𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨

By LoxAngelex

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Crescere è un processo inevitabile, crescere è qualcosa alla quale non puoi sottrarti, un momento che nella v... More

Prologo
Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.
Capitolo 5.
Capitolo 6.
Capitolo 7.
Capitolo 8.
Capitolo 9.
Capitolo 10.
Capitolo 11.
Capitolo 12
Capitolo 13.
Capitolo 14
Capitolo 15.
Capitolo 16.
Capitolo 17.
Capitolo 18.
Capitolo 19.
Capitolo 20.
Capitolo 21.
Capitolo 22.
Capitolo 23.
Capitolo 24.
Capitolo 25.
Capitolo 26.
Capitolo 27.
Capitolo 28.
Capitolo 29.
Capitolo 30.

Capitolo 4.

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By LoxAngelex

L'estate appena trascorsa era stata la più bella che fino ad allora, in diciannove anni di vita, Dianh e Giorgia si erano convinte di aver vissuto. Niente era stato imposto loro e tutto ciò che desideravano era stato concesso alle due ragazze senza obiezione alcuna da parte delle famiglie.
Le gite in montagna, così come le corse a cavallo, le cene ed in falò durante i campeggi, erano stati assaporati dalle due amiche in modo totalmente differente rispetto agli anni precedenti quando invece ad andarci erano state costrette; ogni cosa, stavolta, era parsa più vera, più autentica e reale, ma soprattuto, per la prima volta avevano vissuto con la consapevolezza che non erano solo loro due a voler vivere quelle esperienze ma che anche chi gli stava intorno era bel lieto di viverle in loro compagnia. E tutto questo solo poiché sapevano che quelle esperienze appena vissute sarebbero state le ultime in veste di bambina.

Tutto aveva avuto un senso diverso ed ogni cosa, agli occhi delle due ragazze era parsa sensata, più matura e più consapevole.
Si erano sentite giuste, nel luogo giusto ed al momento giusto, come un puzzle appena completato con ogni tassello al proprio posto.

Era stato l'ultimo mese di agosto trascorso in compagnia delle loro famiglie e dei loro cari, l'ultimo mese di agosto in cui il loro cognome aveva avuto più valenza rispetto alla loro stessa persona, l'ultimo mese di agosto passato da ricche principessine viziate, l'ultimo mese dì agosto vissuto da ragazze legate al guinzaglio dei loro genitori.

Non voglio voi pensiate che io sia pazza, so bene che i soldi facciano buona parte della felicità di una persona ma credo che la libertà di essere, la libertà di esprimersi così la libertà di comportarsi ed agire nel modo in cui personalmente si ritiene opportuno valga più di un infinito conto in banca. Che te ne fai di milioni e milioni di bigliettoni quando non puoi decidere come spenderli o quando spenderli ? A che ti serve averli se non puoi neanche decidere se spenderli ?

Vivere in una villa con una donna venezuelana che ti ricompone il letto e una donna italiana che ti cucina la carbonara quando e come vuoi può sembrare uno dei regali più belli che il destino possa fare a chi ha la fortuna di nascere e vivere ricevendolo, ma se si chiede a quella persona cosa di tutto ciò ne pensa e se tutto ciò lo/la renda davvero felice e soddisfatta, ci metto la mano sul fuoco che anche lei o lui avrebbe da ridire e da lamentarsi. Ogni cosa possiamo considerala come la faccia di una medaglia, e da buona medaglia che si rispetti, un lato sarà sempre bianco mentre l'altro sarà sempre nero; la ricchezza e la fama saranno belli ed attraenti per un verso, ma irrimediabilmente brutti ed invalidanti per un altro.
La cameriera venezuelana ti fa il letto si, ma entra nella tua stanza, può frugare nelle tue cose e tu potresti non sentirti più a tuo agio nel momento in cui metti piede nella tua camera da letto, ed inoltre quando sarai da solo/a non saprai nemmeno quale sia la differenza tra la federa ed il copri cuscino; la cuoca italiana può farti leccare i baffi ma non ti farà mai provare l'emozione del cucinarti da solo/a quella buonissima carbonara, e tu persona ricca sfondata con più domestici che sentimenti, non appena proverai a preparati quel prelibato piatto in autonomia finirai o per andare a fuoco con l'intera cucina o, ancor peggio, mettere la panna insieme alla crema all'uovo ed al guanciale.
La presenza delle due donne può sempre esserti comoda, è vero, magari può esserlo se lavori molto e non stai mai a casa, ma la loro presenza costante che va a sostituire quello che dovrebbe essere il tuo di operato, non ti renderà mai una persona autonoma, non ti renderà mai davvero adulto, un adulto indipendente con la capacità di cavarsela, rimarrai sempre un/a bambino/a incapace di svolgere anche solo una banale pratica e questo poiché sei cresciuto con qualcuno sempre al tuo fianco che faceva le cose per te.

