⁓Louis/Kayden⁓ Bingo Draco Ex...

Por galaxystories

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⭐COMPLETA!⭐ TRAMA: seguito di Bingo Draco Attenzione! Tutte le coppie non appartenenti al mondo di Harry Pott... Más

note da leggere
capitolo 1
capitolo 2
capitolo 3
capitolo 4
capitolo 5
doppio aggiornamento!!
capitolo 6 🔞
capitolo 7
capitolo 8
capitolo 9
capitolo 10
capitolo 11
capitolo 12
capitolo 13 🔞
capitolo 15
capitolo 16
capitolo 17🔞
capitolo 18
capitolo 19
capitolo 20
capitolo 21 🔞
capitolo 22 🔞
capitolo 23
capitolo 24
EPILOGO
Nuova storia

capitolo 14

274 32 37
Por galaxystories

NOTE: Hey tu! Si, proprio tu che stai leggendo! Non dimenticare di accendere la stellina in basso a sinistra! ❤️ Buona lettura! 📖




ALBERT

Albert si era svegliato da solo nel letto quella mattina. Logan, come gli aveva lasciato scritto nel bigliettino che gli aveva fatto trovare sul comodino, era dovuto andare in università e poi gli aveva comunicato che quella sera avrebbe incontrato un possibile coinquilino per affittargli la camera.

Dopo essersi lavato e vestito, Albert uscì di casa per andare in commissariato.

Ad attenderlo c'era Nate che non appena lo vide entrare gli si avvicinò tendendogli un bicchiere di caffè bollente e poi indicò Fay che stava entrando in quel preciso momento.

"Il capo ci ha mandato a parlare con il proprietario di una gioielleria al centro commerciale…"

I tre si incamminarono verso la volante e salirono a bordo, Albert sul sedile del passeggero accanto a Nate che guidava mentre Fay si era seduta sul sedile posteriore mentre finiva di mangiare la sua colazione.

"Per pranzo mi potete accompagnare poi al Freedom?"
Chiese la collega e Nate e Albert si guardarono incuriositi.

"Senza offesa ma… non è un po' presto per andare al Freedom?" Chiese Nate guardando la strada.

"Non ci devo andare per quel motivo, cioè… voglio vedere la barista…" disse Fay e la sua voce si affiievolí appena.

Albert la guardò incuriosito.

"La barista?" Chiese sorridendo malizioso. "È un nuovo ruolo dei gogoboys?"

Fay lo fulminò con lo sguardo.

"No! È davvero una barista. È…" sospirò, guardando fuori dal finestrino. "È così bella. Non riesco a togliermela dalla testa"

"Ma allora ti accompagniamo si! Voglio vederla!" Disse Nate con un sorriso mentre giungevano al centro commerciale.

Albert lo guardò aggrottando le sopracciglia.

"Scusa eh, ma a te della barista che importa? Fino a prova contraria a te piacciono gli uomini…"

Nate lanció un'occhiata ad Albert e poi a Fay.

"Preferisco gli uomini, si. Ma visto che la mia anima gemella forse deve ancora nascere e ho ancora gli occhi che funzionano, voglio vedere com'è questa barista, se è carina o altro… lo faccio per Fay!" Disse notando l'occhiataccia da parte di Albert.

"Grazie Nate, te ne sono grata. Io non ho mai il coraggio di dirle una parola. Mi limito a fissarla e basta. Mi mette in soggezione…" ammise la ragazza sospirando.

Albert, che stava scendendo dalla vettura, si voltò verso di lei.

"Come fai a dire che ti piace se nemmeno ci hai parlato?" Chiese il castano, ricevendo una gomitata dal collega biondo che lo fulminò con lo sguardo.

"Smettila!" Lo sgridò Roberts, mentre si avvicinava alla ragazza che stava fissando Andrew ferita. "Ci parlerò io con lei. Farò da tramite piuttosto…" disse Nate con un sorriso e Fay sorrise.

"Davvero faresti questo per me?" Chiese la poliziotta mentre salivano sull'ascensore che dal parcheggio sotterraneo li avrebbero portati dentro il centro commerciale.

"Ovvio che sì!" Disse Nate stringendo un braccio attorno alle spalle di Fay.

