The Date

נכתב על ידי martinalabignan

8K 1.4K 784

Dove si nasconde la verità? Non ho mai capito cosa fosse il dolore fino a quando non è arrivato a me, passand... עוד

Prologo
1 Un incontro imprevedibile
2 Destinazione Los Angeles
3 Dleaty Care
4 Chiamaci per nome
5 La metropolitana
6 Un gala dal sindaco
7 Scomparsa da 12 ore
8 L'ultimo messaggio
9 Domande inaspettate
10 Un nuovo collega
11 La gabbia dorata
12 Nicolas Devinson
13 La chiavetta USB
14 23:14
15 Uno strano incidente
16 La chiamata
17 Opinioni distorte
18 Hollowain Prison
19 La cauzione
20 Errore di stampa
21 Nootropes
22 Errori del passato
23 L'ultima notizia
24 Urgenza
25 Solo notizie negative
26 Tra galera e libertà
27 Il caos
28 Presa di mira
29 Sempre peggio
30 Il biglietto
31 Il processo
32 Il verdetto
33 Possibile assassino
34 Fermare tutto
35 Manca qualcosa
36 Le lettere
37 Ritorno
38 Piano B
39 Tendere trappole
40 Ora è finita
41 Mai liberi
42 Inchiostro rosso
43 Qualcosa non torna
44 Pericolosità
45 Non è possibile
47 Costrizione
48 Incendio doloso
49 Quiete pubblica
50 Omicidi e Matrimoni
51 Accuse
52 La fine dei giochi
Epilogo
ringraziamenti
Playlist

46 Discussioni importanti

47 15 28
נכתב על ידי martinalabignan

Non ha importanza quanto buio hai dentro, quando sai che il tuo sole sta per arrivare.

Cassandra Dencrin ha qualcosa da dirmi? Non me l'aspettavo. ha qualcosa da dirmi? Non me l'aspettavo... Perché mi contatta, lei che fino a ieri consideravo una nemica? tieni vicini i tuoi amici, ma tieni ancora più vicini i tuoi nemici... Devo davvero smettere di fare riferimenti alla mafia! Cosa fare? Rispondere o ignorarla? Se le rispondessi, potrei scoprire alcune cose importanti... Ma se fosse una trappola? Per ottenere informazioni da me? Decido di chiamare il detective Dank.

"Pronto, detective Dank? Scusa se ti disturbo a quest'ora..."

"Madison, cosa sta succedendo?"

"Cassandra Dencrin mi ha contattato tramite WhatsApp. Aveva delle cose da dirmi, a quanto pare. Prima di tutto, non so come ha avuto il mio numero. E ho ancora dei sospetti su di lei, ecco perché ti chiamo. Dovrei accettare di parlare con lei?" Silenzio al telefono. Elsa Dank è nel bel mezzo di una riflessione.

"Non so nemmeno io come abbia potuto avere il tuo numero. Ma quello che sappiamo è che Cassandra Dencrin è una donna saggia. Non manca di risorse ed è molto intelligente. Tuttavia, il mio istinto mi dice che i suoi messaggi sono animati da buone intenzioni. Quando mi ha chiamato stamattina, in tua presenza, ho avuto la sensazione che volesse aiutarci."

"Okay, ma sembra ancora determinata a far saltare la testa di Nicolas. Ho la sensazione che sia per lo più spinta dalla vendetta."

"Vendetta o no, credo che se volesse darti delle informazioni, dovresti ascoltarla. Dopo tutto, questo potrebbe essere utile."

"Ammetto che sono curiosa di sapere cos'abbia da dirmi. Ma vorrei essere ben preparata prima di chiamarla. Cosa mi consigli di fare?"

"Passa in ufficio domani mattina e insieme elaboreremo una strategia. E se lo desideri, resterò nella stanza accanto durante la chiamata."

"Grazie, Elsa, questo mi rassicura. Ci vediamo domani."

"A domani."

La mattina dopo...

