Choni one shot

By emma_choni

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one shot sulle choni More

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non è una one shot ma una domanda
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È una domanda.
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By emma_choni

«Sapete, è da diversi giorni che cerco di creare un piano per fare una lezione che sia interessante e che possa coinvolgervi emotivamente, oltre ad attirare la vostra attenzione.» Affermò Toni, sedendosi sulla cattedra, osservando gli alunni che giacevano di fronte a sé.
«E visto che tra qualche giorno è San Valentino, direi di sfruttare l'occasione. Se dovessi chiedervi cos'è l'amore, cosa rispondereste? Va bene anche un singolo aggettivo, una parola, qualsiasi cosa. Date sfogo alle vostre idee.» Proseguì con un grande sorriso, mentre mille ricordi iniziarono a diffondersi nella sua mente.

«Prof sinceramente non credo che ci sia un vero modo per descriverlo. Voglio dire, l'amore può essere magnifico e struggete allo stesso tempo. Sono emozioni contrapposte che si alternano, mandandoti in confusione.» Ribatté un'alunna, arrossendo leggermente non appena percepì gli occhi di tutta la classe puntati sulla sua figura.
«È un pensiero molto profondo, complimenti Maya.»

«Inesistente» Bofonchiò qualcuno dal fondo della classe, facendo corrugare la fronte alla Serpent che non riusciva a capacitarsi del motivo di quella risposta.
«Come?» Domandò infatti, cercando di spronare lo studente.
«Ho detto che l'amore è inesistente.» Esclamò profondamente, senza avere nemmeno la decenza di guardare l'insegnante negli occhi, continuando a scarabocchiare sul quaderno.

«Perché dici così, Carl?»
«Non credo serva chissà quale spiegazione. Sono tutti ossessionati dall'amore che si vede nei film che si conclude esclusivamente con un lieto fine, senza ragionare sul fatto che una relazione di quel genere non potrà mai esistere nella realtà. Il per sempre non esiste, qualcuno potrebbe prometterti il mondo e pugnalarti alle spalle l'attimo dopo, quindi non ha senso farsi false speranze.» Sospirò, grattandosi nervosamente la fronte.

«Parto dicendo che accetto la tua idea, ma vorrei che ragionassi profondamente sulle parole che hai appena detto. Certo, è vero, l'amore può fare molto male, ma solo perché alcune volte andrà male non vuol dire che sarà così per il resto dei tuoi giorni.» Lo rassicurò, vedendo la sé adolescente nei pensieri di quel ragazzo.
«Nulla mi farà cambiare opinione, mi dispiace.» Esalò duramente, estraniandosi completamente da quella conversazione.

«credo che l'amore siano due persone che si bilanciano, lasciando che le loro anime possano fondersi insieme.» Mormorò Selene, sentendo il cuore batterle fortemente nel petto.

«Sinceramente credo che nessuna parola potrebbe mai spiegare completamente l'immensità dell'amore. È un sentimento troppo forte per essere descritto.»

La conversazione continuò apertamente, tra una serie di battibecchi e idee contrapposte, facendo passare velocemente il tempo.

«Britta, tu cosa pensi?» Domandò la professoressa, cercando di coinvolgerla nella discussione dalla quale si era tenuta lontana per la maggior parte del tempo.
«I-io...sinceramente non lo so.» Affermò, giocherellando con la matita che teneva in mano, cercando di evitare gli sguardi indiscreti dei suoi compagni.
«Me lo dirai la prossima volta che ci vedremo allora, non preoccuparti.» Ribatté sorridendole dolcemente, riportando la propria attenzione sul resto della classe.

«Per lei invece cos'è l'amore?» Domandò Miriam, la studentessa modello dell'istituto, provando notevole interesse verso la risposta dell'insegnante.
«Ragazzi se iniziassi a parlarne probabilmente non finirei più.» Ridacchiò, strofinandosi le mani contro la stoffa dei jeans.
«Abbiamo tutto il tempo per ascoltarla.»

