Choni one shot

By emma_choni

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one shot sulle choni More

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non è una one shot ma una domanda
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By emma_choni


Toni Topaz era il capitano della squadra di calcio della Riverdale Hige, era riuscita ad acquisire e rivestire quel ruolo grazie al suo impegno durante gli allenamenti, e alla sua notevole presenza, anche nei giorni in cui il tempo non era decisamente favorevole.

Ormai frequentava il quarto anno del liceo, e nel biennio, il periodo in cui era arrivata in quella scuola, aveva ricevuto notevoli insulti dato che sembrava deplorevole il fatto che una ragazza giocasse a calcio, ma tutto era finito quando si era fidanzata con la ragazza più popolare, Cheryl Blossom, qualche mese più tardi; dissimilando così quello stupido vociferare che si era diramato nei corridoi per diverso tempo.

Ora era una delle persone più amate e rispettate da tutti i ragazzi, che avevano imparato a conoscerla fino in fondo, ed inoltre era una calciatrice dotata di un talento straordinario.

In quel momento infatti si trovava su un grande pullman, nel pieno della notte, insieme alle sue compagne di squadra, pronte ad arrivare a Greendale, dove si sarebbe tenuto un torneo, da cui arrivavano delle avversarie da diverse parti del mondo.

Abbassò di poco lo sguardo verso la sua spalla, sorridendo dolcemente alla visione della sua ragazza che dormiva beatamente su di lei; per sua fortuna era riuscita a convincere il mister a portarla con se, dato che la presenza di Cheryl alle partite era fondamentale per Toni, che sentiva il bisogno di avere il suo sostegno per poter giocare bene, e aspirare alla vittoria.

Erano fidanzate ormai da quasi due anni, e nessuna delle due sembrava avere l'intenzione di separarsi dall'altra, era come se avessero bisogno di stare insieme per riuscire a respirare e vivere veramente.

Nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbero finte per stare insieme, insomma venivano da due mondi completamente diversi, che presentavano caratteristiche contrastanti, ma si erano trovate, come non avevano mai fatto con nessun'altra, e questo era tutto ciò che gli importava.

Piano piano durante il viaggio, la testa di Cheryl iniziò ad abbassarsi, finendo sul petto della sua ragazza, che le circondò le spalle con un braccio, nel tentativo di tenerla ferma, accarezzandole dolcemente la fronte, usando il palmo della mano, per poi lasciare un bacio su di essa ogni volta che le spostava i capelli dalla pelle.

Toni si sentiva estremamente fortunata ad averla nella sua vita; aveva conosciuto l'amore solo grazie a lei, certo aveva avuto delle storie precedenti, ma erano state completamente insignificanti, mentre invece ogni momento passato con Cheryl si arricchiva di magia.

Non riusciva ancora a capacitarsi di come una ragazza così bella, sia esteticamente che interiormente, avesse scelto una come lei, ma le era grata per averlo fatto.

Dopo qualche minuto iniziò a sentirla muoversi, così abbassò il capo, sorridendo quando la vide aprire lentamente gli occhi, e cullarsi verso la felpa che aveva addosso.

«ma buongiorno bella addormentata» scherzò lasciandole un bacio sui capelli, facendole mugolare qualcosa di incomprensibile.

«che ore sono?» domandò, dopo essersi stropicciata gli occhi ed aver acquisito un minimo di lucidità per capire dove si trovasse.

«circa le sei, mancano ancora cinque ore di viaggio piccola» ribatté l'altra, accarezzandole dolcemente i capelli, soffermandosi di tanto in tanto sulla sua nuca, facendole i grattini, sapendo quanto li amasse.

Cheryl annuì silenziosamente, alzando di punto in bianco la testa dal busto della sua ragazza, mettendosi a sedere normalmente al suo posto, aprendo lo zaino per prendere una bottiglietta d'acqua e bere qualche sorso dato che le sembrava di avere la gola estremamente secca, dopo di che si alzò leggermente, posizionandosi a cavalcioni sulle ginocchia di Toni, circondandole il collo con entrambe le braccia, iniziando a giocare con i suoi capelli.

