𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒍𝒐𝒗𝒆 (𝐕𝐬...

By bomambo

31.1K 2.3K 3.1K

COMPLETATA ✔️ Jisoo ha quasi 30 anni e la sua vita si è come fermata. Tutte le sicurezze che l'illudevano di... More

I ρɾσƚαɠσɳιʂƚι ҽ ι ʅσɾσ αɱιƈι
Fαɱιʅιαɾι ҽ αʅƚɾι ρҽɾʂσɳαɠɠι
Pɾҽɱҽʂʂα
Cαριƚσʅσ 1
Cαριƚσʅσ 2
Cαριƚσʅσ 3
Cαριƚσʅσ 4
Cαριƚσʅσ 5
Cαριƚσʅσ 6
Cαριƚσʅσ 7
Cαριƚσʅσ 8
Cαριƚσʅσ 9
Cαριƚσʅσ 10
Cαριƚσʅσ 11
Cαριƚσʅσ 12
Cαριƚσʅσ 13
Cαριƚσʅσ 14
Cαριƚσʅσ 15
Cαριƚσʅσ 16
Cαριƚσʅσ 17
Cαριƚσʅσ 18
Cαριƚσʅσ 19
Cαριƚσʅσ 20
Cαριƚσʅσ 21
Cαριƚσʅσ 22
Cαριƚσʅσ 23 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 23 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 24
Cαριƚσʅσ 25
Cαριƚσʅσ 26
Cαριƚσʅσ 27
Cαριƚσʅσ 28
Cαριƚσʅσ 29 ( Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 29 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 31
Cαριƚσʅσ 32
Cαριƚσʅσ 33 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 33 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 34
Cαριƚσʅσ 35
Cαριƚσʅσ 36
Cαριƚσʅσ 37 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 37 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 38
Cαριƚσʅσ 39
Cαριƚσʅσ 40
Cαριƚσʅσ 41
Cαριƚσʅσ 42
Cαριƚσʅσ 43 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 43 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 44
Cαριƚσʅσ 45
Cαριƚσʅσ 46
Cαριƚσʅσ 47
Cαριƚσʅσ 48
Cαριƚσʅσ 49
Cαριƚσʅσ 50
Cαριƚσʅσ 51
Cαριƚσʅσ 52
Cαριƚσʅσ 53
Cαριƚσʅσ 54
Cαριƚσʅσ 55
Cαριƚσʅσ 56
Cαριƚσʅσ 57 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 57 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 58
Cαριƚσʅσ 59
Cαριƚσʅσ 60
Cαριƚσʅσ 61
Cαριƚσʅσ 62
Cαριƚσʅσ 63
Cαριƚσʅσ 64
Cαριƚσʅσ 65
Cαριƚσʅσ 66
Cαριƚσʅσ 67
Cαριƚσʅσ 68 (Pαɾƚҽ 1)
Cαριƚσʅσ 68 (Pαɾƚҽ 2)
Cαριƚσʅσ 69
E se la storia ti manca...
🎖Bσʅʅιɳι ҽ ρɾҽɱι🏆
Iɳƚҽɾʋιʂƚα Vσʅƚυɾι ƈσɳƚҽʂƚ
Iɳƚҽɾʋιʂƚα Hσρҽ Aɯαɾԃʂ
Pʅαყʅιʂƚ

Cαριƚσʅσ 30

383 29 37
By bomambo

Jisoo sentì una melodia che si faceva via via sempre più forte.
Non capì subito di cosa si trattasse, persa nel suo dormiveglia.
Era in camera sua, nel suo letto e a stento ricordava di come ci fosse arrivata.
Poi sentì la voce di Taehyung, accanto a lei, ancora impastata dal sonno:

«Pronto?»

Si girò verso di lui.
Stava rispondendo al telefono, il braccio destro alzato per tenere il cellulare vicino all'orecchio, gli occhi ancora chiusi e una smorfia sul viso. Era ancora molto assonnato.
Jisoo fece caso all'orario sulla radiosveglia poggiata sopra il comodino: erano appena le 6:00 di mattina.
Pian piano, vide i suoi occhi aprirsi e poi sbarrarsi in un istante.

