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By takenbymyown

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"Sai quella sensazione di non respirare più dalla troppa felicità?" Second book of the Right Number Trilogy... More

Introduzione
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Stop a minute
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By takenbymyown

Quando mi sveglio, una volta abituata alla luce del sole che filtra dalla finestra della mia camera, noto che è tutto esattamente come ho lasciato ieri sera. Il cane è ai piedi del letto ancora dormiente. I suoi respiri sono regolari, il che mi assicura che sta bene. Le due ciotole che gli avevo preparato sono ancora piene e la porta è socchiusa tanto quanto lo era ieri sera. Esco dalla mia camera, e vedo i giornali a terra intatti, puliti.
Corro a farmi una doccia, vestirmi e profumarmi. Per quanto è stato bravo Winston, sono preoccupata dal fatto che non ha né mangiato né fatto i suoi bisogni.
Una volta pronta, scendo al piano di sotto, tirando un sospiro quando vedo che i miei genitori sono entrambi a lavoro, ciò significa che la discussione è rimandata alla sera. Mi crea un certo fastidio pensare che non accettino il cane, non voglio essere costretta ad abbandonarlo in mezzo le vie della città, non mi sarei mai più perdonata se lo facessi.
Sopra al tavolo della cucina vedo un bigliettino piegato. Lo apro, scoprendo che è un messaggio da mia madre, con allegati trenta sterline.

"Non siamo ancora sicuri sul da farsi, ma non possiamo farlo morire di fame. Usa bene queste 30 sterline.
Tua mamma xx"

La ringrazio e bacio mentalmente e corro di sopra per recuperare il cane, mentre mando un messaggio a James.

Io: buooooongiornooooo

Io: abbiamo delle cose da sbrigare oggi

Io: credo sia ora che tu alzi quel culo
dal letto e ci venga a prendere

Io: bacini da me e wis

Mentre aspetto che Niall arrivi, vado in camera dei miei a cercare tra le tante borse di mia madre una piccolina - in stile Beverly Hills - nella quale potrei infilarci Winston momentaneamente, fin quando non saremmo arrivati al negozio e gli abbia comprato un guinzaglio. Quando vedo che nessuna delle tante è indicata per portare un cane peloso al suo interno, lascio perdere.

Niall non tarda ad arrivare, e ringrazio e bacio mentalmente anche lui, non vedo l'ora di andare a comprare tutte queste cose per Winston, non l'ho mai potuto fare in tanti anni ed ora, che finalmente ne ho l'occasione, non voglio sprecare neanche un istante.

«James!» dico emozionata mentre entro nella sua auto.

«Oh mio Dio! Arriverà l'apocalisse, mi hai chiamato James finalmente!» dice ironicamente.

«Sei spiritoso almeno. Forza, parti, non voglio perdere altro tempo.»

«Senza tanta fretta, mi ha chiamato Harry.»

Sento una stretta allo stomaco, ma faccio finta di nulla e continuo. «Cosa voleva?»

«Voleva sistemare le cose con te. Beh, insomma, chiarire il fatto che combatterà in ogni modo, ma non vuole essere in questa posizione con te.»

«Cosa gli importa? Ha detto che non sono affari miei.»

«Sai com'è fatto, dice stronzate quando è incazzato, e quella ne era una.»

«Non mi interessa, so soltanto che ha detto che non sono affari miei e mi comporterò come se non lo fossero.»

«Lo sono?»

«Per lui no.»

«Per te?»

«Per me non c'è differenza. Parti, Niall, non voglio rovinare anche questa giornata.» e appena mi accomodo sul sedile con Winston in braccio sento il rumore del motore rombare.

Per tutto il tragitto, non faccio altro che guardare gli alberi scorrere fuori dal finestrino. Le auto sfrecciare lungo le strade e la gente ridere insieme, indaffarata o allegra, di fretta o rilassata mentre si sorseggia un po' di caffè in tazze d'asporto. E tutto ciò che desidero in questo momento è tornare a letto ed addormentarmi, svegliandomi quando tutto questo qualcosa che pesa nel mio petto, se ne sarà andato.

