È notte a Procida.
Tutti dormono tranquilli, tutti tranne Imma che ha svegliato Tom e...
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Plin.
"Mmmm" tento di muovermi ma sono bloccata da Sebastian che è semi sdraiato su di me come una calda coperta di carne e muscoli. Afferro il cellulare per capire chi diavolo era che mi massaggiava alle due del mattino. Metto a fuoco lo schermo, Seb non si sposta anzi, circonda la mia vita con un braccio. Quando gli avevo detto che ero particolarmente freddolosa, non pensavo che mi prendesse alla lettera.
Leggo il messaggio, era Imma, che aveva scritto un po' alla cazzo di cane avevo capito e così... "Seb, sveglia..." "Mmmm..." "Bastian, a Imma si sono rotte le acque..." lui aprì gli occhi, strofinò il anso dietro al mio collo e mi baciò tra le scapole "I bambini non nascono subito Inima mea..." "Lo so, ma voglio esserci. Lei per me c'è stata, glielo devo..." ho un marito eccezionale e così, con Mickey ben coperto in auto, raggiungiamo l'ospedale.
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Otto ore più avanti di fuso orario, costa Est degli Stati Uniti, un'altra donna aveva dato la sveglia al suo procuratore apprensivo.
Lana era in travaglio.
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Procida. Ore 3.
Dovrei esserci abituato con TJ ma lui aveva deciso di nascere nel pomeriggio. E no, non si è mai preparati anche se ci sei passato. Laura e Seb sono arrivati, Mickey dorme tranquillo nel suo porta enfant. TJ dormiva dai miei suoceri, perché ora che aveva iniziato a camminare era un ciclone. Una cosa alla volta.
Sebastian viene verso di me "Nervoso?" "Sì... quando andrò in sala parto devo esserci. Lei non lo ammetterà mai ma vuole che io ci sia... anche solo per mandarmi a quel paese..." lui sorride "E' da Imma proprio..." non me lo perdonerei mai se le accadesse qualcosa. A lei, al vicolo. No, vivere senza si loro è impossibile.
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Entro nella camera e la trovo sconvolta. Flebo, monitor fetale e l'aria di una che vorrebbe fare una strage. "Non ti chiedo come ti senti perché lo vedo oh Imma..." "Dimmi perché lo sto facendo? Ah si, perché amo quel bietolone li fuori e una vita senza di lui sarebbe piatta..." una contrazione. Ginecologa, ostetrica e infermiera le erano attorno "Signora, lei è quasi pronta al parto" Imma la guarda come a dirle "Non dirmelo, ma va?" "Vado fuori, mi raccomando..."
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Invece, a New York
La bambina di Lana si presentava podalica e non c'era altro da fare se non procedere con un cesareo. Non si sarebbe girata e si correva il rischio di perdere la bambina o entrambe.
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"Sì, va bene..." non ci pensai su due volte e Chris mi baciò la mano visibilmente commosso. Non ci perderai Procuratore, nessuna delle due.
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In sala operatoria.
Dovevano cacciarmi a pedate da li. Mai e poi mai mi sarei mosso dal suo capezzale. Anestesia epidurale "Signora Evans, ora procederemo con il taglio e vedrà a breve la sua piccola..." Vedevo che Lana aveva paura e mi metto dietro di lei accarezzandole la teta per poi baciarle la fronte. "Sarai mamma Lan. Saremo genitori e andrà tutto bene..." "Chris..." "Dimmi..." "Ho una paura tremenda..." ne avevo anch'io ma dovevo esserlo per lei. almeno questo devo farlo, voi siete più forti non noi.
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Procida, ore 6 del mattino.
Le acque si erano rotte alle dieci di sera e il travaglio almeno da 8 ore. Ora siamo in sala parto. Avevo saputo da Laura che anche Lana era in travaglio. Questi bambini sarebbero nati a poche ore di distanza. Imma mi aveva afferrato la mano e quando arrivava una contrazione, me la stritolava. "Collo dell'utero appianato, dilatata dieci centimetri, siamo pronti... alla prossima contrazione, una bella spinta..." Imma grida, mi stritola e spinge.
Non avevamo idea quale era il sesso di nostro figlio, presto lo avremo scoperto. "Sono qui Darling, non vado da nessuna parte..." Imma si trasforma, letteralmente. "Io voglio che tu te ne vada cazzo! Tomma', se ti azzardi anche solo a toccarmi un capello nuovamente, giuro che ti taglio la cosa che ami di più al mondo, e non sono i capelliiiii!!"
La guardo, tutti la guardano "Darling..." "Darling un cazzo! Fallo tu passare un cocomero da un limone!"
Contrazione, spinta. Bestemmie.