«Davvero? Arrivo subito!», disse, chiudendo la chiamata e girandosi verso di lei con un sorriso a trecentosessanta gradi.

«È nato!»

Jisoo rimase sorpresa e ci mise almeno dieci secondi a collegare quelle parole.
Irene doveva aver partorito.
Senza che lei potesse dire niente, Taehyung le si avvicinò alle labbra, baciandola dolcemente.
Jisoo sentì come un'energia diversa in lui, era eccitatissimo e felice.
Si staccarono e gli disse:

«Che bella notizia! Come stanno? Tutto bene?»

«Credo di sì, ma devo raggiungerli in ospedale. Jin papà, non ci posso ancora credere!»

Si alzò velocemente dal letto.
Era in boxer e infilò subito la t-shirt della sera precedente.
Ripassò dalla parte del letto di Jisoo, le diede un bacio sulla fronte e le sussurrò:

«Vado in bagno a prepararmi»

Jisoo restò a letto, aveva ancora un'ora prima che suonasse la sveglia per andare al lavoro e sperava di riuscire a riaddormentarsi.
Ma si sbagliava, infatti, mentre
Taehyung era sotto la doccia, decise di alzarsi e tentare di preparare qualcosa per colazione.
Si mise in piedi e sentì un enorme cerchio alla testa.

"Dovevo ricordarmi che non reggo l'alcol", si maledisse da sola.

Aveva bisogno di mangiare assolutamente qualcosa per prendere un'aspirina.
Preparò il caffè e tirò fuori dal frigo dello yogurt e della frutta.
Taehyung uscì dal bagno fischiettando, con solo un asciugamano in vita.
Doveva ammettere che di prima mattina era una bella visione per iniziare la giornata.
Taehyung ricomparve dopo poco, indossando i vestiti del giorno prima.

«Fai colazione?», gli chiese lei.

«Prendo un caffè al volo», disse lui sorridendo.

Era felice come non lo aveva mai visto e non poté fare a meno di apprezzare quella sua purezza e genuinità.
Bevve il caffè di fretta, posò la tazzina, indossò il berretto e afferrò le chiavi della macchina.

«Vado! Ti chiamo dopo...», le disse, avvicinandosi a lei e dandole un bacio rapido sulle labbra.

Jisoo gli sorrise e lo vide uscire.
Stava affondando il cucchiaino sul suo yogurt bianco, quando, a un tratto, sentì il campanello suonare.
Doveva essere lui, sicuramente aveva dimenticato qualcosa.
Aprì la porta e lo trovò lì davanti che la guardava sorridendo.

«Vieni con me», le disse.

«Con te? In ospedale? Tae non...»,
balbettò colta di sorpresa.

«Sì, poi ti accompagno al lavoro. Ti aspetto in macchina», disse, facendole l'occhiolino.

Jisoo chiuse la porta e sentì il cuore martellarle nel petto.
La voleva con lui in una giornata così importante come quella, il giorno della nascita di suo nipote.

"Ci sarà tutta la sua famiglia",
pensó Jisoo e sentì l'ansia cominciare ad assalirla.

Stette per un attimo davanti alla porta, totalmente bloccata dai suoi stessi pensieri.
Poi si rese conto che lui la stava aspettando di sotto, e si fiondò in bagno per prepararsi.
Indossò una semplice t-shirt bianca e un paio di jeans neri, raccolse i capelli in una coda alta e si mise solo un po' di mascara.
Afferrò la borsa e uscì di casa.
Taehyung l'aspettava in macchina con il motore acceso.

«Scusa, ho fatto il prima possibile», disse Jisoo, salendo.

Lui mise in moto.
Le strade erano semideserte, erano le 7:00 di mattina e Daegu si stava appena svegliando.
Jisoo stringeva la borsa, battendo nervosamente le dita sopra di essa.
Taehyung notò quel movimento e le disse:

«Sei agitata?»

«Un po'...», ammise lei.

«Perché?», chiese lui ridendo.

«Lo sai perché...», fece lei.

«Perché ci sarà la mia famiglia?
Ti posso assicurare che non mordono...», disse Taehyung divertito.

Jisoo rimase in silenzio, guardando dal finestrino.

