Choni one shot

By emma_choni

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one shot sulle choni More

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non è una one shot ma una domanda
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È una domanda.
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By emma_choni

«Quindi mi stai dicendo che, secondo il tuo modesto parere, non ti innamorerai mai?» Domandò la rossa, appoggiata alla corteccia di un albero mentre osservava il cielo stellato all'orizzonte, girando leggermente il volto per osservare la ragazza seduta accanto a sé.

«Esattamente» rispose prontamente, portandosi la sigaretta alle labbra per fare un tiro, buttando fuori il fumo qualche secondo più tardi.
«E si può sapere perché?» domandò con un piccolo sorriso, non riuscendo a staccarle gli occhi di dosso.

«Ho una strana concezione sull'amore.» Affermò, stringendosi successivamente nelle spalle, senza dare troppa importanza a ciò che aveva appena detto.
«Ovvero?» Chiese Cheryl estremamente curiosa, girando il busto di qualche grado per essere completamente indirizzata verso di lei.

«Nelle relazioni ci sarà sempre chi amerà più dell'altro, chi darà tutto se stesso per qualcuno, tanto da distruggersi alle volte, e chi invece verrà amato, ricevendo il meglio in ogni situazione.» Disse con rammarico, indurendo leggermente la mascella.
«Parli per esperienza personale?» Contestò, cercando di provocarla.

«No, ma ho visto il modo in cui mio padre è uscito dalla porta di casa senza preoccuparsene, dopo oltre vent'anni di matrimonio con mia madre, e mi è bastato per capire che l'amore è solo un idea che qualcuno cerca di trasmetterci, ma non si concretizzerà mai.» Rispose sinceramente, senza preoccuparsi del fatto che la sua affermazione sarebbe potuta apparire troppo cruda o fredda.

«Ogni amore finisce, che sia legato ad una relazione o ad un legame di amicizia, sicuramente non durerà mai per sempre.» Aggiunse, inalando profondamente il fumo, cercando di rilassarsi almeno un minimo.

«Sono del parere che ogni persona che entra a far fatte della tua vita ti serva per capire qualcosa. La maggior parte dei rapporti interpersonali prima o poi giungono al termine, è normale, voglio dire, la vita è fatta anche di questo, ma se non ti concedi l'opportunità di amare e di farti amare, non inizierai mai a vivere sul serio.» Contestò l'altra guardandola con occhi penetranti.

«Posso vivere benissimo solo con me stessa, la musica, le sigarette, le lunghe passeggiate, e la pioggia.» Ribatté velocemente, scuotendo il capo, essendo in estremo disaccordo con il discorso che le era appena stato presentato.

«Il fumo ti fa male, se continuerai a finirti un pacchetto in due giorni i tuoi polmoni non reggeranno per molto.» Affermò duramente, sentendo lo stomaco stringersi in una stretta morsa.
«Ti preoccupi per me rossa?» Domandò con un sorriso divertito, guardandola di sguincio.
«È ovvio che lo faccio.»

«Solo, non ti affezionare troppo, non voglio che tu possa soffrire nel momento in cui me ne andrò.» La stuzzicò, nonostante quell'affermazione celasse una leggera verità.
«Sono più che sicura che non lo farai.»
«fare cosa?» Domandò confusa, buttando fuori il fumo che ancora persisteva nella sua bocca.
«Andartene.» Affermò con un sospiro.

«Sono più che sicura che non lo farai.» Ripeté , giocando con i propri anelli.
«Ah si?» Chiese con voce roca.
«Si» Confermò.
«E cosa ti da questa sicurezza?» Domandò provocatoria.

«Il fatto che hai apprezzato tutti i baci che ci siamo date fino ad ora.» Ammise, mordendosi timidamente il labbro inferiore.

«Sei indubbiamente una bella ragazza, questo non posso negarlo.» Mormorò, sistemandosi il cappello di lana, tirandosi successivamente su il cappuccio della felpa.

«Solo questo?»
«Che intendi?» Chiese corrugando la fronte.
«Sono solo una bella ragazza? Nulla di più?» Disse quasi infastidita.

«Mi piace stare in tua compagnia, mi sento al sicuro e libera di poter dire qualsiasi cosa, probabilmente perché nessuna delle due ha mai avuto una vita facile.» Confessò, alternando lo sguardo tra la sigaretta e il suo viso.

