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Quando, dopo due ore e mezza di volo, Jimin scese dall'aereo e respirò a pieni polmoni l'aria di Tokyo, sorrise. Alzò gli occhi al cielo limpido, sereno, celeste e le sue labbra si distesero ancor più. Si sentiva già meglio, un piccolo peso in meno sul cuore. Si era imposto di dover incominciare una nuova vita. Niente più dolore, niente più delusioni, niente più Yoongi.
Lo avrebbe cancellato dalla sua mente e soprattutto dal suo cuore.
Si chiese il perché stesse soffrendo per una persona che a lui non teneva per niente.
Si chiese il perché avesse pianto per tutti quei giorni, fino a sentire la pelle tirare a causa delle lacrime secche.
Si chiese il perché dovesse andar dietro ad una persona che lo aveva solo usato, tutto il tempo.
E trovò la soluzione nell'andare via, nel non rincontrarlo più. Da quel giorno si sarebbe circondato solo di cose e persone che lo avrebbero fatto stare bene.
Ed era certo che Hoseok ci sarebbe riuscito. Perché in fondo lui era il suo Ggambu. Avevano vissuto nello stesso quartiere fino all'età di quindici anni, fino a quando l'altro non dovette trasferirsi in Giappone con i suoi genitori. Erano cresciuti insieme, tra loro si era creato un forte legame. Prima di Jungkook era stato il suo amico speciale, quello con il quale aveva condiviso tutto, ogni minima cosa e sapeva di potersi fidare di lui ciecamente. Così quando gli disse di andare lì a lavorare per lui, non ci pensò due secondi, fece le valigie e partì.
Il parlare giapponese non sarebbe stato un problema, lo aveva studiato a scuola come seconda lingua e per trovare una casa, si sarebbe affidato sempre al suo migliore amico. Gli disse di avere già un piccolo appartamento monolocale da potergli dare tranquillamente.
Bene o male in qualche modo se la sarebbe cavata.
Non si portò neanche molto dietro. Solo un borsone con le cose necessarie.
Quando le porte di uscita si aprirono, avanzò fuori, sapendo che tra quella marea di gente ci fosse Hoseok ad aspettarlo. Si guardò attorno un po' spaesato ma quando lo vide, il trambusto delle voci accalcate l'una sulle altre si affievolì e sorrise immensamente.
Si trovava appoggiato con la spalla ad una colonna ed in mano reggeva un cartello che recitava "Il mio bellissimo modello".
Scosse la testa divertito e leggermente imbarazzato, gli si avvicinò ridacchiando «Sei sempre il solito» Hoseok allungò una mano, scompigliandogli i capelli da sopra quel cappellino che portava «Ciao, pulcino» a quel saluto le guance di Jimin si colorarono appena di rosso «Mi domando dove siano finiti i capelli biondi»
«Mi ero stufato, volevo provare il nero» borbottò riaggiustandosi le ciocche uscite fuori posto. O forse semplicemente una motivazione in più per dare un taglio col passato. Hoseok annuì, prese il suo borsone, caricandoselo in spalla e fece scivolare un braccio dietro la schiena di Jimin «Sei bellissimo anche con questo colore»
Jimin sbuffò una risata, scuotendo divertito la testa, mentre presero ad incamminarsi fuori dall'aeroporto. Avrebbe voluto dirgli di smetterla, smetterla di fargli battere il cuore ogni santa volta che si rincontravano, smetterla di farlo arrossire e smetterla di riempirlo di complimenti. Ma in fondo, sentiva che tutto quello non gli facesse altro che bene.
«Andiamo a casa?» interruppe il suo flusso di pensieri Hoseok.
Jimin annuì «Andiamo» forse avrebbe dovuto rifare l'abitudine a quel modo di fare del suo migliore amico. Ma la verità era che infinitamente contento che ci fosse qualcuno lì per lui. Qualcuno che gli volesse bene veramente. Qualcuno che avrebbe fatto di tutto per donargli felicità. Hoseok era sempre stato quel tipo di persona e forse, pensandoci meglio, era semplicemente la presenza di Hoseok a migliorare tutto quanto.
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Hope_Eok.
Hope_Eok. Il mio nuovo modello è arrivato @Jimin_park La macchina fotografica si metterà paura da quante foto gli scatterò, ma la sua bellezza è troppa per essere lasciata allo scorrere del tempo
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Jimin_park Ed eccolo che mi deve fare imbarazzare fin da subito, scemo.
I'm_Kook Cosa cosa sto leggendo 👀
Taetae Fate i bravi e divertitevi, bricconcelli🤭
Min.Yoongi_ ha incominciato a seguire Hope_Eok.
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«Ma dai! Dovevi mettere per forza questa foto?» Jimin guardò ad occhi spalancati lo schermo del telefono che reggeva tra le mani. Hoseok si aprì in un piccolo sorriso, attento a mantenere l'attenzione sulla strada mentre guidava verso casa «Io la trovo fenomenale» asserì, vedendo con la coda dell'occhio il suo pulcino scuotere la testa «Ma proprio no, guarda che faccia che ho. E poi quanto puoi essere stato veloce a scattarla?»
