Ribelle.
Questo è uno dei tanti aggettivi con cui veniva chiamata Aslaug la Coraggiosa.
Ribelle. Non incline alla autorità.
Testarda come pochi.
Fin da piccola aveva respirato "Aria di guerra", discende da una famiglia di Shield Maiden. Sua nonna fu la prima donna "Portatrice di scudo" che si imbarcò su una Drakkar al seguito dei primi conquistatori vichinghi. Si narra infatti che Helsa la Feroce avesse la forza di dieci vichinghi, la bellezza di Freya e gli occhi blu come il mare.
Helsa incontrò Magnus, un grande e grosso vichingo proveniente dall'Islanda. Da quell'unione nacquero molti figli. Uno di questi era la mamma di Aslaug, Johanne. Johanne era anche lei una Shield Maiden, esserlo era nel sangue della famiglia, una missione, una vocazione.
Johanne Ascia degli Dei si innamorò di ThorBjorn e dalla loro unione nacque Aslaug.
I giochi della piccola futura Maiden erano spade e scudi e non bambole di pezza. Suo padre le costruì la prima spada di legno a tre anni seguita da uno scudo di legno e pelle. Aslaug respirava battaglia e acciaio già nel ventre di sua madre. Era nata per essere una Shield Maiden. Era nata per combattere.
***
Conobbi Hilde quando lei, scortata da altre donne guerriere, venne nella città di Lehansson e ci liberò. Già, eravamo state prese come delle dilettanti da quelli che dovevano essere i nostri avversari mentre difendevamo il villaggio. Hilde ci liberò usando metodi creativi, usando la diplomazia verbale e dell'acciaio.
Per farvela breve, divenni il suo braccio destro, le mie Maiden si unirono alle sue e Dalen Av divenne il primo villaggio ad avere un contingente stabile di donne guerriere. Divenni sua amica, la sua confidente e il suo comandante in seconda. Era la moglie dello Jarl e mi sentii esclusa. No, non ero gelosa. Ero felice per lei ma ero sola.
Tutti quelli che ci provavano con me venivano intimoriti per quello che ero, come mi ponevo. Per loro era impensabile che una donna fosse una guerriera, come poteva mettere su famiglia? Lei scosse la testa cercando di non pensare a tutte le delusioni che aveva ricevuto in tutti quegli anni.
Poi un giorno...
Lo ricordavo bene, c'era il sole, l'aria fresca e non fredda e una Snekke aveva appena attraccato. Una Snekke che portava merci e uomini. E uno di loro era Kris l'Orso.
Si vedeva lontano un miglio che non era un vichingo ma che aveva altre origini però, era alto e imponente. Spalle larghe, lunghi capelli biondo scuro legati in una mezza coda e un paio di occhi come il mare. Quando mise piede sul molo, io ebbi un sussulto. Mi sentii strana.
Non avevo idea che Kris l'Orso aveva già colpito nel segno, che mi aveva scombussolato per bene. Che era entrato nel mio cuore e non ne sarebbe più uscito tanto facilmente.
**
Conobbi Aslaug il giorno in cui arrivai a Dalen Av. Avevano bisogno di uomini valenti che componessero l'esercito dello Jarl. Io, che ero stato rapito da piccolo proprio dai vichinghi e allevato come uno di loro, ero più vichingo dei vichinghi stessi. Mi ero adeguato per non morire. Ero come loro, migliore di loro e adesso ero qui, a Dalen Avi.
Rimasi colpito dalla donna che venne verso la Snekke, una guerriera, una Portatrice di Scudo. Ci scambiammo una veloce occhiata, poi lei parlò con il capitano della nave. La rividi in seguito, scoprendo anche il suo nome, Aslaug la Coraggiosa. E in poco divenni il suo partner in battaglia. Non so come ma c'eravamo presi fin da subito, un'intesa perfetta.
E lei era davvero una furia in battaglia, non avevo mai visto nessuno battersi come faceva lei. Capii anche perché la chiamavano la Coraggiosa. Sempre in prima linea, era lei che dava gli ordini, era lei che dava il primo colpo. Era lei che gridava come un Valchiria senza alcuna paura. Gridava e incitava i suoi uomini.
Bellissima e spietata.
Bellissima e mia.
Ancora non lo sapevo ma lo era.