Quindi, a mio avviso, i soldi, si, sono comodi, molto comodi, e sicuramente piacciono a tutti, ma avere i soldi senza possedere la libertà di avere anche una vita propria ed indipendente non ha minimamente senso. Preferisco essere povera ma libera di fare quel cazzo che mi pare come mi pare, piuttosto che essere ricca ma incatenata e legata al dito di qualcuno.... e non lo dico tanto per fare la filosofa moralista dato che andrebbe contro i miei interessi ed i miei bisogni visto che  a casa mia la fame si taglia con il coltello, ma perché sono davvero di questa corrente di pensiero.

Sia Dinah che Giorgia avevano da sempre vissuto con qualcuno al proprio servizio che non facesse gravare nulla sulle loro spalle, e, sopratutto, erano cresciute con la convinzione che prima o poi i loro nomi le avrebbero fatte finire in guai seri rovinandole , in scandali mediatici ridicolizzandole, ed in problemi che loro, in prima persona, non avevano nemmeno causato ma che, a causa di qualche componente di una delle proprie famiglie,le avrebbero coinvolte e fatte affogare. Nessuna delle due rinnegava il proprio sangue, nemmeno una tra loro avrebbe mai voltato le spalle a chi per anni le aveva garantito un pasto caldo ed un tetto sopra la testa ma, adesso che stavano per partire, non vedevano l'ora di buttarsi alle spalle quelli che per tanto tempo erano stati i vincoli ai quali i loro predecessori le avevano costrette e legate.
Volevano essere libere, libere di scoprire il mondo, di esplorare e di viaggiare, senza l'autista Michael che le andasse a prendere o che le accompagnasse, piuttosto se la sarebbero fatta a piedi.

Ogni qual volta era stata proposta una cena, un barbecue, una gita o un viaggio, non avevano mai detto di no e per la prima volta avevano seguito i propri genitori senza sbuffare e senza rimpiangere il proprio letto o la propria camera preferendo rimanere a poltrire piuttosto che stare insieme a loro. Se ne sarebbero andate, avrebbero iniziato a viaggiare ed a vivere sorrette solo dalla forza delle loro stesse gambe, ed era parso corretto ad entrambe lasciare alle proprie famiglie la possibilità di godersi quegli ultimi momenti in loro compagnia, anche perché, ricchi e benestanti per quanto potessero essere, Gordon, Milika e Fallon le adoravano e meritavano la loro presenza.

Fallon per esempio, si era concessa di mettere da parte i progetti lavorativi che la legavano all'azienda che gestiva, e presa i giorni di tutto il mese di agosto. Aveva portato Giorgia in giro per l'intera costa atlantica, facendole girare in lungo ed in largo le città e gli stati che di questa ne erano componenti, a partire, chiaramente, dalla Georgia, finendo per la Florida.

Solo loro due, a bordo di una Range Rover nera di proprietà dalle donna, avevano viaggiato ed esplorato parte del continente fermandosi ogni qual volta una città facesse pizzicare gli occhi e rizzare le antenne alla più piccola. La signora Carrington non aveva prenotato nessuna stanza d'albergo, non si era preoccupata di cercare alcun appartamento o affittare alcuno Yotch anzitempo, ma aveva assecondato qualsiasi richiesta da parte della figlia senza imporle alcunché condizionandola.
In Florida. Giorgia aveva voluto fermarsi solo a Miami e per questo solo a Miami si erano fermate, solo a Miami Fallon aveva cercato un hotel per rimanere in soggiorno e solo a Miami si era preoccupata di affittare un motoscafo per poterle far visitare e vedere il litorale della grande città da un'altra prospettiva, ma se al contrario, sua figlia a Miami non avesse voluto far sosta, ecco che tutto questo la signora Carrington non glielo avrebbe imposto portandola solo dove il suo cuore dettava di voler andare.

