Sotto lo stesso Destino; Eros...

By Bohemienne1

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Due anime nacquero quel 1926. Una fu affidata ad Eros, l'altro a Thanatos. Simbolicamente la Vita e la Morte... More

Amore Maledetto
Prologo- Sotto lo stesso Destino
Lo squarcio nel Cielo
Per ironia della Sorte;
Memento Mori
Congiunzione;
Proibito
Ed รจ solo l'inizio..
E' questione d'istinto
Gioco di Potere
Ops..
Veleno
Perchรจ tremi?
Di Sangue e Maledizione
Arcano Numero 13
Sei una maledetta.
Mi fai male.
O muori o mi sfami.
Specchio delle mie Brame..
Colui a cui le cose inattese non piacciono.
Clair de Lune.
''Quanto basta..''
La discendenza di Salazar Serperverde
Elena Corvonero.
-PERSONAGGI-
Prendiamoci il mondo
Ti ricordi il nostro primo incontro?
Distruggi sempre tutto ciรฒ che creo.
Rosa Nera
Illusione fugace
Scacco Matto
La Camera dei Segreti
E' solo colpa tua.
Giuramelo.
Devozione.
Cosa desideri?
Nocturne Alley
Sapore
Amore e Morte.
Ricordi
La Dinastia dei Wood
Bugie bianche
Preludio.
L'evasione da Nurmengard
Carte scoperte
Hal Wood
L'inizio della fine.
''Ho aspettato fin troppo per questo. E io odio aspettare.''

Patto con la Morte.

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By Bohemienne1

''Un Horcrux è un oggetto in cui un Mago Oscuro ha nascosto un frammento della propria anima al fine di raggiungere l'immortalità.''

Due sintetiche righe inchiodate su una pagina ingiallita, in un tomo nascosto negli angoli più polverosi e abbandonati nel Reparto Proibito della Biblioteca. E quelle parole si erano inchiodate nella mente di Tom, tenendolo sveglio e insonne. Il ticchettare dell'orologio appeso alle mura della stanza è quasi assordante, lancinante il mal di testa che gli fascia la testa. 

Riporta quell'unica frase che ha ormai imparato a memoria sulle pagine del suo fidato diario. 

Nascondere un frammento della propria anima in un oggetto, rendendone così impossibile il totale distacco dal mondo fisico. Era solo una teoria o ne era stata confermata la veridicità?

Certo, se fosse possibile, porterebbe alla tanta agoniata immortalità, l'unico e vero rimedio alla paura che s'insidia nel cuore di Tom da anni. 

La morte. Cosa significa morire? Cosa accade dopo il distacco dell'anima dal corpo?

Svanisce tutto. Si dissolve. Uno scenario orribile, una debolezza umana vergognosa. 

Tom vuole esserci. Tom vuole vedere da qui a 100 anni cosa accadrà, lui non vuole assolutamente svanire. Vuole tutto il tempo del mondo per conquistare il potere.

Ora lo sa, forse lo ha sempre saputo.

La conquista e il dominio di ogni arte magica, di ogni incantesimo e sortilegio, arrivare dove nessuno è mai arrivato.

Nato non voluto, abbandonato, deluso, screditato, in cerca soltanto di un motivo per riscattarsi. In una compulsiva ricerca di vendetta contro quel mondo marcio che gli ha riservato tanta amarezza. Quel mondo lui lo odia, profondamente, e vuole persino fargliela pagare. Ognuno pagherà le proprie colpe e il giustiziere sarà proprio lui. 

La pagherà la famiglia di sua madre, per non averlo mai accettato, per averlo disprezzato e se non fosse morta la pagherebbe anche quella ingrata di sua madre che ha osato mischiarsi a quel sudicio babbano.

La pagherà suo padre, maledetto disgraziato che non ha avuto nemmeno il coraggio di voler guardare il volto.

Rabbia, disgusto, amarezza e odio.

Gli inquinano il sangue come catrame nero, soffocando ogni sentimento diverso da quelli. Era solo un bambino e il mondo gli ha strappato ogni cosa fin dal suo primo respiro. E il mondo dovrà piangere e urlare per questo. Lo stesso mondo che l'ha ripudiato, lo temerà fino a pregarlo.

Oh no, non la darà a nessuno la soddisfazione di morire. 

Tom Marvolo Riddle non morirà mai. Lui esisterà per sempre, a ricordare al mondo della sua presenza. 

E nemmeno lei morirà. 

No, lei non può morire come ogni misero essere di questo mondo. Lui non la guarderà abbandonare questo lurido mondo. Non avrà la debolezza, perchè lei ha un legame con lui. Lei è come lui. 



La pioggia primaverile, accompagnata da tuoni ruggenti squarcia il silenzio presente nei corridoi del Castello. Il coprifuoco è scattato da un po' di ore ma i prefetti possono avere alcuni piccoli vantaggi. I passi riecheggiano tra le spesse mura, e si dirige fortuito verso lo scalone in pietra che porta al piano superiore. 

Lei lo sta già aspettando appoggiata delicatamente contro la parete di mattoni.

''Nella stanza delle Necessità, adesso. Non dire una parola.'' le comanda lui, provvedendo già a richiamare a sè la Stanza mentalmente. 

Sa benissimo che vorrebbe protestare, ma è lieto che si sia zittita. 

I mattoni iniziano già a separarsi, lasciando cadere polvere e calcestruzzo, aprendo così un varco all'interno della parte, che si richiude automaticamente quando i due ragazzi entrano dentro. 

''Cosa succede?'' domanda Lucia, curiosa. 