La più bassa non poté far altro che sorridere, dato che le sembrava veramente una bambina dolce e assonnata.

«posso sapere cosa stai facendo?» chiese poco dopo, abbastanza divertita, circondandole la vita, stringendola contro di se.

Cheryl non le rispose e si limitò semplicemente a mostrarle un sorriso timido, accompagnato dai suoi soliti occhi da cucciolo, mentre continuava le sue azioni, per poi tirarsi su il cappuccio della felpa oversize che indossava, e che ovviamente aveva rubato alla persona che in quel momento si trovava davanti a lei.

Toni si morse involontariamente il labbro inferiore mentre la osservava attentamente, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso, anche perché la posizione in cui si trovava lo rendeva praticamente impossibile.

Così le afferrò velocemente il viso, portandolo verso il suo, iniziando a lasciarle tanti piccoli baci sparsi per ogni angolo della sua pelle, partendo dalle guance, passando per la fronte, e poi per il naso, arrivando infine sulla sua bocca, che beccò delicatamente per i primi istanti, per poi succhiarle prudentemente il labbro inferiore, prendendolo tra i denti tirandolo di poco, per poi baciarla nuovamente dopo aver lasciato la presa, ritirandosi indietro qualche secondo più tardi, ridacchiando alla visione delle guance leggermente arrossate della sua ragazza.

«ancora arrossisci?» chiese sfottendola, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, osservandola distogliere lo sguardo imbarazzata, il che le fece scappare una risata, infatti si protrasse in avanti, lasciandole un casto bacio sulla guancia, sentendo il calore proveniente della pelle sotto il suo tocco.

«ah, adesso mi ignori eh?» disse in un sussurro, estremamente divertita da quella situazione, ma anche quella volta non ricevette risposta.

«è così che mettiamo le cose? Stiamo giocando al gioco del silenzio e non lo sapevo? Bene!» proseguì con aria di sfida, indurendo la mascella, spostando successivamente lo sguardo verso il finestrino, volendo fingere di essere arrabbiata per vedere come avrebbe reagito l'altra.

Ma in pochi secondi sentì due mani afferrarle il viso, girandolo di poco, per poi sentire un tocco leggero sulle sue labbra, che la fece sorridere inizialmente, per poi indurla a chiudere gli occhi lasciandosi trasportare da quel bacio delicato ma pieno di tanto amore.

Come suo solito prese completamente il controllo di quell'azione, infatti le strinse possessivamente i fianchi, facendo scorrere la lingua sul suo labbro inferiore, chiedendole l'accesso, che le venne consentito all'istante, dandole la possibilità di insinuarsi nella sua bocca.

Non c'era nessun tipo di malizia in quei gesti, semplicemente si trovavano l'un l'altra irresistibili, il che implicava il non riuscire a resistere all'impulso di baciarsi, e di sentire le tanto famose farfalle nello stomaco, che prendevano a svolazzare fulmineamente.

«Ti amo T.T.» sussurrò la rossa contro le sue labbra, per poi beccarle nuovamente, mentre le accarezzava dolcemente le gote.

«anche io ti amo piccola» rispose la più grande , lasciandole un dolce bacio a stampo, senza riuscire a trattenere un grande sorriso che si fece spazio sul suo volto.

Poco dopo Cheryl posò la testa sulla sua spalla, tenendo le mani appoggiate sul suo petto, mentre si lasciava coccolare, inalando il profumo che tanto amava e che ogni volta riusciva a farla calmare.

«come ti senti?» domandò silenziosamente la più bassa, conoscendo il fastidio che i lunghi viaggi in autobus le provocavano.

«per ora bene, dato che siamo in viaggio solo da qualche ora.» rispose dolcemente, giocando con i lacci della felpa che indossava la sua ragazza.