**
Così Orso divenne la mia ombra. Parlare con lui mi sembrava impossibile e perché si apriva poco ma man mano che eravamo assieme, si apriva un poco e scoprì cose su di lui. E divenne più di un amico.
Sì, il nostro era un rapporto strano, gelosi l'uno dell'altro se per caso altri ci si avvicinavano e poi tornava tutto come prima. Iniziarono effusioni e palpeggiamenti. Ora non ricordo chi dei due iniziò, so solo che una sera eravamo nel bosco e mi sbatté contro il tronco di un albero baciandomi. Era ubriaco ma lo ero anch'io, cosa stavamo festeggiando?
Quelle grandi mani che stringevano i miei seni ricordandomi che ero una donna con certe esigenze, io che mi ero aggrappata al suo collo taurino conficcandovi le unghie e poi fu un intreccio di lingue e corpi che si strofinavano l'uno contro l'altro.
Ero venuta solo con i suoi baci e questo mi fece pensare che avevo bisogno di scopare un po' più spesso. Orso però non mi facilitava le cose anzi, acuiva in modo esponenziale la mia precaria libido. Andò avanti per un bel po' questa situazione fino al giorno della tenda. Fino a quando io, Aslaug, gli saltai addosso senza pensare alle conseguenze.
La tenda fu l'inizio della nostra strana relazione di amici con benefici. La tenda nel bosco fu l'inizio per me della mai vita da donna. Shield Maiden vergine come una vera e propria valchiria. Ma Orso non si scandalizzò anzi, dopo mi disse perché non lo aveva fatto prima. Beh, sappiate che l'ho reso a pugni per questo.
***
Quando entra nella mai tenda è brilla. Brilla, rossa in viso, gli occhi lucidi e un sorrisino da ubriaco contento o consapevole di quello che avrebbe fatto.
Indossi solo una lunga tunica a maniche lunghe, tu che vai in giro così per l'accampamento? Non è da te e io scopro di essere geloso. Geloso perché tutti avrebbero potuto vederti così e so quanto ci tieni a farti rispettare dagli altri. Geloso perché cazzo si vede tutto! Aslaug tu sei femmina al cubo sotto a tutti quei vestiti e cotta di maglia che indossi. I capelli sciolti, le labbra carnose che vengono umettate da quella lingua rosea. Una lingua tagliente ma fatta anche per altro.
"Che ci fai qui?" "Controllo che tutto vada bene e che il migliore dei miei uomini abbia tutto quello di cui può avere bisogno" "Fai così con tutti, Valchiria?" punti i pugni contro i fianchi fulminandomi con quei profondi occhi scuri. "No! Non con tutti per chi mi hai preso, per una poco di buono?" "Lungi da me pensare una cosa simile. Sarei molto geloso se ti presentassi da quei rozzi guerrieri la fuori conciata in quel modo..." spalanchi gli occhi "TU devi finirla di fissarmi, di baciarmi e di toccarmi con quelle mani... Dei, ma che mani hai?" sorrido avvicinandomi. Sono mezzo nudo e lei mi fissa il petto, gli addominali e ancora più giù dove una parte di me difficilmente la posso celare. In sua presenza ha come una volontà propria.
"Mi stai guardando..." "Sì, ti sto guardando. Ora capisco perché ti chiamano l'Orso..." lo pendo come un complimento e afferro una sua mano portandola sul pettorale dove c'è una cicatrice "Sono grande e grosso come un orso, ho la sua forza e la mia prova per essere un guerriero è stata quella di cacciare un orso con solo un coltello... ho ucciso quell'orso con le mie mani e la sua pelliccia adorna il mio mantello..."
Mi salti addosso e con l'altra mano afferri il mio collo "Fa l'amore con me Orso. Ho bisogno di uno come te nella mia vita. Tu sei quello di cui ho bisogno. Prendimi Orso. Adesso!"
Ah, gli ordini, quelli non si discutono mai.
**
Sono brilla ma cosciente di quello che sto per fare.
Kris mi solleva da terra come se non pesassi nulla ma so di essere una donna fuori dal comune e dagli standard di questa epoca. Mi porta sul petto posizionato in fondo, un letto che era riservato solo agli uomini più importanti del mio esercito. L'esercito dello Jarl. La mano solleva la parte inferiore della tunica e stringe una natica facendomi sussultare.