«Sinceramente non saprei da dove partire, avrei fin troppe cose da dire ma cercherò di essere il più sintetica possibile, non voglio annoiarvi con le mie chiacchiere. Credo che l'amore sia un fuoco che arde dentro di noi, sviluppandosi sempre di più, divampando notevolmente, bruciandoci con intensità. È un sentimento a cui non possiamo mettere freno, neanche quando fa male. Non si può attuare un controllo sul proprio cuore, e ve lo dico per esperienza personale. Alla vostra età ero assolutamente spaventata dal potere che poteva scaturire, proprio per questo motivo avevo tirato su una corazza mostrandomi fredda e distaccata nei confronti di chiunque, ma quando arriva la persona giusta c'è poco da fare, il cuore prendere il sopravvento su qualsiasi istinto razionale e ti trascina alla deriva.» Ammise sorridendo con malinconia, sentendosi sprofondare in una grande tristezza.

«Inoltre credo che si possa amare realmente solo una persona nella propria vita, perché potreste conoscere un'infinità di ragazzi o ragazze, ma il primo amore ve lo porterete dietro per tutta la vita. Ciò che voglio dirvi è amate, amate e amate...non pensate a come potrebbero andare le cose in futuro, concentratevi sul presente e sulla persona che avete accanto, non c'è nulla di più gratificante dell'amore.» Aggiunse, terminando il discorso appena in tempo, prima che la campanella iniziasse a suonare, segnando la fine dell'ora.

Più tardi

«Okay, non voglio costringerti a dirmi nulla ma..è successo qualcosa? Non hai aperto bocca per tutta la durata del pranzo.» Affermò Cheryl, osservando la giovane che le era stata data in affido.
«Nulla di preoccupante. La signorina Topaz mi ha semplicemente scombussolato con una richiesta.» Bofonchiò, giocando con il cibo che aveva ancora nel piatto.

«Che ti ha detto? Vuoi che le parli?» Si infastidì , non riuscendo a capire cosa volesse da lei.
«No, no. Ha semplicemente chiesto a tutta la classe cosa ne pensasse dell'amore, io non sono riuscita a darle nessuna risposta e quindi mi ha detto di riferirglielo alla prossima lezione, ma non ho la minima idea di cosa potrei dirle.» Ribatté, sbuffando sonoramente.

«Antoniette è sempre stata così» Sospirò la più grande, scuotendo lentamente il capo.
«La conosci bene?» Domandò confusa, corrugando la fronte.
«Fin troppo direi» Ammise con sconsolazione, addentando un pezzo di carne, cercando di evitare gli occhi di Britta.

«Quindi sai come potrei riuscire a stupirla?» Chiese speranzosa, guardandola con occhi luccicanti.
«Per riuscire a stupire Toni basta semplicemente la sincerità, non devi crearti grandi storie o giri di parole, occorre solamente che lasci parlare apertamente il tuo cuore.» Confessò, alzandosi velocemente dal tavolo, riponendo i piatti sporchi nel lavandino, volendo troncare quella conversazione il prima possibile.

«Ma non ho davvero la minima idea di cosa sia l'amore, non l'ho mai provato. Mi sarebbe anche semplicemente bastato dire che l'amore sono due genitori che ti accettano e che ti apprezzano nonostante tutto, ma visto il modo in cui è andata con i miei non mi sembra opportuno.» Mormorò, torcendosi nervosamente le dita.

«Prenditi il tempo di cui hai bisogno, non metterti fretta. Toni capirà, lo fa sempre.» Ribatté accarezzandole il capo.

«Potresti aiutarmi?»Chiese dolcemente, senza staccarle gli occhi di dosso sperando di ricevere una risposta positiva.»
«In che modo?» Ribatté confusa, corrugando la fronte mentre iniziava a giocare nervosamente con le dita delle mani, volendo fuggire da quella stanza il prima possibile.

«Non so, potresti darmi una tua opinione sulla faccenda, in modo che possa analizzarla e dare una buona definizione alla Signorina Topaz.» Confessò, stringendosi nelle spalle.
«Sono la persona meno indicata per dare una definizione di questo fenomeno.» Ridacchiò nervosamente, sentendo un macigno premerle sul petto sotto lo sguardo indagatore di Britta.

«Perché pensi questo?» Si accigliò la più giovane, allungando leggermente il braccio per afferrarle la mano.
«Sono sempre stata brava a mandare in fumo le mie relazioni. Ora se non ti dispiace credo che andrò nella mia stanza a riposare, sono abbastanza esausta.» Ribatté, lasciandole un veloce bacio sulla cute per poi intrufolarsi nella rampa di scale, raggiungendo il piano inferiore.

