Choni one shot

By emma_choni

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one shot sulle choni More

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non è una one shot ma una domanda
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È una domanda.
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By emma_choni

«Invece la faremo, lei non è nessuno per impedircelo.» Sbottò la rossa, uscendo velocemente dall'ufficio del preside, camminando verso il proprio armadietto, dove ripose alcuni libri, per poi sbattere fortemente l'anta di metallo, provocando un gran frastuono.

«Wo, wo che è successo?» Domandò ridacchiando la Serpent, nonché sua attuale ex.
«Levati dai piedi Topaz.» Contestò, massaggiandosi lentamente le tempie.

«Qualcuno si è svegliato con la luna storta stamattina?» La sfotté, osservandola con un'espressione corrucciata.
«Non sono cose che ti riguardano.»

«Oh mi scusi sua maestà, la prossima volta chiederò un permesso per aprire bocca, sai, non vorrei mai farlo senza il suo consenso.» Rispose divertita, scuotendo il capo, per poi raggiungere gli altri membri della propria gang.

«Dio non la sopporto.» Mormorò in risposta Cheryl, inoltrandosi verso la sala relax, lasciandosi andare su uno dei divanetti, cercando di ristabilire un minimo di calma.

«Ehi rossa, ti ho visto discutere con Honey, va tutto bene?» Domandò Veronica, appoggiandosi allo stupide della porta per poi camminare verso di lei.
«No, a sole poche ore dalla festa ha deciso che non si potrà svolgere all'interno della struttura scolastica.» Sospirò, spostandosi i capelli da un lato.

«Bella merda.» Sussurrò la corvina, iniziando a mangiarsi l'unghia del pollice.
«Già.»

«Halloween è una delle mie festività preferite, non può distruggerla in questo modo. Non lo accetto.» Aggiunse, giocherellando con le dita delle mani, gesto che compiva molto spesso, soprattutto quando l'ansia prendeva il sopravvento su ogni suo impulso.

«Sei assolutamente sicura che non ci sia nemmeno la minima possibilità di fargli cambiare idea?» Chiese dolcemente, cerca di di trovare una possibile alternativa.
«Dopo la sfuriata che gli ho fatto credo che non mi concederà l'opportunità di dare la festa nella palestra nemmeno se lo pagassi.» Sbuffò.

«Devi imparare a gestire questo nervosismo Cher, non puoi lasciare che distrugga ogni tuo singolo pensiero razionale.» Disse con sincerità, posandole una mano sulla coscia.
«Lo so, ma non riesco e nell'ultimo periodo non ha fatto altro che intensificarsi.» Sussurrò, abbassando lo sguardo.

«È per la rottura con Toni?» Domandò con riguardo, pur conoscendo la risposta.
«Cosa?»

«Il fatto che questo fenomeno negli ultimi mesi si sia accentuato è dovuto alla tua separazione con quella nana?» Ripeté, indicando con il capo la diretta interessata al di fuori dell'aula che stava parlando con Sweet Pea.
«Si, giuro che cerco di superare tutta questa situazione, ma non riesco. Mi manca davvero tanto.» Ammise, tenendo un tono della voce notevolmente basso per evitare che qualcuno al di fuori della sua migliore amica potesse sentirla.

«Devi dirglielo, e infondo lo sai anche tu.» La rimporterò, puntandole l'indice contro il petto.
«Ma sei impazzita ? Ormai è andata avanti, devo solo farmene una ragione.» Ribatté, facendo incontrare i loro sguardi.

«Ti è per caso andato di volta il cervello? Quella ragazza ti ama Cheryl!» Esclamò, cercando di smuoverla dall'idea che si era creata.
«No Ronnie, lei mi amava. Ora non più.» Contestò duramente, cercando di contenere l'ingerente dolore che si stava diffondendo all'interno del suo stomaco.

«Come fai ad essere così sicura di questo?
«Se mi volesse ancora, non avrebbe esitato due secondi per venirmi a riprendere.»
«Magari ha paura anche lei.» Ipotizzò

«Impossibile, Toni non ha mai avuto timore di nulla.» Affermò con rancore, sorridendo cinicamente.
«Eppure mi ricordo che fosse sempre terrorizzata dall'idea di perderti.» La corresse, facendola zittire all'istante.
«Sei stata il suo primo amore, l'unica persona che abbia mai amato, accendi il cervello Bombshell. In più ti devo ricordare che pochi minuti fa è venuta da te per parlare e che cerca una scusa ogni giorno per scambiare anche solo due parole con te? Svegliati, quella ragazza ti sbava ancora dietro, e probabilmente non smetterà mai di farlo.» Affermò sinceramente, cercando di infonderle un minimo di sicurezza.