«appena inizi ad avvertire il minimo fastidio dimmelo, okay?» le chiese con un velo di preoccupazione nella voce, grattandole lentamente la schiena, cercando di farla addormentare in modo che non si sarebbe potuta sentire male.

«grazie amore» disse dolcemente, stringendosi contro il suo collo, facendole venire i brividi per i leggeri respiri che si infrangevano contro la sua pelle.

«per cosa?» chiese corrugando la fronte, sorridendo divertita.

«per prenderti sempre cura di me, nessuna l'aveva mai fatto» rispose in un sospiro, cercando di scacciare via i brutti pensieri che si stavano insediando nella sua mente.

«questo è il minimo, lo sai. Potrai sempre contare su di me, non sei più sola, te l'ho già detto, ora ci sono io, e sarò sempre al tuo fianco. Per quanto sia difficile cerca di non pensare al passato, concentrati sul presente, sul vivere giorno per giorno, chi non ti ha saputo trattare non ti merita, sei per pochi, ricordatelo. » rispose sinceramente, continuando a coccolarla, inarcando un sopracciglio in maniera confusa quando sentì qualcosa bagnarle il collo, e non passò molto prima che udì un singhiozzo soffocato.

Così afferrò prontamente il viso della sua ragazza, portandolo davanti al suo con dei gesti delicati, appoggiando le loro fronti l'una sull'altra, mentre prontamente si occupava di asciugarle le lacrime che avevano preso a scendere ininterrottamente.

«ehi, ehi, che succede?» le chiese preoccupata

«sono solo felice di averti nella mia vita, non ce la farei mai senza di te» disse sinceramente, facendo trasformare completamente l'espressione sul viso della più bassa, che le sorrise amorevolmente, beccandole le labbra ripetutamente, per poi strofinare il naso contro il suo, in un movimento lento e delicato, che le fece sciogliere il cuore.

Si scambiarono ancora qualche gesto d'affetto, per poi essere catturate improvvisamente da un sonno profondo, data la spropositata stanchezza che risiedeva dentro il corpo di entrambe.

Si risvegliarono qualche ora più tardi, o meglio, Toni lo fece, stiracchiandosi attentamente, cercando di non disturbare la quiete della sua ragazza.

Il sole batteva alto nel cielo, il che significava che erano praticamente arrivate, data l'ora.

Infatti dopo qualche minuto l'autobus finalmente si fermò, e l'autista aprì entrambe le portiere, dando la possibilità alle ragazze di poter uscire dalla vettura; così Toni provò più volte a svegliare la rossa, senza nessun successo, quindi decise di alzarsi, tenendola attentamente in braccio, scendendo i pochi gradini, per poi venir avvolta dal fresco venticello primaverile che le scompigliava i capelli.

«Topaz quella che tieni in braccio è la tua ragazza o tua figlia?» domandò una voce proveniente dalle sue spalle, che la fece girare immediatamente per poi sorridere quando incontrò lo sguardo della sua migliore amica, Veronica Lodge, che piano piano avanzava verso di lei.

«Ma smettila! Piuttosto potresti darmi una mano con le valigie e prendere quella di Cheryl? Sai ho un koala addosso, e non ho le mani a disposizione per poterla tenere e prendere contemporaneamente i bagagli.»

«nessun'problema, tanto stiamo tutte e tre nella stessa stanza» rispose l'amica con una scrollata di spalle.

«davvero?» chiese sorpresa

«mh-mh» mormorò la corvina, troncando lì la conversazione.

Poco dopo avevano finalmente raggiunto le loro rispettive stanze, dopo aver ascoltato le direttive del mister, che come al solito era estremamente severo, infatti quasi nessuna riusciva a tollerarlo.

