*Due anni dopo*
Mi siedo e prendo posto in una di quelle comode poltrone rivestite di velluto nero che si trovano di fronte alla passerella che tra qualche minuto ospiterà la sfilata per la nuova collezione della Waud che aprirà la Fashion Week di quest'anno.
Si spengono le luci che si concentrano al centro della passerella.
Si spengono di nuovo di colpo e quando si riaccendono illuminano e lasciano il posto a una figura maschile alta muscolosa che in questi anni ho imparato a riconoscere anche a chilometri di distanza.
Porta una smoking nero con sotto una camicia bianca sbottonata all'altezza del collo.
"Buona sera a tutti, è bello vedervi tutti qui così numerosi, non voglio annoiarvi troppo con le mie chiacchiere ma mi sento in dovere di portarvi una spiegazione prima che questa sfilata abbia inizio" dice lui sempre con il suo tono sicuro di sé.
"Ho deciso di chiamare questa collezione Black Rose"
Apro gli occhi di scatto.
Tutti gli altri sembrano sorpresi, probabilmente perché non riescono a trovare un senso a questo nome.
Ma io...beh.
"Ma non perché mi sono ispirato a una rosa, no" dice lui guardandomi dalla passerella.
"Mi sono ispirato a una donna. Una donna talmente ammaliante e perfetta da attrarti verso di lei per poi pungerti con la sua bellezza"
Continua a mantenere lo sguardo fisso su di me.
"Colei che è stata la mia musa ispiratrice e lo è tuttora, colei che non smette mai di stupirmi"
Piccole lacrime cominciano a scendere giù per il mio viso.
"Colei che vorrei accanto per sempre perché ho capito che senza di lei non resisterei nemmeno per un giorno"
E io non posso fare a meno di ricambiare il sguardo mentre mi guarda piangere, perché in un momento del genere non saprei proprio cosa dire né pensare.
Da ragazzina per tanto tempo mi sono chiesta che cosa ne sarebbe stato del mio futuro, ma ora la risposta mi si mostra davanti come la cosa più logica di sempre.
Il mio futuro c'è l'ho intorno a me, ma soprattutto il mio futuro lo vedo riflesso in quegli occhi azzurri che sono certa non mi stancherò mai guardare.