Procida's jewels and...

By CelticGoddness

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Raccolta di Shot non collegate tra loro. La raccolta non avrà una data precisa di pubblicazione, quindi reste... More

Sonno. Di risvegli notturni e ninne nanne
Poteri. Di allenamenti, armi e... una ritrovata intesa
Bagno. Di capelli rossi e barba d'argento
Natale. Di tradizioni, regali e... famiglia
Velocità. Ducati vs Honda. Quando la cilindrata non è tutto
Battesimo. Di padrini e poteri
Zaffiri. Di catene e pellicce. Extra I (Sioki)
Wakanda. Di ritorni, tradizioni e... un lupo romantico
La Bottega dei Sapori. Di stracciatella, pistacchio e... Extra II (BuckLily)
Allenamento. Una panca e... molta fantasia
Morrigain. Il cuore di una Dea
Fenice. Distruzione o Creazione?
Moyreen Morrigain Barnes. Da ragazzina inesperta a Red Morrigan
Alpine. Non solo un gatto
Alla bottega dei sapori. Nuovi arrivi a Procida (Extra III)
"Sei libero"
Il Legame. Luna d'Argento e Lupo Bianco
Alla Bottega dei Sapori. Di scompigli, gelosie e... dichiarazioni (Extra IV)
Lucifero. Portatore di Luce
Scozia. Di cottage, cibi tipici e... notti sotto al plaid
Procida. Un matrimonio tanto atteso e... arrivederci a N.Y. (Extra V)
Arcangeli e Serafini
Jotunheim. La nascita di una principessa
Procida. Di sconvolgimenti e traslochi. (Extra VI)
Jotunheim. Di Uru, zaffiri e... collari
Wakanda. Mare o fiume?
Vacanze di Natale a New York pt.1 (Extra VII)
Vacanze di Natale a New York pt.2 (Extra VII)
TVA. Time Variance Authority
Jotunheim. Di serpenti, lupi e... Rhia!
... non solo mare. Procida. Tomma (Extra VIII)
Di grotte e fotografie artistiche. Capri. Chiana. (Extra IX)
Di fanghi e tende berbere. Ischia. Laurian. (Extra X)
Wakanda. Di latte e miele
Loki. Il cavaliere dell'Apocalisse
Procida. Di ritratti, trecce e... culle (Extra XI)
Winter Soldier. L'urlo di un uomo intrappolato in una macchina
Zombievengers
Come eravamo. Di magazzini, parchi e... gelato (Extra XII)
Altro Mondo
Padre Thomas e il suo segreto
Un lieto evento. Di ex, voglie e... non lasciarmi! (Extra XIII)
Come Chris Evans conquistò la sua Lei (Variant I)
Procida. Un prof di inglese e una Imma scatenata (Extra XIV)
Come ho sconfitto l'alieno (Variant 0)
New York. Un procuratore apprensivo e una Lana artistica (Extra XV)
Come eravamo. Strani rituali di corteggiamento e... intesa ritrovata (Extra 0)
16 dicembre 1991 (I)
Nascite. Di mamme, papà e... Inima mea (Extra XVI)
Joe's Corner. Io avevo un sogno... (II)
Accendere la passione. E' tutto normale a Procida (Extra XVII)
Come Imma cucinò e... si sprecò il cibo (Variant II)
"It's actually White Wolf"
Quando Imma si infuriò e... (Extra XVIII)
Quando Lana spezzò i pennelli e Chris dovette... (Extra XIX)
Quando Sebastian stupì Laura e... (Extra XX)
Hilde la Bella (I)
Aslaug la Coraggiosa (II)
Conversazioni semiserie in quel di Procida (Extra XXI)
Tom e Ana Celia (III)
Chris e Scarlett (IV)
La notte delle stelle cadenti (Extra XXII) parte I
La notte delle stelle cadenti (Extra XXIII) parte II
Vacanza! Quando questa volta fu il Tommaso a stupire Imma (Extra XXIV)
Anniversario. Quando fu Chris a stupire Lana (Extra XXIV)
Non credevo più nell'amore ma poi sei arrivato tu (Extra XXV)
Non era solo un gatto
Una festa particolare (Extra XXVI) Pt.1
Una festa particolare (Extra XXVII) Pt.2
Una festa particolare (Extra XXVIII) Pt.3
Diamante (Extra XXIX)
Smeraldo (Extra XXX)
Zaffiro (Extra XXXI)
Taurasi rosso. Alla mia cara mogliettina (Extra XXXII)
Falanghina bianco. Ad una artista, come te. (Extra XXXIII)
Lacryma Christi rosso. A te, Laura (Extra XXXIV)
Un piacevole ricordo (Extra XXXV)
Sfilatini fragranti e... ciambelle al pistacchio (Extra XXXVI)

