Different worlds || Larry Sty...

By LoserLike_Me

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Londra, anno 2014. Due quartieri diversi, opposti, divieto assoluto di mischiarsi. E se nonostante tutto la v... More

Introduzione: Londra
Vite diverse
Meeting
Love or mistake?
Lost
Finally, I found you
Revelations
Problems and plans
Christmas party
Hunger and fear
Betrayal?
Lividi e graffiti
Tra dubbi e vendette
Back to you
Fiori di ciliegio
Where do broken hearts go?
Tana.
Esilio
Surprise
Processo
Ready or not?
Baby Christmas
Skyler
Charming prince
Epilogo: Londra
What if e Q&A

Un matrimonio e mezzo.

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By LoserLike_Me

Harry scese lentamente le scale ed arrivò in sala da pranzo; appena fece il suo ingresso, suo padre si alzò senza dire una parola ed uscì dalla stanza; la signora Styles sopirò, poi fece cenno a suo figlio di sedersi:"A papà passerà, vedrai.." Disse sorridendo dolcemente, ma Harry si strinse nelle spalle:"Non me ne frega niente, mamma... Ne di lui, ne di quel che pensa" disse schietto, poi iniziò a mangiare.
Esattamente cinque minuti dopo, un Louis molto spettinato entrò nella sala con indosso una camicia di Harry ed un paio di boxer; appena il riccio ebbe calmato l'istinto di saltargli addosso, gli sorrise e scosse la testa:"Lou, per favore... I pantaloni.." Disse imbarazzato, mentre il ragazzo si guardò perplesso le gambe e arricciò il naso:"Giuro che non ho fatto apposta.. Vado a metterli" borbottò, poi guardò la madre di Harry e fece un cenno con il capo a mo di scusa, o saluto; la donna gli sorrise e scosse la testa:"Non fa niente, siediti a tavola o si fredda il caffèlatte" disse sorridendo, ricevendo un'occhiata stupita da parte di Harry, che iniziò a fissare alternatamente sua madre ed il suo ragazzo che, dal canto suo, si era messo seduto senza troppi complimenti ed aveva iniziato a mangiare la sua colazione.
Quando, parecchio tempo dopo, ebbe finito di rimpinzarsi, la signora Styles fece entrare un cameriere con tre borse: il ragazzo guardò Louis ammiccando, poi gli passò le borse; Louis sorrise soddisfatto:"La limousine ti accompagnerà a casa, Louis...-disse la signora Styles, guardando il ragazzo- ma ricordati di tornare entro pomeriggio, Harry ti accompagnerà a prendere lo smoking" concluse, poi Harry si alzò ed uscì dalla stanza insieme a Louis, che continuava a ringraziare in modo sconnesso la donna.
Harry tirò Louis fino alla sua camera, chiuse la porta e lo guardò incrociando le braccia sul petto:"Quante volte devo dirti di coprirti, Louis?" Disse scocciato, ed il ragazzo scoppiò a ridere:"Eddai, a tua madre non da fastidio, perché deve darne a te?" "Perché se mio padre ti vede, ti brucia al rogo... e poi... e poi il cameriere ti fissa" aggiunse borbottando; Louis ridacchiò e si sollevò la camicia:"Ammira bene tutto ciò, damerino -disse indicandosi prima davanti e poi dietro- appartiene a te, ok?" Disse senza smettere di ridere. In tutta risposta, Harry gli diede una pacca sul sedere e sorrise:"Questo lo so, ma rimango comunque geloso!" Disse sorridendo, per poi baciarlo:"E ora muoviti, i bambini ti aspettano!".