Albert, davanti a loro, alzò gli occhi azzurri al cielo, poi si diresse verso la gioielleria e parlò con il proprietario.

Dopo mezz'ora all'interno del negozio, i tre poliziotti uscirono ma Fay rimase bloccata davanti alla vetrina, osservando degli anelli di fidanzamento.

"Non ne riceverò mai uno!" Disse demoralizzata.

Nate la trascinó lontano per un braccio. Stavano per andare via quando Fay si mosse in direzione dei bagni.

Albert sospirò e la seguì insieme a Nate. L'attenzione di Albert però venne catturata dalla libreria situata accanto alla toilette.

"Vi aspetto in libreria" disse entrando all'interno del negozio mentre Nate e Fay entravano in bagno.

Quando i due tornarono da Albert, questo stava leggendo dei libri di cucina e sollevò lo sguardo su Nate che si era avvicinato a lui e gli aveva dato un colpetto col gomito al fianco.

"Che c'è?" Aveva chiesto al poliziotto notando le sue guance rosse e gli occhi azzurri sbarrati.

"Ti devo parlare. Fay non è chi dice di essere!" Disse mentre Albert si guardava attorno in cerca della collega.

"In che senso?" Chiese Albert guardandolo confuso.

Nate prese un respiro profondo, prima di cominciare a parlare a bassa voce: "Lei è un lui, lui è una lei!"

Albert aggrottò le sopracciglia.

"Eh?" Chiese  Albert non capendoci nulla.

Nate prese un respiro profondo e cominció a raccontare.

"Visto che doveva andare in bagno ho deciso di andarci anche io e stavo facendo la pipì agli urinatoi, dei bagni maschili, quando l'ho vista entrare nel nostro bagno! Si è avvicinata a me con un sorriso e poco dopo ha cominciato a fare la pipì…" Nate deglutì a disagio. " Gliel'ho visto! Non è una donna! Ha il pisello!"

Albert sollevò lo sguardo e vide Fay raggiungerli.

"Hey, andiamo al Freedom?" Chiese tutta sorridente come se il fatto di aver fatto pipì in un bagno maschile e accanto a Nate non l'avesse scalfita.

"Si, ma certo!" Disse Albert ignorando l'occhiata stralunata da parte di Nate.

Fu Albert a guidare fino al Freedom e mentre Fay scendeva dalla macchina, il biondo afferró per un braccio il collega e lo guardò dritto negli occhi.

"Lo dirò al capo oggi quando rientreremo. Io non ci lavoro più con Fay!" Disse Nate ma Albert lo strinse per la manica e lo guardò torvo.

"Si può sapere che cazzo ti prende? Sembravate amiconi fino a stamattina, te la sei abbracciata, l'hai illusa di poter parlare con la donna che le piace al bar e ora ti comporti così? Se anche fosse vero quello che hai visto, ovvero che è una donna transgender, che cosa ci sarebbe di male? Da quando sei diventato così schizzinoso? Ti devo ricordare come ci sei stato male quando tuo padre prendeva a male parole i gay? E tu che volevi essere libero di amare un altro uomo ci stavi di merda? Ti sei dimenticato che abbiamo lasciato tutto a Los Angeles per trasferirci a New York e poi dopo la tua rottura siamo venuti a vivere qui? Io ti sono sempre stato vicino. Sei un fratello per me e ti ho sempre appoggiato in ogni tua scelta. Ma qui no. Ti devo ricordare che appena arrivati i nostri colleghi ci hanno reso la vita un inferno? E che il nostro capo ci ha difeso con tutti ed è sempre stato nostro alleato? Vuoi ripagarlo così? Che te ne frega ciò che è Fay. È una collega. È una donna. Se non fosse successo l'incidente nel bagno, avresti pensato diversamente?"

Nate negò con la testa, avvampando.

"Ecco. Per cui smettila di fare il cazzone e vai ad aiutare quella povera ragazza!" Disse Albert lasciando andare il braccio del collega e scendendo dalla macchina.

Quel discorso da parte di Nate lo aveva infastidito tantissimo.

Perché doveva essere così ottuso? Si chiese Albert mentre entrava nel locale e afferrava il cellulare per mandare un messaggio a Logan.

Fay non appena vide Nate entrare gli andò incontro tutta allegra, afferrandogli il braccio.