«Quindi se io me ne andassi in questo momento, e sparissi dalla tua vita non ti dispiacerebbe?» Disse in maniera provocatoria, sorridendo cinicamente non appena la vide stringere la mano a pugno, mentre il suo viso si incupiva.

«Su Topaz, sto aspettando una risposta.» Proseguì, dandole una debole spinta.
«Guarda, evito di risponderti.» Ribatté duramente.

«E perché?» Domandò provocatoria.
«Perché potrei risponderti male, e non voglio.» Contestò seriamente, prendendo un profondo respiro.
«Oh che carina, non vuoi ferire i miei sentimenti. Qui abbiamo già superato la semplice fase dell'attrazione fisica.»

«Ti diverti molto a provocarmi, non è così?» Chiese inarcando un sopracciglio, guardandola intensamente negli occhi.
«Non immagini nemmeno quanto.» Contestò con un sorrisetto, sporgendosi di poco per baciarle la guancia.

«Quanto affetto oggi.» Scherzò l'altra, infilandosi una mano in tasca per via del freddo.
«Beh, allora se ti da fastidio la smetto.» Esclamò di rimando, stringendosi nelle spalle, provando ad allontanarsi leggermente.
«No.» Ribatté all'istante, osservandola con serietà.
«E allora non lamentarti, altrimenti mi alzo e me ne vado.» Contestò incrociando le braccia al petto.

«Se vuoi andare vai, tanto non resisteresti nemmeno due secondi senza la mia compagnia.»  Mormorò con voce roca, alternando lo sguardo tra il suo petto e le labbra.

«Vogliamo vedere?» Domandò con aria di sfida, assottigliando gli occhi.

«Su prego, va pure.» Affermò divertita, essendo più che sicura che sarebbe finita per rimanere, ma fu costretta a ricredersi non appena la vide alzarsi in piedi e provare a camminare.

Decise quindi di sporgersi leggermente, afferrandole strettamente il polso, tirandola verso di sé, facendola cadere completamente sul suo corpo.

«Toni!» Urlò la rossa, prima di ritrovarsi seduta in mezzo alle gambe della Serpent, mentre due braccia le circondarono la vita.

«Menomale che ero io che non riuscivo a resistere, non mi hai dato nemmeno il tempo di alzarmi!» Esclamò, cercando di spostarsi da quella posizione, senza alcun successo dato che Toni aumentò ancora di più la presa, non volendola far allontanare.
«Zitta.» Contestò, facendo incontrare i loro sguardi

«Cerchi di nascondere la verità facendo la stronza?» Domandò retoricamente, sapendo già la risposta.
«Mi sembra di aver detto che devi stare zitta, sbaglio?» Affermò facendo la finta arrabbiata.

«Senti vaffanculo.» Contestò cercando di liberarsi, ritrovandosi scaraventata nuovamente contro le cosce della più grande, che le catturò immediatamente le labbra, finendo per lasciarsi andare nella sua presa, rilassando completamente i muscoli che erano rimasti tesi, stringendola possessivamente dal colletto della felpa, sentendola sorridere contro la propria bocca, per poi accogliere la sua lingua in un bacio pieno di passione.

«Per essere una che non crede nell'amore stai perdendo la testa un po' troppo facilmente non credi?» Sussurrò a fior di labbra, guardandola con un ampio sorriso che l'altra ricambiò.

«Non mi era mai successo prima d'ora, ma non ti abituare, ti ho già detto come la penso.» Ribatté, usando lo stesso tono di voce.
«Non ci resta altro che vedere come andrà a finire.» Mormorò, strofinando i loro nasi molto lentamente.
«Con me che me ne vado lasciandoti con il cuore spezzato.» Affermò, muovendo lentamente le mani su e giù per i suoi fianchi scoperti a causa del top che aveva in dosso.

«Per quando tu stia cercando di fare la stronza, so che sono cose che non pensi realmente.» Ammise, accarezzandole delicatamente le guance, ammirando ogni suo singolo tratto caratteristico, prestando attenzione anche ai minimi particolari.