Bucky Barnes. Da Sergente a Lupo Bianco

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By CelticGoddness

James Buchanan "Bucky" Barnes nasce il 10 marzo del 1917 a Shelbyville, nello stato dell'Indiana. Il più vecchio di quattro figli, era protettivo nei confronti delle sorelline più piccole, soprattutto di Rebecca.

Trasferitosi a New York, nel quartiere di Brooklyn, incontrò Steve, un ragazzino più piccolo di un anno ma gracile e emaciato. Subito si inasta turò un profondo legame di amicizia, erano fratelli. Steve era il fratello che non aveva mai avuto.

Crebbero. James, anzi Bucky, aveva un ascendente notevole con le ragazze quando era un adolescente e in seguito quando divenne uomo le donne impazzivano per lui. Alto, occhi azzurri e quel viso da sberle. Quando Steve rimase orfano, non ci pensò su due volte e si offrì di ospitarlo ma lui era parecchio testardo. Il suo migliore amico voleva entrare nell'esercito, la guerra stava per arrivare, lui all'età di 16 anni aveva già iniziato a frequentare in campi di addestramento militare e notarono subito le sue qualità e abilità oltre ad essere un ottimo atleta e bravo a scuola.

Aveva 25 anni quando di arruolò nell'esercito con il grado di sergente, nella 107° divisione fanteria, missione Inghilterra. Steve non poteva, era triste perché lo lasciava li anche preoccupato perché poteva mettersi seriamente nei guai. Ma era felice e orgoglioso perché avrebbe servito il suo paese.

Nel 1943 mi catturarono e oltre le torture, mi fecero qualcosa. Non avevo idea che quel qualcosa era il siero del super soldato e che si sarebbe attivato in seguito ad un forte trauma. E io continuavo a ripetere nome, grado e matricola come mi avevano insegnato in caso di cattura, quasi fosse una litania. Fino a quando Steve non venne a liberarmi, a liberare tutti i miei compagni e gli altri prigionieri dell'Hydra.

Steve era diverso, era lui ma non era lui. Più altro, più grosso. Ma diavolo aveva mangiato? Seppi in seguito che si era sottoposto ad un esperimento e ora eccolo li, in guerra anche lui. Insieme agli Howling Commandos, iniziammo a disegnerei gli insediamenti dell'Hydra. Avrei seguito non il Capitano Rogers ma il ragazzino tanto stupido di Brooklyn da infilarsi un una guerra, lui si, fino alla fine.

Era il 1944, il treno dell'Hydra, la missione. Ora capisco il mio odio verso i treni.

Caddi da quel treno maledetto, Steve che grida impotente, io che grido e poi solo silenzio.

Era uno stretto burrone, rocce affilate, neve e ghiaccio. Non riesco a muovermi, ho tutte le ossa rotte, sangue ovunque, lo sputo anche, emorragie interne. Quando giro la testa da una parte, con mio sommo orrore e stupore, mi accorgo di non avere più il braccio sinistro. Ma che diavolo... svengo.

È il 1945 quando vengo dichiarato morto e invece, qualcuno mi aveva trovato.

Oh no, non era un amico ma qualcuno che cambiò per sempre la mia vita e il mio destino. Alternavo stati di veglia confusionari a stati di sonno, quasi coma per tutto il sangue perso e le fratture. Nei stati di veglia vedevo cose, sentivo persone parlare in tedesco e un uomo, un piccoletto che somigliava tanto a un rospo dai buffi occhialini ottagonali tartarugati "Ben svegliato sergente Barnes..." e attorno a lui ombre, ombre maligne che iniziarono a muoversi sul mio corpo. Si stava risanando? Mi tagliarono quello che rimaneva del braccio lasciando un moncherino a mezza spalla, il dolore lo sentivo tutto, gli anestetici non servivano e l'effetto svaniva.

