24 Luglio.
Poche ore al gran giorno.
Jisoo doveva passare la notte prima del matrimonio a casa di Jennie, insieme a Chaeyoung e Lisa.
Avrebbero dormito tutte insieme, anzi, avrebbero cercato di dormire, provando ad alleviare l'ansia che assaliva tutte loro e non solo la futura sposa.
Quel giorno era stato progettato, sognato, immaginato nei minimi dettagli da così tanto tempo,
che il fatto che fosse finalmente arrivato, creava in tutte loro talmente tante aspettative che la realtà rischiava di non esserne all'altezza.
«Tra poche ore ti sposi...», disse Chaeyoung, nel buio della stanza poco dopo aver spento la luce, fissando il vuoto.
«Già, me lo sto ripetendo da tutto il giorno e continuo a non crederci comunque», ammise Jennie.
Silenzio.
«...ragazze? Mi promettete che non cambierà niente? Che resteremo le matte di sempre anche quando sarò diventata una moglie?», chiese poi all'improvviso.
Jisoo sorrise nel buio.
La inteneriva il fatto che Jennie si stesse rendendo conto di stare per compiere un passo fondamentale della vita, una tappa che poteva stravolgerle l'esistenza, e che per quanto fosse felice, dall'altro lato era spaventata da tutti i cambiamenti che avrebbe comportato.
«Certo che sì, sarai la nostra pazza Jennie anche con la fede al dito», la rassicurò Jisoo.
«La fede al dito...», ripetè Lisa come se anche lei dovesse abituarsi all'idea.
Dovevano farlo tutte probabilmente, convincersi in una sola notte a crescere, a capire che le quattro ragazzine che sognavano di diventare grandi un giorno, lo erano diventate veramente.
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Come avevano previsto, non erano riuscite quasi a chiudere occhio.
Si alzarono presto spinte dall'ansia e
cominciarono a prepararsi.
Jennie indossò una sottoveste in seta bianca e la vestaglia abbinata, attendendo l'arrivo di trucco e parrucco, che non tardarono ad arrivare e si misero subito all'opera.
La casa, che fino a poche ore prima era immersa nella quiete della notte, diventò caotica come un set fotografico: gente che andava e veniva, fermento ovunque, il campanello di casa che suonava ogni cinque minuti.
Il fotografo cominciò a immortalare tutta la preparazione della sposa: dell'acconciatura, un raccolto basso ed elegante che le incorniciava il viso, al trucco, uno smokie eyes sui toni del marrone, che esaltava ancora di più gli occhi da cerbiatto di Jennie.
Nel mentre, le tre damigelle si aiutarono l'un l'altra a indossare l'abito color amaranto che avevano scelto tempo prima.
Non appena Chaeyoung le chiuse la zip, Jisoo si guardò allo specchio: si trovò ancora più bella della prima volta che lo aveva indossato. I lunghi capelli acconciati in un semiraccolto le ricadevano in morbide onde sulle spalle e piccoli diamantini alle orecchie le illuminavano il volto.
Sorrise alla sua stessa immagine.
Non vedeva l'ora di vedere Taehyung: si domandava come sarebbe stato, come l'avrebbe guardata, se sarebbe riuscita a fargli perdere le parole.
L'avrebbe raggiunta lì a casa di Jennie a preparazione finita, per recarsi insieme alla cerimonia.
Sentiva il cuore batterle dall'emozione tanto che continuava a ripetersi:
"Non sei tu a sposarti Jisoo , tranquillizzati".
Aiutarono Jennie a vestirsi e appena le allacciarono l'ultimo bottoncino dell'abito la guardarono, cercando di trattenere le lacrime per non rovinare il trucco.
Era splendida, un angelo candido ed elegante, avvolto in un abito semplice ma che riusciva a mettere in luce tutta la sua bellezza.
Il corpetto in pizzo, evidenziava le spalle e le lunghe braccia affucolate, mentre la gonna scendeva morbida a terra, creando delle leggere onde a ogni suo movimento.
«Kai rimarrà senza fiato», disse Lisa, guardandola con gli occhi lucidi.
Jennie sorrise e tirò un lungo respiro, probabilmente per trattenere le lacrime e l'emozione che la stava invadendo.
Jisoo le si avvicinò, porgendole il bouquet, composto da rose bianche e fiori d'arancio, guardandola con tutto l'affetto che le legava.
Si fissarono intensamente senza dire nulla, ma riuscendo a esprimersi tutto ciò che le parole non riuscivano a dire.
Erano pronte ad accompagnare Jennie verso il suo amore, la sua vita, il suo futuro.
La casa si era riempita di parenti e amici, che cominciarono a defluire, attendendo l'uscita della sposa.