Raggiunse velocemente la propria camera, chiudendo frettolosamente la porta sulla quale posò la schiena, tenendosi il capo tra le mani...era bastata la sola menzione di Toni e dell'amore per mandarla fuori gioco.

Cosa avrebbe dovuto fare? Spiegarle tutta la questione o fare finta di nulla?

Si sentì sprofondare, e il cuore iniziò a batterle fortemente nel petto mentre poco alla volta il dolore cominciava a riaffiorare in superficie lasciandole sfuggire una lacrima amara.

Ah l'amore lei lo conosceva bene...rammentava di quel profondo sentimento che l'aveva travolta in passato dalla quale non aveva mai smesso di essere succube.

Come faceva ad ammettere che aveva trovato quel fenomeno in due splendidi occhi marroni che erano sempre stati capaci di farla sentire al sicuro?

Mille ricordi cominciarono a correre nella sua mente, mentre un'esorbitante voragine si apriva nel mezzo del suo petto mandandola in subbuglio.

Si avviò verso il letto, cercando di reprimere i deboli singhiozzi che avevano cominciato ad abbandonare le sue labbra, estraendo successivamente un book fotografico dal cassetto del comodino, sorridendo tristemente davanti a quel magnifico ricordo.

Accarezzò la copertina in pelle marrone, nel quale erano incise una C e una T, e non perse un attimo a far scorrere lentamente il dito sulle iniziali, soffermandosi precipitosamente su quella della persona che aveva amato maggiormente nella sua vita.

Nonostante fossero passati ormai sette anni dalla loro rottura, la questione la feriva ancora, facendola sentire come un pesce disperso nell'oceano.

Lentamente voltò la copertina dell'album, non riuscendo a trattenere delle lacrime amare quando si soffermò sulla dedica che era posta nella prima pagina .

"Al nostro primo anno insieme, nella speranza
che ce ne saranno altri.
Ti amo piccola
-T.T. "

Le mancava terribilmente, nonostante cercasse di reprimerlo costantemente comportandosi nel medesimo modo che aveva attuato nell'esatto momento in cui i suoi occhi si erano posati su di lei per la prima volta, senza lasciare che le emozioni potessero trapelare.

Si perse tra i dolorosi ricordi, osservando attentamente ogni singola foto che caratterizzava il quadernone. Ce n'era una che le raffigurava mentre erano sdraiate sulla neve, guardandosi dolcemente.

Cheryl sobbalzò non appena qualcosa di freddo le colpì la schiena, mandandole mille brividi lungo la colonna vertebrale mentre si girava furiosamente per incontrare lo sguardo divertito di Toni.

«Topaz ti giuro che è la volta buona che ti faccio fuori.» Esclamò duramente, fermandosi non appena venne colpita nuovamente.
«Vuoi la guerra eh? Va bene!» Esclamò, piegandosi verso il suolo per raccogliere un po' di neve che successivamente venne lanciata contro il corpo della sua ragazza che ridacchiò felicemente.

«Oh che paura» La schernì, coprendosi successivamente il viso , visto che la rossa aveva cominciato a lanciarle della neve ripetutamente.
«È così che si tratta la propria ragazza?» Domandò la Serpent abbastanza divertita, avvicinandosi a lei, riuscendo ad afferrarla dai fianchi, inserendo le mani sotto la sua maglia facendole il solletico a pieno contatto con la pelle.

«Toniii! Hai le mani gelate! Fermatiii!» Esclamò mentre cercava di liberarsi dalla sua presa, finendo per sbilanciarsi e cadere all'indietro lasciando che Toni si posizionasse a cavalcioni su di lei mente entrambe scoppiarono in una fragorosa risata.

«Questo è successo per colpa tua.» Affermò Cheryl, fingendosi seria.
«Ah si?» Sussurrò l'altra, avvicinando il volto al suo, strofinando i loro nasi.
«Si» Mormorò in risposta prima di catturarle le labbra, non riuscendo a resistere con le loro bocche così vicine.

Sospirò tristemente al ricordo, girando qualche altra pagina soffermandosi su un selfie che si erano fatte allo Sweetwater River, che le ritraeva in un dolce bacio mentre la luce del tramonto illuminava i loro volti.

«È così tranquillo qui..» Mormorò mentre si accoccolava maggiormente nella sua presa.
«Con te ogni posto diventa sereno.» Ribatté la più bassa, lasciandole un soffice bacio sulla gota.