«Non lo so, è tutto così fottutamente complicato e non ci capisco più nulla, sto andando in tilt.» Ammise, cercando di trattenere le lacrime.
«È normale Cher, voglio dire tutta questa situazione ti ha presa alla sprovvista, ma devi trovare il coraggio per tornare a splendere, so che puoi farlo. E poi, ehi, io sono qui, non ti lascio sola.» Contestò, sorridendole amorevolmente.

«Grazie V, sei la migliore.» Mormorò, stringendola fortemente contro di sé.
«Ora però andiamo, mi è venuta un'idea per sta sera.» Affermò con entusiasmo, afferrandole la mano, trainandola verso la segreteria.

«Signorina Albert, posso usare il megafono per fare una comunicazione agli studenti?» Chiese dolcemente, sperando in una risposta positiva che si materializzò qualche istante dopo con un semplice cenno del capo.

«Salve a tutti studenti e studentesse della Riverdale High, io e la rappresentante di istituto, Cheryl Blossom, volevamo informarvi che il preside Honey ha deciso di eliminare la festa di Halloween che si sarebbe dovuta svolgere questa sera nella palestra. Prima che vi disperiate è giusto che voi sappiate che la festa si terrà, l'unica cosa che cambierà sarà il luogo. Quindi alle 19:30 vi aspettiamo tutti alla Bonne Nuit. Ah dimenticavo, ci servirebbero qualche paia di studenti per aiutarci con i preparativi. Grazie per l'attenzione e buona giornata.» Non appena finì di parlare, l'intera scuola scoppiò in un boato, accogliendo le due ragazze con una serie di fischi e applausi.

«Sei la mia salvezza V.» Sussurrò la rossa, sorridendo non appena l'amica le circondò il collo con un braccio.
«Oh guarda, c'è qualcuno per te.» Affermò quest'ultima, non appena vide Minerva Marble, una delle ragazze più popolari dell'istituto, avvicinarsi a loro.

«Ehi rossa.» Affermò la mora, lasciandole un casto bacio sulla guancia.
«Ehi.» Ribatté secca, sentendosi leggermente in imbarazzo.

«Volevo ringraziarti per rendere possibile lo svolgimento della festa, e per questo volevo offrirmi volontaria per aiutarvi ad organizzare il tutto.» Ammise senza staccare il contatto tra i loro occhi.
«Perfetto, allora appena finiscono le lezioni ci vediamo a Thistle House, prenderemo le nostre decisioni lì.» Intervenne Veronica, cercando di trattenere le risate davanti all'espressione confusa dell'amica.

«Marble levati dalle palle.» Affermò all'improvviso una voce che tutte conoscevano bene.
«Topaz, è sempre un piacere parlare con te.» Mormorò sarcasticamente, alzando gli occhi al cielo.

«Si ok, ora levati dalle palle.» Ripeté, sorridendo soddisfatta non appena la vide andare via.
«Vi stava dando fastidio?» Domandò dolcemente, senza staccare lo sguardo da quello della sua ex, che però non riuscì a rispondere, dando così la possibilità a Veronica di parlare al suo posto.

«No nana, non preoccuparti, si è solo offerta per aiutarci.»
«Oh beh, vorrei dare una mano anche io, se è possibile.» Ammise.
«Certo, ci vediamo subito dopo scuola a casa di Cheryl.» Ribatté.
«Okay perfetto, a dopo.»
«A dopo.» Rispose la corvina, a differenza di Cheryl che era rimasta imbambolata per tutto il tempo.

«Non posso credere che tu le abbia detto di sì.» Ribatté quest'ultima, dopo essersi accertata che la Serpent non potesse sentirle.
«Oh andiamo, mi ringrazierai più tardi.» Contestò contenta.
«Non credo proprio. Vado in classe.» Sbuffò rumorosamente, dirigendosi verso l'aula stabilita facendo sorridere ampiamente la sua migliore amica.