Avevano fatto shopping, parecchio shopping, e per la prima volta la madre di Giorgia non si era permessa di mettere lingua su quelli che erano stati i capi, gli accessori e le scarpe scelte da sua figlia. Fossero state ancora ad Atlanta e si fosse trattata di un'estate qualsiasi, allora una volta in boutique avrebbe guidato la ragazza nella scelta degli abiti da indossare orientandosi sulla base del dress code che il loro regime familiare dettava, ma stavolta, sia che Giorgia prendesse una gonna, sia che prendesse una tuta, lei ne era contenta e si limitava solo a pagare.

Sua figlia aveva la propria carta di credito, ed insisteva affinché potesse saldare autonomamente ogni suo conto volendo iniziare a capirne qualcosa in più dell'indipendenza economica alla quale si sarebbe dovuta abituare una volta giunta ad LA, ma Fallon non glielo aveva concesso sostenendo che voleva quel viaggio e quelle spese fungessero da regalo in occasione del nuovo inizio.

Sperava che portandola ovunque e comprandole la qualunque, potesse alimentare l'amore che sua figlia già di base provava per lei ma continuava a non capire, nonostante quasi ogni giorno Frankie glielo ribadisse al telefono, che Giorgia le avrebbe voluto bene sempre e comunque a prescindere dai luoghi in cui la portasse o dai vestiti che le comprasse. Quando parlavo del fatto che per Fallon la figlia era il valore assoluto, che davanti alla figlia lei si scioglieva e che, inconsapevolmente, la figlia la proteggeva, mi riferivo proprio a questo; Giorgia senza rendersene conto era capace di tirar fuori il lato nascosto e piccolo di sua madre, facendola mostrare con la sua fragilità e per le sue vulnerabilità, facendola tornare una bimba insicura.

La Fallon conosciuta da tutti era fredda, apatica, opportunista e narcisista, la Fallon conosciuta da Giorgia, ma anche da Frankie, era dolce, sensibile, altruista e generosa, tutt'altra persona.
Fallon era una medaglia, una medaglia con due facce, una bianca ed una nera...proprio come dicevo poc'anzi.

-" Sei riuscita a finire la puntata ieri sera ? Io mi sono addormentata come un pesce lesso; ho passato l'intero pomeriggio con Gina a preparare i bagagli e già dopo cena ero stanca morta "- appoggiata ad uno dei pilastri in cemento, con una sigaretta accesa tra le labbra, e gli occhiali da sole appoggiati sul viso, una Dinah Jane ancora mezza addormentata, sostava nell'attesa che qualcuno andasse a darle comunicazioni rispetto al proprio volo.

-" Sono arrivata fino a quando Franco fa irruzione nella discoteca di Nico, trovando Mia, Pablo e Manuèl a cantare sul palco del locale. Poi ho spento la tv, stavo morendo di sonno anche io"- le condizioni di Giorgia non stavano essendo tanto differenti rispetto a quelle della sua migliore amica. Se mentre Dinah, per preparare i bagagli, si era fatta dare una mano da una delle domestiche di casa sua, la più piccola della famiglia Carrington aveva preferito far tutto da sola e per questo si era sforzata maggiormente.

Ogni qualvolta che partiva preferiva occuparsi da sola delle proprie cose e generalmente riusciva anche a cavarsela senza lasciare a casa nulla di importante del quale poi finiva per ricordarsi solo una volta salita sulla aereo, ma stavolta dal momento che prima di tornare ad Altlanta sarebbero passati mesi, aveva ricontrollato più e più volte ciascuna delle valige preparate.

-" Non sei arrivata tanto più avanti rispetto a me allora, fortuna che ho scaricato tutti gli episodi della prima stagione sul computer così potremo guardarli durante il viaggio "-

Da quando erano bambine, ogni anno durante l'estate erano solite fare il rewatch di una delle loro serie tv preferite, anzi, della loro serie tv preferita per eccellenza ovvero la telenovela argentina Rebelde Way.
Adoravano quella serie; gli attori, i posti e le dinamiche le facevano sognare ed incollare davanti allo schermo finendo per arrivare a concludere la giornata con gli occhi rossi e gonfi. Seppur la serie avesse, letteralmente, i loro stessi anni e seppur l'avessero vista già più di diciannove volte, Dinah e Giorgia non erano mai stanche di fantasticare una storia d'amore da sogno come quelle dei protagonisti ripercorrendo passo passo la love story di Mia e di Manuèl.