Sono venuta al Distretto di Polizia con una certa trepidazione. Cosa vorrà dirmi Cassandra Dencrin? Insieme a Elsa, abbiamo concordato un piano molto semplice: Ascoltare e basta, e fare domande di tanto in tanto. Ma non dirle niente. Elsa ha collegato le sue cuffie al mio cellulare. Ci sediamo una accanto all'altra vicine, condividendo le cuffie.

«Pronta, Madison?»

«Sono pronta.» Cerco il numero di Cassandra nella mia rubrica telefonica: ci siamo.

"Salve Signorina Dencrin, sono Madison Moore. Volevi parlarmi?"

"Signorina Moore! Grazie per avermi chiamato." Il tono della sua voce è calmo, composto: mi rassicura. Cassandra arriva subito al cuore della questione.

"Volevo parlarti perché ho alcune informazioni importanti da inviarti. Informazioni sui vari casi in cui sei coinvolta. Ho iniziato a indagare da quando mio padre è in prigione. Non è assolutamente possibile che sia responsabile dell'omicidio della tua amica Grace. So che non potrebbe uccidere una mosca, figuriamoci un essere umano. Conosco abbastanza la politica da sapere che ci sono truffe e corruzioni. Ecco perché sono convinta che mio padre sia stato manipolato. Che fosse solo un burattino in questa storia dell'omicidio. Ecco perché ho deciso di condurre una mia indagine. All'inizio te l'ho nascosto, ero arrabbiata con te, Signorina Moore. Dopotutto, eri la migliore amica della persona che ha portato all'accusa di mio padre."

"E oltre a questo, ho rubato il cuore di Logan Date, di cui eri segretamente innamorata... Deve pur pesare sulla bilancia..."

"E quando Ambar Devinson è stata uccisa, è stata l'ultima goccia. Era una mia amica, capisci..."

"Un'amica a cui hai voltato le spalle quando ha iniziato a uscire con Logan..."

"Da quel giorno, ho raddoppiato gli sforzi. Ho contattato un investigatore privato e devo confessare che ti ho fatto seguire." Vorrei risponderle, ma Elsa mi stringe la mano sul braccio. Catturo il suo sguardo: ha alzato l'indice e l'ha portato alle labbra. Deglutisco e taccio.

"Volevo sapere tutto di te, Signorina Moore. Ma dopo mesi di indagini, go scoperto che sei pulita, perfettamente innocente. E anche se non ti piaccio, credo sia mio dovere aiutarti. Perché solo tu hai le chiavi per porre fine a questo sporco affare..." Improvvisamente la comunicazione si interrompe.

"Pronto? Signorina Dencrin? Sei ancora lì?" Cerco di richiamare, ma non ci riesco. Il telefono sembra essere spento. Sembra che la batteria sia morta... Elsa si acciglia, salta su e si dirige verso la ports dell'ufficio.

«Jonson, ho bisogno che rintracci il telefono di Cassandra Dencrin. Subito! Madison, non so a che gioco stia giocando la Signorina Dencrin, ma è un gioco molto pericoloso. Per lei, in ogni caso. Devo andare. Devo occuparmi di scoprire cosa le è successo. Continua a stare in guardia. E non contattarla più, potrebbe esserci una cimice e il telefono potrebbe essere monitorato.»

«Ma stava per darmi delle informazioni importanti...»

«Vero. Ma sembra che qualcuno non voglia che tu le abbia. Penso che sia più sicuro non insistere, Madison.»
Esco dal Distretto di Polizia un po' confusa. Approfitto del bel tempo per fare una passeggiata a Central Park. Camminare mi aiuta sempre a pensare. Poi ricordo l'episodio di ieri con Linda Older e decido di chiamare Ethan.

"Ethan, come va? Non ti disturbo?"

"Madison! È bello sentire la tua voce. Non mi stai disturbando per niente. Non lo fai mai in realtà!"

"Perfetto! Volevo chiederti una cosa."

"Ti ascolto..."

"Ieri sera mi sono imbattuta in Linda, che non vedevo da mesi. E si è comportata in modo un po' strano."

