Choni one shot

By emma_choni

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one shot sulle choni More

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non è una one shot ma una domanda
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By emma_choni

I giorni che dovevano passare insieme erano trascorsi molto velocemente, e le due avevano ancora il cuore fermo all'ultimo bacio, o almeno fin quando Cheryl non decise di andarla a trovare a New York, passando la settimana più bella della sua vita.

Toni l'aveva portata a visitare gran parte della città, facendo lunghe passeggiate soprattutto durante la sera, quando le luci dei locali e dei palazzi riecheggiano eccessivamente tra le strade trafficate, rendendo l'atmosfera estremamente romantica.

Ogni volta che stavano insieme il tempo scorreva molto velocemente,e non sembrava mai abbastanza,tanto che le due avrebbero voluto il triplo delle settimane disponibili per poter stare insieme, perché quando erano in compagnia dell'altra, il mondo smetteva di girare, le preoccupazioni sembravano non esistere, e la felicità trionfava a mani basse.

Se la loro relazione fosse durata anche con la distanza? Ovviamente si, si amavamo troppo per lasciarsi andare, o per immaginare di vedere la propria ragazza con un'altra.

Flashback.

«Vieni con me, voglio portarti in un posto.» Affermò la Serpent, alzandosi dal divano del proprio appartamento, afferrando la giacca riposta sull'attacca abiti, mentre la rossa la guardava con un espressione estremamente confusa.

«TT sono le due di notte.» Disse infatti, stropicciandosi leggermente un occhio, ancora abbastanza assonnata.

«Lo so, e tu domani torni a Riverdale, quindi cerchiamo di sfruttare al meglio questo poco tempo che ci rimane, ti giuro che non te ne pentirai. Non ti farò fare nulla di così pazzo.» Ribatté, guardandola con un espressione da cucciola, cercando di farla demordere dalla posizione che aveva preso.

«Non guardarmi così.» Borbottò, distogliendo lo sguardo, incrociando successivamente le braccia al petto, facendo apparire un ghigno divertito sulla bocca dell'altra.

«E perché?» Le chiese in maniera porvocatoria, inginocchiandosi davanti a lei che era rimasta seduta sul sofà.

«Perché sai che non riesco a resisterti.» Mormorò, alzando gli occhi al cielo.

«E proprio per questo motivo ora mi accompagnerai da una parte.» Contestò, sporgendosi nella sua direzione per lasciarle un bacio a stampo.

«E va bene.» Disse con rassegnazione, afferrando una delle felpe di Toni, indossandola, per poi intrecciare le loro dita, iniziando a scendere le scale dell'attico.

«Almeno puoi dirmi dove stiamo andando?» Le domandò poco più tardi, girando leggermente il volto per guardarla.

«Lo scoprirai.» Rispose con un sorrisetto divertito, baciandole il dorso dell'arto.

«Senti, stai prendendo un po' troppo mano con queste sorprese.» Cantilenò, iniziando ad osservare alcune delle vetrine dei negozi, ormai chiusi.

«Può essere, ma so che ti piacciono da morire.» Affermò, stringendosi nelle spalle, beccandole la guancia.

«Sei veramente una paracula.» Ribatté, ridacchiando leggermente.

«Lo so, ma mi ami anche per questo.» Si pavoneggiò ricevendo una spallata.

«Può essere.» Disse con scontatezza.

«Stai per caso mettendo il dubbio il tuo amore nei miei confronti?» Le chiese, reggendo il suo gioco, guardandola con un sopracciglio inarcato.

«Si»

«Bene, non mi parlare, questa me la lego al dito.» Affermò divertita, lasciandole la mano, riponendo le sue nelle tasche, continuando a camminare.

«Wow ma come siamo permalose.» Scherzò la rossa.

«No, no,continua pure.» Esclamò, senza degnarla nemmeno di uno sguardo, nonostante la situazione fosse molto comica.

«Va bene, se la mia presenza non è così gradita allora non appena tornerò a Riverdale, domandi, potrò andare da Ellie, sai, ci prova con me da diverso tempo ormai.» La stuzzicò, scoppiando a ridere non appena Toni si girò verso di lei, con la bocca completamente spalancata.

«Se vuoi andare da lei fa pure, io non ti vieto nulla.» Disse fermamente, tornando a guardare la strada all'orizzonte.

«Quindi mi stai dando il via libera per rifugiarmi tra le braccia di un'altra» Continuò, volendo far uscire la sua parte gelosa, ridacchiando sotto i baffi non appena la vide indurire la mascella.

«Si, almeno saresti felice perché non dovresti sopportare la distanza.» Ribatté, sentendo il cuore precipitarle a capofitto dal petto.