*

Niall si svegliò lentamente, il viso inondato dalla luce del sole che filtrava attraverso le tende; si girò su un fianco per evitarlo e vide Elisabeth accanto a se, che dormiva ancora; il ragazzo le scostò una ciocca di capelli dal viso e la baciò delicatamente, sfiorando le labbra con le proprie, poi si alzò e si stiracchiò.
Dopo aver guardato fuori dalla finestra, iniziò a girovagare a caso per la stanza, aspettando che la ragazza si svegliasse; mentre si guardava in giro, lo sguardo gli cadde sul paravento aperto in un angolo della camera: da sotto di esso si vedeva sporgere come lo strascico di un abito, ancora avvolto nel cellophane; incuriosito, il ragazzo si avvicinò, sicuro che si trattasse dell'abito che la ragazza avrebbe indossato al matrimonio di Zayn e Liam, ma non appena girò dietro al paravento rimase ammutolito, iniziando a respirare affannosamente: era un vestito da sposa, un vestito con tanto di velo e tiara, per intenderci.
Niall corse fino al letto e vi si buttò sopra con rabbia, facendo sobbalzare la ragazza, che si svegliò:"Ni.. Cosa.." "Pensavo che saresti venuta con me! -disse lui con le lacrime agli occhi-pensavo che saremmo scappati!" "Mancano tre giorni, Niall... Solo tre giorni, come potremmo organizzarci?" disse lei sconsolata, ed il ragazzo iniziò a piangere:"Me l'avevi promesso! Mi avevi promesso che non l'avresti fatto..." Sussurrò tra le lacrime. La ragazza si mise seduta e lo tirò a se, stringendolo forte ed accarezzandogli lentamente i capelli:"Andrà tutto bene, Niall... Staremo insieme, scapperemo... Te lo prometto" sussurrò, per poi prendergli il viso tra le mani e baciarlo dolcemente sulle labbra, mentre con i pollici gli asciugava le lacrime.
Qualche minuto dopo, quando Niall riuscì finalmente a calmarsi, i due ragazzi si misero a parlare di come avrebbero affrontato le nozze; solo allora Elisabeth decise di dire la verità al ragazzo:"C'è una cosa importante che devi sapere..." Gli disse, facendo una pausa e ricominciando a parlare quando notò lo sguardo confuso del ragazzo:"Lou ha parlato con mia madre.. Ha sparato qualche minchiata sul tuo essere distrutto dopo che le vostre famiglie sono morte per un epidemia e no, non fare domande -disse alzando una mano per zittirlo- ma ha ottenuto d farti fare il mio testimone, Ni" disse in fretta, sentendo un gemito strozzato uscire dalla gola del ragazzo:"Te.. Testimone?" sussurrò spaventato, e lei annuì:"Non mi sposerò sul serio, Niall... Ma ho bisogno di averti vicino... Ti prego..." disse supplicante, e lui annuì, tirandola a se e strigendola forte:"Ti amo" sussurrò, baciandole la guancia:"Ti amo anche io, Ni.. Anche io.." disse lei, abbandonandosi tra le sue braccia.

*

Louis uscì dal camerino e sbuffò sonoramente, guardando Harry a braccia incrociate:"Sembro un pinguino di merda, damerino!" disse lamentandosi, ed il ragazzo alzò gli occhi al cielo: "E' un matrimonio, Lou, non puoi andarci in jeans!" "E non posso mettermi tipo, non so, un maglione?" "E' agosto..." "Solo la camicia?" tentò di nuovo Lou, ma Harry scosse la testa e lo trascinò nel camerino: "Ora ti metto la cravatta e vedrai che ti piacerà, ok?" Disse sorridendo, e Lou alzò gli occhi al cielo.
Harry annodò la cravatta al collo del ragazzo, poi lo guardò soddisfatto: "Visto? Sei bellissimo!" Disse, arrossendo appena; Louis sbuffò di nuovo, ed Harry gli diede una botta sul petto: "Louis, è un'ora che siamo qua dentro, compreremo questo smoking punto e basta, ok? Sto impazzendo!" Disse esasperato e Louis sorrise, mordendosi il labbro inferiore: "Corrompimi" "Che... Che cosa, scusa?" Disse Harry, arrossendo: "Ho detto di corrompermi... Convincimi a metterlo, dai"; Harry sembrò valutare tutte le opzioni possibili, poi si morse nervosamente le labbra e sorrise soddisfatto, portando le mani sulle natiche del ragazzo ed accarezzandole lentamente: "Ho un'idea, sai?" Sussurrò, per poi spostare le mani sul cavallo dei pantaloni: slacciò i bottoni e la zip, lasciando scivolare l'indumento a terra, dove fu presto raggiunto dai boxer; si abbassò davanti a lui, inginocchiandosi, e lo guardò un'ultima volta, notando l'espressione stupita comparire sul volto di Louis, che un secondo dopo se ne uscì con un finissimo: "Porca puttana" mugolato contro la mano che teneva premuta sulle labbra, mentre portava l'altra a stringere i ricci del suo ragazzo.