«il letto matrimoniale è nostrooo» affermò la più bassa con tono che ricordava una bambina, facendo così ridere Veronica che scosse il capo alzando gli occhi al cielo

«non avevo dubbi» rispose infatti, osservandola con un sorriso mentre riponeva la sua ragazza nel letto.

«certo che ha il sonno pesante eh? non riuscirebbe a svegliarla nemmeno un trattore in procinto di passarle sopra!» scherzò la corvina, facendo scoppiare a ridere la rosa.

«quando dorme tra le mie braccia nulla riesce a svegliarla, non so perché» rispose con una scrollata di spalle, essendo comunque molto felice per quella loro piccola cosa.

«probabilmente deve sentirsi al sicuro nella tua stretta».

«può essere. Però guardala, non è la persona più carina del mondo?» disse la Serpent, guardandola con occhi innamorati.

«non dirò niente perché potresti menarmi.»

«ecco brav- aspetta cosa?! Lodge devo spaccarti la faccia?».

«ma non ho detto nienteeee».

«la tua risposta lasciava intendere tutto» disse sospettosa, guardandola con occhi socchiusi.

«io davvero non so come fare con te. Non posso credere di avere una migliore amica così stupida.» disse esasperata.

«ehi!» affermò mettendo il broncio, portandosi le braccia al petto per incrociarle.

«ma guardati! Hai diciassette anni o due?» domandò sfottendola.

«non ti rispondo nemmeno.»

Veronica stava per ribattere quando la loro attenzione venne catturata da dei mugolii di fastidio provenienti dalla ragazza che giaceva sul letto.

«non so, avete intenzione di fare un altro po' di casino?» chiese irritata non appena aprì gli occhi, stropicciandoli lentamente.

«scusa piccola» disse la più bassa, davvero mortificata, non volendo di certo svegliarla.

«tranquilla T.T.»

«quindi è così che funzionano le vostre discussioni?» domandò Veronica, indicando prima Toni e poi Cheryl che si guardarono tra di loro, per poi riporre l'attenzione su di lei, osservandola molto confuse dalla sua affermazione.

«ovvero?» chiese infatti la più grande.

«tu fai qualcosa, che la fa infastidire, allora le chiedi scusa con gli occhi da cucciolo che raramente usi, e lei ti perdona all'istante perché non sa resistere?» domandò stupita, pensando comunque che fossero estremamente carine.

«una cosa del genere» rispose vaga la rossa, che nel frattempo si era messa seduta, avvicinandosi a Toni per lasciarle un casto bacio sulle labbra, le stesse che poco dopo si allargarono in un grande sorriso.

«bene, ho capito, voi siete le innamorate ed io la candela, perfetto!»

«ma di cosa ti lamenti che hai un fidanzato?» chiese Cheryl cantilenando.

«si, ma sai com'è, non è così fantastico da venire a vedere il torneo proprio come tu hai fatto con Toni».

«eh, modestamente sono una ragazza fantastica».

«si lo sei» rispose prontamente Toni con voce roca, ricevendo un dolce bacio che le fece venire le farfalle nello stomaco.

«potreste smetterla di fare le innamorate?» disse Veronica alzando gli occhi al cielo.

«sai com'è ci viene naturale.» ripose Toni con un sorriso, agitando le mani in aria in un gesto plateale che fece scoppiare a ridere le altre due.

Piano piano iniziarono a passare i giorni, e così anche le partite, infatti la Riverdale Hige soccer si trovava in finale, dopo essere rimasta imbattuta per oltre sei partite che aveva già giocato.

«piccola cosa ci fai qui?» domandò la più bassa appena uscì dagli spogliatoi, sapendo che la rossa non poteva soggiornare lì davanti.

«volevo solo augurarti buona fortuna, fai vedere a tutti di cosa sei capace» disse dolcemente, facendola sorridere, per poi osservarla mentre si avvicinava a lei, afferrandola dai fianchi, baciandola delicatamente, mordendole il labbro inferiore.

«Ti amo» disse in un sussurro

«anche io T.T.»