Cheryl alzò gli occhi al cielo, sopirando, afferrandole prontamente il viso, facendo combaciare le loro labbra, in un bacio dolce e delicato, rilassando i nervi tesi di Toni.

«Sei l'unica per me, e lo sai.» Sussurrò contro le sue labbra, accarezzandole le gote.

«Lo so, volevo solo sentirtelo dire.» Ribatté, scoppiando a ridere non appena vide la sua espressione.

«E pure giurerei di aver visto la gelosia uscire da ogni poro della tua pelle. Permalosa.» Esclamò, guardandola con occhi socchiusi e aria di sfida, spalancando gli occhi non appena sentì una pressione sul suo fondoschiena, e delle labbra piantate contro le sue.

Sorrise genuinamente, lasciando che la lingua di Toni si insinuasse nella sua bocca, mentre le grattava delicatamente la nuca, perdendosi in quel bacio che le fece sentire le stesse sensazioni della prima volta.

«Sei solo mia.» Disse la Serpent con voce roca, mordendole il labbro inferiore, dandole una piccola pacca sul sedere, riprendendo successivamente a camminare, lasciando che Cheryl ricongiungesse le loro dita.

«Se questa Ellie fa qualcosa mentre non ci sono, giuro che torno a Riverdale solo per spaccarle la faccia.» Grugnì, ricevendo un casto bacio sulla guancia che la fece rilassare all'istante.

«Stavo solo scherzando TT, volevo solo,scaturire una tua reazione.» Ammise compiaciuta.

«Sei una stronza.» Esclamò.

«Una stronza che ami tanto.» Ribatté, vedendola sorridere.

Continuarono a passeggiare, battibeccando, fin quando non si fermarono sulla soglia di un bar aperto h24, decidendo di prendere posto all'esterno per ammirare il panorama, mentre aspettavamo che un cameriere le raggiungesse per prendere le ordinazioni.

«Markus!» Affermò la Serpent, scattando in piedi per abbracciare il dipendente, mentre Cheryl sentì una strana sensazione allo stomaco.

«Toni!» Esclamò in risposta il ragazzo, cingendole la vita.

«Ehi bello, tieni le mani apposto eh.» Mormorò la rossa, assottigliando gli occhi, guardandoli quasi infastidita non appena entrambi scoppiarono a ridere.

«Tu devi essere Cheryl. Piacere Markus.» Affermò, tendendole la mano che l'altra afferrò con indecisione.

«Come fai a sapere il mio nome?» Chiese infatti abbastanza confusa.

«Toni mi ha parlato molto di te.» Ribatté con un grande sorriso, portandola a posare lo sguardo sulla sua ragazza che si stava grattando il retro del capo leggermente imbarazzata, mentre un piccolo rossore si fece spazio sulle sue guance.

«Allora che volete ordinare?» Aggiunse poco più tardi sentendosi leggermente in imbarazzo e inappropriato dato gli scambi di sguardi innamorati che si stavano scambiando le due.

«Per me il solito, grazie.» Disse dolcemente.

«E per te dolcezza?» Domandò rivolgendosi a Cheryl.

«Ehi stronzo non provarci con la mia ragazza.» Disse ridacchiando, dandogli un leggero schiafferò sul retro della testa.

«Scusa, scusa.» Ribatté, alzando le mani in segno di resa.

«Comunque un succo all'arancia e un toast, grazie.» si intromise la rossa, risposendo al quesito che le era stato posto precedentemente.

«Arrivano subito.» Affermò, tornando all'interno del locale, lasciando le due da sole per qualche minuto.

«Sembrate molto legati.» Mormorò la rossa, osservando la superficie del tavolo, non riuscendo a sostenere il suo sguardo.

«Si, è stata la prima persona che ho conosciuto appena sono arrivata qui, mi ha aiutato ad ambientarmi e a farmi sentire a mio agio.» Ribatté con un piccolo accenno di sorriso.

«Mh.» Contestò l'altra, iniziando a giocare con i propri anelli.

«Non sarai mica gelosa?» Le domandò abbastanza divertita, cambiando completamente umore quando non le arrivó nemmeno una misera risposta.

«Cher, prima cosa è gay, e seconda cosa, sono innamorata di te, voglio te, non guardo nemmeno gli altri o le altre, ho occhi solo per te. Era così quando vivevo a Riverdale, e continuerà ad essere così nonostante la distanza che ci separa.» Mormorò, intrecciando le loro mani, facendole finalmente alzare il volto, per poi sporgersi verso di lei per lasciarle un casto bacio sulle labbra.