Qualche ora più tardi, il suono della campanella segnò la fine delle lezioni, permettendo così agli studenti di poter abbandonare la struttura scolastica, dopo una moltitudine infinita di argomenti svolti che erano stati spropositatamente noiosi.

«Come ci organizziamo per il pranzo?» Domandò la più bassa, avvicinandosi alle altre tre che stavano già parlando per organizzare qualcosa.
«Pensi sempre al cibo tu?» Contestò la rossa abbastanza divertita.
«Mi conosci bene, dovresti già saperlo ormai.» Ribatté stringendosi nelle spalle.

«Se volete posso passare al Pop's e poi raggiungervi subito dopo.» Propose successivamente, infilandosi le mani nelle tasche.
«No sta tranquilla, andremo a casa mia e ordineremo dal mio cellulare.» Ribatté la sua ex con un piccolo sorriso.

«C'è un problema però.» Affermò la corvina.
«Quale?» Domandò Minerva, inarcando un sopracciglio.

«Io e Cheryl stamattina siamo venute in macchina con Archie, quindi ci servirebbe un passaggio.» Affermò.
«Nessun problema.» Ammise dolcemente la Serpent, non staccando lo sguardo da Cheryl, sperando che potesse essere la predestinata che l'avrebbe accompagnata a casa.

«Ho la Smart, ho posto solo per una.» Affermò la mora, alternando lo sguardo tra le due amiche.
«Cheryl vuoi venire con me?» Proseguì osservandola maliziosamente, ma proprio mentre stava per rispondere qualcuno intervenne al posto suo.

«No.» Disse Toni, sfidandola con gli occhi.
«Come scusa?»

«Hai sentito bene. Sono settimane che ci porvi con lei, non lascerò che venga in macchina con te, chissà cosa potresti farle quando siete da sole.» Proseguì.
«Ti sei bevuta il cervello? Riesci a sentire quello che dici?» Chiese infastidita.

«Ragazze basta, io andrò con Minerva e Cheryl andrà con Toni, stop. È un tragitto breve, non rovinate la giornata per pochi minuti.» Sbottò la corvina, afferrando il polso della mora per poi allontanarsi dalle altre due.

«Ok, cos'era quello?» Domandò divertita la rossa, riferendosi a ciò che era accaduto qualche secondo prima.
«Non so di cosa tu stia parlando.» Ribatté l'altra con indifferenza.

«I mesi passano ma tu non cambi mai, eh Topaz?» La provocò, facendo incontrare i loro sguardi.
«Cosa vorresti dire?»
«Che quella era una tua tipica scenata di gelosia.» Confessò, cercando di trattenere un sorriso.
«Ma smettila.» Ribatté, dandole una leggera spinta, per poi porgerle un casco e aiutarla ad allacciarlo.

Si sistemarono sul veicolo, lasciando che Cheryl stringesse la vita di Toni da dietro, beandosi di quella sensazione paradisiaca che non provava da settimane ormai.

Le mancava, Dio se le mancava, ma non era sicura che per la Serpent fosse lo stesso.
Chiuse lievemente gli occhi non appena la sua ex accese il motore, per poi posare la testa sulla sua schiena, cercando di godersi a pieno quel piccolo contatto.

Le strade erano completamente deserte, e il mondo sembrava più leggero, mentre Cheryl inspirava a pieni polmoni il profumo della ragazza che era posta davanti a lei, cercando di incamerarlo per non farlo dissolvere.

Raggiunsero l'abitazione in una decina di minuti, lasciando che la proprietaria di casa potesse aprire la porta, per poi farsi spazio al suo interno.

«Ragazze accomodatevi, intanto vado a prendere un block notes e una penna, potranno esserci utili.» Affermò, subito dopo aver posato tutti gli zaini nel ripostiglio.
«Ti accompagno.» Contestò la più bassa raggiungendola ai piedi delle scale.

«Non ce n'è bisogno, tranquilla.» Ribatté, sperando comunque che Toni l'avrebbe seguita.
«Non mi interessa, muoviti.» Contestò con un piccolo sorriso, inducendo l'altra a mordersi il labbro inferiore.

