con Hoseok. Non era affatto giusto «Non volevo farti arrabbiare» sbiascicò, ingoiando quel pesante rospo «Riproviamo, sono pronto»

Eppure ancora una volta, non andò bene. Così tanto che Hoseok si inoltrò sul set, si avvicinò a Jimin e gli disse «Quello è un sorriso falso. Mi devi fare il favore di cambiare faccia» 

Jimin rimase a bocca aperta. Si rimise composto e poi fece lui il suo passo avanti, adesso lo stava facendo incazzare e non poco «Senti, mi dispiace di non essere all'altezza oggi, ma questo è il mio volto, non è che possa cambiarlo» asserì a denti stretti, fulminandolo con lo sguardo. Abbassò ulteriormente la voce per far in modo che quella conversazione rimanesse privata fra loro «Non capisco cosa non vada oggi. Se sei così nervoso, faresti bene a prendere una boccata d'aria fresca fuori»

Hoseok sbuffò una risata amara, fece segno ai componenti dello staff che avrebbero potuto fare una pausa e poi tornò a dedicare attenzione a Jimin «Perché non vai da lui?» 

«Cosa?» corrucciò la fronte Jimin, sperò di non aver capito il vero significato di quella frase. Era a tanto così dal tirargli contro ogni oggetto presente in quella scenografia. 

«Dai, non prendiamoci in giro. Hai portato con te quel biglietto aereo in ogni posto in cui andassi negli ultimi tre giorni»

Oh.
Aveva pensato di averlo tenuto abbastanza nascosto.
Capì allora che Hoseok sapesse più di quanto potesse immaginare.

«L'hai notato»

«Come avrei potuto non farlo?» gli chiese Hoseok, passandosi stanco una mano tra i capelli e lasciando la macchina fotografica a penzoloni dal suo collo. Insomma, era così palese. In realtà aveva passato la notte in bianco, sapendo perfettamente che quel bacio datogli da Jimin sotto la doccia, sarebbe stato l'ultimo ricevuto «Abbiamo passato dei bei giorni insieme»

«Perché parli così?» si infervorò Jimin «Come se tutto fosse già finito? Non sono partito con lui» sottolineò, battendosi una mano sul petto. Perché sembrava stesse buttando all'aria tutto il suo lavoro?

«Non fisicamente» gli fece notare Hoseok «Jimin, tu desideri ardentemente tornare in Corea del Sud con lui»

«No, non dire così» scosse lentamente la testa Jimin e Hoseok notò nuovamente piccole gocce brillanti depositarsi sulla palpebra inferiore dei suoi occhi.

«So che non vuoi sentirtelo dire» ma Hoseok glielo avrebbe detto. Era giusto metterlo di fronte alla realtà delle cose «Ed il fatto che tu al momento sia qua con me e non sia andato subito con lui, mi dimostra che a me tieni veramente» era sincero con quelle parole, e ci credeva veramente. Ma la verità era che quel sentimento che Jimin provava verso Yoongi era mille volte più forte di quello verso di lui.

«È così. È così.» annuì freneticamente Jimin, con le mani tremanti e non sapendo come salvare quella situazione. Nessuna idea, nessuna salvezza.

«Ma ami lui» affermò Hoseok ed il suo cuore sembrò come spezzarsi.

Jimin guardò verso l'alto, cercò di auto obbligarsi a non piangere, mordendosi così fortemente il labbro inferiore da tagliarlo «È così ingiusto»

Lo ammise. Seppur indirettamente, lo ammise. 
E per Hoseok fu un altro duro colpo.
Che dannata falsa vittoria, pensò. Qui quello ad aver perso fin dall'inizio era sempre stato lui «Non potrei che essere più d'accordo. Però va così. Deve andare così» scrollò le spalle, da una parte avrebbe voluto dimostrare a Jimin che non gli importasse poi molto, come per preservarsi, come per difendere il proprio orgoglio. Ma come fare? «Mi sono impegnato il più possibile, mi dispiace che non abbia funzionato»

«Hobi, nonono» Jimin scattò verso di lui, gli afferrò il volto tra le mani e boccheggiò in cerca di parole «non è colpa tua»

«Voglio pensarlo anche io» la voce di Hoseok si incrinò. Dannazione, non riusciva affatto a mantenersi integro in quella situazione «Penso veramente di averti mostrato il lato migliore di me, perché te lo meriti, perché volevo veramente farlo. Non mi porterò un senso di colpa sulle spalle per non aver fatto abbastanza» voleva credere di essersi impegnato veramente al massimo, che avesse sfruttato ogni momento, ogni briciola del tempo passato insieme per far innamorare Jimin di lui, così che non potesse avere rimorsi di coscienza.

«Sei il meglio a cui potessi aspirare» stranamente quella volta fu il turno di Jimin di asciugare le lacrime dell'altro «Yoongi non lo è, Yoongi forse non mi darà mai tutte le attenzioni, tutta la premura che tu hai nei miei confronti. Ma io-» sospirò e fu difficile ammetterlo «ho un problema con il mio passato»

«Sì lo hai» tentò di buttarla sul ridere Hoseok. Quasi per sdrammatizzare. Ma era vero Jimin non aveva mai dimenticato quell'amore. Lo aveva segnato per sempre.