«Sai, questo piercing sul labbro ti rende ancora più sexy.» Proseguì, tracciandone il contorno con l'indice, mettendo il broncio quando la Serpent glielo morse.
«Aia» Mormorò infatti, facendola scoppiare a ridere, mentre lei non faceva altro che guardarla seriamente, lasciando crollare quella maschera non appena ricevette un bacio casto e duraturo che le fece venire i brividi.

«Sai ho in mente un piercing che ti starebbe così bene.» Ammise la Serpent con voce roca.
«Ovvero? Dove?» Chiese abbastanza confusa, insospettendosi quando vide la sua espressione maliziosa.
«Beh, insomma.» Iniziò a parlare, guadagnandosi solo delle occhiate confuse, o almeno, prima che la realizzazione si materializzasse sul viso della rossa.
«Toniii!» Sbottò arrossendo leggermente, portandosi le mani sul viso per nascondersi, facendo scoppiare la più grande in una fragorosa risata.

«Sei veramente carina quando ti vergogni, lo sai?» Domandò divertita, rimboccandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«E tu invece sei una vera stronza.»
«Lo so perfettamente, e so anche che questa caratteristica ti fa perdere la testa.» le sussurrò contro il timpano, inondandole il corpo di uno strato eccessivamente spesso di pelle d'oca.

«Per essere una che non crede nelle relazioni mi provochi un po' troppo.»  Contestò, toccandole la punta del naso, approfittando di quel momento di distrazione, per scendere dalle sue gambe, volendo vedere la sua possibile reazione.

«Torna qui immediatamente.» Ribatté l'altra, fulminandola con lo sguardo.
«Altrimenti?» Domandò con voce roca sporgendosi verso le sue labbra, senza farle incontrare, cercando solo di farla cedere.

«Credimi, non vuoi davvero scoprirlo.» Mormorò, posando la fronte sulla sua, cercando di tenere calma la situazione.
«Invece lo voglio più di qualsiasi altra cosa.» Contestò, tirandola ancora più vicina grazie alla collana che portava, facendo sfiorare le loro bocche, aspettando che la Serpent si lasciasse andare, abbandonandosi ai suoi desideri.

Si sedette a cavalcioni sul suo grembo, muovendo lentamente il bacino mentre la guardava intensamente negli occhi, mordendosi il labbro inferiore per farla crollare, cosa che successe dopo pochi istanti poiché  Toni le afferrò possessivamente i fianchi, tirandola ancora più vicina baciandola famelicamente, lasciando insinuare immediatamente la lingua, senza preavviso, avendo bisogno di ristabilire i ruoli.

I loro muscoli danzarono ad un ritmo ripetitivo e vorace, come se entrambe avessero bisogno di quel tocco per riuscire a respirare, nonostante quell'azione consumasse il loro ossigeno.

«Ti pentirai di questa decisione.» Sussurrò contro il suo timpano, mordendole il lobo, per poi lasciare una sfilza di baci umidi fino al collo, che  iniziò a lambire con attenzione, passandoci la lingua di tanto in tanto, per poi racchiudere quel determinato punto tra le labbra, desiderando di avere la possibilità di poterla marchiarla come sua.

Cheryl nel frattempo incastrò una mano tra i suoi capelli, ansimando eccessivamente , cercando di tenerla il più stretta possibile, avendo bisogno di sentire il tocco della sua bocca su ogni centimetro della propria pelle, mentre la testa le girava per via dell'eccitazione.

«Toni..» Sospirò chiudendo gli occhi non appena iniziò a mordicchiarle la pelle, percependo un leggere bruciore, mentre con una mano prese ad accarezzarle la coscia nuda, alternando un tocco leggero a delle strette possessive che le stavano facendo scollegare il cervello poco a poco.

Le afferrò prontamente il viso nell'esatto momento in cui le loro labbra tornarono a toccarsi in un tocco vorace, lasciandole indugiare lentamente, mentre Cheryl si lascio scappare un piccolo gemito quando Toni le afferrò il labbro inferiore, mordendolo con una forza mediocre, tirandolo nella sua direzione, per poi baciarla nuovamente, lasciando insinuare anche la lingua.

Si separarono nuovamente, mentre la Serpent cominciò a prestare attenzione ancora al collo, ricoprendolo di succhiotti evidenti, cominciando anche a palparle avidamente il seno, sorridendo soddisfatta agli ansimi che continuavano a scappare senza sosta dalla bocca della più alta, che in quel momento era completamente scossa dal piacere.