«Wow, non è cambiato nulla dall'ultima volta che ho messo piede qui dentro.» Affermò la rosa con entusiasmo, non appena entrò nella stanza, osservando attentamente l'ambiente circostante.
«Ne parli come se fossero passati decenni.» Ridacchiò, avvicinandosi ad uno dei cassettoni per cercare un quaderno nuovo.

«Hai ancora tutte le nostre foto?!» Mormorò stupefatta, afferrandone una che era stata incorniciata, non riuscendo a trattenere un esorbitante sorriso.
«Credevi che le avrei buttate una volta conclusa la nostra relazione?» Domandò sarcasticamente, sentendo una strana sensazione nello stomaco.
«Non lo so, magari volevi eliminarmi completamente dalla tua vita.»
«Anche se volessi, non riuscirei mai a farlo.» Sospirò affranta, osservandola con la coda dell'occhio.

«Ti sono tornatati gli attacchi di panico?» Domandò l'altra dolcemente, avvicinandosi lentamente, posandole le proprie mani sui suoi fianchi, e il mento sulla spalla.
«No.» Ribatté, irrigidendosi al suo tocco.
«E allora perché hai lo Xanax sul comodino?»
«Cazzo.» Mormorò.

«Da quando hai ricominciato a prenderlo?»
«Due mesi» Confessò, tenendo lo sguardo basso, riuscendo finalmente a trovare un block notes ed una penna.
«Quando stavamo insieme non te lo facevi prescrivere quasi mai.» Osservò ad alta voce.
«Già, chissà perché.» Mormorò duramente, liberandosi dalla sua presa, per poi abbandonare la stanza, lasciando Toni eccessivamente spiazzata.

«Ce l'avete fatta. Siamo diventate vecchie a furia di aspettarvi.» Le sfotté la corvina.
«Ma sta zitta.»Ribatté la sua migliore amica, dandole un debole schiaffo dietro la nuca.

Successivamente ordinarono il pranzo, per poi iniziare a stilare una lista riguardante il materiale e le attività che sarebbero potute servire per quella sera.

«Sicuramente servirà molto alcol.» Mormorò la Serpent, giocando con gli anelli che portava alle dita.
«Vedi di non esagerare, non lo reggi molto bene.» Ribatté la rossa, facendo incontrare i loro sguardi per qualche secondo.

«Ti preoccupi per me?» La provocò con voce roca, avvicinando il proprio viso al suo.
«Solo perché non stiamo più insieme non vuol dire che hai smesso di essere importante per me.» Sbuffò alzando gli occhi al cielo, tornando a prestare attenzione al foglio davanti a lei.

«Bene dopo questo teatrino posso parlare. Per l'alcol non c'è problema alla Bonne Nuit ho tutto ciò che serve, mentre per il cibo possiamo chiedere a Pop, tanto abbiamo i fondi per poter pagare il tutto.» Affermò Veronica.
«Servirà della buona musica, e anche la possibilità di cantare se qualcuno ne avesse voglia.» Propose la mora.
«Ottima idea.»
«Inoltre dovrete aiutarmi a mettere apposto il locale, non ci vorrà tanto, solo pochi minuti per mettere in ordine alcuni tavoli e trovare uno spazio maggiore per poter ballare.» Aggiunse la corvina.

Il suono del campanello interruppe la loro conversazione, così Cheryl si alzò dal tavolo per andare ad aprire, mentre le altre ragazze continuarono ad abbozzare qualche idea.

«Ronnie, posso parlarti un attimo?» Domandò Toni, osservandola attentamente, sperando di ricevere una risposta positiva.
«Certo.» Contestò, afferrandole il polso per prenderla in disparte.

«Riguarda sta sera.»
«Dimmi tutto.»
«Devi fare una cosa per me.» Affermò, ricevendo in risposta un debole cenno con il capo.

Mentre le due si accordavano su un qualcosa di privato, Cheryl iniziò a disfare le buste contenenti i loro pranzo, lasciando che Minerva l'aiutasse.

«Sei molto bella, lo sai?» Disse retoricamente quest'ultima, posando una mano sul suo fianco e rimboccandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Grazie.» Ribatté dolcemente la rossa, sentendosi leggermente a disagio.
«Ti va di venire con me alla festa?»