Albert vide Nate sussultare, ma lo fulminò con lo sguardo.

"Non osare fare stronzate" pensò, mentre Nate sospirava, si voltava verso il bancone del bar e poi dopo un sospiro, si allontanò, lasciando Fay e Albert da soli.

"Che ansia…" disse Fay stringendosi le mani davanti al petto.

"Ma no, vedrai che andrà tutto bene" disse Albert sorridendole.

Sentì il cellulare squillare nella tasca e lo afferrò, pensando potesse essere Logan, invece era Cormac McLaggen.

"Scusami, devo rispondere" disse allontanandosi dalla collega per uscire dal locale.

"Hey Mac, ci sono novità?" Chiese il moro portandosi il cellulare all'orecchio.

"Albert! Si. So come si chiama la famiglia che ha adottato il fratello di Kayden…"

"Allora?" Chiese Albert in attesa.

"Uffa, non si può mai fare una pausa ad effetto…" borbottò il detective biondo dall'altra parte della cornetta.

Albert alzò gli occhi azzurri al cielo e si voltò verso l'interno del locale, notando Nate tornare indietro con un bicchiere tra le mani.

"Il ragazzo si chiama Thorfinn Wood. È stato adottato dalla famiglia Wood-Weasley…"

Albert distolse lo sguardo da Nate per dedicarsi a quello che stava dicendo Mac.

"Weasley?" Chiese confuso.

"Esatto. Oliver Wood e Charles Weasley" ripeté Cormac dall'altra parte del telefono.

Albert aggrottò le sopracciglia. Eppure quel cognome lo aveva già sentito…

Ad un tratto vide Nate e Fay discutere e decise di intervenire.

"Grazie mille per le informazioni, ti devo un favore" disse chiudendo la comunicazione ed e trando nel locale, osservando i due colleghi.

"Allora? Che succede?"

Fu Nate a parlare.

"La barista è sposata…" disse e Albert allungò un braccio per stringere le spalle di Fay che si era avvilita mentre beveva il succo che Nate le aveva portato.

"Ah, mi dispiace.." stava dicendo Albert, ma Fay lo guardò.

"A me no!" Disse con un sorriso.

Nate e Albert si lanciarono un'occhiata perplessa.

"No? Ma pensavo ti piacesse" disse Albert e Fay lo guardò.

"Mi piace da morire. Significa che ci proverò io! Non mi arrendo. So che è la donna della mia vita" disse Fay prima di uscire dal locale, ancheggiando.

Quando giunsero alla stazione di polizia, Nate guardò Fay scendere dalla macchina e si avvicinò ad Albert.

"Parlerò con il capo" disse il biondo. "Gli dirò che non ho intenzione di lavorare con Fay"

Albert lo guardò male.

"Io davvero non ti capisco. Come fai ad essere così transfobico? Ma ti senti quando parli? Se gli vai a dare questa spiegazione al capo ti ammazza!" Disse Albert inviperito.

"Amen. Io voglio lavorare con te" disse Nate raggiungendo la scrivania ma il capo si affacció alla porta del suo ufficio.

"Roberts e Ritz nel mio ufficio" disse l'uomo e Albert posó nuovamente il fascicolo che stava leggendo sulla scrivania ed entrò nell'ufficio del capo, trovandoci Fay seduta ad una poltroncina con un sorriso enorme.

"È passata una settimana da quando lavorate con Fay e… è arrivato il momento di dirvi la verità su di lei…" disse l'uomo guardando la giovane che sorrise felice.

Nate fece per aprire la bocca, ma Albert gli tiró una gomitata nelle costole e Nate gemette, portandosi velocemente la mano sul punto dolorante.

"Visto che non volevo favoritismi e visto che Fay mi ha sempre parlato benissimo di voi due, è giunto il momento di rivelarvi che Fay è mia nipote e ho intenzione di creare una squadra composta da voi tre e… un nuovo agente appena giunto dall'accademia…" disse l'uomo con un sorriso mentre Albert guardava Nate che era impallidito e ora era rigido accanto a lui.

Il capo disse qualcosa al telefono e poi buttó giù, mentre Fay si alzava dalla sedia e guardava Nate negli occhi, felice.