Tirò la testa all'indietro, dando la possibilità all'altra di compiere le proprie azioni, spostandosi con il viso verso il petto, lambendo con molta cura ogni singolo millimetro, preoccupandosi di lasciare dei segni ben evidenti, volendo tenere lontano ogni singola ragazza dalla persona che stava facendo nascere una piccola speranza dentro di lei.

«Dio..» Sospirò, grattandole delicatamente la nuca, mentre l'unico rumore che si sentiva era quello delle labbra di Toni che si muovevano ardentemente sulla sua pelle delicata, facendole desiderare di poter sentire quella sensazione per il resto della sua vita.

Sobbalzò leggermente non appena percepì il movimento della mano dell'altra che si faceva spazio sotto il tessuto della propria gonna, raggiungendo la biancheria intima, iniziando a stimolarle il fascio di nervi da sopra di essa, sorridendo soddisfatta mentre vedeva il piacere materializzarsi sul suo volto.

«Sono contenta di riuscire a farti questo effetto.» Sussurrò con voce roca, spostandole la mutandina da un lato, facendo passare un dito per tutta la lunghezza della sua intimità, sostandolo sul clitoride che iniziò a sfregare con dei cerchi lenti e confermi, mentre le baciava ardentemente la mascella.

Fece entrare un dito poco dopo, sentendola gemere debolmente, cominciando a muoverlo ad una velocità non troppo elevata, mentre Cheryl stava completamente impazzendo, lasciandole la possibilità di fare tutto ciò che volesse con il proprio corpo.

Ne infilò un altro poco dopo, sorridendo maliziosa quando la rossa cominciò a muoversi sul suo corpo,  cercando di ricevere maggior piacere, mentre la più bassa aumentava la velocità poco a poco, mugolando quando percepì una salda presa sui capelli, che iniziarono a venirle tirati, gesto che la spinse a continuare le proprie azioni, iniziando a sussurrarle diverse frasi all'orecchio per farle avere il rilascio che tanto desiderava.

«Nonostante il modo in cui andranno le cose tra di noi, nessuno al di fuori di me, avrà il diritto di toccarti in questo modo.» Mormorò leccandole un punto di pelle dietro l'orecchio, mordicchiandolo successivamente, facendole scappare un mugugno di piacere.

Continuò a muovere incessantemente le falangi, sorridendo quando la vide stringersi ancora di più contro il suo corpo, circondandole il collo con un braccio, gemendo contro il suo timpano, facendole mordere inconsapevolmente il labbro.

Si sporse leggermente indietro per poterla guardare in viso, facendo sfiorare le loro labbra mentre Cheryl continuava ad urlare contro di esse, fin quando le cosce non le iniziarono a tremare, venendo sulle dita di Toni che le catturò velocemente le labbra per sedare le grida, accompagnandola per tutta la durata dell'orgasmo, portandosi successivamente le falangi alla bocca, succhiandole proprio davanti ai suoi occhi, guardandola intensamente.

Sorrise leggermente, sentendo il cuore stringersi in una forte morsa non appena la rossa si accasciò contro di lei con un sorriso beato preesistente sul volto per poi circondarle strettamente le spalle con entrambe le braccia, mentre lei la strinse dai fianchi, accarezzandole la pelle scoperta, sospirando contenta quando percepì dei leggeri baci sulle guance e sulla mandibola, che le fecero perdere la testa.

«Cosa cazzo mi stai facendo.» Mormorò, rilasciando un pesante respiro, scuotendo leggermente il capo.
«Cosa intendi dire?» Chiese confusa, tirandosi leggermente indietro per poterla guardare, afferrandole delicatamente il volto, accarezzandole amorevolmente le gote.
«Io non sono così con nessuno, odio il contatto fisico, mi riferisco ai baci, alle carezze, agli abbracci, alle coccole, sono cose che ho sempre odiato, eppure sento il costante bisogno di riceverle da parte tua, perché?» Sbottò.