Passiamo dal "Ti amo" al "Ti castro" in due secondi netti.
"Eccolo..." disse l'ostetrica. Era un maschio con una massa di capelli scuri sulla testa e gridava come un indemoniato. Un maschio. Imma stava piangendo e io ero più emozionato di lei. "Un maschio..." mi venne da sorridere.
Dopo qualche minuto, il monitor fetale riprese a pulsare "Cosa succede?" "Pare che ci sia altro... signori Hiddleston, sono gemelli..."oook, devo elaborare perché è uno shock.
"Gemelli?" Imma era più incredula di me. E infatti, nacque una femmina senza capelli in testa, di sicuro sarebbe stata bionda o rossa. "Maschio e femmina..." "Gemelli..." poi non ricordo nulla, ho visto tutto nero e...
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Taglio cesareo. Un pianto potente "Voglio vederla..." piccola, avvolta in un telo rosa e sporca di sangue e placenta. Lana piange e anch'io. La bacio "E' bellissima" "Sì..." ero padre. La sensazione è indescrivibile.
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Procida. Pomeriggio.
Ora che aveva partorito, era in camera a riposare. Io e Seb entriamo con Mickey e... DUE. C'erano due culle vicino al letto di Imma, un maschio e una femmina dai colori delle coperte. Tom era seduto dall'altra parte, la mia amica era parecchi provata mi sorrise e l'abbraccio.
"Gemelli?" "Eh sì. La sorpresa è stata tanta per entrambi..." Imma guarda Tom "E' svenuto in sala parto per la troppa emozione..." io e mio marito ci guardiamo poi scoppio a ridere mentre lui si trattiene "Sei... svenuto?" lui mi guarda male "Lo sai che ti prenderò in giro a vita vero?" lui solleva gli occhi al cielo e Imma gli sorride "Il mio prof sensibile..." restiamo ancora un po' e poi torniamo a casa. Dobbiamo riposare e Mickey ha bisogno del suo lettino dopo aver mangiato. Gemelli.
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Imma riposa, prendo in braccio mia figlia, suo fratello dorme sarebbero venuti i mie suoceri con TJ e avrebbe conosciuto i fratellini. Gemelli. Sono bellissimi.
"Ciao Susan Diana..." lei sbadiglia, si sarà uguale a me. In quel momento il fratellino inizia a gorgogliare per poi piangere. Vado da lui prendendolo per poi sedermi "Ciao, William James..."
"William James?" ti sorrido ora che sei sveglia e ti do il maschietto tenendo Susan. "Non ti piacciono i nomi Darling?" "Sì, mi piacciono moltissimo, del resto erano i nomi scelti se fosse stato un maschio o una femmina, ma sono gemelli..." "Gemelli. Sono piacevolmente sconvolto Darling e... ti amo lo sai?" "Lo so e quello che ti ho detto in sala parto..." "E' normale. Avevi detto di peggio quando è nato TJ..."
In quel momento arrivano i miei suoceri e il mio ometto che traballa sulle sue gambe corre in camera. Imma lo stringe a se e sono a presentargli i fratellini "Ora sei un fratello maggiore Thomas James..." lui guarda i due fagotti nella culla un po' perplesso " 'telli..." "Sì, Susan e William..." li guarda ancora e sorride. Ora si che eravamo una grande famiglia.
***
New York. Notte.
Lana si sveglia e vede Chris tenere in braccio la piccola Grace. E volete che io mi commuova porca zozza?
Arriva un messaggio, è la chat di WA. Imma mi ha mandato le foto "Chi è?" "Imma, ha avuto due gemelli..." stupito, viene a sedersi al mio fianco e vede la foto. "Laura dice che per Natale faremo una grande video chiamata, magari il prossimo lo passeremo tutti insieme" "Sarebbe bello..." cullo mia figlia che inizia a frignare perché ha fame, così l'allatto. "Allora procuratore, come ti senti?" "Estasiato. Sono già follemente innamorato di questo scricciolo e terribilmente geloso..." "Tipico dei padri, ricordi tuo suocero, mio padre?" Chris arrossì lievemente, si lo ricorda ancora. Padre del sud terribilmente geloso della figlia che sposava uno straniero e poi...
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Chat Wa
Padri disperati e dove trovarli
Seb legge il titolo che aveva messo Tom
Seb: a quanto vedo, hai messo un titolo a tema.
Tom: spiritoso. Vedrai quando inizieranno a spuntare i denti a Mickey
Chris: calmatevi. Io sono al settimo cielo. Grace è così bella e sono già geloso. Se anche uno solo dei vostri figli gli fa la corte, lo castro!
Io rido Seb: lo sai Chris, Tom è svenuto in sala parto per l'emozione...
Chris: serio?