Niall parcheggia davanti al negozio di animali in centro della città. Stringo di più il cane al petto e scendo senza dire una parola, in realtà non so come prendere la cosa. È così confuso. Prima dice che non sono affari miei, poi che vuole sistemare il tutto. Non capisco perché ora gliene importa così tanto da chiamare Niall. Scuoto la testa scacciando via tutto ciò che riguarda Harry; non voglio pensarci.

Quando entriamo nel negozio, la giovane commessa ci augura il buongiorno e offre il suo massimo aiuto, ma noi decliniamo la sua offerta volendo prima scegliere le varie cose estetiche per Winston.

«James, ti piace?» gli chiedo indicando una pettorina blu scuro.

«No, preferisco il nero.»

«Sembrerà un cane emo, o instatanato o peggio ancora, dark. Dovremmo prendergli qualcosa di allegro.»

«Black is my happy color.»

«Ma non il suo.» dico esaminando una pettorina verde.

«Che ne dici di questa?» gliela indico.

«Sali sempre più su verso i colori chiari, sai cosa penso, non chiedermelo.»

«Va bene, allora pettorina verde e guinzaglio nero. Ci stai?» e li prendo dagli scaffali.

«Come vuoi.»

I prossimi dieci minuti li passiamo facendo finta di capire ogni singola parola che sta dicendo la commessa di prima sulle varie catalogazioni del cibo per cani adulti, junior, malati o sani. «Comunque, questa è la scatolina che dovreste prendere per lui, è ancora piccolo da quello che vedo. Quanti anni ha?»

«Oh, non lo so. L'ho trovato soltanto ieri sera sul marciapiede e l'ho portato a casa.»

«Hai fatto una cosa bellissima.» si complimenta.

«Sì, lo so.» le sorrido.

Ci dirigiamo alla cassa e pago il tutto con i soldi lasciatimi da mia madre. Niall si lamenta di non voler mai più entrare in quel negozio, una volta usciti. Dice che la commessa lo stava spogliando con gli occhi ed era troppo intellettuale e la sua voce, beh, era troppo alta.

«Niall, non credo che si possa definire intellettuale una persona che sa qualsiasi cosa su cibo per cani.» enfatizzo.

«È comunque odiosa.»

«A me è sembrata simpatica.»

«A me no.» Conclude, sbloccando la portiera della sua auto.

Propongo di andare al parco e fare la passeggiata di inaugurazione di Winston e tutte le cose che gli abbiamo comprato oggi, ma lui declina immediatamente la mia idea. Il parco è un luogo troppo affollato e allegro, dice. E credo che non stia mentendo, dato che il suo happy colour è il nero.

«Andiamo a casa mia, sarà sicuramente meglio.» dice svoltando ed entrando nella sua strada.

«Va bene.» sbuffo, alzando gli occhi al cielo alla sua solita apatia.

____________________

Hi.

8th chapter.

Hope you like it.

Oggi mi sento inglese.

Sorry but i'm killing you: in the next one i'll write something you won't forget but you have to wait a loooot of time.

This chapter wasn't good enough but i hope you like it (pt. 2).

Question of the day: what's the thing someone could do for you you would love the most?

I: think i would love if someone come under my windows and shouts 'I FUCKING LOVE YOU!'

(Translation: qual è la cosa che qualcuno potrebbe fare per voi che voi amereste di più?)

Something's going wrooooonggggg in the next chapter.

I love drama.

Well, someone interviewed me some days ago, she is zainhugme and i really liked it. She was so cute. You can read my interview on her profile and you can 'star' it if you like what i said.

Oh, i wanted to ask you something else: what did you do on may first?

I: spent that day with my bests and we ate in a park under the sunlight it was wonderfulzzzz while zainhugme was interviewing me xoxoxo

Okay i feel weird

I leave

LOVE YOOOOOUUU

See ya soon

Sorry for mistakes.

Ps: third and last question: what's your happy colors? Mine is blackkk. I love black. I wear black. I feel black. I am black.

Lots of love, Maddy.

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