«Ti amo così tanto piccola, non dubitare mai del mio amore.» Mormorò, catturando nuovamente le sue labbra, per poi tornare a sedersi composta.

«Anch'io ti amo»

Dopo una ventina di minuti decisero di alzarsi dal tavolo, intrecciando le loro dita, facendosi spazio nel locale per pagare.

«Quanto è tutto?» Domandò la rosa, tirando fuori il portafoglio dalla tasca destra del giubino.

«Sta tranquilla, offre la casa.» Ribatté il moro, facendole l'occhiolino, ricevendo in risposta un caloroso sorriso.

«Potresti darmi le solite chiavi?» Domandò la Serpent facendogli gli occhi dolci, ringraziandolo non appena gliele porse.

«Andiamo piccola.» Aggiunse rivolgendosi alla rossa, avviandosi con lei verso l'ascensore.

«Mi potresti dire dove mi stai portando?» Chiese abbastanza curiosa, ricevendo un semplice bacio a stampo in risposta.

«Lo vedrai con i tuoi occhi non appena arriveremo.» Contestò, mordendole il labbro inferiore.

«Uffa» ribatté mettendo il broncio.

«E dai, non fare così, manca poco.»

Dopo un paio di minuti la struttura si aprì, dando loro la possibilità di uscire, ritrovandosi su una grande terrazza.

«Perché mi hai portata qui?» Chiese Cheryl abbastanza confusa, dato che le sembrava un posto qualunque.

«Vieni» Ribatté fermamente, portandola dal lato opposto, sedendosi a terra, lasciando che la seguisse a ruota, per poi fissare l'orizzonte.

«Wow... » Sussurrò la rossa non appena ammirò il panorama; da quel punto si riusciva a vedere tutta New York.

«Sai, quando mi sono trasferita mi sentivo completamente smarrita, mi sembrava di non avere un posto nel mondo. Ero così sola, il trasloco è stato veramente difficile, soprattutto perché con esso sono arrivati i pensieri negativi e le mille paranoie.» Iniziò a raccontare, sentendo la necessità di liberarsi da quel macigno che continuava insistentemente a premerle sul petto.

«Per i primi tempi non ho fatto altro che piangere, mi sentivo estremamente a disagio e non volevo nemmeno uscire da casa. Poi una sera, mentre passeggiavo per schiarire le idee mi sono imbattuta nel bar dove ti ho portata, nel quale ho conosciuto Markus, é stato lui a mostrarmi questo posto, e da quel momento l'ho fatto mio. Ogni volta che ho bisogno di stare da sola, o di pensare, vengo qui. È un luogo di reale importanza per me, per questo ho deciso di tornarci con te.» Aggiunse,girando leggermente il volto, sentendo il cuore batterle prorompentemente nel petto non appena Cheryl le sorrise, per poi chinarsi verso di lei, afferrandole delicatamente il volto, lasciandole dei baci lenti e ripetitivi sulle labbra, mentre mille farfalle presero a svolazzare nel suo stomaco.

«New York é davvero bella.» Mormorò poco dopo la rossa, lasciandosi scappare un sospiro.

«Magari in futuro potremmo prenderci un appartamento insieme e venire a vivere qui definitivamente.» Le propose la Serpent, guardandola attentamente.

«Vorrai stare ancora con me a tal punto da voler andare a convivere?» Le domandò l'altra con un grande sorriso.

«Quando ti ho detto che voglio vederti mentre mi ragiungi all'altare, non scherzavo. Voglio passare il resto della mia vita con te Cher.» Ammise con sincerità, accarezzandole la guancia.

«Mi mancherai da morire» sussurrò in risposta, appoggiando la testa sulla sua spalla, lasciando che le circondasse la vita con un braccio.

«Anche tu piccola, ma prometto di tornare a Riverdale per il tuo compleanno. Quindi tempo un mese e staremo di nuovo insieme.» Affermò, lasciandole un bacio sulla tempia.

«Spero che continueremo ad essere più forti di questa distanza di merda.» Sospiro pesantemente.

«Sarà così e prima di quanto credi torneremo a vivere serenamente la nostra relazione.» ribatté.

«Come immagini il nostro futuro?» Le domandò la più alta di punto in bianco.

«Mhh immagino che tu diventerai notevolmente famosa per i tuoi disegni, mentre io avrò carriera con la fotografia, ovviamente saremo milionarie, e avremo due bellissime bambine.» Rispsose dopo averci ragionato per qualche istante.

«Sai, ho pensato esattamente la stessa cosa.» Ribatté, alzando leggermente il capo per osservarla meglio.