Lui, l'attraente messicano, orfano di padre e con neanche una moneta in tasca e lei, la viziata e ricca figlia di papà che, prima di ammettere i propri sentimenti per il ragazzo straniero aspetta una stagione, erano l'inconfutabile ed inimitabile esempio di amore per le due ragazze più ricche di tutta Atlanta.

Giorgia si sentiva molto come Mia delle volte, quando per via della sua posizione sociale e della quantità di verdoni nel suo portafoglio, gli studenti del liceo che frequentava la guardavano con ammirazione e devozione, talvolta quasi invidia, mentre varcava il grande portone di ingresso, o la porta dell'aula durante l'ora di biologia, ma non era mai riuscita in cinque anni a trovare il suo Manuèl, il bel ragazzo che in tasca niente aveva ma che di lei il cuore possedeva, il ragazzo povero di soldi ma ricco di valori che le facesse perdere la testa seppur fosse l'unico che la testa sapesse tenergliela. Chissà se a Los Angeles lo avrebbe trovato..

Dinah era invece un po' più simile a Marisa, l'altro personaggio femminile principale, ed il suo modo di approcciarsi all'amore ed ai ragazzi risultava essere più spavaldo e molto più sicuro rispetto alla compagna che dai ragazzi si faceva beffare ed illudere. Marizza nella serie amava Pablo, un suo compagno di classe figlio di un importante politico, ma lo faceva in segreto e tendeva ad essere sempre molto stronza nei suoi riguardi, atteggiamento che lui fronteggiava e che sicuramente non si lasciava scivolare addosso, al contrario di Manuèl che, per quanto riuscisse a tener testa a Mia, finiva sempre per assecondarla con l'intento di proteggerla. Marizza e Pablo non erano del tutto opposti come personaggi, ma sicuramente la loro storia d'amore, per quanto bella, non regalava al pubblico la stessa emozione di quella tra gli altri due ed anche se Dinah riconosceva che il suo carattere e la sua personalità erano molto più simili a quelli di Marizza, anche lei in cuor suo sperava nell'arrivo di un Manuèl che la facesse sbandare ed andare contro corrente.

-" Già, spero solo che mia madre non cominci, come al solito, a dirci di smetterla di guardarlo solo perché sarà la milionesima volta che lo vediamo. Ieri sera quando è entrata in camera per darmi la buonanotte mi ha presa in giro dicendomi che se mai facessero un ramake mi iscriverà ai casting per fare Mia, dato che per quante volte l'ho visto so le battute a memoria "- la povera Fallon si subiva quella serie tv argentina guardata in loop da più di una decina di anni e spesso e volentieri prendeva in giro sua figlia a causa della sua malsana ossessione, ma non l'avrebbe mai privata di guardarla sapendo quando essa fosse attraente agli occhi della ragazza.

In aereo, come adulto, con sarebbe stata solo lei ad accompagnare Dinah e Giorgia fino a Los Angeles e questo perché, a differenza sua, la mamma della Hansen, non era tanto onnipresente nel confronti della figlia seppur le volesse bene e l'adorasse, ed anche questa volta non sarebbe stata presente, troppo presa da sé e dal lavoro per scortare la bionda dall'altra parte del paese.

Voleva bene a Dinah ma aveva sempre lasciato che ad occuparsi di lei, della sua crescita e della sua formazione, fossero le tate o magari le domestiche; gestiva un'azienda di prodotti per la cura della pelle ed era tornata a lavoro, proprio fisicamente, meno di un mese dopo il parto seppur Dinah fosse nata da un cesario ed a lei i punti non erano stati potuti togliere per diverso tempo.

Se mentre Fallon aveva posto Giorgia davanti al lavoro e davanti alla propria immagine, Milika aveva messo al primo posto, rispetto anche a Dinah, il proprio operato come manager d'azienda ed il proprio personaggio di donna in carriera.
Sua figlia, dentro di sé, le aveva sempre rimproverato questo ed aveva avvertito tanto la sua mancanza specialmente in determinate occasioni, ma non era mai stata capace di esprimerglielo e dirle come stesse realmente limitandosi ad assecondare ogni sua volontà.

Da questo punto di vista Giorgia era stata molto più fortunata; a differenza di Dinah era cresciuta senza un papà ma la sua mamma aveva fatto per due e ci era sempre stata. L'aveva oppressa in determinate occasioni ma non le aveva mai fatto mancare l'affetto e l'amore che una madre ha il dovere di donare quotidianamente al proprio figlio.