*

Liam indossò la giacca e si sistemò la cravatta, guardandosi soddisfatto allo specchio; pochi istanti dopo, Zayn fece il suo ingresso nella stanza, fermandosi e sorridendo:"Fermo così, Lee... Sto avendo una visione anticipata di quello che sarà il giorno più bello della mia vita" sussurrò, avvicinandosi lentamente al ragazzo e tirandolo a se, per poi baciarlo dolcemente; Liam si staccò e ridacchiò: "Invece io no, sarai tutto colorato il giorno del matrimonio, ora sei in bianco e nero" disse sistemando il nodo della cravatta del ragazzo, che gli diede un piccolo colpo sul petto, sbuffando. Pochi istanti dopo, anche Harry entrò nella stanza:"Hei Haz.. -disse Zayn, girandosi per guardarlo- hai perso il fidanzato?" "Sta aiutando Niall in bagno, credo stia per vomitare" disse lui, arricciando il naso e sedendosi sul bordo del letto; Liam lo guardò e si sedette accanto a lui: "Non ha esattamente un compito semplice... Come diamine vi è venuto in mente?" "Ah, non guardare me! -disse Harry, scuotendo deciso la testa- quel cerebroleso di Louis è entrato a passo di carica in casa dei Goosman e ha iniziato a sparare cazzate!" "Era una storia commovente" disse Louis, facendo il suo trionfale ingresso in stanza, tenendo stretto a se un Niall molto pallido e facendolo sedere sul letto; Harry si spostò, terrorizzato all'idea che il biondo potesse vomitargli addosso, ed un secondo dopo la madre di Elisabeth entrò: "Niall... Se sei pronto, ti aspettano di la..." Disse sorridendo lievemente, ed il ragazzo si alzò barcollando: "Vengo anche io.. Aspetta" sussurrò Louis, circondando i fianchi dell'amico con un braccio, ed aiutandolo a reggersi in piedi. Prima che uscissero dalla stanza, Harry li raggiunse e: "Non fare cazzate" sussurrò a Louis, che però ridacchiò: "Lo sai che è inutile dirmelo.. Però potresti corrompermi con un altro pompino, damerino... Ehi, ho fatto la rima!" Disse ridendo mentre usciva dalla stanza, lasciando li un Harry completamente rosso in volto e che borbottava minacce di morte.