Quando mi svegliai nuovamente, c'era il buffo omino, Armin Zola che mi parlava, sentivo ma ero troppo occupato nel vedermi le mani. Era come un corpo estraneo il nuovo braccio che mi era stato impiantato e quando uno dei collaboratori dell'omino mi venne vicino, lo strangolo senza pietà.

Arma. Hydra. Soldato d'Inverno.

"Era iniziato il mio personale Inferno. Alternavano momenti di addestramento intensivo a elettrocuzione, a criostasi. Io dovevo dimenticare chi ero o cosa avevo fatto, io dovevo essere qualcos'altro. Il lavaggio del cervello e quelle maledette parole fecero il resto. La mia volontà era troppo forte per essere subito piegata e mi tennero sotto ghiaccio. Avevo 28 anni nel 1945. Il siero del super soldato aveva alterato per sempre il mio DNA rendendomi immortale.

La mia capacità di invecchiare rallentata fino a scomparire e i frequenti periodi in criostasi fecero il resto. Divenni il Soldato d'inverno."

"Dobroye utro, soldat." "Gotov poslushat'sya" pronto ad obbedire.

E il Soldato d'invero divenne un mito. Un fantasma. L'arma dell'Hydra.

Era il 1991, il 16 dicembre. Avevo 74 anni anche se il mio corpo diceva 30. Un'altra missione. Un altro omicidio, obiettivo portato a termine. Poi non ricordo nulla. Ogni volta venivo "Cancellato" con il lavaggio del cervello e messo sotto ghiaccio. Mi lasciarono in Siberia, forse a morire, chissà. Era il 2014, avevo 97 anni quando mi trovarono per usarmi di nuovo. Avevo una missione a Washington. Uccidere il capo dello Shield e poi uno dell'Hydra che aveva detto che lo Shield era compromesso.

In quella missione che doveva essere semplice, non mi avevano detto che c'erano soggetti altamente addestrati. Lei, lui e poi... "Bucky?" "Chi diavolo è Bucky?"

Io quell'uomo lo conosco o conoscevo. Ma i miei aguzzini non erano dello stesso avviso, Pierce se ne andò e venni nuovamente torturato per dimenticare cosa avevo visto. Mi scontrai di nuovo con quell'uomo sull'Helicarrier. Dice di essere mio amico, io vedo solo la mia missione da portare a termine.

"Non ti combatterò..." mi avvento su di lui "Tu sei la mia missione!" trasformo il suo viso in una maschera di sangue e l'uomo con una flebile voce mi disse "Sì, portala a termine. Sarò sempre con te, fino alla fine..."

Qualcosa di ruppe. Anni e anni di torture psichiche e fisiche ebbero uno strappo deciso. Da un angolo remoto del mio essere, un nome "Steve". Che cosa sto facendo? E in quel momento il velivolo cadde nel Potomac ma prima cadde lui. Io lo salvo, lo osservo, respira e poi svanisco diventando sul serio un fantasma.

**

Ho 99 anni. Non avevo idea di arrivare al secolo e sono un latitante. La Romania è un ottimo posto per sparire. Fino al giorno in cui vengo accusato di qualcosa che non ho commesso.

La mia memoria sta tornando piano, avevo ripreso a scrivere i miei diari per ricostituire la mia vita. Una vita che non mai stata davvero mia.

Ritrovo Steve, vengo braccato e rinchiuso come il peggiore dei criminali. Interrogato e vedo quel maledetto libretto rosso dalla stella nera. Quanto inizia con quelle maledette parole capisco cosa vuole e chi vuole. Tremo, ho davvero paura so quello che accadrà. Mi libero e sono di nuovo Lui.

Il vuoto. Annullato compitamente. Non ricordo quello che accade fino a quando mi risveglio in quella che sembra una fabbrica abbandonata.

Il braccio sinistro bloccato in una morsa. Si bravi, avete capito che sono un pericolo? Due uomini, uno è Steve.

Subito chiede che cosa ho combinato perché non ricordo. Dopo provo a Steve che sono io dicendogli cose che solo noi potevamo sapere. Dovevamo andare in Siberia per fermare Zemo e i suoi folli pani. È guerra negli Avengers. Arriviamo in Siberia e lo scontro cambia. Io ho ucciso gli Stark, il senso di colpa è opprimente.

Lo scontro finisce con me senza un braccio e Steve che mi porta via. È il Wakanda il posto dove arriviamo. Sono io stesso a decidere di essere messo nuovamente in ghiaccio perché non mi fido della mia mente. Steve è triste e io rassegnato ma sereno. Finalmente più nessuno mi avrebbe usato per i propri scopi. Ero al sicuro sotto ghiaccio.

