~𝔎𝔦𝔩𝔩𝔢𝔯 ℜ𝔬𝔪𝔞𝔫𝔠𝔢~...

Door Dark_Shine99

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Dopo le misteriose sparizioni delle ragazze, vieni ingaggiata dalla famiglia Wright per fare ripetizioni al f... Meer

Benvenuti In Questa Storia 💜
Prologue
First Impression
What's The Point?
Refusal
One More Time
Stereo Hearts
Aaron's Test
You Are Not Worth It
I'm Here, Doll
The Swimming Pool
A Jealous Guy
Hitman
Movie Day~
My Stupid Past
Not My Day
Aaron's Curiosity (Little Big Asshole)
Fanart (A/N)
An Expensive Lunch
They Are Not Good For You.
Unexpected
Asian Food ~ Another First Time
~Prom Night~
I Beg Your Pardon
The Dark Side Of The Moon
Cross-dressing Experience
Damn Stomach
Fun At Luna Park
Dangerous Birthday
The Fight
Forgiveness And Photoshoot
Lamb To The Slaughter
I Love You, Birdie
Judas' Kiss
First Day Of Therapy
Can't Stop This Pain
Her Stray
I'm Sorry, Baby...
You're Safe, Love (Ending)
We Are One (Epilogo)
Damn Birthday. (Bonus!)
Extra Lemon
Incontro Romics 2022
(A/N) "Importante"
Annuncio Romics 2023
Incontro Romics 2023 - A/N & Foto

I Miss Them...

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Door Dark_Shine99

Aaron's P.O.V.

E rieccolo lì... In quel dannato studio ad aspettare di parlare dei suoi problemi nella disperata ricerca di sollievo emotivo e psicologico.
Mitch aveva detto che avrebbe cercato un posto nei dintorni per ricoverarlo dato che la sua situazione non andava affatto bene... Chissà se aveva trovato un posto.

"Buon pomeriggio, Aaron" ha salutato lo psicologo entrando nello studio e facendogli un leggero sorriso.
"Ciao, Mitch" ha salutato l'albino giocando con le maniche della felpa.
"Come ti senti? Mi è stato riferito che eri parecchio disperato ieri notte" ha indagato il tipo dai lunghi capelli scuri sedendosi sulla poltrona di pelle con il suo amato blocco note.
"Disperato... È questo che ti ha detto (t/n)? Ero disperato?" Ha chiesto retoricamente Aaron con una risatina amara. "Ero angosciato, sì. Ho avuto una profonda crisi di depressione che mi ha portato a passare l'intera nottata tra pianti e sofferenze varie" ha affermato con un sorriso falso, battendo le sue lunghe ciglia bianche. "Ho pregato... Più o meno" ha ammesso portando lo sguardo sulle sue mani... Aveva perso ulteriore peso di recente. Si era pesato la mattina prima... Sessantacinque chili. Fino ad Agosto ne pesava settantacinque... Ha perso dieci chili nel giro di tre mesi. Stare sotto permanente stress, ansie, depressioni, e non mangiare affatto (o comunque il minimo indispensabile a non svenire) lo ha portato a una immensa perdita di peso.
Sì, insomma... Se ne rendeva conto solo guardandosi allo specchio. I suoi muscoli avevano lasciato spazio a un corpo magro, le sue costole si vedevano chiaramente in vari punti, le sue clavicole erano decisamente troppo pronunciate e le sue braccia si erano assottigliate parecchio. Non era più lui, non era più perfetto, non era come doveva essere... (T/n) non lo avrebbe mai amato in quello stato e ciò non faceva che farlo stare peggio. Non ne poteva più, voleva solo saltare al momento in cui la sua amata lo avrebbe abbracciato di nuovo e gli avrebbe detto che sarebbe andato tutto bene. Aveva così tanto bisogno di un abbraccio... Aveva bisogno di sentire il suo odore mentre la stringeva al petto, aveva bisogno di poggiare il mento sulla sua testolina, aveva bisogno di un bacio o di una carezza. Aveva un disperato bisogno di lei.

