Apro gli occhi nel buio,
non distinguo i colori.
Intorno a me solo ombre
che si tuffano sul mio corpo
Ombre impercettibili
Ombre di materia
Ombre di ricordi
Apro gli occhi nel buio,
così impenetrabile da non riuscire
a capire se sono veramente aperti,
così inafferrabile da non riuscire
a percepire il mondo,
così indistinguibile
da dover portare
le mani sulle palpebre
per capire se sto guardando.
Rimangono solo
le stesse sfumature
di un attimo prima,
la stessa oscurità
che mi attanaglia,
le stesse caricature
delle illusioni attorno informi.
Apro gli occhi nel buio
sento il cuore fremere.
Al freddo, sotto il cielo
sembra voler cedere,
ormai ghiacciato e freddo
per le nuvole coprenti
Apro gli occhi nel buio
precipito dal cielo
sopra la città dormiente
sopra le anime sognanti.
Il vento mi punge
il corpo si piega
l'anima dispera
Le luminose stelle
al di sopra mi osservano.
Composti di gas,
non possono arrestare
il tempo di caduta,
non possono trattenermi
tra le inconsistenti mura.
Apro gli occhi nel buio,
odo un ticchettio.
Il brusio di un destino infranto.
Il sospiro di un'anima malata.
Poi, di soprassalto,
lo schiudersi delle mie palpebre
rimbomba nella difformità intorno
e ancora cado
e ancora sogno
e ancora soffro
per gli assenti legami.
Apro gli occhi nel buio
cercando il calore,
nell'asfissiante
tetra trappola dal
silenzio attanagliante,
colonna sonora della mia esistenza,
il bruciore di una luce
di un fuoco
mentre infuria la tempesta
ma inciampo sul mio cuore.