***

2020

Avevo detto che non volevo essere svegliato eppure, i Wakandiani lo hanno fatto. Hanno trovato il modo di annullare quello che sono, c'è qualcuno che forse può aiutarmi.

E così vidi lei.

Nei tremori dovuti al risveglio, cosa di cui non mi abituerò mai, vidi lei.

Una ragazzina in confronto a me. Una ragazzina con un paio di occhi verdi incantevoli e lunghi capelli rossi come il fuoco. Mi chiedo chi sia e perché è qui.

Poi Steve, Dio Steve, abbiamo così tante cose da dirci.

Il rituale. Quel rituale che ci cambiò per sempre. Sei una principessa del Wakanda, sei stata adottata e hai dei poteri di cui avevi paura, il tuo tocco delicato, la tua mente nella mia e hai visto.

"Ho visto."

Hai visto il mio passato, hai visto il mio dolore, la mia sofferenza, la mia anima perduta. Hai pianto. "Ho pianto."

Nessuno aveva mai pianto per me. Le tue lacrime sono cadute su di me bruciandomi la pelle. Avevo allungato la mano, ne avevo raccolto una con un dito e bruciava. Quegli occhi verdi brillano per via delle lacrime e poi sei scappata.

Non avevo idea che la mai vita sarebbe cambiata.

Avengers, battaglie. Tu. Lei.

Non volevo più innamorarmi sapendo che ogni volta che accadeva, i guai erano dietro l'angolo. Mi sono innamorato. "Mi sono innamorata".

Non avevo idea di quello che sarebbe successo dopo. Mi hai rapito il cuore e l'anima. Ragazzina pestifera, hai fatto battere di nuovo questo vecchio cuore di soldato.

"Il tuo vecchio cuore di soldato... sergente..."

Sono diventato Lupo Bianco in Wakanda, ho scoperto di avere in me lo spirito del Lupo, l'antico guerriero difensore del Wakanda. Ci siamo innamorati, sposati, la migliore cosa mai fatta in oltre un secolo della mia vita.

Ti amo ragazzina pestifera. Ti amo.

**

Hope Town. Casa Barnes.

Era il mio compleanno ma non lo festeggiavo da parecchio. Quando sei ultracentenario non conti più gli anni. Sto raccontando a Kieran una storia, una favole per come l'aveva pensata Tolkien. Lo Hobbit.

La prima volta lo lessi a 20 anni, nel 1937, quando uscì per la prima volta. L'ho riletto anche dopo, ho recuperato tutto quello che Tolkien aveva scritto e si, anche se esistono gli ebook come dice Reen, io amo l'odore della carta stampata, voglio tenere in mano un libro. Ho visto anche le trasposizioni cinematografiche e sono rimasto colpito e stupito. Ai miei tempi il cinema non era così, cento lo Hobbit è stato leggermente modificato ma non importa.

Lo sapevo a memoria quel libro e potevo citare interi passaggi senza perdermi. Anche se buona parte della mia memoria è compromessa, alcuni ricordi sono tornati e in più, quelli nuovi con Reen e Kieran mi aiutano a trovare i vecchi. Il percorso è ancora lungo ma sono fiducioso.

Quando vedo che Kier dorme, sorrido. "Buonanotte piccole Hobbit, fai bei sogni..."

"Dorme?" "Sì" "Di nuovo Tolkien?" "Sì" "Sono felice che ami questo genere di libri" anche Reen ama Tolkien quanto me, una piccola nerd. "Sergente..." "Mmm..." "Perché non vieni in camera da letto così che io possa darti il mio regalo di compleanno?" sapevi benissimo che non eri obbligata a farmi nessun regalo perché io ero già felice così, avevo te e Kier, cosa potevo volere di più?

Esco chiudendo la porta alle spalle dirigendomi verso la nostra camera.

Apro la porta e ci sono candele accese un po' ovunque e il camino anche e tu contro lo stipite di profilo, volti la testa vero di me sorridendo. Mi squadri da capo a piedi e finalmente di volti del tutto facendoti ammirare.

Per la miseria! So della tua avversione per certi capi femminili, sei un tipo più pragmatico però, quanto li indossi sei femmina. Una Femmina con la F maiuscola! La mia Donna.

