Baci nell'ombra (Disponibile...

By saradardikh

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Capitolo 13
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Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Momento euforia!
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
La storia continua...?
Sequel si o no?
Capitolo 48
Uscita sequel!
Cartaceo!
Jesh are back
Baci nell'ombra
Meet Sara
Baci scoperti is OUT!
#MeetSara

Capitolo 20

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By saradardikh

Capitolo 20

Jennifer's Pov

"Jen...",mi dice dopo un lungo silenzio.

Odio chi mi chiama cosi ma in quel momento decido di non farci caso.

"Dimmi".
"Ah adesso non mi rimproveri? Ti ho chiamata Jen,allora? Niente insulti?".
"Sei troppo ubriaco non ne vale la pena,ora rimettiti seduto non voglio che tu mi vomiti addosso".
"Oh se sei sempre cosi gentile allora dovrò ubriacarmi più spesso",ride.
"Dov'è finita la brunetta?".
"Oh quella...chi lo sa non l'ho più vista,l'avrà risucchiata il terreno o rapita qualcuno. Ho letto di molti rapimenti ultimamente,oddio e se rapiscono anche te?", all'improvviso si mette a sedere sull'erba,"Copriti la faccia cosi non ti rapiscono",conclude mettendomi le mani in faccia.
"Josh smettila,non mi rapisce nessuno",rido io.

E' una scena assurda e lui è cosi ubriaco da farmi tenerezza.

"E tu che ne sai? Io ti rapirei".

Ma si può sapere quanto alcool ha ingurgitato?

"No non lo faresti,mi troverebbero subito".
"Ti metterei nella tasca, sei cosi piccola",stringe il pollice con l'indice per indicare la piccolezza,"Ma anche cosi grande",conclude aprendo le braccia.
"Josh non si può essere piccoli e grandi,sono due cose opposte".
"Ma tu sei un groviglio di opposizioni Jennifer Milton. Sei grande e piccola,cosi stronza e buona,acida e dolce,menefreghista e protettiva. Impazzirò standoti accanto".
"Non devi starmi accanto".
"Ma io voglio starti accanto".

Assaporo quelle parole e le incido bene nella mia mente.
Lo osservo attentamente per non scordare questo momento. I jeans stretti da un cintura marrone. La maglia bianca bucherellata nei bordi,con qualche macchia di solo dio sa cosa. Gli occhi neri,le guance un po' arrossate per via dell'alcool,i suoi capelli che non hanno un verso definito e le sue parole.
Non avrebbe mai detto nulla del genere da sobrio forse nemmeno le pensa davvero le parole che sta dicendo. Non si sarebbe mai aperto con me riguardo a Caroline,non sarebbe mai venuto da me a scusarsi e non avrebbe mai detto che ha una visione cosi contorta ma bella di me,ma sopratutto non avrebbe mai detto che vuole starmi accanto.

"Il taxi,finalmente!".

Quanto diavolo di tempo ci ha messo? Lo stavano trainando con una corda?

"Oh ecco adesso te ne vai", Josh alza le mani teatralmente in aria.

E' ubriaco fradicio seduto sull'erba da solo. Fa freddo e Meredith e Drake sono andati via da un pezzo ormai. Se tornava dentro avrebbe sicuramente bevuto di nuovo,se rimaneva fuori si sarebbe rimesso alla guida facendo chissa quale incidente disastroso.
Vuoi rimanere ancora per molto qui a pensare a tutti i lati negativi del lasciarlo da solo o aiutarlo?
Perché dovrei?
Oh non so forse,perché ha mollato la bruna ubriacandosi riguardo a questa situazione? Oppure perché ti ha rivelato una delle più grandi delusioni della sua vita?
Maledetta coscienza!

"Dai avanti sali",ordino distrutta da questo tempo sola con lui.
"Dove?".
"Ma come dove sul taxi!".
"Dove andiamo?".
"A casa".
"Non ci voglio andare a casa?",si imbroncia e incrocia le braccia come un bimbo.
"Non fare il bambino,stai male dobbiamo andare a casa".
"Ah allora andiamo a casa tua",dice con un ghigno malizioso.

Non posso crederci in queste condizioni continua a mantenere la sua facciata maliziosa.
Aggiungerei anche che nonostante le sue condizioni continua a essere estremamente bello.