Poco dopo bussarono alla porta e un giovane dai capelli biondi e grandi occhi azzurri entrò nella stanza.

"Mi voleva vedere, signore?" Chiese il giovane poliziotto, bloccandosi quando trovó l'ufficio già occupato da Fay, Nate e Albert.

"Torno dopo, mi scusi se l'ho disturbata" disse facendo dietrofront, ma il capo fece velocemente il giro della scrivania.

"No, puoi entrare. Volevo presentarti i tuoi nuovi colleghi…"

Il giovane li guardó stupito.

"I miei nuovi colleghi? Quindi… significa che lavorerò qui?" Chiese il giovane confuso.

"Per ora si, così imparerai il lavoro direttamente sul campo. Appena si libererà il posto in ospedale ti farò sapere." Disse l'uomo per poi rivolgersi ai poliziotti nella stanza. "Vi presento Robert Rushford, loro sono Nate Roberts, Albert Ritz e Fay Dumbar…" disse l'uomo con un sorriso.

Robert emozionato si presentò a tutti e tre, stringendo loro le mani, un sorriso dipinto sul volto.

"Spero di trovarmi bene con voi!" Disse il giovane allegro.

~*~

Quando Albert rientrò a casa, quella sera, erano ormai le sette e non vedeva l'ora di buttarsi sotto la doccia e poi stringersi nel letto con Logan. Gli era mancato tantissimo quel giorno, non avevano praticamente mai messaggiato e adesso Albert desiderava solo stringerlo tra le braccia e baciarlo fino a restare senza fiato.

Quando entrò in casa e raggiunse la cucina, Albert si bloccó sulla soglia, trovando Logan in compagnia di un moretto mentre i due chiacchieravano bevendo una tazza di the.

"Ciao!" Disse Albert osservandoli e Logan si voltò verso il compagno, felice.

"Ciao!" Disse il rosso alzandosi e indicando Albert al moro seduto. "Lui è Albert, il mio compagno" disse indicando poi il moro che era seduto sulla sedia.

Il giovane si alzò e tese la mano al poliziotto che la strinse.

"Sono Adam…" disse con un sorriso e guardandolo con i suoi grandi occhi azzurri.

"Albert" disse il poliziotto e dopo essersi scambiato qualche parola con Logan, il giovane uscì dall'appartamento, lasciando i due da soli.

Logan rientrò in cucina e Albert gli strinse la vita con entrambe le braccia per poi baciarlo con passione sulle labbra.

"Odio rientrare a casa e non poterti baciare cosi…" disse il poliziotto guardandolo negli occhi. "Mi sei mancato tantissimo" gli disse guardandolo negli occhi

"Lo so, scusa ma oggi in università è stata una giornata infernale e poi mi sono incontrato subito con Adam. A proposito… mi ha fatto una buona impressione" disse il rosso avvicinando il viso al collo del compagno che sospirò non appena sentì le labbra e la lingua del compagno su di sé.

"Potrebbe diventare un nuovo coinquilino?"

"Si. Ha detto che per ora ha un lavoro come volantinaggio al centro commerciale, ha detto che la paga non è alta, ma può permettersi di pagare le bollette e l'affitto. Però ha detto anche che sta cercando un altro lavoro che gli lascerebbe più tempo libero e con una paga decisamente migliore…"

"Ottimo. Sono felice per te… il proprietario non potrà più rompere le palle allora…" disse afferrando Logan per i polsi e trascinandolo in bagno.

"Adesso però basta parlare, mi sei mancato da morire ed io voglio la mia dose di coccole quotidiana!" Disse il poliziotto mentre Logan lo fissava malizioso a lui e si avvicinava per sfilargli la t-shirt che indossava.

"Mi mancherà sfilarti di dosso la divisa. Proprio un peccato…" disse Logan osservando le proprie mani spogliare il compagno che, una volta nudo, si mosse all'indietro verso la cabina doccia.

"A me non dispiace per nulla, invece. Adoro quando mi spogli. Ora però vieni qui. Non ho ricevuto la mia razione quotidiana di coccole e baci…" disse spalancando le braccia al rosso che dopo essersi spogliato completamente entró in doccia insieme al moro, baciandolo con desiderio sulle labbra.

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Non c'è niente da dire LEGGETE E BASTA 😏 [Completata]