''Dovevo parlarti nella massima segretezza, e guai a te se oserai lasciarti sfuggire un dettaglio. Lo verrò a sapere.'' ammonisce lui guardandola.

''Questi avvertimenti minacciosi su di me non hanno effetto; ho mai lasciato trapelare qualcosa di te?'' risponde lei calma ma lievemente infastidita. 

Prima di cominciare a parlare, il ragazzo prende posto su una poltrona situata all'interno della strana Stanza, che ogni volta ha un aspetto diverso, ma sempre concitato e segreto. La fissa prima di parlare, come a raccogliere mentalmente tutte le parole per esprimere il concetto. Lei lo guarda ancora perplessa, ma un luccichio nel suo sguardo gli lascia intuire che ha già compreso che sta per dire qualcosa di folle. 

''Io e te vivremo per sempre.'' 

Un attimo di silenzio. 

''Ah si?' domanda soltanto lei, confusa. 

Lui scuote la testa, tirandola a sè per il polso, lasciando che le scivoli sulle gambe, per poi fissarla ardentemente. 

''Ho detto che io e te vivremo per sempre. Non moriremo. Hai detto di volere il mondo. Io pure. E posso dartelo.'' 

Una sorriso sghembo si disegna sul volto della ragazza. Le piccole dita di lei gli sfiorano la guancia, arrivando ai capelli, passandogli le dita dentro. 

Solo una come te può non impressionarsi a questa affermazione.

E' proprio per questo che ne sei degna. 

''Non metto in dubbio sia possibile sconfiggere la Morte. Nicholas Flamel lavora a quella pietra dell'immortalità da anni. Ma tu a cosa ti riferisci?'' domanda ancora, seppur stia cercando di trattenersi per la sorpresa. 

''Horcrux. Una magia antica, permette di rilasciare il frammento della propria anima in un oggetto, cosicchè rimanga aggrappato ad esso semmai dovesse morire.'' spiega lui.

La vede storcere il naso per poi guardare oltre la sua testa. Poi indugia sul volto di lui, sospirando.

''E cosa dovresti dare in cambio?'' domanda pungente.

''In che senso?'' lo scetticismo è palese sul suo volto.

''E' un patto con la Morte, Tom. Credi che essa non voglia qualcosa in cambio? Prima legge dell'Alchimia: per avere qualcosa, devi dare in cambio qualcosa che abbia il medesimo valore. E questa è simile ad una trasmutazione alchemica. Il trasferimento di qualcosa in un altro oggetto.'' e con nonchalance e intelligenza acuta, riesce a spegnere completamente il suo discorso.

Ne segue un altro silenzio, questa volta dedito alla riflessione. 

''Do in cambio qualunque cosa voglia.'' pronuncia infine. 

''Gioco tuo, rischio tuo. Io non gioco.'' e detto questo, la ragazza si alza dalle sue gambe, voltandogli le spalle. 

Lui si alza di scatto, acchiappandola bruscamente la dietro e facendola voltare. Proprio non la capisce. Che cosa ha in testa? 

''Ti ho detto che ho trovato un modo per prenderci questo mondo e tu fai così? Lo odi anche tu questo schifo di mondo, hai la mia stessa rabbia dentro, mi sei fedele. E io ho voluto includerti in questo piano e tu osi dirmi di no?'' questa volta la sua voce è carica di rabbia e frustrazione.

''Si. E' vero, ma io ho una cosa che tu ancora non riesci a concepire. Il buonsenso! E se ti chiedesse in cambio una vita per una vita? Se ti chiedesse persino l'anima? Non pensi ai rischi? Io personalmente, sono in grado di riscattarmi in questo mondo anche senza campare per secoli! E non mettere in dubbio la mia fedeltà! Io ti seguo, ti supporto, ma gioco tuo e rischi tuoi. Non ti sto impedendo di farlo, hai libero arbitrio, ma io non lo farò.'' anche Lucia alza di alcuni toni la voce, agitando le braccia per rafforzare il concetto. 

''Il fatto che ti sia fedele e che.. che.. io stia con te, non significa che sottostarò ad ogni tuo rischio. Io sono io, tu sei tu. Siamo simili, stesse ambizioni, forse anche stessa spietatezza, ma metodi diversi.'' conclude infine la ragazza, dandogli le spalle. 

''Tu non capisci!!'' la rimprovera Tom, l'esasperazione nella voce. 

Se io ci riesco e tu no, arriverà il giorno che ti vedrò morire. 

Vedrò questa tua bellezza svanire.

Questo tuo potere dissolversi.

Tu non esisterai, e io si.

E allora io, dove dovrò cercarti?

Ma nessuna di queste frasi gli escono dalla bocca. Incrocia le braccia al petto, cercando di non impazzire ogni volta che lei non lo degna di una risposta. La mascella contratta e lo sguardo bruciante di rabbia. 

Lucia si avvicina a Tom, padrona di nuovo di una certa calma e sospira. Gli prende la mano, posandosela sul volto.

''Tom, io ti sono fedele ma tu devi esserlo a me. E smettila di nascondere questa amarezza fingendo che non esista. Questo mondo ci ha abbandonato, ci ha preso a schiaffi, ma siamo ancora qui.'' 

Alle parole di lei rilassa un poco le spalle, scrollandosi di dosso quella pesantezza, che nemmeno Atlante quando sorreggeva il mondo. 

Vedi? Se muori, chi lo trattiene poi questo odio?

Se muori, lo riverserò sul mondo perchè non ci sarà nessuno a sostenerlo con me. 



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