«comunque la mia maglietta ti sta proprio bene.» disse ridacchiando, alludendo al fatto che Cheryl stesse indossando la sua seconda maglia usata per le patite, dato che aveva detto che voleva essere pronta per fare in tifo.

«grazie» disse timidamente, mentre le sue guance si tinsero di rosso, facendo ridere la ragazza posta davanti a lei.

«ora vai prima che ti becchino e se la prendano con te» affermò guardandosi intorno, dandole una pacca sul fondoschiena, osservandola mentre andava via, non sapeva che dire, era fottutamente pazza per quella rossa.

Cheryl raggiunse le tribune, prendendo posto nella prima fila, osservando il campo intorno a lei, essendo molto contenta del fatto che era notevolmente vicino agli spalti, il che dava un ottima visuale.

Una decina di minuti più tardi le due squadre scesero in campo, venendo accompagnate dall'arbitro al centro, che le fece disporre orizzontalmente, mentre venivano letti i loro nomi.

Proprio quando venne nominato quello di Toni, che fece un passo in avanti per mostrarsi, come avevano fatto precedentemente le sue compagne, la rossa le lanciò un bacio volante con la mano, facendola sorridere, ricambiando prontamente il gesto.

Il suono del fischietto segnò l'inizio della partita, e per quanto le ragazze fossero allenate, vincere quella competizione risultava estremamente difficile, infatti già nei primi dieci minuti ebbero diverse azioni da goal, ma ogni volta venivano prontamente bloccate non appena cercavano di andare al tiro.

I primi quarantacinque minuti si conclusero con lo zero a zero, il che rammaricò molto le ragazze, soprattutto la più bassa, che iniziò a lanciare calci qua e là sull'erba sintetica; la rossa si accorse subito del suo pessimo umore, e infatti appena ricevette la sua attenzione le fece segno di avvicinarsi a lei.

Toni corse lentamente nella sua direzione, scavalcando i cartelli pubblicitari che circondavano il campo, avvicinandosi successivamente agli spalti, posando le braccia sul margine per stare comoda.

«cos'è quella faccia mh?» domandò la rossa guardandola attentamente, già sapendo la risposta.

«abbiamo provato a segnare un'infinità di volte senza nessun risultato, ci bloccano sempre! Non è possibile!» disse infastidita, posando il capo sulle sue braccia, abbassando lo sguardo.

«da quando ti tiri indietro? Da quando ti rassegni così facilmente?» chiese la rossa stupita, volendo comunque portare il discorso su una buona strada.

«da quando mi sono resa conto di non essere forte come tutti dicono.» rispose rassegnata.

«Toni, hai letteralmente segnato ad ogni partita, sei un pezzo fondamentale per questa squadra, la colonna portante, non a caso rivesti il ruolo di capitano. Dovresti essere quella che sprona la squadra, ci sta essere infastidita, è normale, ma non tirarti indietro così, non è da te, e lo sai.» disse la rossa, riuscendo per lo meno a farle alzare lo sguardo.

«hai tutte le qualità per portare le tue compagne alla vittoria anche questa volta, e poi se non dovesse succedere amen. Voglio dire per una volta ci sta che perdete una partita, ma sono sicura che non permetterai che questo accada, quindi ora vai in campo, riposati perché tra dieci minuti inizia il secondo tempo, e poi spacca il culo a queste, non ti manca nulla per riuscire a farlo.» proseguì, vedendola finalmente sorridere, mentre un po' di speranza illuminò i suoi occhi.

«grazie piccola, sei fantastica. Non hai idea di quanto ti amo» rispose dolcemente, sporgendosi per baciarla, riacquistando la sicurezza che le mancava, e la grinta che le serviva.

«ti amo anche io.» disse accarezzandole dolcemente una guancia, per poi lasciarla tornare dalle sue compagne.