Mezz'ora dopo, Louis, Harry, Liam e Zayn stavano seduti ai loro posti nella grande chiesa, mentre la marcia nuziale iniziava a suonare; dal fondo, Elisabeth avanzò lentamente, la mano sinistra sul braccio del padre, il bouquet stretto nella destra; quando arrivò all'altare, il signor Goosman affidò la figlia a George, e Louis tenne lo sguardo fisso su Niall, sicuro di vederlo cadere a terra da un momento all'altro; e invece, il biondo resse niente male tutta la prima metà della cerimonia, iniziando a sudare e sbiancare notevolmente quando iniziò lo scambio delle promesse e delle fedi. Il prete si voltò verso gli sposi e li guardò sorridendo, George respirò a fondo e guardò la ragazza: "Io, George Taylor, prendo te, Elisabeth Goosman, come mia legittima sposa -"Legittima un cazzo" borbottò Louis, ricevendo una gomitata nelle costole da Harry- e prometto di esserti sempre fedele, in buona e cattiva sorte, in ricchezza e povertà - "Ma povertà dove?" Sussurrò Louis, ricevendo un'altra gomitata- in salute e malattia - "L'ebola, ti deve venire" gomitata numero tre- finchè morte non ci separi" Louis fece per commentare di nuovo, ma lo sguardo assassino di Harry lo fece stare zitto; George infilò l'anello al dito di Elisabeth, che prese poi l'altra fede con mani tremanti, ed iniziò a sua volta: "Io, Elisabeth Goosman... Prendo te, Niall" disse convinta, poi arrossì violentemente: nel frattempo, Louis scoppiò a ridere, Harry gli diede un calcio, la signora Goosman soffocò un singhiozzo nel fazzoletto e Niall si strozzò con la saliva, rischiando di morire sull'altare. Elisabeth finse una risata nervosa e riprese: "Scusatemi... Prendo te, George Taylor, come mio.. Legittimo sposo.. E prometto di esserti sempre fedele, in buona e cattiva sorte, in ricchezza e povertà, in salute e malattia, finchè morte non ci separi: "Cosa che potrebbe accadere molto presto" sussurrò Louis, non riuscendo a trattenersi e ricevendo un secondo calcio da Harry; la ragazza infilò la fede al dito dello sposo, ed il prete disse solenne: "Davanti a Dio e agli uomini, vi dichiari mar.." "Ehi ehi ehi, no, aspetta un secondo Fra Tuck - disse Louis ad alta voce, uscendo dalla panca ed ignorando le proteste di Harry - dove sta la frase tipo 'Chi conosce ragioni per le quali questo matrimonio non dovrebbe essere celebrato, parli ora o taccia per sempre'?" disse accigliati, ed il prete sbottò: "E' più da telefilm, quella" "No, ehi, una volta stavo rubando ad un matrimonio - disse tranquillamente il ragazzo, ignorando il gemito proveniente da Harry e il borbottio del resto dell'assemblea - e l'hanno detta! E' una vita che aspetto di urlare 'Io mi oppongooo'" disse serio, facendo scoppiare a ridere Zayn; il prete alzò gli occhi al cielo: "Non rovinerò un matrimonio per tu personale diletto, ragazzo..." Disse seccato, e Louis scoppiò a ridere: "Non è mio personale qualunque cosa lei abbia detto, io mi voglio davvero opporre!" Disse avvicinandosi all'altare, dove Niall aveva iniziato a tremare come se un plotone di esecuzione gli stesse per sparare; le persone nella chiesa iniziarono a sussurrare confuse, e le prime guardie si avvicinavano al ragazzo, che rimase impassibile: "Voi credete davvero che Elisabeth voglia sposare sto scemo? Insomma, è pure brutto, e parecchio! Credo abbia preso dalla madre... - disse con nonchalance, scatenando un vocio indignato da parte dei parenti dello sposo - ma comunque, anche se fosse bello, Elisabeth lo odia, lei è stracotta di lui" affermò indicando Niall, che piagnucolò: "Ok, ora ha un aspetto patetico, ma vi assicuro che se non fossimo cresciuti insieme e non gli avessi cambiato le lenzuola quando faceva pipì a letto, me ne sarei innamorato anche io" disse sorridendo a Niall, che ricambiò con un minuscolo sorriso imbarazzato. Solo a quel punto Elisabeth si sfilò la fede e cammino a passo deciso verso Niall, incurante dei trampoli che portava ai piedi, gli si parò davanti e lo baciò; la ragazza potè sentire chiaramente suo padre imprecare, ma non se ne curò: si voltò invece verso l'assemblea, e si sfilò il velo: "Quando indosserò questo abito, sarà per questo ragazzo, e non per un pallone gonfiato che mi ha ottenuta con l'inganno... Oh, anzi, forse non lo potrò indossare... Sai papà, una gravidanza fa mettere su parecchi chili" concluse lasciando cadere a terra il velo e prendendo il bouquet dalle mani di una delle damigelle: "Buona festa a tutti!" Disse ironica, poi si girò e gettò il mazzo di fiori verso gli invitati, stringendosi poi a Niall e sentendosi veramente al sicuro.
Mentre il padre di Elisabeth insultava Niall, difeso a spada tratta da Louis, gli invitati se ne andavano sgmenti e Liam e Zayn parlavano di come sarebbe stato il loro matrimonio, Harry rimase immobile, con il bouquet della ragazza appoggiato sulle cosce: senza che lui facesse il minimo sforzo, il mazzo di fiori gli era planato sulle gambe e, si sa, chi prende il bouquet si sposa entro l'anno.