"Per cosa hai pregato?" Ha domandato Mitch cercando di guardarlo.
"Di morire." Ha risposto Aaron senza pensarci su due volte. "Ho bisogno di mettere fine a tutto questo, non ce la faccio più" ha ammesso prima di stringersi le braccia attorno al busto per infondersi coraggio.
"Cosa pensi ti farebbe stare meglio?" Ha chiesto lo psicologo senza mostrare chiaramente le sue emozioni.
"Stare... Meglio...? Non lo so." Ha ribattuto l'albino puntando i suoi occhioni rossi sulle gambe. "Quasi sicuramente il poter stare con la ragazza che amo. Ricevere un bacio, una carezza, un abbraccio... Svegliarmi con lei che mi bacia il volto, che mi accarezza la guancia, che mi riempie di coccole e affetto... Io merito il suo affetto." Ha cercato di rassicurarsi da solo il giovane dai capelli bianchi, ripensando attentamente alle volte in cui ha dormito tra le braccia di lei. "Insomma... Sono stato sempre buono e gentile, ho cercato di trattarla bene e di essere un buon fidanzato, non le ho mai fatto mancare nulla... Io sono meglio di tutti quelli che ha avuto, Alan compreso." Ha affermato, cercando di autoconvincersi poi, rammentando quando (t/n) si complimentava con lui per la sua gentilezza e gli diceva di che sorta di ottimo ragazzo avesse trovato.
"Perché credi ciò? O meglio, lo credi davvero o te lo ripeti per sentirti meglio?" Ha indagato lo psicologo appuntandosi le informazioni sul foglio.
"Non voglio parlare di questo." Si è rifiutato il ragazzo albino prendendo il telefono e guardando il blocco schermo... C'era la foto di lui e (t/n) che si baciavano vicino all'albero nel parco.
"E di cosa vuoi parlare?" Ha domandato l'uomo con la corta barba scura mentre guardava Aaron grattarsi il mento barbuto con nervosismo.
"Della mia (t/n)... Voglio parlare di lei" ha affermato il giovane dagli occhi rossi prima di iniziare a grattarsi la mano in un gesto meccanico che mostrava la sua ansia.
"Allora, vediamo... Cosa faresti se potessi vederla ora?" Ha cambiato rotta il terapista, guardando con freddezza il modo in cui l'albino continuava a grattarsi il dorso della mano, lasciando vari segni rosei a causa delle unghie.
"Io... Non lo so... Mi odia..." Ha mormorato Aaron sentendosi già le lacrime agli occhi. "Quando l'ho vista nel corridoio qualche settimana fa mi ha guardato con sguardo arrabbiato... Non mi ha salutato, non si è avvicinata, non mi ha nemmeno degnato di una chiacchierata... Mi ha solo guardato arrabbiata. Mi sono sentito malissimo, non ho nemmeno guidato fino a casa, mi sono fatto venire a prendere perché avevo paura di non controllarmi durante la guida" ha ammesso l'albino con un cipiglio, iniziando a grattare la mano con più forza. "Volevo avvicinarmi, le ho chiesto di non essere arrabbiata con me, volevo darle un bacino sulla guancia... Avevo un disperato bisogno di parlarci ma mi avete mandato via..." Ha rammentato l'albino facendo scorrere una lacrima lungo la guancia magra e leggermente incavata. "Mi manca tantissimo, Mitch..." Ha ammesso poi asciugandosi gli occhi lucidi.
"Immagino sia stato un grande shock per te vederla lì" ha azzardato il terapeuta appuntandosi le informazioni.