«Non posso credere che la dura Toni Topaz abbia appena detto una cosa del genere.» Ridacchiò flebilmente, girando leggermente il volto per incontrare i suoi occhi.
«Che ci vuoi fare, qualcuno le ha fatto perdere la testa.» Sorrise dolcemente, stringendosi nelle spalle senza separare il contatto tra i loro guardi.

«Ti amo tanto T.T» Sussurrò, come se volesse che quella confessione rimanesse tra loro due, senza lasciare che il mondo potesse udirla e disintegrarla.
«Anche io ti amo piccola»

Alcuni ricordi sono capaci di logorare da dentro senza lasciare che il protagonista della vicenda possa averne la piena consapevolezza.

Passò qualche minuto, dandole la possibilità di giungere alla fine dell'album nel quale era stata attaccata l'immagine che avevano scattato durante il loro anniversario, portandola a lasciarsi sfuggire un gemito di dolore.

«Riesci a crederci?» Domandò la rossa, accarezzandole dolcemente il viso immerso nel buio della notte.
«A cosa?» Ribatté Toni dolcemente, baciandole il palmo della mano.

«Che dopo un anno siamo ancora qui. Abbiamo resistito a tutto, alle litigate, ai momenti no, agli ostacoli. Mi sembra tutto così surreale non avrei mai creduto che sarei riuscita a trovare qualcuno che mi avrebbe amato e che avrei amato così tanto.» Confessò, avvicinandosi maggiormente al suo corpo inerte.

«E pensare che all'inizio mi odiavi.» Ridacchiò la Serpent, dandole una debole spinta.
«Ehi! Neanch'io ti andavo a genio.» Mormorò con un broncio, guardandola male.

«Oh non penso proprio. Ti devo ricordare che ho cercato di approcciare con te in mille modi diversi nonostante ottenessi sempre un rifiuto.» Disse divertita, avvolgendole la vita con un braccio.
«Sta zitta.» Sussurrò la rossa, avventandosi sulle sue labbra dando il via ad una notte piena di passione, che avrebbe sancito il loro amore per sempre.

Toni era sempre stata la sua ancora di salvezza, l'unica persona per cui aveva lottato ogni singola volta, l'unica persona che a distanza di anni era ancora capace di farle battere fortemente il cuore.

«Merda» Esclamò non appena vide l'ora sullo schermo del cellulare. Si asciugò velocemente gli occhi, infilandosi la giacca per poi scendere al piano inferiore nel minor tempo possibile.

«Ehi, dove vai?» Domandò Britta, corrugando la fronte. Non l'aveva mai vista con così tanta fretta.
«Ho una riunione degli insegnanti, tornerò prima di cena, okay?» Disse dolcemente mentre si infilava un paio di stivali che aveva lasciato ai piedi della rampa di scale.

«Che è successo?» Domandò tristemente la più giovane non appena si accorse del rosso che costeggiava i suoi occhi.
«Che intendi?» Ribatté, non riuscendo a capire dove volesse andare a parare.

«I tuoi occhi. Hai pianto?» Chiese con preoccupazione.
«Scusa ora devo proprio andare. Ci vediamo dopo.» Affermò, abbandonando l'abitazione, recandosi nella propria vettura sfrecciando verso la scuola superiore, lasciando Britta eccessivamente spiazzata.

Attraversò il vasto corridoio, raggiungendo la sala relax in fretta e furia, chiudendo velocemente la porta alle sue spalle.

«Scusate il ritardo non mi sono accorta del passare del tempo.» Affermò con il fiatone, spalancando gli occhi non appena si accorse che nella stanza non c'era nessuno oltre a Toni.

«Beh a quanto pare nemmeno gli altri.» Ribatté quest'ultima, accennando un piccolo sorriso.
«Già.» Sospirò.

«È tutto okay?» Domando Toni poco dopo, avvicinandosi leggermente al suo corpo, mentre la guardava attentamente negli occhi.
«Si, perché?» Chiese, cercando di assumere in aria indifferente.

«Sembri veramente sconvolta.» Ammise.  «Se c'è qualcosa che non vai puoi parlarmene.» Proseguì accarezzandole lievemente il braccio, sobbalzando non appena Cheryl lo scostò.
«Va tutto perfettamente Antoinette, grazie per l'interesse.» Disse sorridendo falsamente, superando successivamente la sua figura per andarsi a sedere su una delle poltrone.