«Quando la smetterai di provarci con lei?» Domandò la Serpent, squadrandola da testa a piedi.
«E tu quando la smetterai di intrometterti in situazioni che non ti riguardano?» Ringhiò, guardandola con occhi di fuoco.
«Mio Dio, io non posso sopportarvi in questo stato. Smettete di fare le bambine, avete diciotto anni, dimostrate un minimo di maturità.» Sbottò la rossa, iniziando a scartare l'involucro del proprio panino.

«Non è colpa mia se non riesco a sopportarla.»
«E sentiamo, cos'è che ti infastidisce così tanto di me? Il fatto che ci provo con la tua ex? E anche se fosse, perché dovrebbe darti fastidio, vi siete lasciate ormai.»
«Te lo giuro che se solo provi a farle del male ti pentirai di essere stata messa al mondo.»
«Più male di quanto tu le abbia già fatto?» Contestò con arroganza, facendola rimanere senza parole, spiazzando anche Cheryl che si sentì sprofondare davanti a quella situazione.

«Non sei nelle condizioni per poter giudicare la nostra relazione, non hai la minima idea di quanto stavamo bene insieme, quindi ti chiederei di non intrometterti.» Affermò tenendo lo sguardo basso.
«Se stavate così bene perché te la sei fatta scappare?» Domandò con aria provocatoria.
«Non sono cose che ti riguardano, e sicuramente non parlerò di un argomento così delicato con te.» Sbottò, portandosi la bottiglia di birra alla labbra, bevendone un sorso.

«Okay, lo accetto. Ma non puoi continuare ad intrometterti nella sua vita, non puoi prendere le decisioni per lei, men che meno ora che non state più insieme. Deve decidere lei se vuole venire al ballo con me, non te e se la risposta dovesse essere positiva non potrai fare nulla per cambiare le cose.»
«Ragazze smettetela. Minerva, apprezzo l'invito ma in questo momento preferisco stare da sola, non sono nelle condizioni per iniziare a frequentarmi con qualcuno. E Toni, cerca di frenare la tua gelosia.» Intervenne la rossa, sentendo immediatamente gli occhi delle due puntati sulla sua figura.

«Voglio solo proteggerti.» Ribatté sinceramente la Serpent.
«Se fosse davvero così, non mi avresti lasciata qualche mese fa.» Mormorò, sentendo un dolore non indifferente farsi spazio nel suo stomaco.

Più tardi

Le ragazze erano state fino alle cinque a sistemare la Bonne Nuit, e dopo di che avevano raggiunto le loro abitazioni per potersi preparare.

Cheryl aveva fatto una lunga doccia, cercando di lavare via un po' dell'agitazione che quella giornata le stava mettendo addosso.

Successivamente aveva indossato il suo abito da Poison Ivy, e aveva acconciato i capelli aiutandosi con il ferro per i boccoli, completando il tutto con un abbondante quantità di mascara e il suo solito rossetto rosso.

Radunò i suoi oggetti personali, e dopo aver salutato la nonna uscì dall'abitazione per sfrecciare verso il luogo dove si sarebbe dovuta tenere la festa.

Per sua fortuna riuscì a trovare parcheggio abbastanza in fretta, e dopo di che si fece spazio nel locale, guardandosi attorno in cerca della propria migliore amica, sorridendo ampiamente non appena la notò.

«Bombshell ma come siamo belle.» Affermò Veronica, lasciandole un delicato bacio sulla guancia.
«Senti chi parla.» Ribatté, sorridendo leggermente.

«Uhh, qualcuno non riesce già a staccarti gli occhi di dosso.» Mormorò divertita la corvina, facendole inarcare le sopracciglia.
«Ma cosa stai dicendo?» Domandò confusa, girando leggermente il volto, perdendo qualche battito non appena incontrò gli occhi di Toni, che la osservavano come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto.

Fece finta di nulla e tornò ad osservare Veronica, afferrandole la mano e portandola in pista per dare inizio alla serata.

«Da quando scappi così velocemente?»
«Non so a cosa tu ti stia riferendo»
«Non appena hai visto Toni ti sei nascosta in mezzo a tutta questa gente per evitare che potesse venire da te.» Affermò, guardandola con rimprovero.
«Non ho molta voglia di parlarle, non dopo la sceneggiata che ha fatto oggi a pranzo» Puntualizzò, continuando a ballare a ritmo di musica, ondeggiando i fianchi.