"Mi ha fatto stare male... Mi ha fatto soffrire molto quel suo sguardo arrabbiato... Perché mi odia così? Cosa ho fatto?" Ha risposto con delle domande il giovane dai capelli bianchi prima di infilare le unghie nella carne della mano.
"Aaron, perché continui a grattarti la mano e infilarci le unghie?" Ha cambiato argomento Mitch, tenendo gli occhi (chiari/scuri) sulla mano piena di graffi di Aaron.
"Non lo so" Ha ribattuto il ragazzo dagli occhi rossi stringendo ulteriormente la presa, infliggendosi dolore fisico con le unghie.
"Aaron... Lascia la mano" ha intimato con preoccupazione lo psicologo, osservando i segni delle unghie sul dorso bianco della mano dell'albino.
"Stai zitto, Mitch." Ha abbaiato il tipo dalla pelle bianchissima.
"Continui a ricorrere all'autolesionismo... Non va affatto bene, ormai lo fai anche in studio" ha osservato l'uomo dai lunghi capelli scuri. "E va bene... Volevo dirtelo più avanti ma penso di doverlo dire ora." Ha affermato, facendo incuriosire parzialmente Aaron.
"Che cosa?" Ha indagato il giovane dai capelli bianchi ricominciando a grattare con gran forza la mano. Era in un mix di ansia e nervosismo, doveva sfogarsi in qualche modo...
"Sto valutando se organizzare un incontro con (t/n). Non so se e come farlo ma lo sto seriamente prendendo in considerazione" ha sparato Mitch, scatenando terrore, ansia e nervosismo nel cuore del paziente... Però, dall'altra parte, era anche estremamente felice della cosa. Finalmente avrebbe potuto parlare con la sua amata!
"Che tipo di incontro?" Ha domandato Aaron continuando a grattare la mano con forza, sfogando la sua frustrazione, la sua ansia e la sua paura tramite il dolore fisico.
"Beh, non ne sono sicuro. Voglio, però, permettervi di parlare e vedervi. Voglio che dici a lei le cose che dici a me, voglio vedere se ciò che mi dici è vero... Però ci dovrò essere io presente" ha avvisato il terapista prima che il suono di un messaggio al pc attirasse la sua attenzione. "Perdonami un attimo, forse è l'ospedale" si è scusato l'uomo dagli occhi (c/o) alzandosi e andando alla scrivania, guardando qualcosa sullo schermo. "Infatti, e ti riguarda" Ha avvisato scrivendo delle informazioni su un foglio.
"Che roba è?" Ha chiesto il giovane dagli occhi rossi, guardando verso il pc.
"Ti hanno trovato un posto in un ospedale. Andrai lunedì e ci rimarrai fino a domenica in via precauzionale" ha risposto lo psicologo scrivendo qualcosa al computer. "Ovviamente a patto che non dovremo allungare i tempi" ha specificato poi sollevandosi e tornando alla poltrona.
"Lunedì quando? La settimana prossima?" Ha domandato Aaron riportando lo sguardo sulle sue gambe.
"Sì. Ti ci porteremo noi, dovrai solo farti trovare qui la mattina" ha illustrato Mitch, osservandolo. Si sentiva il suo sguardo bruciante addosso, odiava quando lo fissava. "Mi dispiace molto essere arrivati a questo, Aaron... Ma non abbiamo altri modi per tenere a bada i tuoi istinti autodistruttivi, sei in una situazione critica" ha affermato con tristezza il suo terapista.