«Ehi, non devi sentirti in dovere di accompagnarmi se non ti fa piacere...», le disse con un tono più serio.

«Certo che mi fa piacere, però capiscimi ho paura di non p...»

«...piacergli? L'importante è quello che penso io, è sempre stato così per me e loro si sono adeguati ogni volta. Sanno che il loro pensiero conta, ma fino ad un certo punto. E poi mi spieghi perché non dovresti piacergli?», la interruppe Taehyung.

«Non lo so...è possibile! A che titolo mi presenti?», chiese Jisoo, pronunciando la domanda che le rimbombava in testa fin dall'inizio.

«Ti presento come Jisoo, punto.
Di nuovo la fissazione di etichettare tutto, eh Kim? Quando ti passerà questa brutta malattia?», fece lui, prendendo la sua mano e baciandogliela.

Quel gesto le ricordò quanto fosse dolce, quanto in realtà tutte quelle preoccupazioni fossero infondate, perché l'unica cosa che veramente importava era una: Taehyung le aveva chiesto di condividere con lui un momento di gioia, voleva averla accanto, e questo, solo questo, doveva importarle.

Svoltarono nel parcheggio dell'ospedale.
Scesero dalla macchina e si recarono al punto informazioni.
Il reparto di ostetricia con la nursery si trovava al terzo piano.
Presero l'ascensore in silenzio.
Jisoo non riusciva a calmarsi e a ogni piano che salivano l'agitazione aumentava.
Arrivarono a reparto.
C'era una piccola sala di attesa e vide che Taehyung puntava lì, attratto dalla presenza di qualcuno.
Jisoo entrò dopo di lui, anzi rimase sulla porta esitante.
Lo vide avvicinarsi a una ragazza magra, dai tratti delicati ed eleganti.

«Buongiorno! Allora tutto bene?», lo sentì chiedere.

«Tae! Sì tutto ok...»

Si abbracciarono.

«Ho visto Jin ma sto aspettando di vedere il piccolo...», continuò lei staccandosi.

«Changwook?»

«Dovrebbe essere qui a momenti. Mamma ha fatto la nottata, ma è tornata a casa perché era distrutta dal sonno, te la sei persa per poco»

"Deve essere sua sorella", pensò Jisoo.

Il fatto che avesse detto che la madre fosse tornata a casa la rincuorò: era la persona che "temeva" di più di conoscere, soprattutto sapendo quanto Taehyung le fosse legato.

«Yoona, lei è Jisoo », disse Taehyung, indicandola sulla soglia.

La ragazza guardò in quella direzione, probabilmente non si era accorta che ci fosse qualcuno.
Jisoo fece un passo in avanti.

«Ciao, piacere di conoscerti. Sono Yoona, la sorella di Tae », fece lei, porgendole la mano con un sorriso.

Jisoo non notò somiglianze evidenti, ma avevano lo stesso modo di sorridere.

«Piacere mio, sono...»

Non sapeva come terminare la frase, visto che nemmeno lei sapeva cosa fosse per Taehyung.
Un'amica? un'ex compagna di classe? Una scopamica? Qualcosa di più?
Ma fortunatamente venne interrotta dall'arrivo di Hyunjin nella stanza.
Entrò grugnendo un buongiorno e tenendo in mano due bottigliette di acqua, una la porse alla sorella.

«Grazie Hyun », fece lei.

Lui si stravaccó su una sedia e cominciò ad aprire la bottiglietta.
Si sedettero in attesa.
Jisoo si sentiva un po' a disagio, in quanto spesso intercettava lo sguardo di Hyunjin su di lei.
La guardava con un sorrisetto beffardo, probabilmente ricordandosi il modo in cui l'aveva conosciuta con solo la camicia di Taehyung addosso.
Entrò nella stanza un altro ragazzo. Si notava avesse qualche anno in più di tutti loro.

«Ehi ci siete tutti!», esclamò, mettendo una mano sulla spalla di Taehyung.

«Ciao Chang, strano a dirsi ma non sei poi così in ritardo. Stiamo ancora aspettando di vedere il bimbo», disse Yoona.

«Scusate, ho dovuto accompagnare la piccola all'asilo...», rispose lui.