«A volte sai essere davvero stupida.» Contestò alzando gli occhi al cielo.
«Sai quanto sono stata male per lei, e quanto ci stia ancora, non può comportarsi così.» Esclamò furiosa.
«Cheryl, se è gelosa, se si infastidisce quando ti vede con qualcun'altra è perché è ancora innamorata di te, svegliati.» Esclamò, cercando di farla ragionare.

«Ma tu stai dalla mia parte o dalla sua?» Domandò infastidita.
«Dalla tua ovviamente!» Contestò.
«Ah davvero? Perché da come ti comporti sembra che la cattiva in questa storia sia io.» Mormorò con disappunto, scuotendo il capo, per poi allontanarsi da lei, ed uscire dalla porta sul retro.

Aveva bisogno di schiarire le idee e di tranquillizzarsi prima di poter tornare alla festa.

«Ehi bellezza, vuoi andare a fare un giro?» Domandò qualcuno all'improvviso, portandola ad alzare il volto.
«Primo non so chi tu sia, secondo no.» Rispose a tono, cercando di levarselo dai piedi.
«Oh andiamo zuccherino, avrei i modi per farti divertire.» Ribatté, avvicinandosi leggermente a lei.

«Cosa sta succedendo qui?» Domandò duramente una voce che fece immediatamente irrigidire tutti i muscoli di Cheryl.
«Nulla che ti riguardi, ora levati dalle palle.» Ribatté il biondino.
«Cheryl va tutto bene?» Domandò ancora la Serpent, avvicinandosi a lei e circondandole la vita con un braccio.
«Senti, l'ho vista prima io quindi vedi di cercarti qualcun'altra con cui divertirti.» Ringhiò il ragazzo.
«Per il mio modesto parere puoi anche andare a fare in culo.» Contestò, portando via la rossa.

«Stai bene, ti ha fatto qualcosa?» Le chiese dolcemente non appena furono da sole.
«No, non mi hai fatto nulla, sta tranquilla. Grazie per avermi aiutato.» Rispose dolcemente, sentendo le guance avvampare sotto il suo sguardo.

«Non devi  ringraziarmi lo sai.» Confessò, accarezzandole delicatamente la guancia facendola destabilizzare.
«F-forse è meglio tornare dentro, si gela qui fuori.»Mormorò la rossa, agitandosi leggermente.
«Come desideri principessa.» Non appena quel nomignolo abbandonò le labbra della sua ex, gli occhi di Cheryl si illuminarono eccessivamente, mentre il cuore prese a martellarle nel petto.

Entrarono nuovamente all'interno del locale, e la rossa scappò velocemente, prima che Toni potesse dirle altro.

Si sedette su uno degli sgabelli posti davanti al bancone degli alcolici, reggendosi il viso con la propria mano, ordinando qualcosa da bere, mentre tracciava dei disegni immaginari lungo la superficie di legno.

Aveva così bisogno di Toni, e non riusciva a gestire tutta quella situazione, finendo per perdersi nuovamente nei suoi pensieri.

Ritornò alla realtà quando tutte le luci all'interno del locale vennero spente, tranne i faretti posti sopra il palco, e in un attimo una foto sua e di Toni venne proiettata sulla parete.

Spalancò gli occhi quando vide la sua ex salire sul palcoscenico, mentre le prime note di una canzone cominciavano a risuonare nella sala, e un video prese a scorrere lentamente sullo sfondo.

I could watch you for a lifetime you're my favorite movie,a thousand endings
you mean everything to me. I never know what's coming, forever fascinated
hope you don't stop running to me 'cause I'll always be waiting.

Le parole iniziarono a riempire lo spazio circostante, facendo inumidire gli occhi di Cheryl, che non riusciva ancora a realizzare a pieno ciò che stava accadendo.

You are a cinema I could watch you forever action, thriller, I could watch you forever
you are a cinema, a Hollywood treasure. I love you just the way you are a cinema a cinema. Stars spell out your name like a science fiction drama a romance rolling
like a flower in the summer.

La musica era accompagnata da tanti loro video che si ripetevano sullo sfondo, ve ne erano alcuni dove si baciavano, altri dove giocavano come due bambine, sporcandosi con il cibo, o rincorrendosi per tutta la casa.

