All for you ||Z.M|| (Wattys...

بواسطة alebucks16f1

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Sono passati anni da quando Zayn Malik ha deciso di lasciare gli One Direction, ora è finalmente pronto per l... المزيد

One Way or Another
Don't Forget Where You Belong
Ready to Run
More Than This
Story of My Life
Girl Almighty
Taken
Moments
I Should Have Kissed You
I Wish
Kiss You
Spaces
A.M.
What A Feeling
Temporary Fix
Home
Dusk Till Dawn
Perfect
Little Things
Treat People With Kindness
Change Your Ticket
You & I
Miss You
Entertainer
Unreleased
Two Of Us
Talk To Me
18
Everywhere
End Of The Day
To Begin Again
Too Young
Arms Of A Stranger
On My Own
Half A Heart
Where Do Broken Hearts Go?
Fool For You
Fine Line
It's You
Small Talk
Strong
Too Much To Ask
Little Freak
She
When Love's Around
Love Of My Life

Never Enough

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بواسطة alebucks16f1

-Ben-

«Karen? Kar se è uno scherzo non è divertente!» Mi stavo agitando e non poco.

La sua voce poco prima era spezzata dal pianto e ora non rispondeva più, non metabolizzai nemmeno.

Avevo ancora la chiamata aperta e stavo guidando verso il nostro locale preferito.

«Cazzo Karen rispondimi!»

Nulla solo un fastidioso ronzio usciva dalle casse.

Finalmente arrivai lasciai la macchina ancora accesa vicino al marciapiede, per lo più in divieto di sosta ma in quel momento l'unica cosa che mi interessava era trovare la mia migliore amica.

Una figura seduta in modo innaturale sulla panchina a pochi metri da me attirò la mia attenzione.

Mi avvicinai e quello che vidi mi lasciò senza parole, gli occhi si erano già riempiti di lacrime.

Il mio tesoro era lì priva di forze con le mani e il naso insanguinato e le guance arrossate.

La scossi sperando che si svegliasse.

«Ehi avanti apri gli occhi...» Praticamente stavo parlando da solo.

Prendendola in braccio la caricai in macchina e iniziai a guidare verso l'ospedale, correvo più che potevo ma non sembrava mai abbastanza.

Come ovvio che sia durante le emergenze rimanemmo imbottigliati nel traffico newyorkese.