«Perché ti ostini a credere che non puoi innamorarti e quindi ti sembra strano riuscire a provare queste emozioni.» Ammise, lasciandole un piccolo bacio a stampo.
«Io non lo credo, io so che non potrei mai innamorarmi di qualcuno.» Disse duramente, guardandola seriamente.
«Ne riparleremo tra qualche mese.» Ribatté, facendole l'occhiolino.

«Cher io lo dico per il tuo bene, è meglio che non ti faccia troppe aspettative, non voglio essere la persona che ti spezzerà il cuore.»  Mormorò tristemente, accarezzandole la vita.
«Sarai quella che me lo aggiusterà infatti, considerando che lo stai già facendo.» Ammise, sentendo una miriade infinita di farfalle farsi spazio nel suo stomaco non appena la vide sorridere.

«E comunque vedi che sai essere dolce quando vuoi?» Proseguì, mordendosi la punta nella lingua per cercare di trattenersi dallo scoppiare a ridere davanti all'espressione che l'altra aveva assunto.
«Ma stai zitta.» Ribatté spintonandola, facendola leggermente cadere all'indietro tirandola successivamente dal polso, prima che la sua schiena potesse toccare terra.

«Topaz hai veramente la delicatezza di un elefante.» La sfotté, incantandosi per qualche istante ad osservarla; non aveva mai visto qualcuno più bello di lei, e non si riferiva solo all'estetica, parlava anche del mondo che portava dentro da anni ormai, lacerandola all'interno, senza dare la possibilità a qualcuno di scoprirlo.
«Sono stata anche fin troppo delicata, la prossima volta ti mando via a calci in culo.» Contestò, estraendo un'altra sigaretta dall'involucro, portandola alle labbra per accenderla.

«Non crei di aver fumato già abbastanza oggi?» Domandò visibilmente preoccupata.
«Stai tranquilla, so controllarmi.» Rispose dolcemente mentre buttava fuori il fumo, per poi catturarle le labbra in un bacio veloce, accarezzandole un fianco, facendola annuire nonostante fosse dubbiosa su quella confessione.

«Non ti fidi?» Chiese divertita, inalando profondamente, sorridendo quando Cheryl scosse il capo.
«E perché ?» Proseguì.
«Siamo qui da bho due ore e te ne sei già fumate quattro, non voglio immaginare quante ne hai totalizzate nell'arco della giornata.» Sospirò, giocando con i lacci della felpa che portava, vergognandosi di guardarla negli occhi.

«Ho imparato a regolarmi, se oggi fumo un po' di più vorrà dire che domani lo farò di meno, bilancio le mie azioni, sono abbastanza grande per riuscire a farlo.» Mormorò,  baciandole la fronte.
«Lo spero.» Sussurrò, stringendosi ancora di più contro il suo corpo, posando la testa sulla spalla, respirando  profondamente il profumo che tanto amava.
«Vorrei davvero sapere cosa hai visto di così speciale in me, non ti merito per niente.» Affermò la Serpent con rammarico, aumentando la presa intorno alla sua vita, lenendole lentamente la schiena.

«Ci sono così tanti pregi in te che tendi ogni giorno ad omettere, dimenticandoti della loro esistenza. Per quanto tu voglia sempre cercare di passare per la ragazza stronza e menefreghista, si capisce che determinati eventi ti fanno soffrire notevolmente, anche se odi mostrarti debole agli occhi di tutti. Hai attirato la mia attenzione, fin dal primo momento in cui hai messo piede nella scuola, con la tua aria strafottente, con quei jeans neri completamente strappati e la tua classica giacca dei serpent, hai cercato subito di intimorire gli altri per tenerli lontani, ma la verità è che in quella situazione, la più spaventata eri tu.» Affermò, giocando attentamente con le sue ciocche rosa.