"Chris..." tortura il mio collo mentre cerca di levarmi quello che ho indosso strappandomelo quasi e quando sono nuda davanti a lui e al suo sguardo acquamarina provo imbarazzo. Io, Aslaug la Coraggiosa, si sente a disagio davanti a un uomo. Gli uomini hanno sempre avuto paura di me perché mi consideravano un maschio e i miei modi non era femminili. Ma Chris, orso, mi guardava in quel modo, il modo in cui un uomo guarda una donna quando la desiderava.
La vuole, la brama.
Il suo sguardo acquamarina mi accende come i fuochi di maggio. Mi fa sentire donna e non ha quei pregiudizi stupidi di questa epoca castrante. Anche se la società vichinga era molto più aperta di altre.
Sento la pelle andare a fuoco mentre mi studia. "Smettila di guardarmi!" "Vuoi che la smetta As? Perché io voglio guardarti per tutta la vita. Sei bellissima, non te lo ha detto nessuno?" scuoto la testa e arrossisco. Sono pur sempre una donna che ha sentimenti ed emozioni. Scuoto la testa "Allora te lo dirò spesso, sempre" si abbassa per baciarmi e lo stringo a me. Chris banchetta con la mia carne scendendo lentamente sul collo dove mi da un morso per poi risucchiare la pelle tra i denti e io gemo più forte nel suo orecchio.
Petto, seno, capezzoli.
Con precisione e maestria, non dimenticando nulla, dandomi solo piacere. Tiro i suoi capelli e viene a baciarmi nuovamente, lingua contro lingua, assaporando e abbeverandoci di gemiti e sospiri.
Ventre, ombelico, fianchi.
Si tuffa tra le mie cosce senza farmi dire nulla. C'è lui, io e la sua magnifica bocca. Bocca che assaggia, morde, titilla con la lingua lembi di pelle e parti di me che non credevo di avere. Una lenta leccata sulle grandi labbra e poi... "Oh Dei!!"
Si, sta usando la lingua come se stesse usando il suo membro. La penetra, usa le dita e mantenendo l'eccitazione già a livelli assurdi e poi mi scollego. C'è solo lui, la sua presenza fisica, la sua bocca e la sua lingua, le sue mani.
Il suo odore.
Mi lascio andare ed è così bello.
**
Finalmente, l'orgasmo che tratteneva da tanto tempo, si libera. Mi tira i capelli mentre mi abbevero del suo dolce nettare. Ogni goccia. Ogni spasmo. È mio.
Quando sollevo la testa, mi stai guardando e così finisco di abbeverarmi per poi stendermi su di te. Tra le tue cosce che mi accolgono, le tue mani che mi accarezzando e mi stringono. Aslaug la Coraggiosa era vergine come le Valchirie. Aslaug quella notte diede la sua innocenza a me.
Gridò. Si strinse a me e dopo... dopo solo estasi. Non credeva che fosse così? Nemmeno io. E non avevo nemmeno idea che da ora e in futuro le cose tra di noi sarebbero cambiate.
*
E mi perdo in te "Ho capito che eri tu fin dal nostro primo incontro al porto"
Estasi "Orso, ringrazio gli Dei per averti portato da me"
Orgasmo, il tuo "Ti amo ma non te l'ho mai detto, che stupida, vero?
Orgasmo, il mio "Quanto sei bella..."
*
Quando l'alba arrivò, dopo altri amplessi tu non c'eri più. Sorrido tra me e me perché era il tuo modo di fare, non volevi essere vista dagli altri e restare con me era impensabile. Sai che c'è As? Io non demordo.
**
Mi era passata la sbornia e avevo capito quello che era successo anche se ero lucida quando sono andata da lui. Chris è Orso ovunque, è successo e io mi sento diversa ma non glielo farò mai capire. Tornerà tutto come prima e niente più... cose!
Guardarlo dormire però, è stato bellissimo e chissà se un giorno saremo diventati una coppia fissa. Un noi. Ma ora ho paura di legarmi. Ah Chris, perdonami se puoi.
***
Un Orso e una Guerriera. Hanno tanto in comune ma non vogliono lasciarsi andare. Preso lo capiranno.
Chris l'Orso e Aslaug la Coraggiosa.
Angolo Autrice
Buonsalve!
e così sappiamo qualcosa in più della nostra Aslaug e del suo Orso. La Olga Kurylenko si avvicina all'idea di As che mi sono fatta.
i capelli di Orso...
alla prossima
besos :*