"Sei senza parole Sergente Barnes?" "Oh di parole ne avrei tante in questo momento ma non credo che ti piacerebbero..." sorridi avanzando. Ancheggi sinuosa. Il baby doll nero trasparente e legato al seno da un nastrino rosso con un fiocco, ad ogni movimento di quel piccolo corpo tonico fa vedere una parte di pelle e il perizoma. I capelli sciolti, la sicurezza anche se sento tramite il Legame il timore che tutto questo non mi piaccia.

"Oh ti assicuro che tutto questo mi piace e molto..." sorridi e noto un lieve rossore imporporare le guance. Quella ragazzina inesperta è sempre li, anche se ora c'è una donna che mi sta tentando. "Pensavo, dato che hai praticamente tutto, perché non fare qualcosa di diverso? Non so mai cosa regalare a un centenario e quindi..." "Quindi hai pensato ad un altro tipo di regalo..." "Ti piace quello che vedi?" "Sì Dusha..." "Allora perché non vieni a scartare il tuo regalo sergente?" non me lo faccio ripetere due volte e avvolgo il braccio in vibranio attorno alla tua vita sollevandoti per poi baciarti. Le tue braccia si avvolgono attorno la mio collo e le mani le perdi tra i miei capelli.

"Buon compleanno James" sorrido e riprendo il saccheggio di quelle labbra turgide e invitanti. Finiamo aletto e inizio ad esplorare il corpo della mia Reen, baci e morsi e mani che stringono. Prendo una delle estremità del nastrino tosso tirandolo, ti guardo negli occhi per poi osservare il seno, piccolo capezzoli scuri su quelle montagnole di carne soda.

Ho fame.

Gemi una volta che prendo possesso di un seno, fagocito uno dei capezzoli succhiandolo e mi tiri i capelli per riposta, lo tiro tra i denti e ti guardo. Sei il ritratto dell'estasi. Faccio lo stesso con l'altro e scendo sull'addome baciandolo. Sollevo lo sguardo, mi stai guardando, bene è quello che voglio.

Levo il perizoma e sospiro. Mi lecco le labbra "Buon compleanno a me..." roseo e glabro il sesso della mia piccola Reen, glabro ad eccezione dei peli rossi sul monte di Venere. Mi tuffo tra le sue cosce abbeverandomi come un assetato nel deserto. "Bucky..." la lecco, mi aiuto con le dita così da andare più in profondità. "Oh... oh... Dio!" le cosce spalancate le prendo portandole sulla mia schiena così da averla completamente per me. Infilo la lingua in profondità scopandola. È il mio compleanno no?

Quando la sento sull'orlo dell'orgasmo, stimolo quel piccolo fascio innervato che mi tenta come un piccolo frutto proibito da magiare assolutamente. L'orgasmo la travolge e mi travolge.

Lecco, mangio, bevo e mi sazio. Mugoli tremando. Mi hai tirato i capelli invocando il mio nome e quando tutto sembra finito, solevo la testa e mi guardi con un sorriso a trentadue denti stampato in viso, sto sorridendo anch'io e mi lecco le labbra, sei dolcissima Reen, un miele, il mio.

Succulenta.

Avevo messo la testa sul tuo ventre aspettando che ti calmassi anche se ho un bisogno disperato di fare l'amore con te. Mi accarezzi i riccioli eh sì si arricciano con l'umidità o con il sudore. Poi leggo il tuo pensiero e mi alzo subito sedendomi contro la testiera del letto. Non era la prima volta che lo facevamo, abbiamo sperimentato insieme e quando le chiesi dove avesse imparato lei mi aveva detto che lo aveva letto e in Wakanda si parla tanto. Lei era vergine quando è stata con me la prima volta, sono stato l'unico e il solo e la cosa ancora mi riempie di orgoglio.

"E lo sarai sempre sciocco. Certe cose le impari leggendo e poi, puoi dare la colpa a Shuri..." ti avvicini, nuda, una cascata di fuoco che sono i tuoi capelli su quella pelle d'alabastro, arrossata, abrasa e segnata dal mio passaggio, mi guardi per poi allungare una mano sul mio membro.

"Buon compleanno James..." la mano si muove su e giù lungo la lunghezza facendomi digrignare i denti, lascio andare la testa contro il legno della testiera.