"Ci siamo... Non me ne parlare."

"MI ha detto che non vi vedete da diversi giorni. E che la vostra relazione è un semplice accordo. Va tutto bene, Ethan?"

"Uh, sì, sì, va tutto bene. È carino da parte tua preoccuparti per me. Ho un appuntamento, Madison. Devo riattaccare. Ma grazie per aver chiamato. Ci vediamo molto presto." Il suo atteggiamento è completamente cambiato... È chiaro che non vuole parlarne. Ci sono giorni, però, in cui mi chiedo in quale famiglia sono finita...

Intanto al Distretto di Polizia...

«Jonson, sei riuscito a localizzare il cellulare di Cassandra Dencrin?»

«No, detective. È ancora spento.»

«Non ha un buon odore, questa storia... Avevo Cassandra Dencrin nella lista dei sospetti, non vorrei che finisse nella lista delle vittime!»

«Tuttavia, posso dirti dove si trovata al momento della chiamata.»

«Cioè?» L'agente di polizia indica lo schermo gigante del suo computer. Mostra una mappa di Manhattan.

«All'angolo tra la 5° Avenue e la 71° strada. Un quartiere elegante, è il meglio che possiamo fare! Ma questo è... No, non è possibile...» Il detective setaccia freneticamente i suoi appunti.

«È la proprietà di Conrald e Corinette Date, i genitori di Logan!»

Nel frattempo nell'appartamento di Logan...

Sono ancora persa nei miei pensieri quando spingo la porta dell'appartamento.

«Madison, sei tu? Com'è andata?» Logan esce dalla sua palestra personale in pantaloncini e canottiera. Sarà anche fuori di testa, ma vederlo con i muscoli sporgenti è un piacere per i miei occhi. Si asciuga la fronte ancora sudata e mette un dolce bacio sulla mia. Do al mio fidanzato un rapido aggiornamento su quanto è successo al Distretto di Polizia. E decido di non parlare della conversazione con suo fratello. L'episodio di Cassandra Dencrin è abbastanza per questa volta.

«Il detective Dank sembra prendere la cosa sul serio... Se vuoi, possiamo chiederle di rimetterci sotto la protezione della polizia.»

«Potrebbe essere una buona idea, sì... Perché temo che questo caso sia tutt'altro che finito. E come dice Elsa, abbiamo a che fare con professionisti ben organizzati. E ancora non sappiamo chi è che tira i fili.»

«Hai riassunto bene tutto. Sento che sei molto tesa. Non so sesia una buona idea che tu venga con me a casa di Nicolas per affrontarlo.»

«Stai scherzando? Se mi fai un bel massaggio, mi passa tutto e poi possiamo andare.» Logan sorride, poi si mette dietro di me. Sento il suo caldo respiro sul collo mentre mi massaggia dolcemente. Così, dopo pochi minuti decidiamo di andare, ma mentre stiamo per uscire, mi passa per la testa una domanda.

«Logan, hai parlato con Ethan della situazione con Nic? Gli hai detto che saremmo andati a parlare con lui oggi?»

«Ho esitato a lungo. E alla fine ho deciso di non dirglielo subito. Non fino a quando non andremo a fondo della questione. Capisci, è già abbastanza impegnato a dirigere The Date. Non c'è bisogno di aggiungere altre preoccupazioni, a meno che non siano essenziali.»

«Non essenziali? Stiamo parlando di un caso di corruzione e tradimento da parte di Nic.»

«Sì, ma nei miei confronti. Ethan non è direttamente interessato.» Non mi da il tempo di rispondere.

«Capisco la tua reazione, ma pernfavore calmati. Lo farò sapere a mio fratello non appena usciremo dall'incontro con Nic.»

«Per tua informazione, Logan: il modo peggiore per far rilassare una donna è dirle di calmarsi. Cerca di ricordartelo.»

«Non lo dimenticherò.» Dice ridendo.

«Che cretino.» Dico ridendo anch'io.