«Sei così bella» Mormorò Toni, abbassando leggermente lo sguardo verso di lei, guardandola con occhi ricolmi d'amore; non riusciva minimamente ad immaginarsi una vita senza di lei.

Fine Flashback

Cheryl sospirò pesantemente al ricordo di quel momento indimenticabile che le era rimasto inciso nel cuore, alzandosi successivamente dalla sedia del tavolo riposto in cucina, per sistemare gli ultimi preparativi per il suo compleanno.

Non aveva deciso di strafare dato che alla fine Toni non avrebbe potuto raggiungerla a causa di una sessione di esami che non poteva essere rimandata, così aveva organizzato una piccola cena con i suoi amici più stretti, cercando di distrarsi un minimo dal dolore che le provocava la mancanza della sua ragazza.

Non averla con sé nemmeno in quel giorno abbastanza importante la distruggeva, ma sapeva che non poteva farci nulla tranne accettare quel grande inconveniente.

Il suono del campanello la distrasse dai suoi pensieri, così si affrettò ad andare ad aprire, sorridendo non appena si ritrovò davanti tutti i suoi amici.

«Auguri rossa!» Esclamarono gli invitati all'unisono, coinvolgendola in un confortante abbraccio di gruppo che la fece scoppiare a ridere dopo qualche secondo.

Si sentiva veramente fortunata ad avere delle persone così speciali al suo fianco, capaci di migliorarle le giornate anche in quei periodi in cui tutto sembrava andare a puttane.

«Come stai?» Le chiese qualche minuto più tardi la corvina, prendendola in disparte, mentre gli altri si accommodarono sul divano.

«Mi manca» ribatté semplicemente, non fece nomi, ma Veronica capì immediatamente a chi si stesse riferendo.

«So che è difficile Cher, ma appena finirà quel che sta facendo potrete festeggiare come si deve.» Rispose, cercando di sollevarle un minimo il morale.

«Spero che accada presto, ho bisogno di stare tra le sue braccia.» Mormorò, venendo travolta da un abbraccio.

«So che non ha valore come uno di Toni, ma è sempre meglio di niente.»Scherzò l'amica, stringendola forte.

«Grazie per esserci sempre V, sei così speciale.» Sussurrò, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo.

«Anche tu rossa.» Ribatté accarezzandole delicatamente la schiena.

Dopo di che presero posto accanto agli altri, cominciando a ridere e scherzare senza freno, cercando di cacciare la tristezza che stava assediando il cuore di Cheryl.

«Allora la nostra Topaz come sta?» Domandò Sweet Pea con un grande sorriso, guadagnandosi delle occhiatacce da gran parte degli amici.

«Che c'è ?» Aggiunse abbastanza confuso, inarcando un sopracciglio.

«C'è che non potevi fare domanda più sbagliata.» Affermò Fangs, tirandogli un piccolo schiaffetto dietro la nuca, facendo ridacchiare la rossa.

«Tranquilli ragazzi, è tutto okay. Toni sta molto bene, ovviamente sentiamo la nostalgia dell'altra, ma cerchiamo di tirare avanti, nella speranza di vederci il prima possibile.» disse cercando di forzare un sorriso

«So che la situazione è abbastanza complicata, ma non dubitare mai di lei o del suo amore, la conosco da quando siamo piccoli è non l'ho mai vista così innamorata. Non puoi immaginare come si illuminavano i suoi occhi ogni volta che mi parlava di te.» Ammise il moro, facendola sorridere ampiamente.

«Grazie per avermelo detto Sweet.» ribatté con gratitudine, ricevendo in risposta un caloroso sorriso.

Dopo di che la serata continuò abbastanza tranquilla, e dopo aver cenato si sistemarono nuovamente sul divano, parlando del più e del meno fin quando a Betty non venne un idea.

«Perché non chiamiamo Toni? Almeno facciamo finta che sia con noi.» Disse infatti, guadagnandosi solo delle risposte positive, così estrasse il telefono dalla tasca, avviando una videochiamata.

«Toniii!» Esclamarono tutti insieme non appena videro l'immagine della loro amica proiettata sul telefono della bionda.

«Ciao ragazziii» Ribatté con entusiasmo.

«Dov'è la mia ragazza?» Aggiunse subito dopo, corrugando la fronte.

«Ti pareva che non chiedevi di lei.» La sfotté Veronica, facendola ridere.

«Ciao amore mioooo» Affermò baciando la telecamera non appena passarono il telefono alla rossa che le sorrise amorevolmente.

«Mi manchi tanto TT» sussurrò, cercando di trattenere le lacrime.