Tom: è successo... mi prenderete in giro?
Seb/Chris: si!
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Casa Tomma, qualche giorno dopo.
Reduci dalla video chiamata, ora era giunto il momento di riposarsi, i gemelli per ora erano abbastanza tranquilli, mangiavano a intervalli, non assieme per fortuna altrimenti sarei uscita di testa e il mio seno avrebbe chiesto pietà.
Tom mi dava una grande mano, voi dovete vederlo come "mammo", è meglio di me e TJ, il mio piccolo e imbronciato cucciolo. Un po' geloso. Avrei dovuto prevederlo e sperare che con il tempo capisse ecco perché cercavamo di dargli attenzioni, come sempre. E ringrazio Tom che lo prendeva con se, facendolo sentire parte della famiglia senza essere ostracizzato. E imparava ad essere un fratello maggiore (so già che mi darà grandi soddisfazioni).
Dopo aver messo a letto al truppa, crollo vicino a Tom disteso sul letto che guarda il soffitto "Gemelli, lo avresti mai detto prof?" lui sorride, so quanto il suo orgoglio maschile si senta soddisfatto per quello che aveva fatto. Ok, se ci penso, quello che IO avevo fatto.
"Penso che il legarmi ti sia piaciuto tanto Darling... e anche l'avermi violentato..." ora sono io che sorrido e mi sollevo su un braccio per guardarti "Hai ancora le cravatte, vero?" mi guardi tra il preoccupato e l'interrogativo "Sì, sono sempre al loro posto... che hai in mente?" "Per ora niente... in futuro chissà. Tom, ce la faremo?" "Yes as always. We will fight. We will discuss. We will make love everywhere to iron out the problems but we will succeed. God Imma, I love you so much that sometimes I am afraid. But we are together, we are a family ... Sì. Come sempre. Litigheremo. Discuteremo. Faremo l'amore ovunque per appianare i problemi ma ce la faremo. Dio Imma, ti amo così tanto che a volte ho paura. Ma siamo insieme, siamo una famiglia..." metto la testa sul tuo petto "Una famiglia – il tuo braccio si avvolge attorno alla vita – ti amo Tom..." e poi mi addormento.
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I figli, una famiglia. Una casa. Ce la fremo e... Darling, grazie.
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New York, notte.
Ero riuscita a dormire un paio d'ore dopo la video chiamata con i nostri amici. Una sola grande famiglia.
Mi sveglio con quella sensazione che qualcosa non vada e Chris non è la mio fianco. Mi allarmo e sto per andare a cercarlo quando lo vedo arrivare con in braccio nostra figlia. È un fagottino minuscolo tra le sue braccia muscolose e mi si stringe il cuore "Oh ecco la mamma. Ciao gamma, Grace si è svegliata perché ha fame. Papà l'ha già cambiata..." allungo le braccia quando me la porge e sorrido.
Chris viene a sedersi al mio fianco, ormai era diventata un'abitudine e a me piace. "Immagina se... Grace si innamora di TJ o di Mickey... o William..." Chris mi guarda in malo modo "Li farei fuori tutti e tre..." "Ma non puoi impedirle di uscire e tutto il resto..." "Posso rinchiuderla in casa. Sai che ho molti amici nella polizia e... in tutto il resto..." "Sei un dittatore..." lo dico scherzando e lui "Sì. Sono un padre geloso e dispotico. Ma ti piace il mio essere... dittatore..." Grace si stacca dal seno con un sonoro pop e le faccio fare il ruttino.
"Sì, il mio procuratore geloso. Ma lo sai, le figlie femmine sono così, poi magari Grace ci sorprenderà..." mi dai una bacio e nostra figlia sbadiglia. Ah Chris, ci sarà tempo per tutto. Ora goditi tua figlia piccola, goditi tutto e non pensare al domani ma solo al presente. Al nostro presente e al nostro futuro.
***
Casa Laurian.
Dopo la video chiamata, aver visto tutto e tutti, c'eravamo scambiati gli auguri di Natale. Erano anti il 20 dicembre i gemelli e così Grace. Erano usciti dall'ospedale il 23 e ovviamente sarebbe stato un natale diverso per tutti.
Oggi e Santo Stefano, e dopo aver accudito Mickey, vado nella mia area relax prontamente riscaldata. Non avevo trovato il baby monitor e nemmeno Seb, immagino che lo avesse preso lui.
Oltrepasso la porta che unisce la nostra camera da letto all'area relax. Aveva verandato il passaggio rendendolo un corridoio. Vengo investita dal tepore dei due termosifoni e dal piccolo camino di recente aggiunta.
