Mission🕵️‍♀️ {Change Of Pla...

By Berrylyn_luv

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|IN REVISIONE| ☆Damian è sempre stato un ragazzo cupo e misterioso agli occhi della fragile sedicenne Anya, l... More

Anya☆
Becky☆
Damian Desmond☆
Yor☆
Bob☆
Ma cosa ci sta succedendo?☆
Sorprese☆
Dolori☆
Paure☆
Crudeltà☆
Mi manchi☆
Ferite☆
Perdersi☆
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31

Loid/Twilight☆

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By Berrylyn_luv

ANYA/PRESENTE

Mamma ha gli occhi rossi, come se avesse appena finito di piangere, invece Twilight ha uno sguardo impassibile e composto.

Entrambi aspettano me

Lo capisco e lo sento, non stanno per darmi una bella notizia, e io non voglio sapere nulla sinceramente.

Basta rovinarmi la vita con le loro stupide problematiche, non sono a loro disposizione per tutto, imparassero a lavorare, ho solo voglia di godermi questa bellissima giornata di sole.

Fisso gli occhi di Twilight supplicanti di lasciarmi stare, lui impassibile come sempre mi fissa, mentre Yor ha gli occhi lucidi.

-Dobbiamo parlare- la sua voce è maledettamente seria, il che non porta buon segno.

Odio ammetterlo ma Twilight non è mio padre, o meglio non lo è più da quest'estate, dopo che ha svelato la verità a mamma e a me il mio cuore si è spezzato.

Con rabbia getto per terra la cartelletta, pronta a gettare veleno su quest'ultimo, sa benissimo che io non voglio immischiarmi in questa stupida missione.

Io volevo solo essere amata, invece fin da piccola mi aveva ingannata.

Mi morsi il labbro inferiore quando la mamma, l'unica vera persona che si interessasse a me, senza mai mentirmi, la donna che mi aveva insegnato tutto sulla vita, indietreggiò con lo sguardo basso, per poi far cadere il suo esile corpo sul divano.

Non disse nulla, ma i suoi occhi parlavano benissimo, non l'avevo mai vista così.

Non riuscivo a muovermi, avevo una paura tremenda, non volevo più sapere nulla di questa stupida missione.

Avevo le fiamme dentro di me, non avrei resistito un secondo di più.

Poi con un coraggio che non avrei mai pensato di avere, sputo tutto quello che penso.

"Cosa? Cosa vuoi da me adesso? Non ti è bastato adottarmi per utilizzarmi a tuo piacimento in questa maledetta missione?" Faccio fatica a trattenere le lacrime.

Lui non parla e la cosa mi fa arrabbiare ancora di più.

-Lasciami parlare Anya, altrimenti...- lo blocco prima che possa finire la frase.

-Altri cosa? Fammi indovinare, stai invecchiando e non sei più il più bravo sul mestiere, ti si è abbassata la reputazione con questa missione? La gente ha iniziato a notare che sono passati quasi 12 anni? La tua agenzia si è stancata e ti ha richiamato per finire questa missione al più presto, altrimenti ti taglieranno i fondi o qualsiasi altra cosa?- una risata amara esce dalle mie labbra che tremano debolmente.

Lui si è ammutolito, per una volta la sua espressione non era seria, ma colpita, probabilmente avevo finalmente trovato il punto debole di Twilight, il suo lavoro...

Aveva lo sguardo ferito e i pugni stretti tanto da avere le nocche bianche.

Mi sentivo male ad aver detto quelle cose, ma ero necessario che capisse quello che provo da mesi.

Una voce debole arriva dal fondo della stanza, Yor che è rimasta a guardare tutto su quel divano rosso.

-Anya ti prego- mi supplica e io sospiro pesantemente.

Annuisco e lascio che Twilight parli.

-So che questa situazione non ti piace, lo capisco, e mi dispiace averti coinvolta, ma tu sei essenziale per me Anya.
Tu sei riuscita a farmi avvicinare di più a quel ragazzino, e te ne sono grato, ma non basta più avere delle stupide informazione su come va a scuola e come si muova.
Mi devi aiutare, altrimenti sarò costretto a lasciare questa missione, e sai benissimo che non è quello che voglio.- la sui voce è calma, controllata, quasi da spaventarmi.

Come fa un uomo a stare così calmo in una situazione simile, Cazzo ha dei sentimenti oppure no?

Mi mordo ancora più forte il labbro inferiore cercando di respingere le lacrime che vogliono uscire disperatamente.

Un altro sospiro e apro gli occhi, il mio cuore si stringe, e la voglia di andare da lui e piangergli addosso, supplicandomi di restare, di dirli che in realtà lui sarà sempre l'unico uomo che amerò seriamente.
La voglia di stringerlo forte a me come facevo da bambina e sentirmi di nuovo al sicuro, di sentire nuovamente il suo profumo.