«Non per niente sono un fotografo e colgo l'attimo» gli fece un occhiolino, girandosi a guardarlo per un secondo e Jimin si ammutolì, abbassando la testa imbarazzandosi appena. Non riusciva proprio a reggere il confronto con Hoseok. Ma non che lo facesse sentire in soggezione, era più che altro una sorta di aura di magnificenza che avvolgeva il più grande e quella sua aria autoritaria a fargli tremare ogni singolo angolo del corpo. Forse era anche quello il motivo per il quale Jimin si trovasse così bene con lui, lo faceva sentire guardato dall'alto, in senso positivo, lo faceva sentire protetto, ecco, quella sarebbe stata la parola giusta: protetto.
Cosa che Yoongi non gli aveva mai fatto sentire.
Quando Jimin si accorse di aver rivolto nuovamente il pensiero a lui, si rabbuiò, maledicendosi mentalmente per essere così stupido e per aver riportato la mente lì. Doveva dimenticarsene, passare oltre, punto. Avrebbe dovuto focalizzarsi solamente sul nuovo lavoro, fare del suo meglio, guadagnarsi i suoi bei soldini e poi utilizzarli per divertirsi, per viaggiare, per fare qualsiasi cosa che lo avrebbe fatto stare bene.
«Siamo arrivati» affermò Hoseok, facendolo ridestare. Jimin guardò fuori dal finestrino e si accigliò «Non dovevamo andare a casa mia?» chiese girandosi verso l'altro che annuì di rimando «Ed infatti siamo lì» si staccò la cintura di sicurezza e fece la stessa cosa per Jimin che ancora continuava a non capire.
«Sono sicuro che questa sia casa tua» ribatté avendo visto tante foto di quell'abitazione, come avrebbe mai potuto sbagliarsi?
«Io abito al piano di sotto, tu abiterai in quello di sopra» spiegò e Jimin aprì la bocca stupito «Ahhh, capisco»
«Puoi entrare sia da fuori che da dentro. Siamo collegati attraverso una scala. Quando non serve ci sono delle porte scorrevoli a chiudere il passaggio, così che si possa mantenere la privacy» scesero dalla macchina e Jimin continuava a guardare tutto ciò che lo circondava con occhi sognanti. Gli piaceva altamente quella soluzione abitativa. Avrebbe potuto star da solo ma anche vicino al suo migliore amico. Non avrebbe potuto chiedere di meglio, gli veniva quasi da piangere. Salirono le scale esterne e davanti la porta, Hoseok picchiettò la sua spalla, così che si girasse per lasciargli in mano le chiavi e dargli l'onore di entrare.
«Wow» esclamò Jimin quando i suoi occhi si poggiarono sull'arredamento.
Non seppe neanche il perché, ma la sua mente aveva formulato un'immagine di una casa in stile tipico giapponese ed invece lì era tutto moderno, proprio come piaceva a lui «Ti piace?» si sentì domandare ed allora si girò verso Hoseok, tutto contento, e con un sorriso a trentadue denti «Cavolo, è bellissima! Non so neanche come ringraziarti»
«Un bacio, andrà bene»
Jimin si bloccò e spalancò gli occhi «Cosa?» sentiva già le sue guance bruciare e non capiva il perché stesse facendo così, lui che i baci se li mangiava a colazione per quante ragazze e ragazzi avesse baciato in tutta la sua vita.
«Scherzo pulcino, un abbraccio è più che sufficiente» e Jimin tirò quasi un sospiro di sollievo. Si disse che in fondo, sarebbe stato solamente un abbraccio dato al suo migliore amico. Cosa poteva mai esserci di male? Così allargò le braccia e si tuffò nel petto dell'altro, appoggiando la testa sulla sua spalla. Non capì proprio il perché il suo cuore stesse battendo così forte.
Le labbra di Hoseok si poggiarono sulla sua testa, sprofondando tra i suoi capelli.
Lo aveva sul serio baciato «Appena hai finito di sistemarti, scendi giù, ti preparerò una deliziosa cenetta per stasera»
Jimin ispirò a fondo, riempendo i polmoni d'aria e quando lo vide girarsi per andar via, espirò.
Dannazione, Hoseok, aveva un profumo buonissimo.
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Angolo della parlantina:
Ed eccoci qui! Allora allora, rimettiamo insieme le idee. Jimin è arrivato in Giappone ed Hoseok è più eccitato di lui per il suo arrivo anche se mantiene una facciata abbastanza calma.
Come avete letto nel capitolo di presentazione, ho fin da subito esplicitato il fatto che Hoseok fosse altamente interessato nel portare la relazione con Jimin su un altro livello! Ne vedrete delle belle, le interazioni tra i due non mancheranno ed io mi sto divertendo troppo nelle scriverle eheheh.
Jimin da parte sua, sta cercando solo di liberare la mente il più possibile e ben presto capirà che con Hoseok troverà una via di fuga. Farà bene? Farà male? Ditemi voi. Ci sarà sempre questa linea leggera tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Potrebbe sembrare che Jimin stia usando Hoseok per dimenticare Yoongi, ma chi ha detto che non provi niente per Hoseok?
Starà a voi giudicare.
Ah! Ovviamente per quanto riguarda Yoongi lo rivedremo presto (anche piuttosto sull'esaurito hahahah, vedrete vedrete)
Altra cosa, avevo premesso che ci sarebbero state interazioni social, quindi sì, soprattutto in questi primi capitoli appariranno post del genere. La funzione? Scatenare la gelosia di Yoongi :)
Per oggi vi lascio così, ci sentiamo sabato prossimo con il nuovo aggiornamento!
Ily_Ely ♥