You always keep me guessing forever fascinated i hope you don't stop running
to me 'cause I'll always be waiting. You are a cinema I could watch you forever
action, thriller, I could watch you forever. You are a cinema a Hollywood treasure
I love you just the way you are a cinema a cinema, a cinema a cinema, a cinema a cinema, a cinema a cinema.

Cheryl non riusciva a credere ai suoi occhi, aveva sperato per mesi interi che Toni potesse tornare da lei, ed ora forse tutto il tempo che aveva speso ad aspettarla sarebbe stato ripagato.

You are a cinema I could watch you forever action, thriller, I could watch you forever
you are a cinema a Hollywood treasure, I love you just the way you are a cinema a cinema.

Non appena si concluse la canzone, alcune note continuarono a risuonare, fin quando Toni non iniziò a parlare, avendo gli occhi dell'intera scuola puntati su di sé.

«Sapete, oggi ho auto una discussione con una persona per cui non provo una gran simpatia, ma che tenevo comunque a ringraziare perché mi ha aperto gli occhi su una questione estremamente importante. Mi è stato detto che nessuno avrebbe potuto far più male , alla persona che amavo, di quando gliene avessi già inflitto io lasciandola, e su questo non posso darle torto ma non c'è giorno in cui non rimpianga quella stupida decisione che ho preso in un momento in cui ero priva di lucidità. Sono sempre stata una persona orgogliosa, e non ho mai voluto ammettere apertamente i miei sbagli, o anche semplicemente le mie debolezze, ma a volte in amore c'è la necessità di farlo. Sono stata talmente stupida da lasciarmi scivolare dalle mani una persona che mi aveva completamente donato il mondo, e mi maledico ogni fottuto secondo per essere stata così cogliona. Non ho mai creduto nell'amore, eppure una ragazza che all'apparenza sembrava essere estremamente stronza senza mostrare un minimo di bontà, ha cambiato completamente la mia visione, portandomi a desiderare di averla al mio fianco per tutta la vita. Sono piena di difetti, e troppe volte agisco senza pensare, distruggendo interamente ciò che avevo costruito con tanta cura, probabilmente per paura di stare ancora peggio in un futuro prossimo. Però se devo dire una cosa, è che l'amore è pura emozione, e si suddivide in tante branche, può essere felicità, tristezza, rabbia può portare devastazione, scompiglio, gioia, e stress, ma in tutte le sue sfumature è fottutamente straordinario. Se pensate di poter vivere un'amore senza sofferenza, allora vi dico di smettere di crederci immediatamente, perché quello che state immaginando o attendendo non esiste. In una relazione il dolore è necessario, e in una coppia tenderà a mostrarsi molteplici volte, portandovi a litigare con la persona che amate anche per delle cose di poco conto, ma saranno proprio quei momenti a farvi capire quanto sia fondamentale per voi colui o colei che avete davanti. E non mi sto riferendo alle storielle di poco conto che vengono tirate su come uno stupido teatrino solo per il gusto del piacere, mi riferisco all'amore vero, quello che ti porta ad abbassare le difese. La persona giusta per voi la riconoscete subito, vi basta specchiarvi nei suoi occhi e accorgervi che vi vedete mille volte più belli di quanto pensavate precedentemente, sia interiormente che esteriormente. Il vostro amore lo riconoscete, vi basterà una semplice occhiata per capirvi in qualsiasi ambito, vi ritroverete a ridere anche per delle misere sciocchezze e a giocare come se foste bambini. Chi vi ama vi protegge come se fosse vostro padre o vostra madre, vi fa divertire come se fosse il vostro migliore amico o la vostra migliore amica, ma soprattutto vi ama con tutta la sua anima, come se fosse sicuro che sarete la persona che si porterà dietro per tutto il resto della vita. Capirete di amare davvero qualcuno quando dopo averci litigato arriverete ad odiare voi stessi al solo pensiero del modo brusco in cui l'avete trattato, quando vi incazzerete cento volte per motivi diversi ma nonostante tutto non vedrete l'ora di tornare tra le sue braccia, perché solo lì vi sentite veramente a casa. Non dico che l'amore sia una passeggiata, sa essere estremamente complicato quando vuole, e potrà portarvi a credere che in determinati attimi non ci sia più speranza, ma vi chiedo di tenere forte la presa anche in quei momenti, di stingere i denti e farvi male invece che buttare tutto all'aria solo perché lottare vi costa qualche energia in più. Non lasciate sfuggire chi amate, perché fidatevi ve ne pentirete. Io ho amato, e amo ancora, e se sono qui questa sera, a mettermi in ridicolo davanti all'intera scuola è perché sto cercando di rimediare ad un grosso errore che ho commesso. Quando la situazione in cui ero aveva iniziato a ferirmi troppo mi sono tirata indietro come una codarda, lasciando la bellissima ragazza, che avete visto proiettata sullo schermo qualche minuto fa, con il cuore spezzato, e mi odio così tanto per questo. Ho lasciato che le paure mi sommergessero, inondando tutto ciò che mi circondava. Sono così innamorata di lei perché inizialmente non avevo nemmeno trattato la possibilità di prendermi una cotta per lei, è successo e basta. Ciò che ha catturato la mia completa attenzione non è stato il suo viso o il suo fisco, che è bellissima se ne sono accorti tutti; ho scavato più a fondo, scoprendo il mondo che portava dentro di se. Mi sono innamorata delle sue debolezze, del modo in cui non le ha mai mostrate a nessuno se non a me, del modo in cui i suoi occhi mi hanno sempre cercato anche quando era immersa in una miriade di gente, del modo in cui si accoccolava su di me senza una plausibile spiegazione, solo per il desiderio di percepirmi a pieno contatto con il corpo. Mi sono innamorata delle sue paure più irrequiete e dei suoi esorbitanti sogni, che spero possa realizzare da cima a fondo, mi sono innamorata delle sue piccole attenzioni, che fosse un bacio rubato, una carezza inaspettata o un'abbraccio improvviso. Mi ricordo che i giorni in cui facevo dei turni extra al White Wirm la ritrovavo ad aspettarmi sul divano, nonostante alle volte fosse anche piena notte. Non nego di averla ritrovata addormentata qualche volta, ma lo aveva fatto mentre mi aspettava, mentre attendeva che tornassi da lei. Che coppia improbabile che siamo state eh? Lei così bella, intelligente, delicata ed io con problemi a gestire la rabbia. Non avrei mai creduto che avresti scelto me..si,si parlo proprio di te ragazza dai capelli rossi lì infondo. Mi dispiace per averti ferita, per aver tradito la tua fiducia e per non averti messa al corrente del mio pentimento molto tempo prima, facendoti passare altri mesi nella totale sofferenza. Non mi perdonerò mai per tutto quello che ti ho fatto passare, ma spero che prima o poi tu possa farlo perché la verità è che ti amo Cheryl, ti amo e non ho mai smesso di farlo, e non credo che smetterò mai.»