«Ma cerchiamo di calmarci: questa intervista promette di essere molto tesa. Inoltre, non ho detto a Nic il motivo esatto della nostra visita. Gli ho semplicemente detto che dovevamo incontrarci per parlare dell'indagine.»

«Hai fatto la cosa giusta...»

«Dai, sbrighiamoci, Noah ci aspetta.»

Venti minuti dopo nell'appartamento di Nicolas Devinson...

«Madison, Logan, Noah! Come va? È un piacere vedervi. Andiamo nel salone grande. Sapendo che venivate ho fatto preparare il brunch.» A quanto pare, non ha idea che siamo a conoscenza delle sue attività contro Logan. A meno che non sia una nuova messa in scena da parte sua. Vedremo... Ci sediamo comodamente nel divano e nelle poltrone del soggiorno. Mentre lo chef e il maggiordomo di Nic servono da mangiare, regna un silenzio imbarazzante. Poi Nic chiede ai suoi dipendenti di lasciarci. Alla fine è lui che, da buon padrone di casa, inizia la conversazione.

«Amici, credo di sapere perché voi tre siete qui. Avete scoperto delle truffe di Cassandra Dencrin contro di me e volevate informarmi. Beh, ne sono consapevole.» Logan ed io ci scambiamo sguardi sospetti. Cosa sa? E come l'ha scoperto?

«No, Nic. Non è di Cassandra Dencrin che vogliamo parlarti. È di te e di Evans.»

«Evans? Devo dirgli di unirsi a noi? Oggi lavora da casa.»

«Sarebbe una buona cosa, sì.» Nic si scusa per un minuto e va di sopra. Dal soggiorno possiamo distinguere il suono delle loro voci. La discussione sembra tesa. Dopo qualche minuto riappare Nic, seguito da un pallido Evans. Saluta con un vago gesto della mano e rimane accanto a Nic.

«Eccoci qui, siamo tutti presenti. Noah, cosa volevi dirci?»

«Non sono solo io, siamo tutti noi.» Noah guarda con preoccupazione nella nostra direzione. Non è molto a suo agio.

«Nic, è molto difficile uscirne, quello che devo dire è...» Logan viene in soccorso di Noah.

«Nic, quello che Noah sta cercando di dire è che ha coperto informazioni compromettenti su di te. Sappiamo che hai usato i tuoi contatti per far entrare Evans alla The Date. Per danneggiare l'azienda e me indirettamente. Sono molto deluso, Nic. Non mi aspettavo un colpo così basso.» Nic fa un gesto come se volesse sbarazzare via quello che gli ha appena detto Logan.

«Sarò ancora più deluso se lo negassi. Non avrei più rispetto per te. Hai già perso la nostra fiducia, non andare ancora più a fondo...» Evans abbassa il capo. Il ragazzo non sa da che parte stare. Nic, invece, non si muove.

«Lo so, vecchio mio. È la verità. Ma lasciatemi spiegare...»

«Non c'è niente da spiegare, Nic! È scritto su bianco e non c'è nulla che giustifichi le tue azioni.»

«Calmati, Noah, diamogli la possibilità di spiegarsi.» Ha già dimenticato quello che gli ho detto prima! "Calmati" è controproducente...

«Nic, per favore continua.»

Nel frattempo...

In un'auto non contrassegnata, Elsa Dank aspetta in strada di fronte alla residenza dei Date. Chiama il suo collega che è rimasto al Distretto di Polizia.

"Jonson, il telefono di Cassandra Dencrin è ancora spento?"

"Affermativo, detective."

"Grazie Jonson." Il detective fa una nuova telefonata.

"Sergente Miller, sei in posizione davanti alla casa di Cassandra Dencrin?"

"Affermativo."

"Nessuno risponde? Qualche movimento?"

"Niente e nessuno, detective." Elsa sospira con preoccupazione.

"Avanti, butta giù la porta calci."

Intanto nell'appartamento di Nicolas Devinson...