Le tre damigelle uscirono di casa, anticipando Jennie che stringeva il braccio di suo padre.
Jisoo notò subito, dietro la piccola folla di invitati, una figura accanto a un suv nero: mani in tasca, completo blu elegante, camicia bianca e cravatta abbinata, i capelli neri tenuti indietro con del gel.
Aspettava in piedi sotto il sole di luglio e sentì subito i suoi occhi puntarle addosso.
Cominciò ad andargli incontro, con il cuore che le martellava nel petto, sperando che la sua andatura sui tacchi non risultasse troppo scoordinata.
Lo vide sorridergli da lontano, con quel suo sorriso dolce e squadrato e lei, senza nemmeno accorgersene, fece lo stesso.
"È bellissimo, è esattamente come volevo che fosse", pensó tra sé sognante.
Non appena arrivò di fronte a lui, lo vide osservarla dalla testa ai piedi, con uno sguardo diverso da quello rapace e furbo che solitamente aveva, ma imbarazzato e impacciato.
Rimase in silenzio senza dirle nulla, ma continuando solo a guardarla.
«Cciao...», fece lei timidamente, come se si conoscessero per la prima volta.
«Scusa è che...sei, sei... non trovo le parole...»
Jisoo arrossì e sorrise imbarazzata, contenta di aver sortito l'effetto che desiderava.
Riusciva a farla sentire stupenda, speciale, quasi come se la vedesse con degli occhi completamente diversi da quelli con cui lei stessa si osservava.
«Sei veramente uno spettacolo Kim...»
«Grazie. Ti ho portato questo, visto che sei il mio cavaliere...», disse Jisoo, avvicinandosi a lui e posizionandogli un ranuncolo bianco sul taschino.
Lui abbassò lo sguardo mentre Jisoo gli appuntava il fiore al petto, mettendola ancora più in imbarazzo.
Con un rapido gesto, le mise una mano dietro la schiena per portarla più vicino a sé, e le diede un piccolo bacio a stampo sulle labbra. Poi si guardò intorno e disse:
«Non sono riuscito a trattenermi...»
Jisoo rimase sorpresa e, al tempo stesso, felice dei suoi gesti, sempre così spontanei e mai calcolati.
Intanto dietro di loro Jennie,
sorretta dal papà, stava per entrare nel maggiolone bianco che avevano affittato per l'occasione.
Taehyung la vide, le sorrise e piegò il capo in segno di saluto e rispetto.
Jennie gli sorrise a sua volta.
Vennero raggiunti da Chaeyoung e Lisa che non perse tempo a dire:
«Che eleganza Tae!»
Lui le sorrise compiaciuto e poi aggiunse:
«Complimenti ragazze siete bellissime. Quindi ho l'onore di essere l'autista delle damigelle?»
«Esatto, la seconda macchina più importante! Siamo pronte?
Abbiamo tutto? Bouquet? Fazzolettini?», chiese Chaeyoung.
Le altre diedero una rapida controllata, per poi salire in macchina diretti verso la location del matrimonio.
Taehyung guidava più lentamente rispetto alla sua andatura normale, seguendo il maggiolone bianco.
Aveva intrecciato la sua mano destra a quella di Jisoo, tenendogliela sul grembo.
Di tanto in tanto si girava verso di lei, guardandola e sorridendole.
Jisoo impazziva per quei piccoli gesti che oramai sarebbero dovuti essere la normalità, ma che riuscivano a stupirla ogni volta.
Si sentiva fortunata: quel ragazzo in completo blu che le teneva la mano, era bellissimo e pieno di attenzioni nei suoi confronti, riusciva a farle battere il cuore e a scaldarla per un nonnulla, riusciva a illuminarla, rendendo ogni attimo, anche il più semplice, speciale.
Quella mano così grande e morbida intrecciata alla sua era tutto ciò che desiderava.
Arrivano a destinazione: un grande hotel nel centro di Daegu, una delle location più gettonate della città per celebrare i matrimoni.
Jennie scese dall'auto e loro tre si prepararono davanti a lei, per aprirle la strada, una dietro l'altra.
Taehyung fece l'occhiolino a Jisoo, prima di entrare nella sala per accomodarsi tra gli invitati.
Jennie era tesa, sorrideva nervosamente al padre, che le accarezzava il braccio intrecciato al suo.
Jisoo si girò verso di lei insieme a Lisa e Chaeyoung, sorridendole per cercare di tranquillizzarla.
Dalla sala si udì l'inizio della marcia nuziale suonata al pianoforte: era il segnale per il loro ingresso.
La prima a entrare sarebbe stata Lisa, seguita da Chaeyoung e, infine, Jisoo davanti a Jennie.