"Sono una causa persa" ha affermato con una risatina amara l'albino, maledicendosi internamente. "Sono solo un coglione che non riesce nemmeno ad autogestirsi, non riesco a essere più me stesso, ho perso un sacco di peso, ho frequenti crolli e attacchi depressivi... Purtroppo sono una persona estremamente emotiva e mi sono trovato nella situazione in cui ciò mi si è rivoltato contro" ha vanverato subito dopo, portandosi il dito indice della mano destra alle labbra e iniziando a mordicchiare con vigore le unghie e le pellicine.
"Aaron, ti prometto che tutto questo finirà... Starai di nuovo bene e sarai di nuovo te stesso" ha rassicurato lo psicologo mentre scriveva le informazioni ricevute. "È difficile... Lo so che è difficile, questo genere di percorsi non sono mai facili e richiedono tanto impegno e tempo... Ma tu sei un ragazzo forte e determinato, hai una grande forza di volontà nonostante hai i tuoi alti e bassi. Non abbatterti così, puoi farcela a migliorare" ha continuato poi con un cipiglio, notando quanto l'albino fosse giù di morale. "Ti farò anche incontrare (t/n), potrai parlarci tu stesso e potrai spiegarle i tuoi problemi e ciò che senti... Solo... Non arrenderti così" ha concluso poi, notando lo sguardo abbattuto di Aaron e con quanta foga mordicchiasse il suo stesso dito.
"Io non ce la faccio più senza di lei... È l'unica persona che mi manda avanti, è l'unica che voglio stringere e baciare, è l'unica di cui mi sia mai innamorato davvero... Non riesco a capire perché lei non torni da me... Non capisco, non arrivo alla risposta sul perché non mi ami con la stessa intensità. Perché io voglio rivederla e parlarci ogni minuto di più e a lei non frega un cazzo?!" Si è lamentato il povero Aaron lasciando cadere le sue lacrime lungo le guance.
"Solo perché non ti scrive e non ti parla, non significa che per lei sia facile" ha scoccato una lancia in favore della sorella il terapista. "Hai mai pensato che lei sia solo spaventata e ferita? Che lei possa aver solo bisogno di tempo perché ha sofferto molto?" Ha domandato Mitch scrivendo sul blocco note.
"Possibile... Ma proprio perché ha sofferto dovrebbe cercarmi. Solo io posso toglierle le sue sofferenze, solo io posso farla stare meglio! Lei dovrebbe tornare da me!" Ha piagnucolato l'albino con un marcato cipiglio sulle labbra.
"La incontrerai, Aaron... Te lo prometto" ha promesso il terapeuta prima di alzarsi. "Beh... Per oggi possiamo concludere qui" ha affermato andando verso il computer e facendo la solita routine riguardo i farmaci e la terapia e bla bla bla.
"Quindi lunedì mattina devo essere qui?" Ha chiesto Aaron avvicinandosi e asciugandosi furiosamente le guance.
"Sì. Non più tardi delle nove, ci vorrà un po' per arrivare" ha avvisato il suo terapeuta scrivendo le informazioni sul fondo del foglio. "Andrà tutto bene, Aaron... Te lo prometto, starai meglio" ha annuito poi passandogli le informazioni.
"Inizio a non crederci più onestamente... Ma apprezzo l'incoraggiamento" ha ribattuto l'albino prima di salutare con la mano e dirigersi alla porta.