Nel frattempo invece Britta era completamente sdraiata sul divano mentre cercava di trovare delle spiegazioni in merito alle reazioni che la rossa aveva avuto precedentemente.

«Cara va tutto bene.» Domando Nana Rose, facendo il suo ingresso nel salone, posizionandosi davanti al suo corpo.
«Non lo so.» Sospirò torcendosi le dita delle mani.

«C'è qualcosa che ti turba?» Chiese con interesse, mostrandole un sorriso genuino.
«Credo di aver ferito Cheryl in qualche modo. Non so bene come sia successo, ma credo che qualcosa che ho detto deve aver smosso un grande senso di tristezza in lei.» Ammise.

«Vuoi spiegarmi meglio?»
«La signorina Topaz ci ha dato un lavoro da fare, e appena l'ho nominata Cheryl si è leggermente accigliata, ma non ci ho fatto troppo caso. Ma non appena le ho chiesto se potesse darmi una mano con il compito ha detto che non era in grado e si è rifugiata nella sua stanza.» Raccontò, scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Qual era il tema dell'incarico che ti è stato affidato?» Domandò inarcando curiosamente le sopracciglia.
«L'amore. La professoressa voleva che le dessi una definizione sull'amore ma non avevo la minima idea di cosa potessi dire, così  mi ha detto di riferirglielo alla prossima lezione e quindi ho chiesto aiuto a Cheryl, ma se avessi saputo che quella sarebbe stata la sua reazione non l'avrei mai fatto. Non mi piace vederla star male.» Sbuffò lievemente mentre un forte senso di colpa la invase.

«Per caso sai dirmi il motivo per cui ha reagito in quel modo?» Aggiunse con un piccolo accenno di speranza.
«Cheryl e Toni hanno avuto una relazione durante il liceo. Sono state insieme dal secondo anno fino al quinto.» Spiegò, comprendendo immediatamente quali emozioni avessero sovrastato sua nipote.

«Oh...e perché si sono lasciate? È evidente che Cheryl provi ancora qualcosa se ha reagito così.» Mormorò.
«La nonna di Toni non accettava che frequentasse un membro dei Blossom, essendo che le nostre dinastie sono rivali da sempre. Cheryl ha deciso di mettere un punto alla loro relazione per non costringere la persona che amava a dover scegliere tra lei e la sua famiglia. Così ha rinunciato anche agli anni del collage per poter rimanere a Riverdale per cercare di sistemare le cose in modo che potesse avere l'approvazione dalla nonna di Toni.» Ammise, afferrandole delicatamente la mano, mentre le accarezzava il dorso.

«E allora perché non si sono rimesse insieme una volta che Toni è tornata qui?» Domandò la giovane, sentendo quella questione entrarle profondamente nel cuore.
«Credo che non si sia sentita all'altezza, probabilmente non credeva di meritare l'amore che Toni era disposta a darle. Così sono andate entrambe avanti con delle persone diverse, inutile dire che le relazioni che avevano tirato su sono fallite entrambe.»  Ribatté stringendosi nelle spalle.

«Credi che si amino ancora?» Chiese speranzosa.
«Oh ne sono sicura. Le ho viste crescere insieme, e devi credermi nulla potrebbe distruggere l'amore che si è creato tra di loro, sono semplicemente troppo testarde per accorgersene.»

Il giorno seguente

«Allora Britta... Sei riuscita a ragionare su una definizione di amore.» Le chiese dolcemente l'insegnante, cercando di infonderle sicurezza.
«In realtà no...mi dispiace.» Mormorò, abbassando lo sguardo sentendosi intimorita.
«Va bene, non preoccuparti non c'è fretta. Me lo dirai quanto ti sentirai pronta.» La rassicurò.

«Mh, potrei parlarle a fine lezione?» Chiese sperando di ricevere una risposta positiva che non tardò ad arrivare.
«Certamente.»

Dopo quello scambio di parole Toni riprese la lezione, fin quando la campanella non segnò la fine dell'ora, costringendo gli alunni a dover abbandonare l'aula per recarsi nella classe destinata alla lezione successiva.

«Quindi? C'è qualcosa che devi dirmi?» Domandò la Serpent, appoggiandosi al banco dell' alunna, guardandola dolcemente negli occhi.
«Credo di aver combinato un casino con il lavoro che mi ha assegnato.» Mormorò, giocando con le maniche della maglietta che aveva indosso.