Aumentai la presa sul volante e le nocche mi divennero bianche, se era colpa di quel coglione di Malik giuro che non la avrebbe passata liscia.

~~~

Ero li da soli dieci minuti, dovevo avvisare Chris, dopotutto per quanto non mi piacesse era sempre il suo ragazzo.

Con la solita finta aria amichevole lo chiamai e quando rispose non gli diedi il tempo di dire nulla.

«Devi correre in ospedale, si tratta di Karen.» Poi attaccai.

Non volevo sentire nessuno. Dopo pochi minuti un'infermiera uscì dalla stanza dove erano entrati con la persona più importante della mia vita e un sorriso le si formò sul volto.

«Sta bene, solo un po' ammaccata per le percosse ricevute, non sappiamo esattamente come si sia ridotta così ma ce lo faremo raccontare quando si sveglierà!»

Mi sembrò di tornare a respirare.

Quando arrivò il mio 'amico' italiano gli riferii le parole della donna per poi accasciarmi sulla sedia della sala d'aspetto.

Erano passate due ore e ancora non si era svegliata, decisi di alzarmi per sgranchirmi un po' le gambe ma dalla sua stanza stavolta uscì un uomo.

«Ora potete vederla ragazzi.»

Ci precipitammo dentro e appena mi vide il suo sguardo si illuminò.

Era molto pallida e ora qualche livido si era formato sotto l'occhio destro e anche sulle braccia.

La strinsi a me con molta delicatezza.

«Dimmi chi ti ha fatto questo!» Lei subito si rabbuiò.

«Non è importante, ora sto bene.»

Era testarda ma sapevo come farla parlare, lo avrei scoperto e poi avrei ucciso il colpevole.

«Se non me lo dici subito me ne vado e non mi vedrai più!» Lei rise.

«Non lo faresti.»

Voleva giocare, giochiamo.

La guardai con finta delusione e mi girai, nel momento in cui aprii la porta lei mi fermò.

«Hai vinto, ma vorrei parlarne solo con te.» Disse spostando lo sguardo sul suo ragazzo che capì e un po' contrariato uscì.

Aveva appena finito di raccontarmi tutto, il quasi bacio con Zayn, la bionda e le fan impazzite.

Non potevo crederci, per colpa del cantante che aveva creduto di poter ridurre Karen a uno dei suoi passatempi per cui era famoso, perché si mi ero informato su di lui.

Lei era stata pestata da delle sue fan passando dalla parte del torto.

Sarebbe morto, uscii dalla stanza e raccontai vagamente a Chris ciò che era successo tralasciando la parte dei due dietro la porta a pochi centimetri l'uno dall'altra.

Era d'accordo con me, per questo ci trovavamo sulla mia auto in cerca del palazzo di quello.

Non avevamo detto nulla a lei delle nostre intenzioni, sicuramente avrebbe provato a fermarci, così le avevamo solamente detto che saremmo tornati a casa per prenderle un cambio e in parte era la verità.

Saremmo passati a casa, ma solo dopo esserci assicurati che il pakistano montato avesse capito che doveva starle alla larga.

-Zayn-

Catherine non la smetteva più di parlare, eravamo sul letto, nudi e lei era avvinghiata al mio corpo.

L'unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento però era Karen che era scappata via dopo che avevo provato a baciarla.

Ci ero rimasto male, inutile negarlo, ma lei era fidanzata e io non avrei dovuto nemmeno avvicinarmi così tanto a lei.

«Quindi, cosa ne pensi?»

Non sapevo nemmeno a cosa si riferisse ma per fortuna qualcuno dall'alto aveva deciso di aiutarmi e aveva mandato qualcuno a bussare alla mia porta.

«Scusa vado ad aprire.» Mi infilai i boxer e andai verso la porta.

Ad aspettarmi c'erano due ragazzi, uno mai visto e l'altro, l'altro era il ragazzo di Karen!

«Io ti ammazzo!» Disse il più alto.

Era biondo ma non sapevo il suo nome, l'unica cosa che so è che mi arrivò un pugno sul naso, seguito da un altro e un altro ancora.

«Che cazzo fate?»

Riuscii ad alzarmi ma tenni le distanze da loro.

«Avvicinati ancora a lei e non te la caverai con due pugni!»

Si girarono e prima di varcare nuovamente la soglia il biondo si fermó.

«Tieni a bada quelle galline delle tue fan, va bene idolo ma pestare una ragazza e mandarla in ospedale solo perché usciva da casa di un cantante per il suo lavoro mi sembra un po' troppo!»

Poi sbatterono la porta dietro di loro chiudendola.

La bionda sentendo probabilmente il casino si era rivestita e ora mi stava parlando ma non sentivo ciò che mi diceva.

Cosa voleva dire che le mie fan avevano mandato in ospedale una ragazza che faceva il suo lavoro? E poi io cosa centravo? Perché dovevo stare lontano da Karen?

Poi mi illuminai, centinaia di fan stavano ancora sotto casa mia e magari sapevano qualcosa di una ragazza attaccata da altre mie fan.

Presi il microfono che usavo per cantare collegato agli amplificatori e spalancai la finestra del salotto.

La folla sul marciapiede iniziò ad urlare e fare casino così alzai il braccio con il pugno chiuso in segno di fare silenzio.