Beh, che gioia, no? Sarebbe stato ricoverato in un ospedale per la salute mentale, ci mancava solo questa.

//

(T/N)'s P.O.V.

Questa settimana non avevi alcuna voglia di andare all' appuntamento da Mitch... Non ne avevi la benché minima intenzione, eri più abbattuta del solito e non avevi alcuna motivazione a uscire dal letto.

Hai preso il cellulare e hai aperto la chat del gruppo in cui c'eri solo tu. Di solito inoltravi lì tutti gli audio che Aaron ti mandava, per evitare di ascoltarli dalla chat stessa.
Hai cliccato in play l'ultimo audio, sentendoti già le lacrime agli occhi al ricordo delle sue parole e della sua voce spezzata dal pianto.
"Hey, piccola mia... P-perché mi fai questo?" Ha iniziato a parlare la voce triste e ferita del ragazzo che amavi così tanto. "Io ti amo... Perché non mi rispondi? Ti piace così tanto sentirmi così? Sto soffrendo molto... Ho bisogno di te, non capisco perché mi fai questo, io ti amo, ti prego, parlami!" Ha pianto violentemente il tuo amato. "Per favore, basta farmi stare male, non ce la faccio più... Sto cercando di essere buono, sto cercando di mostrarti quanto ti amo, ti scrivo ogni giorno sperando ardentemente in una tua risposta... Perché non mi parli? Perché non ti fai sentire? Ti prego... Ti prego, (t/n), ti prego, parlami..." Ha supplicato poi tra i singhiozzi e la voce incrinata. "Voglio vederti... Voglio incontrarti, ti supplico, ho bisogno di vederti e abbracciarti. Ho bisogno di te, sto soffrendo, ho bisogno di un bacio... Ho bisogno che tu mi dica che andrà tutto bene, ti prego... (T/n), dimmi che andrà tutto bene..." Ha praticamente pregato il tuo ex fidanzato. "Perché merito tutto questo? Non sono abbastanza buono per te?" Ha domandato poi, incolpandosi del tuo atteggiamento.
"No, amore mio, no... Non è vero, ti amo anche io, non è vero che non sei abbastanza..." Hai piagnucolato a tua volta, soffrendo altamente nel sentire il tuo amato piangere e disperarsi così.
"Tu sei mia... Sei nel mio cuore e nella mia mente, voglio solo averti tra le mie braccia... So che sei arrabbiata con me... So che pensi io sia un mostro... Ma io non sono cattivo... Sono sempre io, sono sempre il tuo amato Aaron, sono sempre colui che si è preso cura di te" ha continuato a piangere il povero albino nell'audio, emettendo gemiti di dolore e singhiozzi soffocati. "Per favore, torniamo come eravamo..." Ha supplicato prima che l'audio finisse, lasciandoti in lacrime ad abbracciare il tuo telefono.
"Mi manchi, Aaron... Mi manchi davvero tanto" hai sussurrato stringendoti al petto il pupazzino che ti aveva regalato mesi prima. Il tuo drago a due teste nero e rosso... Non avevi idea di quanto tempo avevi passato abbracciata a quel pupazzo, era il suo conforto ormai.
Eri talmente depressa che hai saltato entrambe le sessioni di settembre e novembre, non avevi la benché minima voglia o motivazione di studiare per dare esami... Li avresti dati quando ti saresti sentita meglio.

"Mi manca così tanto... Vorrei davvero scrivergli ma renderebbe la terapia inutile... E poi non me la sento di averci a che fare ora, è troppo presto per me... Però odio da morire sentirlo in questo stato..." Hai parlato da sola, stringendo con forza il tuo pupazzo al petto. "Ti amo così tanto, Aaron..." Hai sussurrato prima di sbloccare il cellulare e andare nella galleria, guardando tutte le foto che avevi di voi due. Hai guardato quelle del Cross-Dressing, gli scatti fatti da Mitch al parco, le vostre foto scattate assieme e anche quelle che gli hai scattato a tradimento mentre dormiva o mentre faceva qualcosa in generale... Ti mancava da morire starci assieme, avere a che fare con la sua personalità eccentrica, parlare con quell'antipatico e arrogante... Poteva sembrare stupido ma era la persona a cui più tenevi se si escludeva tuo fratello. Era decisamente troppo dolce con te, è sempre stato un attimo compagno e fidanzato, ti ha sempre voluto seriamente bene... Però eri terrorizzata dall'idea che potesse uccidere di nuovo. Era pericoloso, Aaron ha ucciso diverse persone, per motivi anche molto stupidi come la gelosia, e ciò ti metteva seriamente il terrore che potesse fare del male ad altri per qualche motivo. Non eri affatto sicura di volerci tornare assieme per ora, eri troppo spaventata per rispondergli e parlargli.

"Vorrei tanto parlarti, Aaron... Ho bisogno di parlarti... Mi manchi" hai pianto a bassa voce, affondando la faccia nel cuscino e piangendo violentemente. "Il mio leoncino..." Hai singhiozzato con un cipiglio, baciando il tuo pupazzo su una delle due teste e immaginando di avere il bel volto del tuo fidanzato al suo posto.