"Ascolta ragazzina io non ho tempo da perdere. sale o no?",chiede infastidito il taxista sporgendosi dal finestrino.
"Ehi brutto vecchio non le parlare cosi",quella frase di protezione mi addolcisce ma non è il momento di sentimentalismi.
"Zitto Josh! Scusi davvero lo aiuto ad alzarsi e veniamo subito".

Mi chino per prenderlo e tirarlo su. Ma quanto è pesante? Cosa mangia? Ferro?

"Sei strapesante".
"Si infatti forse dovrei essere io a prendere in braccio te".

Si alza e mi prende velocemente in braccio. Un piccolo gridolino esce dalla mia bocca ma non è nel pieno delle sue forze e quindi cadiamo entrambi.

"Mi sono stancato,se non dovete salire io me ne vado".
"Nono ora mi alzo,solo un'attimo di pazienza perfavore",mi stupisco della mia gentilezza.
"Jen ma ti sta guardando il sedere! L'ho visto mentre ti alzavi,ti guardava. Stupido vecchio non voglio entrare nel tuo lurido taxi non guardarla!".

"Josh stai zitto dannazione".
"Oh basta chiamate un'altro taxi non mi va di giocare con due adolescenti ubriachi",e mette in moto andandosene.

Succede tutto di fretta. Il taxi se ne va,io sono in piedi a guardare il veicolo che avrebbe dovuto salvarmi da questa situazione riportandomi a casa e Josh continua a rimanere steso per terra come un'ebete. Sono davvero stanca!

"Ma cosa ti salta in mente?Sono le due di notte! Sai quanto ci vorrà prima che arrivi un'altro taxi?".
"Ma quello ti guardava il sedere!", dice arrabbiato.

Sta davvero facendo una 'scenata di gelosia'?

"L'alcool ti da alla testa".
"Tu mi dai alla testa!".
"Stai zitto prima che ti strangoli con la mia borsa".
" 'Jennifer vi ammazzo tutti con la mia simpatia e' tornata ",escalma lui ironico.
"Non fai ridere", dico però ridendo.

E' inevitabile ridere,siamo al culimine del ridicolo.
Un Josh Cliver ubriaco sull'erba che mi dice cose insensate e una me racchiusa in un fazzoletto che la gente aveva il coraggio di chiamare vestito che ascolta le sue parole e lo aiuta. Cosa sarebbe successo adesso? Una melissa che si decide a indossare una sciarpa?

"Però stai ridendo,quindi un po' ti faccio ridere,sei bella quando ridi. Avevo un gatto tutto arancione,ti somiglia molto".
"Mi stai paragonando a un gatto?".
"Si ma era un gatto davvero bello".
"Ma io non sono un gatto".
"Magari lo sei e non lo sai",dice Josh con fare filosofico.
"Questa conversazione non ha un minimo di logica,ora chiamo un'altro taxi".

Prendo il cellulare e ovviamente siccome non basta essere in questa situazione il cellulare è scarico. Se la sfiga avesse un nome si chiamerebbe Jennifer Milton.
Non faccio in tempo a sbloccarlo che si è già spento visto che era al 1%. Non lo uso mai perciò non avevo pensato di metterlo in carica.

"Dammi il tuo telefono Josh".
"Dipende chi vuoi chiamare. Il tuo ragazzo? No,non te lo do è mio".
"Non ho il ragazzo,ora dammi il cellulare".

Davvero non capisco il perché di queste improvvise scene di gelosia.

"Vuoi chiamare Drake?",uno sguardo di dubbio si creò sul mio viso.

Cosa centra Drake ora? Sicuramente ora sarà piegato sulla tazza del water a vomitare. Povero riccioli d'oro.

"Lo sapevo,vuoi chiamare lui. Sapevo ti piacesse. Stupido fascino dei riccioli".
"Stupido fascino dei riccioli?",rido ovviamente a quella sua assurda supposizione,"Voglio solo chiamare un taxi e il mio cellulare è scarico".
"Mm vieni a prendertelo",si indica con il suo indice. So dove vuole arrivare.
"Non pensarci neanche,dammelo e basta".
"Oh be allora staremo qui tutta la notte".

Il pensiero dello stare tutto il tempo su questo vialetto al freddo,mi fa solo innervosire di più e discutere con un'ubriaco è inutile. Tanto domani non si ricorderà nulla.

"Va bene dimmi dove lo tieni".
"Troppo facile cosi,sarà in una di queste tasche",dice beffardo.