Ti abbassi, sembri un grosso gratto e lecchi dalla base alla punta senza staccare gli occhi dai miei, potrei venire solo per questo. Apri la bocca e inizi a succhiare. Impreco in russo dimenticando ogni lingua che conosco. Scivolo così bene con quella bocca, il suggere mi manda scariche di piacere lungo la schiena concentrandosi nei lombi. Levi la bocca per un attimo e fai un sorrisetto malizioso, che intenzioni hai?

Panna. Panna fredda che dalla punta cola giù "Oh cazzo..." "linguaggio sergente... ho fame anch'io..." sibilo di piacere quando quella bocca riprende il pene e la panna, leccando, succhiando, seguendo una vena con la lingua. Sarà un compleanno indimenticabile. Lecchi tutta la panna e continui a mandarmi in estasi con quella tua piccola bocca. Prendo i tuoi capelli con una mano e non resisto, devo farlo. So che sono grosso ma ho bisogno di... gemo più forte quando scivolo a fondo e poi riprendi il controllo e non resisto. Vengo nella tua bocca non riuscendomi a levare perché me lo impedisci. È un orgasmo che mi lascia senza parole e parecchio sconvolto.

Quando i miei neuroni decidono di collaborare, ti guardo "Sai come attentare alla vita di un povero vecchietto..." "Il povero vecchietto ha il corpo di un trentacinquenne e la resistenza di un centenario..." già, mi bastava poco per riprendermi, ora avrebbe visto quanto un centenario possa andare avanti per tutta la notte.

Le salto addosso facendola cadere con le spalle sul materasso, le blocco le mani sulla testa "Spero che tu non abbia sonno moglie, ho intenzioni di giocare con te per tutta la notte..." "Prendimi allora sergente..." "Ai tuoi ordini..."

La presi subito li, andando a fondo e martellandola senza sosta. Così fusi che il piacere e il dolore erano una cosa sola. Da affondi lunghi e lenti a quelli più ravvicinati fino a farla gridare di piacere con relativa esplosione di potere. Poi l'avevo presa da dietro non lasciandole il tempo per riprendersi e così via per tuta la notte.

All'alba, eravamo nudi sul letto, avvinghiati l'uno all'altro, le coperte in fondo. Soddisfatti e appagati, non abbiamo freddo, ti accarezzo pigramente la schiena con movimenti lenti, quasi ipnotici, sei rilassata contro il mio corpo, ah Reen, Reen. Uno dei più bei regali mai avuti in più di cento anni di vita e so quanto ti è costato metterti della lingerie sexy. Non che tu non la metta però ho gradito e molto, dovresti farlo più spesso.

"Mmmm... sta zitto James" sorrido baciandoti la fronte e chiudo gli occhi così che il sonno mi prenda.

"Può darsi che ti stupisca ancora in futuro Sergente Barnes" "Io amo le sorprese Dusha... AMO TE."

**

Fu uno dei migliori compleanni della mia vita da quando mi avevano scongelato. Non per quello che avevamo fatto ma perché avevamo condiviso molto di più. Reen è la mia perfetta metà, la madre dei miei figli perché sì, è bello pensare in grande. È la mia anima. È quella parte di me che credevo perduta per sempre.

È il mio cuore. Una parte di me è in lei e viceversa. Complementari. Nemmeno la morte ci dividerà.

"Ya lyublyu tebya moya Dusha"

Sento la mano sul mio petto all'altezza del cuore ed emana calore. Anch'io Reen, anch'io.

**

Da Sergente a Lupo Bianco.

Bucky Barnes non aveva idea che la sua vita sarebbe cambiata in questo modo. Nel migliore dei modi.

Grazie anche a una piccola grande donna. Testarda scozzese. La sua Reen.


"Ti amo Reen."




Angolo Autrice


Buonsalve!


Come vi avevo annunciato, questo è il regalo per il mio primo anno qui su Wattpad che il 18 marzo ma lavoro, il 19 sarò impegnata come tutte noi, a sbavare davanti alla tv per via della serie e a proposito, non vedo l'ora di vederla e niente... una specie di tributo a Bucky riferito però alla mia storia... insomma ai BuckReen


le parti in corsivo è Reen che risponde e infatti poi avremo una sua versione, una specie di Pov opposto.

e poi ok, un compleanno diverso, dato che il 10 è stato anche il suo compleanno... e mi sono lasciata andare.


beh spero che vi piaccia e see you soon 


-4 to tfatws

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