Un altro fischio diede l'inizio della seconda metà della gara, in cui la Riverdale provava costantemente a portare la palla in avanti, senza nessun successo dato che le avversarie sembravano essere ancora più in forma di prima.

Al novantesimo la situazione non era cambiata, ed entrambe le squadre sembravano voler raggiungere la vittoria ad ogni costo.

L'arbitro, segnalo quattro minuti di recupero, e se si fosse rimasti in una situazione di parità, sarebbero scattati i tempi supplementari, cosa che nessuno voleva.

Dalla difesa arrivò una palla lunga, che Toni riuscì a controllare prontamente, iniziando ad avanzare verso l'area di porta rivale, superò la prima avversaria, poi la seconda, e infine la terza, continuando a correre verso l'area di rigore, venendo rincorsa dalle altre, e quando fu ad una distanza abbastanza soddisfacente, tirò, incrociando il pallone sotto l'angolo in alto della porta, entrando finalmente in rete.

Gli spalti esplosero, e con loro anche il cuore della rossa, che si alzò velocemente in piedi, battendo le mani, perdendo qualche battito quando vide la sua ragazza che la indicava, facendole un cuore con gli indici e i pollici, correndo verso la sua direzione.

Superò i cartelloni pubblicitari con un salto, avvicinandosi alla tribuna, afferrandole prontamente il viso quando la raggiunse, baciandola dolcemente, quasi come se non si volesse staccare, ma fu costretta a farlo dopo pochi minuti altrimenti sarebbe stata ammonita per perdita di tempo.

Sorrise alla rossa dopo essersi tirata indietro, accarezzandole di sfuggita la guancia, venendo accolta dalle sue compagne che la strinsero , coinvolgendola in un'abbraccio di gruppo, che si concluse poco dopo, in modo che la partita potesse essere ripresa.

Ogni volta che il pallone arrivava nella loro metà campo, veniva lanciato in avanti, cercando di deviare qualsiasi inconveniente, e così, finalmente in triplice fischio segnò la fine della gara, che era stata estremamente combattuta.

Toni si buttò a terra incredula, sdraiandosi sull'prato, osservando un attimo il cielo mentre cercava di realizzare ciò che era appena accaduto; aveva condotto la sua squadra alla vittoria.

I suoi pensieri vennero sfaldati quando le sue compagne di squadra la travolsero completamente, buttandosi su di lei per festeggiare.

«ragazze se continuate così la schiacciate» disse il mister ridacchiando, molto divertito dalla situazione dato che la Serpent era letteralmente uno scricciolo.

«ottima partita Topaz» le disse con un sorriso, accarezzandole la testa non appena si alzò in piedi.

«grazie mister» rispose contenta.

«voglio un attimo l'attenzione di tutte» disse l'allenatore dopo essersi allontanato dalla più bassa.

«allora, tra venti minuti ci sarà la premiazione, quindi non avrete il tempo di farvi la doccia, il che vorrà dire che la farete in hotel non appena torneremo, nel frattempo io e Corrado carichiamo i vostri borsoni sull'autobus, dato che voi sarete stanche. Sappiate che sono molto soddisfatto di tutti i progressi che avete fatto, continuate così ragazze perché potrebbero aspettarvi grandi cose.»

Le calciatrici applaudirono all'uomo che da anni ormai garantiva la loro miglior prestazione, anche se a tratti sembrava essere veramente antipatico, lo accolsero con un caloroso abbraccio, per poi uscire dal campo dopo aver salutato le avversarie.

Toni mentre camminava verso l'uscita si tolse la maglietta dato che aveva caldo, rimanendo comunque con la maglietta termica blu, che evidenziava le sue forme, cosa di cui la rossa sarebbe stata estremamente gelosa non appena se ne fosse accorta.

Cheryl stava parlando con alcune delle madri delle compagne di squadra della sua ragazza, quando sentì due braccia avvolgerle la vita da dietro, stringendola contro il suo corpo.