Un taschino sul petto della sua maglia. Impossibile sia li,si vedrebbe in evidenza.
Due tasche nella giacca che è buttata per terra, Nemmeno li,lo avrei percepito per tutte le volte che me l'ha lanciata addosso stasera.
Le tasche dei jeans. Guardo le sue tasche e poi guardo lui che mi guarda divertito e malizioso.

"Ti odio",dico io avvicinandomi a lui.
"Non è vero", soffia nel mio orecchio.

Rabbrividisco all'istante a quel tocco.
Avanti Jennifer non è il momento di far ballare la fiesta ai tuoi ormoni,persino io sto raggelando a forza di star qui! Prendi quel cellulare.
Metto una mano nella tasca sinistra davanti,senza mettere la mano dentro,solo tastando la tasca,niente.
Faccio la stessa cosa con la tasca destra,niente nemmeno li.
Il tutto sotto il suo ghigno beffardo. Gli tirerei un pugno se non fosse per il fatto che dopo mi sarei sentita solo più in colpa di quanto già non lo fossi.
Faccio la stessa cosa con la tasca sinistra posteriore.
Se qualcuno ci vedesse da fuori penserebbe chissà cosa invece sto solo cercando disperatamente di tornare a casa.

"Jennifer sei davvero una pervertita! Mi stai toccando il sedere?",urla Josh divertito.
"Zitto imbecille,non urlare! Se tu mi dessi subito il telefono non sarei costretta a fare questa idiozia".

Come se ti dispiacesse,bugiarda.


"Ma queste cosa diavolo sono?",domando facendo vedere a Josh l'aggeggio che avevo estratto dalla tasca.
"Sono delle chiavi non vedi? E poi dovrei essere io quello ubriaco",dice con tono da rimprovero.
"So cosa sono,sei venuto in auto?".
"Certo come sennò?".
"Ma quanto puoi essere stupido da uno a dieci? Cento! Hai la macchina e mi hai fatto fare tutto questo casino per il taxi?".

"Ma tanto non riuscirei a guidare".
"Guido io,santo cielo!".

Mi guarda un po' stranito come per assimilare cosa ho appena detto.

"Hai la patente?".
"Si, cosa hai da guardare?Dimmi dove hai parcheggiato".

In realtà ho anche una macchina,se non di più,poste nel garage da usare,ma questo non ha importanza.

"Oh ma sei piena di sorprese! Cosa succede ora? Tiri fuori una scimmia dal culo?".
"Josh ma ti vuoi riprendere?".
"Non posso", ride,"Ho bevuto troppo".
"Dove hai la macchina?".
"Dovrebbe essere un po' più avanti".
"Più avanti dove?".
"Ehi non sono un navigatore!".
"Non ti ricordi dove l'hai messa vero?".
"Può essere".

Andiamo avanti per la stradina,premendo il pulsante delle chiavi in modo da capire dove sia l'auto. Con un Josh appeso sulla spalla ,tre cadute dopo e un ginocchio un po' sbucciato finalmente entriamo in macchina.

"Che impresa,ma chi me l'ha fatto fare?",dico allanciandogli la cintura.
"Allora dove abiti?".

Mi guarda perso,ti prego dimmi che non sta per dirlo,ti prego.

"Io ecco,non me lo ricordo",ammette timido.
"Come puoi non ricordarti dove abiti? Sei ubriaco non hai avuto una perdita di memoria.Dannazione!".

Continua a guardarmi con quella faccia da pescie lesso che mi fa innervosire sempre di più. Decido perciò di chiamare Meredith sperando non dormisse.

"Meredith sono Jennifer".

"Jennifer dimmi", dice con la voce impastata sicuramente dal suo sonno che ho interrotto.
"Scusa ti ho svegliata?".
"Si ma tranquilla,sei arrivata ora a casa?".
"Ecco in realtà...",ma non finisco la frase che quel concentrato di stupidità al mio fianco da voce ai suoi pensieri.
"Sorellina no tranquilla non ci hanno rapiti ma Jennifer stava per stuprarmi per prendere il mio cellulare. Dovresti stare più attenta a lei sai?".

Divento rossa per la vergogna che mi sta facendo provare con sua sorella.