«Non so affatto gestirlo. Non so gestire Yoongi» aggiunse Jimin, facendo scivolare la mani dal volto dell'altro per poter prendere le sue mani. Hoseok guardò le loro dita intrecciate ed il suo petto venne scosso «Non lo sai gestire perché per lui provi un sentimento infinitamente forte» poi gli chiese «Come ti fa sentire il sapere che fra poco quell'aereo decollerà?»

Jimin tirò su col naso e con una mano strinse la maglietta che indossava all'altezza di quel muscolo pulsante «Mi crea un buco nel cuore. Mi rende ansioso»

«Vorresti che non partisse?» gli chiese Hoseok. Ma Jimin rimase in silenzio, con una gamba strepitante a rimbalzare frenetica contro il pavimento ed ancora a massacrare le sue labbra con i denti taglienti. Hoseok non è che fosse masochista, ma stava solo cercando di aiutare Jimin a far ancora una volta chiarezza nella sua mente «Riformulo. Vorresti essere lì con lui?»

«Ti prego, non farmi questa domanda» buttò fuori Jimin, a tanto così dal dirgli di sì. Ma come avrebbe potuto? Come avrebbe potuto spiattellargli in faccia una verità del genere?

«Ma ho bisogno che tu mi risponda. So che vorresti evitare per non ferirmi. Ma solo con la pura verità potrò farmene una ragione, okay?» 

Jimin avrebbe voluto gridare.
Forte. A pieni polmoni.
Buttare fuori tutta la frustrazione di quel momento.
E gridare: perché a lui? Perché porlo in una situazione del genere?
Non avrebbe mai voluto scegliere.
Ma doveva farlo.
Era arrivato il momento.

«Voglio andare da Yoongi»

«E allora vai» lo sollecitò Hoseok «Corri, prima di perdere quell'aereo»

«Non- non posso lasciarti qui» singhiozzò Jimin, non sapendo come fare. Hoseok non si meritava quello. Era stato veramente perfetto, il migliore tra tutti.

«Hai preso la tua decisione, non restare nel mezzo» cercò di separarsi dalla presa di Jimin sulle sue mani, così che potesse avvantaggiarlo nello staccarsi ed andarsene «Era logico, qualcuno avrebbe perso questa battaglia ed oggi è toccato a me»

«Ho paura che tutto questo possa cambiare le cose tra noi» asserì Jimin, avrebbe così tanto voluto teletrasportarsi indietro nel tempo a quando era appena arrivato in Giappone «Ne ho così dannatamente paura. Paura di perderti»

«Non mi perderai» lo rassicurò Hoseok e fu sincero «Avrò solo bisogno di un periodo per, sai, metabolizzare» e nel mentre del suo parlare Jimin gli si buttò addosso, abbracciandolo forte, come lui sapeva fare. Hoseok ricambiò la stretta beandosene più di quanto stesse mostrando «Resta il fatto che per te ci sarò sempre. Ma sappi che se quel Yoongi ti spezzerà nuovamente il cuore, da me avrai solo una grande sculacciata di rimprovero, nessuna bella parola» 

Jimin stette quasi per ridere, ma quando si staccò e notò la serietà sul suo volto, semplicemente con gli occhi lucidi e le guance bagnate, sorrise di cuore «Ti voglio tanto bene»

«Corri, forza, si sta facendo tardi» lo spinse dalle spalle Hoseok, indirizzandolo verso la porta. Non gli avrebbe mai risposto a quel "ti voglio bene", perché se proprio avesse dovuto farlo, gli avrebbe risposto con un "ti amo". Jimin si voltò un'ultima volta prima di andarsene. Sorrise nuovamente, sventolò una mano in aria e poi si dissolse lungo il corridoio. Sparendo dalla vista di Hoseok.
E lasciandolo accasciarsi lì a terra, con le mani sul volto e con le lacrime a sgorgare tra le dita «Avremmo potuto essere così speciali»

Angolo della parlantina:

Vi è preso un colpo nel capitolo precedente, eh? Come vi ho sempre detto, nella mente di Jimin vi è sempre stato un solo nome e quello era Yoongi.
È stata una battaglia alla pari. Hoseok ha fatto del suo meglio, ha dato il meglio di sé. Ma purtroppo, nessuna grande impresa avrebbe potuto allontanare per sempre Jimin da Yoongi. Era inutile far finta di niente. Hoseok poteva farsi i fatti suoi, non dire niente a quel Jimin che lo aveva scelto. Ma Hoseok era fin troppo consapevole che quella scelta non fosse stata dettata dal cuore di Jimin, ma forse solo per un senso di responsabilità.
Doveva essere lui a lasciarlo andare, e così ha fatto.
Per quanto Hoseok sia stato quello sconfitto, fino all'ultimo si è sempre proteso verso Jimin e Jimin stesso glielo riconoscerà a vita.
E precisiamo, Jimin amava Hoseok e come quest'ultimo ha detto, avrebbero potuto essere una coppia tanto speciale. 
Eppure l'amore per Yoongi andava oltre il semplice concetto di sentimento che conosciamo.
Ha scelto lui e non si torna indietro.
Jimin è uscito dalla sua zona sicura per buttarsi a capofitto in qualcosa di incerto e di immensamente grande. 

Chissà Yoongi cosa dirà? 

Ci sentiamo settimana prossima!

ILY_Ely ♥

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