Il suo sguardo saettò verso Jisoo, seduta accanto a Taehyung.

«Oh, lei è Jisoo. Lui è Changwook, l'ultimo fratello», fece Taehyung.

«Ultimo non direi visto che sono il più vecchio. Comunque piacere di conoscerti...», disse, porgendole la mano.

Poi, rivolgendosi al fratello con un tono di voce più basso, ma che comunque sentirono tutti, gli fece:

«...allora è una cosa seria»

Jisoo avvampò, mentre Taehyung si limitò a scrollare la testa in silenzio.
Tra tutti i fratelli, Changwook sembrava quello più simile a Taehyung: era alto, ben piazzato, con la carnagione leggermente ambrata come la sua, gli occhi grandi e intensi.

Dopo qualche minuto entrò nella stanza Jin, il neopapà.
Era la rappresentazione della felicità.
Sorrideva non solo con la bocca ma anche con gli occhi, ancora lucidi per le lacrime di gioia.
Nei loro pochi incontri, Jisoo lo aveva visto sempre estremamente impegnato, concentrato e teso, e in quel momento le sembrò un'altra persona.

«Buongiorno!», fece.

Taehyung e Changwook si alzarono per congratularsi con lui e abbracciarlo, mentre Hyunjin rimase stravaccato sulla sedia e Yoona li guardava con sguardo tenero.
Jisoo gli sorrise in lontananza, facendogli un segno con la mano, che lui ricambiò.

«Allora? Irene come sta? È andato tutto bene? Il piccolo?», gli chiese Taehyung, facendo domande a raffica.

«È andato tutto bene, nonostante sia nato una settimana prima del previsto.
Le si sono rotte le acque ieri a mezzanotte. Fortunatamente Irene era con me e Hyun al locale, così siamo venuti direttamente qui.
Il parto è stato lungo ma è andato tutto bene, solo che ora Irene è esausta e si sta riposando.
Il piccolo è uno spettacolo...è bello come me!», fece Jin pieno di orgoglio.

«Non farci caso, è sempre stato convinto di essere il fratello più fico», disse Changwook, rivolgendosi a Jisoo, che apprezzò il tentativo di farla interagire di più.

«Possiamo vederlo?», chiese Yoona.

«Sì certo, uno alla volta magari», rispose Jin.

«Bene, allora prima vado io per diritto di nascita...», fece Changwook, seguendo Jin fuori dalla stanza.

«Vado a fumare una sigaretta ti dispiace?», chiese Taehyung a Jisoo.

«No, vai pure»

«Vengo anche io, almeno te ne scrocco una», fece improvvisamente Hyunjin, alzandosi.

Jisoo e Yoona rimasero da sole nella stanza, in silenzio, e Jisoo avrebbe voluto avere la scusa del fumo per evitare quel momento di imbarazzo.

«Jisoo, non sarai mica quella Jisoo», disse a un tratto Yoona, girandosi verso di lei.

Jisoo la guardò con sguardo interrogativo.

«Tu e Tae andavate in classe insieme alle superiori?»

Lei rimase spiazzata da quella domanda e rispose timidamente:

«Sì...»

«Allora sei tu! Non sapevo aveste mantenuto i contatti!»

Jisoo era confusa. Come faceva a conoscerla?

«No, veramente ci siamo incontrati di nuovo recentemente e non sapevo di essere "famosa"»

«Beh, diciamo che all'epoca sei stata l'argomento di non so quante conversazioni con Tae. Aveva bisogno di consigli per capire le ragazze, in realtà per capire te nello specifico.
Credo che non si sia più aperto con me come allora»

Jisoo arrossì, sorrise e abbassò lo sguardo.

«Non sono affari miei, ma apprezza il gesto che ha fatto oggi volendoti qui. Si vede che conti molto per lui. Ci ha presentato una sola ragazza, la sua ex storica», continuò Yoona.

«Wheein...», fece Jisoo.

Furono interrotte dal risuonare di passi che si avvicinavano.
Taehyung e Hyunjin rientrarono nella sala. Lui le si sedette accanto sorridendole.
Intanto Changwook tornò, dicendo:

«Avanti il prossimo!»

«Yoona, ti dispiace se andiamo noi?
Jisoo deve entrare in ufficio», chiese Taehyung alla sorella.