"Jennifer ma che succede? Perché sei con Josh?".
"Perché questo coglione di cui ancora non mi capacito di come possa essere tuo fratello è ubriaco fradicio,mi avrà fatto cadere un centinaio di volte,ha fatto scappare il taxista che doveva portarmi a casa e ora non si ricorda nemmeno dove abita".
"Sorellina volevano rapirla,davvero,l'ho salvata".
"Ma vuoi stare zitto? Nessuno voleva rapirmi".
"Si invece ma tu sei troppo cieca,se ti mettono in un sacco non provare a chiedermi di venire a salvarti".
"Preferisco rimanere nel sacco piuttosto che essere salvate da te".

Sento la risata sonora di Meredith dall'altro lato del telefono.Cosa ha da ridere? C'è da piangere.

"Meredith davvero non mi sembra sia il momento di ridere".
"Scusa ma il fatto che stiate litigando anche in un momento del genere è troppo buffo".

Ha ragione. Stiamo davvero litigando su come si dovessero svolgere le azioni di un'eventuale rapimento?

"Puoi solo dirmi dove abitate cosi lo riporto?",poggio la testa sul volante.
"Accendi il gps,sulle destinazioni dovrebbe esserci la via di casa nostra,cosi ti sarà più facile".
"Grazie Meredith davvero,questo non si ricorda nemmeno come si chiama".
"Chiamami pure 'dio del sesso'",esclama lui.
"Ma vuoi stare in silenzio? Mi stai irritando".
"Anche tu mi irriti ma ti lascio guidare la mia auto".
"Lo faccio per riportarti a casa razza di imbecille ubriacone perverso".
"Ragazzii!",la voce e la risata di Meredith ci fa finire di nuovo la discussione.

E' assurdo come mezz'ora fa eravamo seduti sul prato in silenzio con le mani unite mentre mi parlava di una situazione passata cosi personale e ora siamo sulla sua auto a litigare.

"Meredith puoi farmi un'ultimo favore?".
"Certo dimmi".
"Puoi chiamarmi un taxi? Cosi quando arrivo da te posso andare diretta a casa?".
"Ma Jennifer puoi prendere l'auto non preoccuparti".
"Nono va bene cosi grazie".

Pensare che il giorno dopo dovrebbe venire a casa mia per riprendersela probabilmente non ricordandosi nulla non mi va affatto.

"Va bene quando arrivi a casa non suonare. Mandami un messaggio vi aspetto sveglia".
"Grazie e scusa ancora Meredith a dopo".

No davvero qualcuno mi dia una spiegazione logica di come un simile angelo possa essere anche solo una lontana parente di questo energumero?
Energumero per cui provi qualcosa oserei dire.

Non è il momento per questa inutile conversazione.
Non è mai il momento!

"Partiamo? Viaaa! Bruum Bruum",mima Josh il tutto con le braccia e lo sguardo serio
"Non ho ancora nemmeno messo in moto".
"Eppure sembrava che andassimo velocissimo",socchiude un po' gli occhi e si appoggia più profondamente al sedile
"Ma quanto hai bevuto?",dico mettendo in moto e cominciando a seguire le indicazioni del navigatore.
"Ero cosi arrabbiato perché non mi ascoltavi. Te l'ho già detto che non penso quelle cose vero?".
"Si Josh me lo hai già detto".
"Mi credi?".

Mi guarda con lo sguardo più sincero che io abbia mai potuto vedere in lui. Gli occhi non sono solo neri ma anche pieni di verità. Per la prima volta vedo una sfaccettatura in lui e il fatto che fosse la sincerità mi allegerisce il cuore.

"Si,ti credo".
"Perfortuna sennò sarei impazzito...",rido silenziosamente cercando di non sbagliare strada.
"Jennifer".
"Si?".
"Secondo te perché ha fatto cosi?".
"Di chi parli?".
"Caroline".

Aumento la presa sul volante inconsciamente. Solo sentirne il nome mi sta facendo innervosire. È possibile odiare una persona senza saperne ne l'aspetto ne il carattere?
A quanto pare si. Come si può essere cosi meschini e ignobili?

"Io,beh ecco,non lo so. Le persone fanno cose stupide".
"Già nemmeno io,ma tanto van via tutti lasciandoti solo prima o poi".
"Non dire cosi".
"Vuoi dire che non è vero?".

Non so come rispondere a quella domanda perché io la penso come lui.
Puoi avere attorno tutte le persone che vuoi ma alla fine morirai da solo.
Quando avrai problemi sarai da solo,quando andrà tutto storto sarai da solo.
Ma non posso certo esprimere questo pensiero con lui in questo stato.