*

Due settimane dopo, nel quartiere si parlava ancora del matrimonio fallito della figlia dei Goosman, e dell'ancora più fallito affare del signor Goosman stesso, che si ritrovava con il danno oltre che la beffa; dal canto suo, Elisabeth viveva tranquilla ed in pace con se stessa, aveva parlato a sua madre dei bambini di Niall e Louis e lei, insieme alla madre di Harry, aveva subito provveduto a farli spostare tutti in una costosa e moderna struttura nei pressi del quartiere ricco: ora quei bambini vivevano una vita normale, mangiavano tre pasti al giorno, erano coccolati da tutte le inservienti e, cosa più bella di tutte, iniziavano pian piano a trovare famiglie di quel quartiere che li adottavano; Louis e Niall erano rimasti depressi per giorni per questa cosa, ma non appena scoprirono che avrebbero potuto vederli ogni volta che gli andava, le cose migliorarono notevolmente.

Agosto volgeva ormai al termine, e presto vi sarebbe stato il tanto atteso matrimonio di Zayn e Liam, che erano talmente presi dai preparativi da dimenticarsi dell'esistenza di un mondo in movimento al di fuori delle loro case.
Dal canto suo, invece, Harry aveva deciso di ignorare suo padre e concentrarsi sul suo futuro con Louis, motivo per cui in quel momento si trovava in uno studio medico con un Niall isterico ed un Elisabeth estremamente calma, che continuava ad accarezzarsi lentamente il pancine da sopra la maglietta: "Te l'ho già detto, Harry, non serve a nulla agitarsi, ok? Era solo il bouquet di un finto matrimonio fallito!" Disse lei sorridendo, e Harry anuì: "Però.. Io Louis vorrei davvero sposarlo, sai?" "Oh si, lo so... Ma mettetevi in fila, ora tocca a Zayn e Liam, e poi credo che lascerò che Niall mi chieda di sposarlo, insomma guardalo" disse ridendo ed indicando il ragazzo, talmente in ansia che non li sentiva nemmeno parlare; Harry ridacchiò ed annuì: "Devo comunque aspettare che nasca il baby irlandese, sai?" "E perché?" chiese curiosa Elisabeth, sempre tenendo la mano sul pancione: "Beh... - disse Harry sorridendo - la testimone mi serve senza pancia, sai?" Disse ridacchiando e mordendosi il labbro, mentre Elisabeth lo guardava sgranando gli occhi: "Io.. Tu... Davvero?" "Beh, mi hai fatto parecchi favori, e senza di te la situazione sarebbe precipitata, ecco... - Disse Harry, notevolmente in imbarazzo, e si alzò prima che lei potesse abbracciarlo - ora vado, Louis mi aspetta fuori.. Sai, se rimango troppo tempo penserà che voglio rapire un neonato" disse ridendo, per poi salutare entrambi (ovviamente Niall non lo vide nemmeno) ed uscire.

Louis buttò la sigaretta a terra non appena vide arrivare Harry, e gli sorrise: "Rapito qualche bambino?" Disse ridacchiando, ricevendo una manata da Harry: "Non dovresti scherzare con i sentimenti altrui, sai?" Borbottò il riccio, prendendo la mano al suo ragazzo e camminando insieme a lui; da quando Louis viveva con lui, Harry aveva scoperto che si può benissimo camminare invece che prendere una macchina anche per fare qualche metro, e la cosa non era affatto male. I due ragazzi arrivarono al parco e si sedettero su una panchina, e mentre Louis si accendeva una sigaretta, visto che la precedente era stata gettata via nemmeno a metà, Harry si girò istintivamente verso il piccolo parco giochi costruito da poco in mezzo al prato (con un sacco di giochi con i controfiocchi, tra l'altro), e nel quale solitamente Louis e Niall incontravano i loro bambini; Louis si voltò verso il suo ragazzo e lo trovò intento a sorridere mentre guardava una bambina che, traballante, muoveva i suoi primi passi, lasciando le braccia del papà e dirigendosi verso quelle spalancate della mamma. L'amore che Harry provava per quei cosini era spropositato, e certo, piacevano anche a lui (anche se, a dirla tutta, li preferiva decisamente quando smettevano di farsela nel pannolino), e sapeva che avere un figlio sarebbe stato per Harry il più bel regalo del mondo. Ed in quel momento, con una sigaretta tra le labbra, in quel parco ben curato e pieno di verde, Louis decise che lui e quel damerino imbranato avrebbero avuto un giorno un bellissimo bambino.