Di colpo, la suoneria del tuo cellulare ha inondato la stanza, costringendoti a guardare lo schermo... Mitch. Hai risposto subito, rammentandoti di non aver avvisato tuo fratello che avresti saltato l'incontro.
"Mitch?" Hai chiamato, preparandoti a scusarti.
"(T/n)? Avevamo un incontro oggi, te ne sei scordata?" Ha domandato tuo fratello con fare scocciato. Effettivamente dovevi capirlo, il tuo appuntamento mancato gli faceva perdere tempo che poteva impiegare per altri pazienti.
"No... Avrei dovuto avvisarti, scusami... Non volevo venire, non ho la motivazione nemmeno di alzarmi dal letto" hai ammesso con tono triste, ammettendo le tue colpe.
"(T/n), avresti dovuto chiamarmi... Stai bene? Hai una voce rauca che mi fa dedurre tu stia piangendo" ha indagato il terapista con fare preoccupato.
"No, non sto bene... Mi manca il mio Aaron, non faccio che pensare a lui, mi manca da morire..." Hai affermato prima di emettere un gemito strozzato e ricominciare a piangere.
"Beh... Eri il mio ultimo appuntamento della giornata, tornerò a casa a breve. Appena torno parleremo un po', ok?" Ha offerto Mitch, palesemente triste all'idea che tu stessi così male.
"Ti aspetto allora... A dopo" hai salutato prima di attaccare. Ti se subito tappata la bocca per silenziare il tuo pianto violento e hai lasciato andare tutte le tue emozioni represse.

//

Nel giro di una mezz'oretta, tuo fratello è tornato a casa ed è subito venuto in camera tua, trovandoti avvinghiata al tuo drago di peluche nero mentre piangevi disperatamente.
"Dio, sorellina... Non va affatto meglio, hun?" Ha domandato l'uomo dai capelli scuri prima di avvicinarsi e stendersi accanto a te.
"No, affatto... Sembra andare sempre peggio, non voglio lasciarlo andare" hai ammesso tra i singhiozzi prima di abbracciare tuo fratello attorno al petto con un braccio e affondare la faccia nella sua maglietta.
"Noto... Mi dispiace molto di non poterti aiutare concretamente, (t/n)..." Ha mormorato il tuo fratello maggiore avvolgendoti con le sue braccia e stringendoti con forza. "Non è qualcosa che posso risolvere io... Devi vedertela da sola; e secondo me devi anche valutare la possibilità di parlargli" ha aggiunto poi premendo le labbra sulla tua testa mentre tu continuavi a scaricare lacrime su lacrime.
"Non voglio... Cosa se poi sto peggio? Cosa se non riuscissi ad andare avanti? Non voglio parlargli, ho paura di legarmici ulteriormente" hai ammesso tra i singhiozzi, stringendo la presa sul suo corpo. "Eppure mi manca così tanto abbracciarlo... Mi manca averlo accanto a me, mi manca baciarlo, mi manca dormire abbracciata al suo caldo corpo e sentirmi al sicuro nelle sue braccia... Non faccio altro che immaginare di averlo con me e di eliminare la tristezza che aveva stampata sul volto quando lo incontrai al tuo studio" hai continuato a dire, rimpiangendo il non averlo abbracciato quel giorno. "Vorrei tanto sapere come sta, vorrei stringerlo forte e allontanare tutta la sofferenza che sta attraversando, voglio riaverlo con me... Però ho troppa paura che possa fare altre cose cattive. Ho paura che possa impazzire o fare del male ad altri... Non voglio questo" hai affermato, sentendo una grande stanchezza addosso. Percepivi la mano destra di tuo fratello che ti accarezzava i capelli e la sua mano sinistra stringerti forte al petto per rassicurarti... Eri grata di avere un fratello come lui. Era decisamente il migliore tu potessi mai avere, comprensivo e affettuoso, che ti supportava in ogni occasione... Era raro trovare persone come lui al giorno d'oggi.
"Andrà meglio... Ma solo lui può aiutarti a sentirti meglio, sorellina. Solo parlandogli potrai trarre le somme e capire se vale la pena rischiare o meno... Penso tu sappia bene che ha veri sentimenti per te" ha illustrato il tuo caro fratellone come tu hai annuito. "Beh... Penso che per te farebbe di tutto. Devi solo parlarci e mettere in chiaro i tuoi limiti. Ciò che vuoi e ciò che non vuoi, devi dirgli tutto. Solo così capirai se farà ancora brutte azioni o meno" ha spiegato con fare preoccupato. "Anche se ho motivo di credere che per te rinuncerebbe a tutto" ha concluso poi, notando che tu ti stessi addormentando a causa del pianto violento.
"Ti voglio bene, fratellone" hai detto tu, crollando sotto il peso della stanchezza mentale.
"Dormi un po', sorellina... Ti farà bene riposare" ha invitato tuo fratello prima di allontanarsi da te e rimboccarti le coperte, notando il fatto che tu non avessi nemmeno voglia di coprirti per bene. "Ti voglio bene, sorellina" ha sussurrato poi allontanandosi e uscendo dalla stanza, permettendoti di addormentarti senza dover pensare troppo.