-" Mi immagino tua madre ed accompagnarci ai casting facendoci da manager. Ci farebbe ingaggiare subito, le basterebbe alzare un sopracciglio al regista e non avremmo bisogno nemmeno del provino per essere prese. Poi tu come Mia saresti perfetta, sei fastidiosa tanto quanto lei a volte "- anche se Milika era assente però, Fallon era presente persino per Dinah.

Il suo primo ciclo, per esempio, alla ragazza era arrivato mentre si trovava in casa Carrigton nell'attico dove Giorgia viveva con sua madre, ed era stato un trauma per lei che, ancora impreparata, si era ritrovata a navigare tra le schifose e viscide acque del mar rosso...se non fosse stata per la presenza di Fallon che, con calma le aveva spiegato cosa stava succedendo e con delicatezza le aveva poi spiegato come dover cambiare l'assorbente, Dinah avrebbe ricordato come traumatica l'esperienza.

-" Penso che mia madre sarebbe capace di far firmare un bollettino di guerra a tutti i capi di stato in una volta sola se questo le servisse per ottenere qualcosa. La versions femminile di Hitler "- rise Giorgia trovandosi d'accordo con l'amica.

Rimaneva al fianco di Dinah, con la testa appoggiata su una delle sue spalle, anche lei con una sigaretta accesa tra le labbra ed irrequieta, vogliosa di salire sul jet privato che suo nonno aveva fatto preparare per farle arrivare a Los Angeles senza che prendessero un volo di linea.
Per Blake, neanche la business class poteva andar bene quando a doversi spostare era lui o qualcuno della sua famiglia.

-" Cosa sarebbe capace di fare tua madre ? "- ancora prima che potessero udire anche solo il suono dei fastidiosi tacchi che Fallon era solita indossare, battere sul suolo della pista di atterraggio, la madre di Giorgia aveva già fatto capolino alle spalle delle due ragazze.

Con un gesto repentino le due fecero arrivare per terra entrambe le loro sigarette e con un rapido pestaggio, le spensero, voltandosi in direzione della donna. Se Fallon avesse saputo che sua figlia fumava, in aereo Giorgia non ci sarebbe salita, dall'aereo Giorgia sarebbe volata.

Era contro il fumo, contro le droghe e contro l'alcol inteso come acqua fresca, insomma...contro qualsiasi forma di dipendenza. Da quando sua figlia aveva solo dodici anni non faceva altro se non ripeterle che se mai l'avesse trovata con una sigaretta in bocca o un bicchiere tra le mani a meno che questo non fosse stato bevuto in rara occasione, le avrebbe fatto rivivere l'esperienza del battesimo lasciandole sul volto un segno nero che neanche un litro di fondotinta ed un chilo di illuminante sarebbero stati capaci di coprire.
Non avrebbe mai tollerato il fatto che Giorgia alle feste bevesse regolarmente, anzi troppo, e che fumasse sigarette. La dipendenza dalla nicotina nata quando aveva solo 14 anni, sua figlia, si curava bene di tenergliela nascosta, così come il suo vizietto di non andare mai a dormire prima di essersi fatta una sigaretta simpatica sorto all'età di 17 anni.

-" Di tutto ...ti saresti capace di fare di tutto. Dicevo proprio questo a Dinah "- Giorgia sorrise beffardamente a sua madre implorando mentalmente il signore di far sì che la donna non si fosse resa conto del suo nuovo sport intitolato 'lancio alla sigaretta'.

Fallon scrutò le ragazze con un cipiglio sul volto e gli occhiali dal sole sul naso, alternando lo sguardo tra le due giusto per verificare l'autenticità delle loro parole. Era consapevole del fatto che le due stessero praticamente dormendo in piedi e che per questo potevano sparare una stronzata dietro l'altra, ma la voce quasi balbettante di sua figlia non le era piaciuta.

-" Quando partiamo ? L'aereo è già qui ed ho visto i piloti prendere posto poco fa "- Dinah si intromise tra Giorgia e lo sguardo omicida della donna che l'aveva messa al mondo, provando a parare le spalle della sua amica ma indubbiamente anche le proprie.
Fallon non sapeva che Giorgia fumasse ma non sapeva neanche che la prima sigaretta l'avesse fumata in sua compagnia.