"Hai Meredith. Lei è tua sorella e ti vuole davvero bene lo vedo nel modo in cui sorride quando la saluti con un bacio sulla testa. Non ti lascierebbe mai",mi guarda con la testa appogiata al sedile,"E poi ovviamente c'è Drake. Siete uno l'opposto dell'altro credo sia proprio per questo che andiate tanto d'accordo. Prova tanta stima per te e la sua amicizia è più che fedele senza dubbio".

"Come fai a dire queste cose? Sei qui da pochissimo".
"A volte si capiscono molte più cose in poco tempo anziché riflettendoci una vita".
"E tu?".
"Io cosa?",chiedo un po' nel panico.
"Tu resterai?".

Perché deve farmi questa domanda? Ci siamo sempre odiati sin dal primo momento perché ora deve chiedermi di rimanere al suo fianco. I momenti in cui avrei voluto riempirlo di lividi con una mazza si sovrappongono assieme a quelli in cui avrei voluto semplicemente stare con lui in silenzio guardando i suoi occhi di pece e passando la mano tra i suoi capelli ramati.
La biblioteca,Meredith,la gelosia, i suoi complimenti,le sue scuse,le sue parole cattive,il suo tocco che mi dava i brividi,il muretto,l'odio,l'affetto.
Un miscuglio di emozioni e immagini navigano nella mia testa alla velocità della luce.

"Io credo di si,di rimanere".
"Lo credo anche io. Forse in un modo un po' contorto ma rimarrai",fa un piccolo sorriso guardandomi e non posso che ricambiare.

Non so cosa sta succedendo nemmeno cosa stia provando in quel momento. Non mi importa se sto guidando con un dolore allucinante ai piedi per colpa di questi tacchi,non mi importa se questa macchina ora puzza insopportabilmente d'alcool e nemmeno che non ho la minima idea di dove stia andando visto che sto seguendo un navigatore che sembra stia dando di matto da tutte le curve che mi sta facendo fare. Non mi importa niente di nulla perché non so per quale assurdo motivo ma ora mi sento felice.
E comunque sia domani non si ricorderà nulla.

"Jennifer!",dice improvvisamente girandosi verso di me
"Cosa?",chiedo preoccupata
"Io devo,oddio devo...",e si porta la mano davanti alla bocca.
"Oddio no ti prego Josh non vomitare ora, non qui".

Aumento la velocità della macchina per raggiungere la stazione di servizio che avevo visto in fondo alla strada. Ci manca solo il vomito! Scendo veloce dalla macchina e non faccio in tempo ad aprire la sua portiera che vomita sul mio vestito.

"Josh cazzo! Stai scherzando?",ma non ricevo una risposta solo altro suo vomito. Stavolta per terra perfortuna.
Ma che scena romantica!
Non mi sembra il momento. Sto per vomitare anche io dallo schifo,ha vomitato sul mio fottuto vestito.
Nemmeno ti piaceva quel vestito.
Ciò non vuol dire che volevo che qualcuno ci vomitasse sopra,con me dentro poi!

"Jennifer scus...",e vomita ancora.
"Zitto prima che decida di prendere la macchina e lasciarti sulla strada!".
"Non lo faresti mai",dice pulendosi la bocca con la manica ridendo.

"Stai davvero ridendo in un momento del genere? Non potevi aspettare qualche minuto in più per vomitare?".
"Non ho il vomito a comando sai?".
"Che schifo. Ti senti meglio almeno?".
"Si decisamente".
"Allora sono ancora più frustrata di prima",dico provocando in lui una risata.
"Aspettami qui,vado a comprare una bottiglia d'acqua e dei fazzoletti in quella stazione,torno subito cerca di non ucciderti".
"Ci proverò".

Vado verso la stazione. Che orrore. L'igiene è vietata per caso?
Non che tu sia il massimo del pulito ora.
Quasi mi ero scordata di avere del vomito addosso assieme allo sguardo schifato del commesso. Cos ha da guardare? Questo posto fa schifo tanto quanto il mio vestito ora.

"C'è un bagno?".
"Infondo a destra",dice burbero guardandomi sempre schifato
"Nemmeno se mi costringessero con la forza",urlo entrando e uscendo da quello schifo di bagno in meno di mezzo secondo.
"C'è qualche problema?".
"Ma ha visto quel bagno? È un orrore,sa cos'è del sapone?".
"E lei sa cosa sono dei vestiti puliti?",risponde in tono il burbero commesso.
"Questo è un incidente di percorso",indico la chiazza sul mio vestito.