Invece sto ferma, immobilizzata, le parole non mi escono più e mi rassegno ad annuire lievemente.

Lui annuisce e si rassegna a un occhiata triste e sconsolata da parte di Yor.
Io non esprimevo più nessun emozione, ero scioccata da quello che era appena successo, non riuscivo a muovermi.

Se avrei dovuto dare un contributo con la missione, lo avrei fatto solo per Yor.

Che probabilmente ne soffriva ancora di più di me, semplicemente perché lo amava.

Yor amava da morire quel uomo, e io lo sapevo, lo so da sempre, solo lui non se n'è mai accorto, trattandola sempre male, facendola piangere da sola.

-Cosa devo fare?-  ed è lì che Yor iniziò a piangere lasciandomi un vuoto al petto.

Singhiozzava mentre con gli occhi mi supplicava di essere superiore, di non cedere, di andarmene e non tornare più se era necessario.
Lei soffriva da morire e non volva che io facessi lo stesso.
È sempre stata un esempio e sempre lo sarà, ma non posso deluderla, non stavolta, se c'è una cosa che possa farla stare bene, la farò.. a qualunque costo.

-Voglio che tu faccia innamorare Damian Desmond di te.- smorza il silenzio Twilight, facendomi quasi cadere la mascella a terra dalla sorpresa.

-Vi fidanzerete, e tu mi porterai a casa sua- concluse, continuando a studiare ogni mio movimento.

Prima che potessi dire qualcosa lui si girò verso Yor e il mio cuore si spezzò nel vedere qualcosa di diverso nello sguardo di Twilight.
Qualcosa che anni fa non avevo notato, uno strano luccichio, un bellissimo luccichio.
Lo conoscevo bene, quel filo di speranza nello sguardo, e poi le labbra tremanti dal emozione, aveva paura di perderci?

-Bene.- attirando di nuovo l'attenzione dei due per poi dirigermi in camera mia.

***

-Anya, sono qui!- urla Becky sventolando la mano tra la folla, davanti alla fermata del bus, facendomi sorridere lievemente.

Le corsi subito in contro, volevo distrazioni, dopo quello che mi aveva detto Twilight la scorsa sera non riesco più a dormire bene.

La strinsi forte e lei ridacchio per la sorpresa.

-Andiamo in classe?- dissi per poi ricambiare il sorriso.

Ero davvero felice di vederla, era l'unica cosa di cui avevo bisogno al momento.

-Certo amica mia- mi diede un dolce bacio sulla guancia, per poi prendermi per mano e portarmi in classe.

Adoravo quando si comprava così, mi faceva sentire amata, e ammetto che non mi dispiacerebbe essere amata da Becky.

All'ingresso mancava qualcuno, di solito faceva la sua solita entrata ogni mattina, che gli era successo?

Continuai a camminare annoiata verso l'aula di matematica.

Ogni martedì avevamo due ore di matematica in prima mattinata, sbuffai annoiata alla sola idea.

Stranamente passarono velocemente, il prof.Troy come il solito ci assegno qualche esercizio da fare in gruppo, poi una veloce interrogazione e finì per salutare e andarsene.

Uscimmo anche noi dalla classe, e fuori dalla porta il prof ci aspettava.

O meglio, aspettava me.

-Anya Forger, è libera?- mi chiese con autorità, io posai gli occhi sulla mia migliore amica che studiava attentamente i suoi atteggiamenti, poi annuì e io mi avvicinai al prof con il cuore che batteva a mille.

Chiesi aiuto con gli occhi mentre lei si allontanava per darci spazio nel parlare.

-Ho fatto qualcosa?- sussurrai con voce sottile, il prof Troy aveva 25 anni, o forse 30, ma che importava? Era attraente da far paura e ogni ragazza voleva far lezione con lui. Aveva degli occhi azzurri che ti bloccavano il respiro con un solo sguardo.
Lui poi sorrise e quasi non le mie guance non bruciavano dall'emozione, quel prof non sorrideva mai.

-Senti Anya ho un favore da chiederti.- sforzai un sorriso aspettando cosa avesse da dirmi, ero stufa di tutti questi favori, volevo semplicemente godermi una giornata di sole...

-Mi farebbe piacere aiutarla professore.- lui sorrise e mi porse dei fogli.

-Il signor Damian non sta tanto bene e siccome so che lei è la migliore, al momento, vorrei che glieli portasse.- Persi un battito a sentire quelle parole, non ci volevo credere, io andare da Damian?
Cazzo

-Certo- sussurrai con voce rotta.

Mi schiarì la voce cercando di nascondere questa mia debolezza.

-Lo farò volentieri- risposi per poi stringere la mano al professore e andarmene con i fogli da consegnare.

La mia vita lentamente si stava frantumando in mille pezzi.

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