Non si spaventò dato che riconobbe immediatamente il tocco inconfondibile della più grande, però non poté trattenere il brivido che le corse per tutta la colonna vertebrale quando le lasciò un casto bacio sul collo.

«ciao T.T.» affermò girandosi tra le sue braccia, circondandole le spalle, mentre l'altra continuava a tenerla stretta dai fianchi.

«ciao amore mio»

«sei stata incredibile prima» affermò con un sorriso, facendo strofinare lentamente i loro nasi, per poi lasciarle un bacio sulla punta del suo.

«è stato tutto merito tuo» sospirò, beccandole lungamente e dolcemente le labbra, lasciando scivolare la lingua nella bocca della sua ragazza, accogliendo un bacio tanto atteso e desiderato.

«non ho fatto assolutamente nulla, sei te che hai segnato e che hai fatto tutta l'azione, non di certo io. Non ho nessun'merito» disse sinceramente, accarezzandole il retro del capo, mentre la guardava intensamente.

«e invece si! Se non fosse stato per le tue parole, e per il sostegno che mi dai ogni volta non ce l'avrei mai fatta.» confessò, abbracciandola fortemente, avendo estremamente bisogno di quel piccolo gesto

«bene, ora rimaniamo così, almeno la gente vede le tue forme dato che sei rimasta con questa stupida maglia attillata.» sussurrò la rossa, facendo scoppiare a ridere la ragazza, che si tirò leggermente indietro, tenendola fermamente dai fianchi, baciandola un altra volta, non riuscendo a controllare il suo istinto.

Qualche minuto più tardi le altre le raggiunsero, iniziando a parlare del più e del meno, mentre aspettavano la premiazione, così Toni si spostò dietro al corpo di Cheryl, abbracciandola nuovamente da dietro, accarezzandole delicatamente l'addome, lasciandole di tanto in tanto dei baci alla base del collo.

«comunque penso di non aver mai visto niente più romantico di Toni che segna e va da Cheryl per baciarla, è stato davvero un qualcosa di spettacolare» affermò Tina, facendo sorridere le sue, che si guardarono di sfuggita.

«ho la ragazza migliore del mondo» rispose la più piccola, lasciandosi cullare dalla stretta della Serpent, che le baciò ripetutamente la guancia facendola ridacchiare.

«Cher io voglio sapere cosa le hai detto durante l'intervallo, è tornata più determinata che mai, è incredibile l'effetto che hai su di lei» affermò Veronica entusiasta.

«le ho semplicemente ricordato che a differenza di quanto crede ha tutte le capacità per poter fare qualsiasi cosa che lei voglia, ma spesso è troppo testarda per accorgersene.»

Le ragazze continuarono a parlare, separandosi solo poco più tardi dato che la premiazione le stava aspettando.

Una volta arrivate in hotel Toni e Cheryl continuarono a scherzare e ripensare a quanto accaduto prima, e così la rossa si ritrovò completamente dispersa nei meandri della sua mente.

«a che pensi?» le chiese infatti la più bassa, accarezzandole la fronte.

«alla nostra prima conversazione, te la ricordi?» le chiese con un sorriso, girando leggermente il viso per poterla guardare negli occhi, mentre continuava a ripercorrere quell'episodio.

Si erano conosciute ad un allenamento della più grande, che dopo aver terminato si era tolta la maglietta, lanciandogliela per attirare la sua attenzione, guadagnandosi un occhiata schifata, e delle battutine per niente carine, che l'avevano comunque fatta divertire.

E così da quel momento avevano preso a stuzzicarsi completamente, ogni giorno, finendo per stare insieme solo dopo qualche mese.

«non potrei mai dimenticarlo.» sussurrò la Serpent, lasciandole un dolce bacio sulle labbra, mentre nella stanza si diffuse un grande senso di pace e di tranquillità...

spazio autrice

non so da dove mi sia uscita questa idea, ma spero che possa piacervi haha

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