Esco arrabbiata da quella stazione da quattro soldi ,che dovrebbero chiudere per residui chimici inidentificabili,con l'acqua e dei fazzoletti.

"Bevi e pulisciti",lancio addosso a Josh gli acquisti.
"Sempre gentile".
"Lo sono stata fin troppo!".
"Perché non ti sei pulita?",chiede Josh dopo aver bevuto un sorso d'acqua.
"Perché quello non era un bagno! Rischiavo di prendere un'infezione africana solo guardandolo!".
"Sei anche schizzinosa ora?",chiede ridendo sotto i baffi.
"Non sei tu quello con del vomito addosso ti ricordo!",dico imbronciandomi e incrociando le braccia. So che è infantile ma quando sono arrabbiata mi viene automatico farlo.
"Vieni qui", mi dice ma io indietreggio senza nemmeno accorgermene,"Avanti Jennifer non voglio farti niente ma non riesco ancora a stare da solo sulle mie gambe senza cadere come un coglione".

Mi avvicino piano a lui e con un fazzoletto bagnato comincia a pulirmi il vestito.
Sarebbe stata anche una scena abbastanza dolce se non fosse tutto contornato da questo schifo di vomito. Mi pulisce attentamente il vestito ma ogni tanto socchiude gli occhi come se non riuscisse a centrare sempre la macchia. Ha già sbagliato tre volte bagnando il vestito in un punto più che pulito e io rido ovviamente di quanto fosse buffo in quel momento.

"Oh dannazione",mi prende per un fianco stringendolo forte con la mano e avvicina il mio stomaco ancora di più alla sua faccia.

"Co-cosa f-fai?",domando sorprendendomi da quel gesto.
"Cerco di pulirti se magari smetti di muoverti".

Sto battendo freneticamente il piede per terra facendo muovere anche la gamba di conseguenza. Mi sto agitando solo perché mi ha toccato il fianco avvicinandomi a se.
Sembro un'adolescente sfigata in preda a una crisi di ormoni.

"Finito".
"Avanti ti aiuto a salire in macchina,andiamo".

Finalmente dopo altri quindici minuti di macchina e un Josh ubriaco che discute con se stesso su chi fosse meglio tra un drago e una panocchia salata arriviamo a casa.

"Siete arrivati! Ma quanto ci avete messo?",domanda una Meredith seduta con addosso una vestaglia sulla scalinata.

Ora capisco perché Josh quando mi accompagnò a casa in moto non fu sorpreso dalla mia immensa abitazione,stessa cosa per Meredith.
La loro casa è grande tanto quanto la mia anzi il loro giardino è anche più immenso.
Chissà che lavoro fanno i loro genitori,sicuramente non spazzano via le foglie dai parchi.

"Abbiamo avuto un problema di percorso".
"Lo vedo",indica il mio vestito ormai ridotto uno schifo.
"Lascia perdere,aiutami a tirarlo fuori dalla macchina".
"Ancora non si è ripreso?".
"Si ma le sue capacità motorie sono pari a quelle di un bambino di due anni".
"Capisco",mi risponde ridendo nella sua vestaglietta rosa. Se la vedessi dormire crederei che lei sia una bambola di porcellana e non una ragazza.

Portiamo Josh verso la sua camera e lo butiammo sul letto,perfortuna ci sono poche scale perché la mia schiena stasera non regge più. Sono davvero curiosa di vedere com'è fatta camera sua ma il buio offusca la mia visuale. Vedo solo un letto a due piazze e forse qualche cornice qua e là nella stanza,tutto ciò che mi permette la luce flebile della luna.

"È arrivato il taxi",dice Meredith guardando fuori dalla finestra della stanza.
"Oh perfortuna,allora io vado ci vediamo lunedi a scuola".
"Aspetta Jen,dammi quel vestito lo metto a lavare ti do dei vestiti puliti".
"Cosa?No non c'è ne bisogno".
"Vuoi davvero entrare in quel taxi e farti tutto il tragitto fino a casa tua con quello schifo addosso?".

Il suo ragionamento non fa una piega perciò sospiro abbattuta.

"Aspettami qui torno in un baleno",e scompare dalla porta.

Josh si è addormentato,da non crederci. Noi a momenti ci si rompe la trachea per aiutarlo e lui si addormenta senza neanche un grazie. Riesci a farsi odiare anche mentre dorme!

YPsl


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