Sorprendentemente nel giro di pochi attimi si sentivano solo i rumori delle auto e il chiacchiericcio di qualche persona che passeggiava.

«So che voi fan siete tutte in contatto tra di voi, quindi se ci tenete davvero a me dovete aiutarmi. Mi è stato riferito che un gruppo del mio fandom ha avuto un acceso scontro con una ragazza che stava tornando a casa dopo aver finito di lavorare.»

Tutti erano attentissimi al mio discorso.

«Se sapete o avete visto qualcosa parlate ora e una alla volta senza iniziare ad urlare.»

Iniziarono a parlottare tra di loro e io iniziai a spazientirmi.

Adoravo le mie fan ma se osavano torcere un capello a qualcuno diventavo davvero incazzato anche perché era già successo.

«Subito!» Urlai e una ragazzina si fece avanti timidamente alzando una mano come se fossimo a scuola.

Sorrisi annuendo facendole segno di parlare.

«E' vero, c'è stata una ragazza che stava tornando a casa di corsa. Si è scontrata con un gruppo di fan leggermente su di giri che hanno iniziato ad insultarla e poi si sono spinti oltre...»

La guardai stranito ed incredulo.

«Ci sono dei video che lo testimoniano?»

Se c'erano volevo vederli e scovare quelle fan ma lei scosse la testa.

«N-no, nessun video.» Come?

«E allora come fai a sapere cosa è successo?»

Fu uno dei paparazzi a parlare questa volta.

«Lo abbiamo visto con i nostri occhi, è avvenuto qui fuori qualche ora fa. Una ragazza è uscita piangendo proprio dal suo palazzo, sembrava la stessa che era arrivata con lei questo pomeriggio.

Un gruppetto di fan ancora arrabbiate per la sua nuova 'compagnia' gli è saltata addosso e hanno iniziato a darle diversi schiaffi e colpi sull'addome facendola accasciare a terra. Poi ho solo visto la ragazza che cercava di rialzarsi.»

Karen, quella ragazza era Karen ne ero sicuro: ecco perché il suo ragazzo e l'altro mi avevano preso a pugni.

Non ci ragionai più di tanto, presi le chiavi e la giacca e in un attimo ero nella mia macchina diretto verso l'ospedale.

Non avrei dovuto e se mi avessero visto quei due non si sarebbero limitati a un paio di pugni.

Entrai nell'enorme edificio e fermai la prima infermiera.

«Mi scusi cerco Karen, Karen Martinelli!»

Mi fece segno di seguirla.

«Certo venga, lei è un parente? Sa le condizioni della ragazza sono private anche se è sveglia.»

Dovevo inventarmi qualcosa o non me la avrebbero fatta vedere così dissi la prima cosa che mi venne in mente.

«Sono il fidanzato!» Lei si mise a ridere.

«Chi lo avrebbe mai detto addirittura due ragazzi ha?» Cazzo che figura!

«D'accordo sono solo un amico ma in parte è anche colpa mia se lei è qui, la prego me la faccia vedere!» Eravamo arrivati davanti a una camera, lei la aprì e guardò dentro.

«Ora sta dormendo, se...» La fermai.

«La voglio vedere comunque, prometto che non la sveglierò. Solo cinque minuti.»

La donna sembrò convincersi e mi fece passare.

Quando chiuse la porta eravamo solo io e lei, il silenzio avvolgeva tutto.

Era bellissima anche mentre dormiva, i lunghi capelli che ricadevano morbidi e disordinati sul cuscino e il viso anche se con qualche livido era rilassato.

Glielo accarezzai lasciandole poi un bacio sulla fronte.

«Ehi Karen, mi sento ridicolo a parlarti mentre non puoi nemmeno sentirmi. Sono anche un po' codardo e egoista perché so che dicendoti tutto ora mi libererò ma senza rischiare di rovinare la nostra amicizia. Perché siamo amici non è vero?

Mi dispiace è tutta colpa mia, se non avessi provato a baciarti non sarebbe successo nulla ma il fatto è che tu mi hai completamente fottuto il cervello.

Sei entrata nella mia vita per dei semplici scatti e poi tutta quella determinazione per una semplice cioccolata calda e perché non volevi lasciarmi da solo nonostante non conoscessi la mia storia.

Ma cazzo quando quella mattina mi sono svegliato nel tuo appartamento ma tu non c'eri ho sentito un vuoto dentro di me.

Ti ho pensata continuamente e quando stamattina Niall mi imitava prendendomi in giro e dicendo che non ho fatto altro che parlare di te durante le feste... È vero io ho parlato di te ai miei migliori amici raccontandogli per filo e per segno ciò che avevamo fatto e le mille sensazioni che avevo provato.

Credo che tu mi piaccia, anzi togli il credo, tu mi piaci e tanto ma non meriti che io ti incasini la vita perché hai visto, le fan mi controllano e alcune sono anche pericolose.

Poi quando sei tornata qui con quel coso biondo nonché tuo ragazzo io volevo solo morire. Hanno ragione i tuoi amici, devo starti lontano e dimenticarti. Bene mi sono aperto abbastanza quindi io vado. Stavolta per sempre. Addio stellina.»

Ormai le lacrime rigavano il mio viso.

Le lasciai un bacio sulla fronte e dopo averla guardata un'ultima volta uscii dall'ospedale e dalla sua vita.

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