«Oh no, non fatevi problemi per me»,
disse Jisoo in imbarazzo.

«Nessun problema, andate pure», rispose Yoona.

«Prima porta a destra in fondo al corridoio. Jin vi aspetta lì», fece Changwook.

Uscirono dalla sala d'attesa e si incamminarono verso la nursery.
Arrivarono a una vetrata che dava su una stanza piena di culle.
Dentro c'era Jin, intento a cullare un piccolo fagotto.
Si girò verso di loro e fece segno a Taehyung di entrare.
Lui diede una rapida occhiata a Jisoo, sorridendole per poi raggiungere il fratello.

Taehyung prese tra le braccia il nipotino con scioltezza, senza tradire il minimo impaccio.
Jisoo lo vide guardare il bambino con uno sguardo pieno di tenerezza e gioia, mentre lo cullava lentamente.
Sentì l'emozione assalirla come un'ondata.
Pensó di non averlo mai visto così bello, nemmeno nei momenti più intimi tra loro due.
Taehyung in quel momento rappresentava tutto ciò che Jisoo semplicemente desiderava per il suo futuro: un uomo innamorato con in braccio suo figlio.
Venne allontanata dai suoi pensieri, quando lui alzò lo sguardo verso di lei e le sorrise attraverso la vetrata.
Si avvicinò e le mostrò il piccolo: il viso paffuto immerso nel sonno, le manine esili.
Jisoo si sciolse totalmente, pensando che fosse perfetto.
Taehyung si riavvicinò al fratello e gli passò nuovamente il bambino tra le braccia.
Jin fece un segno con la testa verso la vetrata, salutando Jisoo e lei ricambiò con un sorriso.

Taehyung uscì dalla sala e la raggiunse.
Aveva gli occhi lucidi.
Lei gli afferrò la mano intrecciandola alla sua in modo del tutto naturale, e uscirono dalla nursery.
Entrarono nella sala d'attesa mano nella mano, senza nemmeno farci caso.
Gli occhi dei fratelli di Taehyung erano fissi sulle loro mani intrecciate, come se rappresentassero la risposta alle loro domande su quanto fosse profondo ciò che li univa.

«Noi andiamo...»

«Jisoo, è stato un piacere. Spero di rivederti presto», disse Yoona, sorridendole.

«Il piacere è stato mio. Buona giornata a tutti!», disse lei, guardando Yoona, Changwook e Hyunjin.

Changwook ricambiò il sorriso e la salutò con un gesto della testa, mentre Hyunjin abbozzò un mezzo sorriso.

Uscirono dall'ospedale e rientrarono in macchina.
Sentì Taehyung tirare su con il naso mentre si allacciava la cintura.
Jisoo si girò verso di lui preoccupata: aveva ancora gli occhi lucidi e lei era certa che stesse trattenendo le lacrime.

«Tae...», disse, accarezzandogli una guancia.

Lui si girò verso di lei, con un sorriso che Jisoo avrebbe definito malinconico ed emozionato allo stesso tempo:

«Si chiama Kim JooWon, il nome di mio padre»

Jisoo si allungò verso di lui, baciandolo dolcemente e stringendolo forte, cercando di colmare il vuoto lasciato dal padre di Taehyung in un giorno così importante.

Continue Reading

You'll Also Like

103K 3.4K 83
Charlotte Wells ha 20 anni, nata a Barletta. I suoi bis nonni paterni sono nati in america, e invece il papà di suo papà si trasferì in Italia, dove...
234K 8.8K 68
Chiara e Kumo li osservavano da lontano "Quei due si completano" parlò il ragazzo "Hanno uno un pezzo di anima dell'altro" continuò la bionda "già...
32.7K 1.7K 56
[KookMin // 국민] ;; ex #Wattys2020 ex "i want that ass" ~ (KookMin) stato: completa capitoli totali: 49 trama: Jimin e Jungkook sono "solo" migliori a...
2.1K 119 119
«Ho imparato grazie a te, perché una persona dovrebbe vivere amando». Repubblica di Corea, Seoul, 2014 Ji-Moon "King Moonster" Kim, leader dei Tanban...