«È vero, lo ammetto, ho fatto entrare Evans alla The Date con la complicità di Owen Harrow. L'obiettivo era quello di far saltare l'accordo con la Corea. Ho giocato sul fatto che Owen si sentiva addolorato di non essere stato nominato amministratore delegato dopo tuo padre, Logan. Sia sempre risentito segretamente con te e si è sentito escluso quando hai preso in mano The Date.»

«Lo sospettavo in un certo senso...»

«Ho detto a Owen che se questa trattativa fosse fallita, saresti stato screditato agli occhi di tuo padre. E che il vecchio Conrald si sarebbe affidato a lui, Owen Harrow, per gestire la sua azienda. E con Owen avrebbe funzionato a meraviglia. Evans, da parte sua, era responsabile della raccolta di informazioni di The Date. All'inizio, era Owen a fornirglieli di nascosto. Ma non era pratico. È a quel punto che ho insistito perché entrasse a far parte dell'azienda. Da quel momento in poi, qualsiasi cosa negativa potesse trovare, me la inviava. E noi la giravamo ai vostri partner coreani.» Evans, che si aggira per la stanza da un po' di tempo, non ce la fa più e all'improvviso scoppia.

«Non volevo farlo, sapete? Lo sai, Madison, giusto, mi credi?» È sull'orlo delle lacrime, incapace di contenere la sua angoscia. Per lui è una vergogna insopportabile essere smascherato in questo modo.

«Ma per Nic era importante. All'epoca stava molto male. Lo amavo, e avrei fatto di tutto per renderlo felice. Scusatemi, scusatemi tutti!»

«Evans, è orribile quello che hai fatto, ma capisco perché l'hai fatto.» Dico io.

«Nic, forse puoi spiegarmi perché l'hai fatto? Volevi vendicarti?»

«Sì. Quando mi è venuto in mente questo piano, ero nel bel mezzo di una tempesta, come ha detto Evans. Non avevo ancora superato la depressione di mia sorella, e ne davo la colpa a te. E poi c'era la rivalità tra le nostre aziende. Eravamo arrabbiatissimi, ricordi?» Logan annuisce.

«Come posso dimenticarlo?»

«È stato solo dopo tutto questo che io e te ci siamo riconciliati. Ma il danno ormai era fatto: avevo seriamente compromesso l'accordo. E comunque, non sarebbe potuto andare a buon fine dopo la morte di Grace e di tutto quello che è seguito alla The Date.»

«Da quando vi siete riconciliati, ho fatto tutto il possibile per migliorare l'immagine di The Date con i coreani. Ma era troppo tardi. Hanno pensato che fosse una svolta molto sospetta da parte mia. Ecco perché non volevo andare da loro con Ethan. Non avrebbero capito: per mesi li ho avvertiti contro The Date. E poi mi presento davanti a loro con l'amministratore delegato? Ma non potevo dirlo ad Ethan, quindi ho cercato mille scuse per non andare con lui.» Questa volta, e avanzano non la fa più e versa qualche lacrima sulla spalla di Nic. Quest'ultimo gli accarezza i capelli si riprende la sua confessione.

«Ho davvero messo in una posizione insostenibile. In diverse occasioni ha voluto dimettersi, ma io l'ho incoraggiato a restare. Speravo che potesse rimediare al male che avevo fatto. Mi dispiace molto. Spero che un giorno possiate perdonarmi. Ho pianificato tutto questo come un nemico, ma mi sono tirato indietro non appena abbiamo fatto pace. È stato come una manna dal cielo per me essere di nuovo tuo amico. E mi è molto cara, questa amicizia. Questa è la cosa più importante per me oggi, dopo il mio rapporto con Evans. Non tradirei mai questa amicizia, Logan. Mai.»

«Ma l'hai fatto, e nemmeno poco!»

«No, Noah. Nic non ha tradito Logan. Si è comportato come un mafioso quando erano nemici. Ma poi, ha fatto tutto il contrario.»

«Forse, ma se fosse stato onesto, ce ne avrebbe parlato subito. Non credi, Logan?»

«Non so davvero cosa e a chi credere, Noah.»