«Britta non è un problema se non riesci ancora a darmi una risposta, prenditi il tuo tempo.» Disse dolcemente, accarezzandole il braccio.
«No, non intendo questo. Io mh..»
«Cosa è successo?» Domandò confusa l'insegnante.
«Ieri quando sono tornata a casa ho parlato con Cheryl del lavoro e le ho chiesto se potesse aiutarmi, dandomi anche semplicemente la sua definizione di amore. Ma non appena l'ho fatto si è chiusa in se stessa, rifugiandosi nella propria stanza e quando è finalmente uscita sembrava letteralmente sconvolta...» Ammise, mentre le labbra di Toni si separarono leggermente come se volesse dire qualcosa ma dalla sua bocca non uscì nulla, nemmeno un rumore impercettibile.

«Ho parlato con Nana Rose, chiedendole se lei sapesse il motivo della sua reazione, e mi ha confessato che qualche anno fa lei e Cheryl stavate insieme.»  Proseguì, fissando il pavimento.

«È-è ancora innamorata di lei?» Chiese timidamente, sperando di non aver superato il limite con quella domanda.
«È complicato, Britta.» Ribatté sospirando, portandosi una mano tra i capelli.

«Cosa intende?» Domandò con confusione.
«Che due persone che si amano non sempre riusciranno a trovare il giusto equilibrio per stare insieme. A volte ci si può amare solo da lontano.» Ammise, rilasciando un pesante sospiro.

«Da quello che mi è stato raccontato eravate molto felici insieme, perché non ci riprovate?» Azzardò trovando il coraggio di incontrare gli occhi della professoressa.
«Perché non sono sicura che Cheryl lo voglia. Potrebbe riservare ancora dell'amore nei miei confronti, ma questo non vuol dire che sia ancora innamorata di me. Sono due cose ben diverse.» Disse tristemente.

«Ma non crede che vale la pena provarci? Voglio dire, da questa conversazione mi sembra che il suo cuore appartenga ancora a Cheryl, e da quello che ho potuto osservare mi sembra che il suo appartenga a lei. Perché trattenersi dal rischiare? Cos'ha da perdere?»

Più tardi

«Allora, com'è andata la giornata» Domandò la rossa, rivolgendosi alla più giovane che la stava aiutando a lavare i piatti.
«Bene, a te?» Chiese dolcemente, rivolgendole una piccola occhiata.
«Discretamente» Ribatté. «Alla fine sei riuscita a dare la definizione che Toni ti aveva richiesto?» Proseguì, trascinando la spugna sul piatto in ceramica, pulendo i residui di cibo che erano rimasti ancorati al materiale.

«No, ci sto lavorando. Mi ha detto di riferirgliela non appena sarò pronta.» Confessò, rispondendo delle forchette in uno dei cassettoni posti sotto al piano cottura.
«Te l'avevo detto. Fin quando sei sincera con lei accetterà ogni singola cosa.» Disse con un piccolo sorriso.

«E allora perché tu non lo fai?» La domanda le scivolò involontariamente dalle labbra.
«Cosa intendi?» Chiese flebilmente.
«Perché non sei sincera sui sentimenti che provi nei suoi confronti?» Chiese abbattuta.
«Non ho so a cosa ti stia riferendo.» Mormorò cercando di deviare il discorso.
«Invece lo sai perfettamente, non appena ti ho chiesto un aiuto su quel lavoro ti sei rattristata e sei scappata in camera. Quando sei uscita i tuoi occhi erano rossi. Nana Rose mi ha raccontato tutto quello che è successo tra te e la signorina Topaz, e sorpresa sorpresa sul tuo letto c'era un album aperto pieno di vostre fotografie. Quindi puoi dirmi quello che vuoi, ma non mentire a te stessa, Cheryl.» Affermò , cercando i suoi occhi che non riuscì ad incontrare.

«È felice senza di me, e va bene così. Non ho intenzione di distruggere la stabilità che è riuscita a crearsi. Ho fatto così tanti casini nel corso degli anni, soprattutto in questo, e non so se riuscirà mai a perdonarmi. Voglio solo che stia bene. Una come lei non la merito  è troppo per me.» Sussurrò, sentendo alcune lacrime rigarle le guance.