Erano al secondo anno quando avevano acceso la prima, spinte dalla voglia di sentirsi più grandi rispetto ai loro coetanei, e lo avevano fatto durante il party per il compleanno di Alejandro Mendoza che Bella Thorne, la sua ragazza, gli aveva organizzato. Loro erano state invitate solo poiché erano due ragazze popolari e ricche, altrimenti si sarebbe ben vista la ragazza dai capelli rossi, nel fare entrare in casa propria due pivelle di quindici anni.
Era la rappresentate di istituto all'epoca e data la sua posizione si avvaleva della sua fama per governare la scuola come una reietta, decidendo chi fosse o meno ammesso ai party organizzati, a prescindere da dove fossero organizzati, e guarda caso chi andava dal terzo anno in giù veniva sempre sbattuto fuori.

Giorgia e Dinah erano diverse però, loro non mancavano mai all'appello ed erano sempre presenti, Giorgia e Dinah erano la nipote di Blake Carrington e la figlia di Gordon Hansen, non poteva non aggraziarsele, e per questo poteva fare un'eccezione, peccato che però l'eccezione alla festa dei diciotto anni dí Alejandro le era costata delle corna lunghe diversi metri che si era portata a spasso per più di un anno ...

-" Non siamo ancora tutti "- rispose Fallon.
Tirò fuori dalla borsa che teneva poggiata al braccio, il suo cellulare e controllò l'ora sul display. Era tardi e suo fratello stava quasi per convincerla a lasciarlo ad Atlanta.

-" Chi manca ? "- le domandò Giorgia corrugando le sopracciglia -" Pensavo venissi solo tu con noi. Anzi, se devo essere onesta, pensavo che per una volta ci lasciaste andare da sole "-

Non la turbava la presenza di sua madre, anzi, da una parte le faceva anche piacere poter passare con lei quelle ultimissime ore e salutarla per bene prima di varcare la soglia del cancello della PCA e della sua nuova vita, ma credeva di andare da sola con Dinah a Los Angeles. Si era sorpresa quando, una volta arrivata all'ingresso della sua dimora, aveva trovato Fallon ad aspettarla con tutti i suoi bagagli invece che solo Michael per accompagnarla alla pista di atterraggio.

-" So che ti piacerebbe sapermi a casa mentre tu te ne voli dall'altra parte del paese pronta a lasciarti alle spalle i miei rimproveri, pronta a smettere di chiamarmi e rispondere alle mie telefonate, ma ancora per qualche ora dovrai sopportarmi mia cara. Ne dovrà passare acqua sotto ai ponti prima che tu possa smettere di avere il fiato di tua madre sul collo "- Fallon si avvicinò a sua figlia, si tirò sulla testa gli occhiali da sole, e prendendosi beffe della ragazza, poggiò una mano sul suo viso e le fece una carezza sulla guancia ponendo fine al contatto con un leggero schiaffo che la fece saltare sul posto.

Dinah rise.

-" Ma se pensi che trovandomi dall'altra parte del paese io non sappia comunque quello che fai, dove lo fai e sopratutto con chi lo fai, ti sbagli grosso, perché io ho occhi ed orecchie ovunque. Ti libererai di tua madre solo quando sarà morta e sepolta, sono stata chiara ?"-

Esattamente la doppia faccia di una stessa medaglia. Fallon aveva la capacità di cambiare personalità tramutandosi nella parte opposta rispetto a quella che era stata fino a quell'istante alla velocità della luce, apparendo, talvolta anche spaventando, chi come sua figlia conosceva entrambi i suoi lati.

-" Ma-ma io ti chiamerò Mamma, lo giuro "- rispose la ragazza posandosi una mano sul punto colpito -" Volevo solo sapere chi verrà a Los Angeles con noi "-

Fallon, con grazia, si riportò gli occhiali da sole sul naso e si ricompose prima di risponderle.

-" Tuo zio Adam. Sapeva partissi oggi e ci teneva e passare con te queste ultime ore "-

Adam ? Seriamente ?

Buongiorno e buona domenica, ecco a voi il capitolo nuovo, come sempre spero vi piaccia.
Non so chi di voi sia abbastanza vecchia, come me, per ricordare Rebelde Way, gli Erreway, Mia con Manuèl e Pablo con Marizza, ma vi avviso che questa serie e questi personaggi saranno spesso presi come termine di paragone e siccome il rewatch di Rebelde Way lo sto facendo sul serio volendo metterceli in mezzo come al prezzemolo.

SE NON LO AVETE MAI VISTO VEDETEVELO PERCHÈ È BELLISSIMO ANCHE SE È ANCHE UN PO' CRINGE IN CERTI PUNTI.

Al prossimo capitolo 😂❤️

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