Intanto...

Nel telefono di Elsa Dank risuona un forte rumore. Allontana il dispositivo dal suo viso con l'orecchio dolorante.

"Miller, sei dentro? Cosa sta succedendo?"

"Non c'è segno di vita qui, detective."

"Beh, almeno non c'è un cadavere. È una buona notizia."

"Non sono tanto buone notizie, detective."

"Che cosa intendi?"

"Quando dico che non c'è alcun segno di vita, significa che il luogo sembra abbandonato. Niente negli armadi, cassetti vuoti, frigorifero staccato... Sembra che la Signorina Dencrin non viva qui da un po' di tempo." Pensa non riesce a trattenere un'imprecazione.

"Merda! Lo sapevo! Grazie, Miller. Chiamo la centrale."

"Jonson, sono Elsa. Chiedi urgentemente un mandato di perquisizione al pubblico ministero. Ho bisogno di un mandato per entrare a casa di Conrald e Corinette Date."

Nel frattempo nell'appartamento di Nicolas Devinson...

Nick si è quasi inginocchiato accanto a Logan, usando una mano sulla sua. Gli sta parlando faccia a faccia.

«Logan, fratello, ti chiedo perdono con tutto il cuore. Ho un enorme debito di gratitudine nei tuoi confronti, e sono il tuo umile servitore.» Logan di segnala di alzarsi.

«Molto cavalleresco da parte tua, Nic. Ma non so se posso perdonarti. Mi hai pugnalato alle spalle... Ma spero che il tempo guarisca queste ferite.» Logan fa qualche passo verso la porta, come per dire addio. Poi si gira.

«A proposito, Nic, visto che stiamo parlando di dirci la freddura verità, sei a conoscenza della cospirazione contro di me e la mia start-up? Sai perché tutti i miei contratti al municipio e in banca mi stanno voltando le spalle?»

«Logan, in tutta onestà, non sono affatto coinvolto in tutto questo. Ma se avessi bisogno di fondi per Emflower, fammelo sapere. farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarti. Logan, cioè io ti prego di credermi! Ho commesso un errore, e farò tutto il possibile per rimediare, in nome della nostra amicizia.» Logan la misura con un'area di attesa.

«Voglio crederti. Ma non sei degno di essere chiamato mio amico. Madison, Noah, vi prego usciamo di qui.» E senza dire un'altra parola, usciamo dall'appartamento.

«Madison, aspetta!» Evans ha corso per raggiungerci. È a corto di fiato parla con difficoltà.

«Lo so... Quello che abbiamo fatto... è stato orribile. Ma per favore... Ascoltami. Se c'è una persona... che può capire... sei tu, Madison.» Mi fermo un attimo a fissare il povero Evans, Noah e Logan sono già in macchina.

«Credo che per oggi abbiamo sentito abbastanza, Evans.»

Durante tutto il viaggio regna un pesante silenzio. Dopo aver lasciato Noah a casa sua, arriviamo finalmente a casa. All'ingresso, il portiere ci consegna una busta con il mio nome sopra.

«Un'altra di quelle dannate lettere anonime!» La apro e leggo la breve lettera:

«Signorina Moore, per la tua sicurezza, ascolta tuo padre.» 

המשך קריאה

You'll Also Like

476K 20.6K 41
Chioma tinta di blu, occhi ambrati e qualche tatuaggio rispecchiano la personalità indipendente di Chris, una ventenne che lavora in un locale di Bro...
261K 7.6K 62
Ma cosa succederebbe se la tipica ragazza diligente si innamorasse del ragazzo sbagliato, incontrato per caso? Veronica è una ragazza testarda e vend...
139K 4.7K 46
✨ Nella Wattys Shortlist 2022 [Romance - Completa] Mel ha diciott'anni ma ha imparato presto che per lei la vita non è come quella degli altri. È d...
2.5K 373 65
Verdiana ha un dono: riesce a prevedere il futuro. Non di tutti, però. Soltanto delle persone che, entro un anno dalla sua visione, sono destinate a...