Lisa cominciò a muoversi in avanti. Jisoo sentiva il cuore arrivarle alla gola, strinse forte il bouquet che aveva in mano, sospirò profondamente e partì dietro alle amiche.
Camminavano lentamente verso l'altare.
Sentiva tutti gli occhi che riempivano la sala puntati addosso, ed era una sensazione a cui non era minimamente abituata.
Guardò avanti e vide Kai all'altare, voltarsi verso di loro, avvolto in un completo grigio, elegantissimo.
Era visibilmente nervoso ma riuscì comunque ad abbozzare un sorriso.
Jisoo sentì le lacrime agli occhi per l'emozione di quel momento.
Raggiunsero lo sposo e si posizionaro ai lati dell'altare, guardando verso l'entrata del salone per attendere l'arrivo di Jennie.
Lei cominciò ad avanzare; inizialmente aveva lo sguardo perso, sembrava essere molto tesa, poi intercettò gli occhi di Kai e, in un attimo, Jisoo la vide più serena e sorridente.
Camminava dritta di fronte a sé, guardando solo Kai e lui faceva lo stesso.
Il mondo attorno a loro sembrava essere scomparso, non c'era più nessuno, non c'erano fiori, addobbi, o musica, c'erano solo i loro occhi che si erano cercati fino a quel momento, come un punto fisso da raggiungere, una meta.
Jisoo non riuscì a trattenere una lacrima nel momento in cui il padre di Jennie le diede un bacio sulla fronte, lasciandola accanto al suo futuro marito, che la prese per mano.
I suoi due migliori amici stavano per diventare una famiglia e, in un attimo, li vide a diciotto anni, innamorati allo stesso modo, persi l'uno per l'altra, come il primo giorno.
La musica si interruppe e l'officiante cominciò a parlare:
«Siamo qui riuniti per celebrare l'unione tra questi due giovani: Kai e Jennie, coppia simbolo di unione e amore incondizionato»
La cerimonia andò avanti fino al momento delle promesse: la prima a pronunciarle fu Jennie.
Prese la mano sinistra di Kai e cominciò a parlare con la voce rotta dall'emozione:
«Oggi prendo te Kai, come mio marito.
Ma per me sei stato e continui a essere molto di più: sei il mio migliore amico, il mio confidente, il mio punto di riferimento.
Trascorrere la vita accanto a te, è solo il proseguimento di un sogno che vivo fin da quando eravamo ragazzini.
Tempo fa una persona mi ha detto di immaginare come sarebbe stata la mia vita senza di te, se sarei riuscita a essere la stessa.
La risposta è stata immediata: no.
Perché con te sono cresciuta, con te sono diventata la donna che sono, con te il mio mondo è completo.
Non posso prometterti di amarti, l'amore non si promette, si dona.
Dono a te quella che sono ora, e quella che sarò»
Jennie smise di parlare con le guance rigate dalle lacrime.
Infilò la fede al dito di Kai, per poi stringerlo in un abbraccio.
Lui le diede un bacio sulla fronte e cercò di ricomporsi per pronunciare le sue promesse.
Prese la mano sinistra di Jennie e cominciò a parlare:
«Ho provato questo discorso così tante volte, cercando di immaginarmi esattamente questo momento con te davanti agli occhi.
Voglio solo dirti che ti amo con tutto me stesso e che farò del mio meglio per renderti felice ogni giorno, per costruire la nostra famiglia e il nostro futuro insieme.
Sarò il fuoco e il freddo, il tuo
riparo d'inverno, sarò ciò che respiri,
capirò cosa hai dentro.
Sarò il significato del bene.
Sarò la luce di sera.
In cambio non chiedo niente
soltanto un tuo sorriso.
Prendo te Jennie come mia sposa», disse, mettendole la fede al dito.
Jisoo rimase colpita da quelle parole e inevitabilmente cercó lo sguardo di Taehyung nella sala.
In un attimo, lo intercettò, in quanto anche lui la stava guardando.
Le parole di Kai le rimbombavano nella testa, le sentiva sue perché era esattamente ciò che Taehyung stava rappresentando per lei, ogni giorno di più.
Il significato del bene.
La loro connessione fu interrotta dalla voce dell'officiante che disse:
«Vi dichiaro marito e moglie.
Puoi baciare la sposa»
Kai prese Jennie tra le braccia e i due di unirono in un tenero e lunghissimo bacio, accompagnati dagli applausi di tutta la sala.
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Le parole di Kai non sono mie..forse qualcuno di voi le ha riconosciute.
Sono una parte del testo di Coraline dei Maneskin, canzone bellissima...ascoltatela se non la conoscete ;)
Vi mando un saluto e....alla seconda parte ;)
Cosa succederà????