Sobbalzò non appena qualcuno suonò il citofono, e precipitandosi ad aprire la porta mentre si asciugava gli occhi, immobilizzandosi non appena il soggetto della loro conversazione le apparve davanti.

«Che ci fai qui?» Mormorò tenendo un tono di voce estremamente basso a causa dello stupore.
«Ho bisogno di parlarti.» Ribatté, senza interrompere il loro scambio di sguardi.

«Non credo che ci sia niente da dirci» Affermò, provando a richiudere la porta, fermando i suoi movimenti non appena Toni posso una mano sulla superficie di legno.
«Smettila di cercare di deviare i problemi. Devo parlarti, ascoltami per qualche minuto, poi se non vuoi dirmi nulla me ne andrò, ma almeno dammi la possibilità di riferirti quello che ho da dire.» Disse duramente, sentendosi sollevata non appena la rossa le diede la possibilità di accedere all'abitazione.

«Britta mi ha raccontato tutto.» Ammise, guardandola sussultare.
«Riguardo la sua difficoltà a svolgere il compito assegnato.» Domandò, pur sapendo dove Toni volesse arrivare.

«Smettila di fingere di non essere al corrente delle cose, sai perfettamente a cosa mi sto riferendo. Stamattina ho avuto modo di parlare con Britta, ho ricollegato dei fatti e ho compreso il motivo per cui eri così scossa ieri sera.» Ammise, cercando di afferrarle la mano, ma Cheryl la ritirò immediatamente.
«Ero solo stanca.» Sbuffò alzando gli occhi al cielo.

«Posso sapere perché continui a mentire a te stessa? Perché devi farti del male da sola? » Disse infastidita, contraendo i muscoli del viso.
«Chiudiamo questa conversazione e basta, sta diventando abbastanza imbarazzante.» Ribatté, cercando di allontanarsi ma prontamente una mano si avvolse intorno al suo polso, tirandola verso un corpo che conosceva alla perfezione.

«La realtà va affrontata, non puoi fuggire per sempre.» Affermò, accarezzandole delicatamente la guancia.
«Perché devi essere sempre così insistente? Chiudiamo questa faccenda e basta.» Sbuffò, liberandosi dalla sua presa.
«No, non possiamo chiudere questa faccenda.» Ammise duramente.

«Perché?» Sbottò.
«Perché sono ancora innamorata di te, cazzo!» Esclamò, portandosi una mano tra i capelli, posando l'altra sul proprio fianco.

«T-tu  cosa?» Chiese sbigottita, osservandola con gli occhi spalancati.
«Non ho mai smesso di amarti Cheryl, nemmeno per un istante! Ci ho provato, ma ormai sei scalfita nel mio cuore e nella mia anima e non riesco a smettere di pensarti! Per sette fottutissimi anni sei stata nella mia testa, mentre continuavo a stressarmi mentalmente per cercare un modo per riconquistarti, per poterti riavere con me, ma ogni volta che tentavo di riavvicinarmi mi allontanavi sempre di più. Hai idea di quanto questo mi abbia fatto male? Ma nonostante ciò non riesco a smettere di amarti, e ti odio per questo, ma allo stesso tempo ti amo troppo e non sono pronta, e non voglio lasciarti andare per sempre.» Alzò notevolmente il tono della voce, lasciando Cheryl completamente spiazzata.

«Se per te non è lo stesso va bene, ma per favore almeno sii sincera con me, perché io non posso contin-» Proseguì ma prontamente venne interrotta da due soffici labbra che si posarono sulle sue, catturandole in un fervente bacio.

Lasciò scivolare le mani sui suoi fianchi, stringendola fortemente contro di lei, mentre le braccia di Cheryl si avvolsero intorno al suo collo, lasciando che le loro lingue scivolassero insieme in un tocco disperato, pieno di passione e amore.

«Anche io sono ancora innamora di te T.T» Mormorò non appena si tirò indietro, accarezzandole delicatamente le guance mentre la guardava in quelle pozze color nocciola in cui si era persa nuovamente.

La loro storia non era mai stata semplice, ma il loro amore aveva sempre prevalso su qualsiasi cosa.
Alcune volte bisogna annullarsi per l'amore, per poi ricrearsi...insieme.

Spazio autrice

Sono abbastanza convinta di questa one shot ma come sempre tengo maggiormente ai vostri pareri quindi se ne avete voglia fatemi sapere cosa ne pensate <3.

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