«Avevi paura di affezionarti, e ancora oggi è così, di dare il cuore a qualcuno e ritrovarti con nulla tra le mani. Hai il timore di essere usata, e poi essere buttata via come se nulla fosse, come se per tutto il tempo fossi stata un semplice giocattolo. Quel che vorrei farti capire è che non devi chiuderti in te stessa per le delusioni che si sono presentate durante lo svolgersi del tuo passato, so che non è facile, ma non lasciare che quegli episodi influenzino il tuo presente o addirittura il futuro. Dai la possibilità agli altri di conoscerti; fin quando non ti metterai in gioco non potrai mai sapere come andranno le cose, si vive una volta sola Toni, non sprecarla a rimuginare su ciò che ti ha fatto male, hai ancora molte esperienze da vivere, che siano brutte o belle, che portino gioia o sofferenza, devi dar loro la possibilità di presentarsi, di fare il loro corso, e giungere al termine se dovesse servire. Vivere è anche questo, accettare tutte le emozioni che si presentano, facendole giungere in superficie, per poi volgere alla fine, e dar spazio a nuove esperienze e situazioni.» Proseguì, arrossendo leggermente quando percepì i suoi occhi puntati addosso, ma decise di non darle importanza, proseguendo il suo discorso.

«Se continui a nasconderti nella paura, nel buio, come credi che un giorno, magari uno dei tuoi ultimi, potrai essere fiera ripensando ai momenti che hai trascorso?  Come pensi di poterti svegliare una mattina e dire "cazzo ho realizzato tutto quello che desideravo" se non hai mai nemmeno provato a farlo? Sono al corrente che hai paura di fallire, tutti ne abbiamo, ma il fallimento è già una conquista in sé, vuol dire che hai tentato, che hai cercato di far andar bene le cose, di raggiungere un obbiettivo, e che successivamente non sei arrivata alla conclusione che aspettavi, ma almeno ci hai provato, non sei rimasta ferma con le mani in mano a riempire la testa di semplici pensieri senza mai concretizzarli, hai comunque rischiato, e questo ti farà sempre onore.»

«So che la tua vita non è mai stata facile,  che si sono presentati più momento di dolore piuttosto che di felicità, che forse quest'ultima non sei quasi nemmeno riuscita ad assaggiarla, ma devi andare avanti, devi continuare a metterti alla prova, ad accettare le nuove sfide che il tempo ti metterà davanti, tu puoi tutto Toni, devi solo capirlo.»  Concluse, alzando leggermente gli occhi verso il suo viso, notando che avesse lo sguardo perso, rivolto verso l'orizzonte e le labbra semiaperte, come se quelle ingerenti affermazioni avessero destabilizzato il momentaneo stato di pace che si era creato all'interno della sua mente.

«È incredibile il modo in cui sei riuscita a capire il caos che da diverso tempo assedia la mia testa, pur conoscendomi solo da qualche mese, mentre gente che è mia amica da anni si ricorda a stento il giorno del mio compleanno.»  Sospirò, tenendo lo sguardo fisso sul cielo stellato.
«Se non sanno comprenderti, non meritano il tuo tempo, men che meno la tua compagnia, dovresti imparare a capirlo.» Mormorò, accarezzandole la guancia.

«Se mi innamoro di te è un bel problema.» Affermò mantenendo un tono della voce estremamente basso.
«E perché mai?» Chiese abbastanza confusa.
«Perché nel momento in cui mi lascerai per il mio carattere di merda, non riuscirò più ad andare avanti.» Ammise.

«Non pensare al quando, al se, al perché, al come, siamo qui ora, io, te e le stelle, cosa potrebbe esserci di meglio? Le cose faranno il loro corso come è giusto che sia, magari tra qualche anno ci ritroveremo all'altare, non puoi mai saperlo se a causa delle tue paure non ti concedi di vivere a pieno le esperienze che la vita ti mette davanti.» Affermò sinceramente, alzando il viso per poterla guardare negli occhi, ponendo le proprie mani sulla base del suo collo.

«Devi imparare a lasciarti andare, a mettere in pausa i pensieri quando diventano troppo pesanti, concediti la gioia che meriti, non ostacolarti da sola. Sono qui, e non ho intenzione di andarmene, perché, Toni, tu non hai veramente idea di come mi fai sentire, ero persa prima di incontrarti, ed ora invece mi sembra di essere avvolta in una soffice bolla di sapone quando siamo insieme, lontane da tutti. Non potrei mai abbandonarti.» Disse con sincerità, serrando le palpebre non appena le loro labbra si incontrarono in una dolce danza, facendole sentire due corpi leggeri che poco a poco si innalzavano nell'aria, formando un cuore solo.

Qualche mese più tardi

«amoreee, per favore!» Cantilenò la più alta, osservando la sua ragazza con un broncio, incrociando le braccia al petto.
«Ho detto di no.» Ribatté alzando gli occhi al cielo, sorridendo divertita per il suo comportamento.