«Anche tu piccola.» Ribatté facendo il broncio, osservandola teneramente da dietro il telefono.

«Come stanno andando le lezioni?» Le domandò Cheryl, cercando di deviare il discorso, non volendo piangere davanti ai suoi invitati.

«Benissimo, sto riuscendo ad ottenere il punteggio massimo in quasi tutte le prove.» Rispose con un grosso sorriso.

«Sono fierissima di te.» Ribatté.

«Grazie Cher.» sorrise.

«Ora però ho io una domanda per te.» Aggiunse.

«Dimmi tutto TT» le disse con la piena attenzione rivolta verso di lei.

«Non è che potresti venirmi ad aprire, sai si gela qui fuori.» Disse sinceramente, facendola bloccare sul posto mentre le sue mani iniziarono a tremare.

Guardò stupita i suoi amici che sorrisero complici, e dopo di che si alzò velocemente da sofà, avviandosi verso la porta, tirando giù la maniglia, aprendola lentamente, sentendo le sue gambe iniziare a cedere non appena la vide.

Non disse nulla, si limitò semplicemente a buttarsi tra le sue braccia, stringendola fortemente dalle spalle, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo mentre prese a piangere incessantemente.

«Auguri amore.» Sussurrò Toni contro il suo timpano, tenendo una presa salda intorno ai suoi fianchi, chiudendo gli occhi per godersi a pieno il momento.

Passarono diversi minuti a coccolarsi, mentre Cheryl non riusciva a fermare il flusso delle sue lacrime, facendo sorridere amorevolmente la sua ragazza che continuava ad accarezzarla cercando di farla calmare.

«Che ci fai qui?» Mormorò, tirando leggermente indietro il volto per poterla guardare negli occhi.

«Sono riuscita ad anticipare le prove ma non te l'ho detto perché volevo farti una sorpresa. Ora però basta piangere, sono qui piccola.» Disse dolcemente, asciugandole le gote, per poi catturarle le labbra, facendole indugiare lentamente l'una contro l'altra.

«Mamma mia quanto ti amo.» Mormorò Cheryl contro le sue labbra, stampandole numerosi baci a stampo, non riuscendo a staccarsi da lei.

«ti amo anch'io» Ribatté, afferrandole successivamente la mano, avviandosi verso i suoi amici per salutarli, per poi tornare dalla sua ragazza, abbracciandola nuovamente.

«Beh? Non parli più?» La sfotté con un grande sorriso.

«Scusa, sto solo cercando di metabolizzare ciò che è appena successo.» Sussurrò, giocando con le sue dita.

«È reale, okay? Mi vedi, sono qui.» Le disse con un grande sorriso, rimboccandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, baciandola nuovamente, per poi posizionare le proprie mani sotto le sue cosce, sollevandola da terra per prenderla in braccio, andandosi ad accomodare su una delle poltrone, lasciandola posizionata a cavalcioni su di lei, permetndole di nascondesse la testa contro il suo petto, mentre le accarezzava dolcemente i capelli.

«Rossa ti sei trasformata in una cozza?» Domandò Archie dopo qualche minuto, non ricevendo risposta, portando Toni a sorridere ancora di più non appena sentì una presa più forte intorno al suo collo.

«Amore va tutto bene?» Sussurrò, baciandole la tempia, continuando a lenirle la schiena, osservandola annuire.

«Sono così felice che tu sia qui.» Mormorò in risposta, facendole sciogliere il cuore.

«Anche io sono contenta di essere qui.» Ribatté, baciandole il capo, stringendola ancora più forte.

«Che ne dici di aprire i regali?» Aggiunse.

«Li ho già per aperti tutti» disse stringendosi nelle spalle.

«Beh i miei no.» Ridacchiò, facendola sedere meglio sulle sue coscie per poi porgerglieli.

Scartò i primi due che prevedevano un vestito rosso e del materiale da disegno, fin quando non arrivò l'ultimo, nonché quello più importante.

«TT non capisco.» Affermò, alternando lo sguardo dal foglio di carta che aveva in mano al viso della sua ragazza con un espressione abbastanza confusa.

«È una delega da parte dei miei, dove sanciscono che mi lasciano sotto la tutela di Nana Rose. » Rispose con entusiasmo.

«Continuo a non capire.»

«Da oggi torno a vivere a Riverdale, e staremo insieme nella stessa casa.» Disse con un ampio sorriso, chiudendo gli occhi non appena Cheryl si fiondò sulle sue labbra, tenendola stretta a se.

Anche quella volta, il loro amore aveva vinto su tutto.

Spazio autrice

Mi fa schifo , sono presa male, mi mancano le choni.

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