*

La marcia nuziale suonò per la seconda volta in meno di un mese, Harry dondolò nervosamente dal tallone alle punte, più volte, fissando Zayn fermo al, per così chiamarlo, altare, indosso una lunga tunica rossa con ricami dorati, poi spostò lo sguardo sulla sala, divisa in due: a destra, una marea di giacche e cravatte nere, blu scure, qualche bambino con camice azzurre, ed a sinistra una marea di colori e ricami, tuniche lunghe e sgargianti, che riempivano la stanza di luce. Un istante dopo, Liam fece capolino dalla porta, tenendo sua madre sotto braccio; arrivarono insieme all'altare, e la cerimonia cominciò, e fu così veloce che in un secondo una bimbetta portò le fedi ai due sposi, ed iniziarono le promesse: "Io, Liam Payne, prendo te, Zayn Malik, come mio legittimo sposo, e prometto di esserti sempre fedele in buona o cattiva sorte, ricchezza o povertà, salute e malattia - sussurrò commosso, ed una lacrima gli rigò il viso- finchè morte non ci separi" concluse, per poi infilargli la fede al dito; Zayn scoppiò a ridere, e solo chi lo conosceva davvero sapeva che era la sua reazione a quando era agitato, e dato che Harry lo conosceva anche troppo bene gli si avvicinò e gli tirò un coppino, facendolo riprendere: "Ok.. Uhm.. - disse, trattenendo una nuova ondata di risate - io, Zayn Malik, prendo te, Liam Payne, come mio legittimo sposo e prometto di esserti fedele sempre, in salute o malattia, ricchezza o povertà, buona o cattiva sorte, finchè morte non ci separi" sussurrò, poi mise la fede a Liam, che lo tirò a se e lo baciò prima che il celebrante lo dicesse: "Finchè morte non ci separi, amore mio" Sussurrò Zayn sulle labbra del ragazzo, che scoppiò definitivamente in lacrime; solo allora, il celebrante guardò i due ragazzi e sorrise: "Beh, vi dichiaro.. Marito e marito" disse allegro, facendo scrosciare gli applausi.

Era ormai sera tardi, ed il ricevimento stava volgendo al termine; i più anziani se ne erano andati, i bambini più piccoli già dormivano nei loro passeggini, mentre i più grandicelli si trovavano in quello stato di moto perenne che pervade i bambini durante una qualsiasi festa. Fuori, sotto il portico del ristorante, cinque ragazzi ed una ragazza chiacchieravano, ridendo e scherzando, poi uno di loro sollevò un calice: "Agli sposi" disse Louis sorridendo e bevendo in un sorso l'analcolico che si trovava nel suo bicchiere: dopo la sua meravigliosa avventura nel mondo dell'alcolismo, Harry gli aveva praticamente vietato di toccare un qualunque alcolico; Niall guardò Elisabeth e sorrise: "Propongo un altro brindisi - disse mordendosi il labbro e mettendo una mano sul pancione della ragazza, mentre con l'altra sollevò il calice di champagne - al piccolo irlandese che si nasconde qui dentro" disse sorridendo, mentre Harry sgranò gli occhi: "Sapete il sesso? - chiese, e Niall annuì - E...?" proseguì Harry, guardando la coppia; Elisabeth sorrise dolcemente: "Un maschietto... E' un maschietto sano come un pesciolino" disse la ragazza, e poi guardò Niall: il biondo osservò Louis e sorrise: "Si chiamerà Michael... Michael Louis Horan" disse con la voce che gli si incrinava, mentre Louis gli gettò le braccia al collo e rimase così per quella che sembrò un'eternità; i due ragazzi rimasero abbracciati come se fossero una cosa sola, in quella che sembrava la serata conclusiva perfetta per uno dei giorni più felici che la terra avesse mai visto.

Angolo autrice:
Sono viva, lo giuro! Ero in terribile blocco dello scrittore.. Due settimane fa, invcìece, ho pubblicato questa OS.. Se vi va, fate un salto ^^ http://www.wattpad.com/myworks/32825942-il-ladro-di-sogni

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