«Ma perché? È una cosa carina!» Mormorò imbronciata.
«Piccola, per quanto ti ami, abbiamo degli stili completamente diversi.» Affermò, continuando ad osservarla.
«Daiii, ci mettiamo una semplice tuta ugualee, per favoreee.» Disse tristemente, facendo il labbruccio .

«Prima di conoscerti ero una stronza, guarda che fine mi hai fatto fare.» Sbuffò con ironia, sorridendo ampiamente quando Cheryl le circondò strettamente le spalle.
«Grazie, grazie, grazie.» Mormorò nascondendo la testa nell'incavo del suo collo.

«Il colore però lo decido io, e non si discute.» Affermò, stringendola contro di sé.
«Va bene.» Ribatté annuendo, baciandole ripetutamente le labbra.
«Vorrei tanto sapere come hai fatto a farmi diventare così dolce, uff.» Sbuffò.
«Ti sei semplicemente innamorata TT, è normale.» Ridacchio.

«Io non credo nell'amore, gne, gne» Proseguì, ripetendo le stesse parole che le aveva detto prima che si mettessero insieme, diventando seria non appena Toni la tirò contro di sé dai fianchi, rimboccandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

«Ora ci credo solo grazie a te.» Sussurrò sinceramente, senza staccarle gli occhi di dosso, serrando le palpebre non appena le catturò le labbra, lasciandole indugiare lentamente con le proprie.

Flashback

«Si ma così non vale, io non so giocare!» Mormorò la più alta, imbronciandosi leggermente mentre rincorreva la Serpent che continuava a giocare a calcio, senza darle la possibilità di toccare il pallone nemmeno per un istante.

«Non è colpa mia se sei scarsa.» ribatté, facendo la bicicletta, riuscendo a far passare la palla sopra la sua testa, per poi riprenderla successivamente, smarcandola, scattando successivamente verso il lato opposto.

«Fai questo sport da cinque anni, e io sono una cheerleader, come pretendi che il gioco possa essere anche semplicemente un minimo equilibrato?» Domandò, fermandosi su un posto, osservandola mentre continuava a divertirsi.

«Oh non lo pretendo, ma mi diverte vederti così incapace di compiere qualsiasi azione, persino la più banale.» Ridacchiò, posizionando la suola della scarpa sopra il pallone, avvicinandolo nella sua direzione, facendole la busta non appena Cheryl protrasse in avanti il piede, tentando di prendere l'oggetto, ovviamente senza nessun risultato.

Alla fine Toni volle fare una mossa azzardata, lanciando la palla eccessivamente lontano rispetto alla sua posizione, dando così la possibilità alla rossa di riuscire a conquistarla, cosa che durò per poco, poiché percepì immediatamente due braccia cingerle fortemente la vita da dietro, attirandola contro un corpo che conosceva alla perfezione.

«Dai, così non vale, stai barando!» Si lamentò, facendola ridacchiare, sentendo il fiato corto non allena Toni la fece girare nella sua direzione, alternando lo sguardo tra le labbra e gli occhi, azzerando completamente le distanze qualche secondo più tardi, sotto gli occhi indiscreti di tutta la scuola.

«Non mi hai mai baciata in pubblico, cosa s-» provò a parlare ma venne troncata sul nascere.
«Cheryl io ti amo, non voglio più dover nascondere questo sentimento, e ciò che proviamo per l'altra, è un qualcosa di troppo grande per essere soppresso. » Mormorò, sorridendo non appena l'altra iniziò a beccarle ripetutamente le labbra.
«Anche io ti amo TT» Sussurrò.

Fine Flashback

Nonostante le ingerenti paure, alla fine, l'amore aveva prevalso su tutto, dando ad entrambe una nuova strada da percorrere, che sarebbe stata la causa del loro eterno stato di pace.

Spazio autrice

Sinceramente questa one shot mi convince molto, forse più di tutte, fatemi sapere cosa ne pensate, scusate le affermazioni molto improntate sulla psicologia, sulle paure e le insicurezze, e magari la presenza di alcune frasi un po' dure, ma mi era venuta questa idea e ho voluto concretizzarla.

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