"Seb, dove sei?" vedo il baby monitor acceso sul tavolino e sorrido. Le luci spente tranne delle candele e quelle luci che si mettono sugli alberi a batteria un po' sparse ovunque, io le adoravo. Vado verso il grande letto rotondo sormontato dal baldacchino con le tende aperte e...
Oook. Mi blocco sul posto perché non so se sorridere o sbavare. O fare entrambe le cose. Mio marito è nudo. Sta leggendo un libro e in testa ha il cappello di babbo Natale. Il lenzuolo che copre a stento li e sono tentata di toglierlo e...
"Babbo natale è arrivato a quanto vedo..." lui soleva la testa sorridendo "babbo natale ti ha lasciato un regalo Inima mea, vuoi venire a scartarlo?" allude? Se vuole giocare, io sono pronta. "E come sono stata quest'anno Babbo natale, buona o cattiva?" lui mi guarda, sposta il lenzuolo mettendo il libro davanti, solo allora mi accorgo che è lo Hobbit "Scoprilo tu stessa"
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È da un po' che non gioviamo e io ho una voglia matta di farlo. Laura si morde il labbro e si spoglia sotto al mio sguardo voglioso. Viene verso il letto e la squadro da capo a piedi, stai ancora allattando, mi prudono le mani per la voglia di stingerti i seni, di leccarli, si accarezzarti i fianchi. Sei così maledettamente femmina.
Bella. Bellissima.
Sali sul letto gattonando senza staccare gli occhi dai miei "E dimmi Babbo, sono stata cattiva quest'anno?" afferri il libro buttandolo da una parte, dai un'occhiata alla mia erezione, fai un mezzo sorriso "Sì, molto cattiva. Sei una cattiva ragazza vero Inima mea?" ti lecchi le labbra, una mano si chiude attorno alla base del membro "Sono una cattiva ragazza Lupul meu e merito una punizione – lecchi la punta guardandomi – pessima ragazza..." sorrido e poi mi perdo quando la tua bocca si adopera sul mio pene.
Ed è... estasi.
Vengo nella tua bocca, sporcandoti anche il seno. Ti lecchi le labbra, per poi ripulirti continuando a guardarmi. "Sei davvero una cattiva ragazza..." gattoni ancora un po' venendo a sdraiarti al mio fianco "Era questo il mio regalo?" "Oh no, ho davvero un regalo per te Inima Mea anche se ho gradito e molto quello che mi hai fatto..." sorridi arrossendo "E a me piace fartelo. Con te sto scoprendo tanto cose di me e su quello che posso o non posso fare. Ora però, sono curiosa" prendo il pacchetto che sta nascosto sotto al cuscino avvolto in carta blu con nastro oro.
Ti siedi, gli occhi illuminati di anticipazione e curiosità e lo apri. "Bastian! Ma io non ti ho fatto nulla..." "Lo sai che tu sei il mio regalo più bello. Tu e Mick. Ti piace?" "E'... sì che mi piace, lo adoro!" è un bracciale con una luna nera al centro e sei stelle ai lati, tre da una parte e tre dall'altra. In oro bianco, diamanti sulle stelle e la luna nera. Glielo metto "Ti sta bene..." mi prendi il viso baciandomi "Ti amo Lupul meu. Ti amo così tanto che mi scoppia il cuore. Ti amo. Ti amo." Ci baciamo e la travolgo mettendola sul materasso.
Sorridi, se rossa in viso "Te iubesc inima mea. Ora. Sempre. Per sempre."
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Facciamo l'amore lentamente. Il mio Bastian mi stringe a se, mi morde, mi fa vibrare e tremare quando è in me. Mi guarda negli occhi e muove i fianchi facendomi mugolare di piacere.
Ed estasi. Solo quello.
Tocco il cielo con un dito e lo faccio con te.
Più tardi
Dopo aver controllato Mickey, parliamo. "Ti immagini Mickey e Susan..." "Tu come suocero di Tom?" "Beh, non sarebbe male..." "Mmmm, ci litigherò io con Tom..." "Vi vedo a litigare... e io e Imma a bere te, sarà divertente..." ti abbraccio addormenta domi.
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Sono così maledettamente fortunato ad averti nella mia vita Laura. Mi hai salvato la vita, in tutti i modi in cui un uomo può essere salvato.
Grazie Laura. Grazie per stare con me.
Ti stringo a me sotto le coperte e guardo il cielo notturno. Stelle, una falce di luna nel cielo. Sono felice.
Sono davvero felice e che ho tutto quello che posso desiderare e avere. Felice e in pace.
Grazie Inima mea.
Grazie
Angolo Autrice
Buonsalve!
quando la pazzia non ha limiti!
Sono nati!
Gemelli per i Tomma e femmina per i Chiana. Prima pazzia del 2022.
un saluto e alla prossima
besos :*