Ti sei addormentata in breve tempo, pensando e sognando i momenti più belli che hai passato con il tuo amato Aaron... Mai avresti pensato di sentire così tanto la mancanza di qualcuno.

OI OI OI!!
Come va? :3

Sono tipo esausto... Ho scritto tutto dalle 9:30 di sera senza interrompermi nemmeno per cinque minuti... Ora sono le 12:45 di notte :D

ANYWAY! Che ne pensate del capitolo? Vi è piaciuto sapere dei pensieri dei personaggi? Il prossimo capitolo sarà una botta emotiva... A me prese l'angoscia mentre lo scrivevo ahah

COMUNQUE! Pardon se è più breve del solito ma penso basti così con le terapie dato che inizia a essere ripetitivo. Alla fine i loro problemi quelli sono, di certo non cambiano ahah

MI È ARRIVATA LA LAMPADA DI DABI (Toya Todoroki) °^°
È troppo bella, mi piace da morire e illumina davvero bene l'intera stanza °^°
È tipo stupenda perché, quando il colore diventa rosso, la mia stanza pare praticamente una stanza da "Red Light Challenge" su TikTok AHAH

Il bello è che l'ho pagata tipo pochissimo (al contrario di quella di Yuri Ayato che mi è costata il doppio e.e) e illumina tipo benissimo... Alla faccia di chi dice che Aliexpress vende solo roba scadente UwU

ANYWAY! (Di nuovo)
Darky va a letto che inizia a sembrare un gufo :>
Immagino le mie solite occhiaie domani mattina... Modalità panda mode: ON

Prendetevi cura della vostra salute fisica e mentale, non saltate i pasti, bevete molto e state lontani da gente tossica. Ci tengo molto che voi vi prendiate cura di voi stessi, mi sta a cuore la vostra salute, spero davvero voi stiate bene... Se avete bisogno di aiuto o supporto per qualsiasi cosa, vi prego, scrivetemi pure. Mi fa più che piacere parlare con voi e ascoltarvi, mi piace aiutare quando posso 💜
Se state attraversando un periodo buio... Abbiate sempre la forza di reagire, e se in certi giorni non avete voglia di fare niente... Prendetevi la giornata di festa. Non fate niente, passate del tempo per voi, non serve per forza essere produttivi ogni giorno. La vostra salute viene prima di tutto, non dimenticatevelo mai. Avete tutto il mio supporto, e vi assicuro che i momenti brutti passeranno. Ce la farete, io credo in voi ❤️

Abbiate una buona giornata/nottata... Da Darky è tutto!
BYE BYEEEEEEEEEEEE!!!

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