Non appena fini il discorso scese dal palco, lasciando che tra tutti i presenti si creasse un varco che le permettesse di raggiungere la sua rossa, che in quel momento era scoppiata completamente in lacrime.

Sorrise amorevolmente non appena le fu davanti, posando delicatamente le proprie mani sui suoi fianchi, tirandola leggermente verso di se.

«Mi dispiace per essere una cogliona alle volte, per essere fottutamente testarda, per farti arrabbiare, e per agire di impulso. Ma se c'è una cosa che ho imparato in questi mesi in cui siamo state separate, è che non voglio vivere un altro istante della mia vita senza averti al mio fianco. Ti amo così tanto, più di quanto avessi mai creduto possibile.» Ammise, portandole una mano sul viso per asciugarle le lacrime, ma non appena finì di parlare le sue labbra vennero catturate da quelle della rossa che le mosse con fervore sulle sue, incastrando una mano tra i capelli per tenerla il più vicino possibile.

«Ti amo anche io TT, da morire.» Ribatté, facendo scontrare i loro nasi, strofinandoli amorevolmente.

«Mi sei mancata così tanto.» Proseguì, circondandole il collo con entrambe le braccia, lasciandosi avvolgere dalla sua confortante stretta.
«Anche tu piccola, anche tu...» Mormorò, lasciandole dei ripetitivi baci sul capo, mentre una miriade di applausi e grida si diffusero all'interno della sala.

La verità è che se due persone sono destinate a stare insieme, allora si ritroveranno sempre, nonostante il tempo e gli ostacoli.

Spazio autrice

Non so se mi convinca o meno, ma lascio i pareri a voi

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