Mi hanno dipinta come una persona senza cuore. Perfida. Senza anima.
Si, sono la Dea della Guerra celtica ma voi non potete capire quello che si cela in me, quello che c'è nel mio cuore.
Sono una Dea ma sono soprattutto una donna, una donna che ha dei sentimenti, un cuore un'anima. La mia anima mi è stata portata via quando ho conosciuto lui, Kieran MacLeod, il più bel scozzese di tutte le Highlands. Un capoclan fiero e indomito che mi rubato anima e cuore. Anche se sei una Dea, sei una donna, femmina. Kieran ci sapeva fare. Ci ha sempre saputo fare anche quando scoprì che ero divina e non un essere umano.
Mi amava per quello che ero. Me stessa.
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Il regno dei Tuatha de Danann non è solo quello che noi vediamo, ci sono posti inaccessibili solo a chi non è degno e io sto andando in uno di questi.
Ombre nere.
Qui c'è solo tristezza e ricordi. Tristezza.
La mia mano si posa sulla teca di cristallo avvolta dalle radici e dai rovi. Tralci di edera scendevano dall'alto, la mano accarezza quel vetro quasi ad accarezzare la persona che vi è custodita al suo interno. Sei morto amore mio, ma sono riuscita a tenerti qui, in stasi usando la mia magia.
Come vorrei che tu fossi qui, con me.
Non sono stata una brava madre, ho fatto del male alla mia unica ragione di vita che caparbiamente, e questo lo ha preso da te, ha sposato un uomo più vecchio di lei, con un passato difficile e un futuro incerto. La mia Morgana mi ha dato un nipote, un bellissimo bambino dotato di potere e chissà di cos'altro. Ama il suo Lupo con tutta se stessa, ah se la vedessi amore mio, Morgana è una fiera e indomita scozzese, è una Morrigain e non si tira indietro. Mai.
È la mia degna erede ma è anche la tua. Kieran, mi manchi tantissimo. Vorrei tanto che tu fossi qui, con me.
"Kieran..."
***
Nessuno capì mai veramente come Kieran Gordon MacLeod morì. Questo era quello che tutti credevano ma in realtà, il capoclan era stato vittima di un sortilegio e la Morrigain lo aveva messo in una teca di cristallo incantata per perseverare il suo corpo. La Morrigain lo aveva sempre amato, sfidando tutto e tutti, mettendo in discussione anche il suo ruolo di futura regina del Piccolo Popolo. Un amore che ha resistito per tutto quel tempo, fino a quel giorno...
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Vedere mio nipote mi rinfranca lo spirito e l'anima. Dapprima non ero felice che si fosse messa con un essere umano qualsiasi la mia Morgana. Un essere umano sì speciale ma pur sempre un uomo. E poi Kieran. Davvero un piccolo miracolo pieno di potere. Lo percepivo chiaramente ma ancora non era chiaro cosa potesse fare e poi, una fiamma vivida in cui vedo il Dio dell'Inganno. Bisognava solo aspettare che il piccolo crescesse per capire la sua potenza.
"Amore mio, saresti così fiero di tuo nipote, orgoglioso. Lo saresti anche di tua figlia, la tua Lass, la tua piccola "Roisin". Una guerriera. Una Dea. Ma così tanto umana..."
La Morrigain parlava spesso al suo amore rinchiuso nel cristallo, era un modo per sentirlo vicino, per averlo con se anche se era li, morto. Quando la mia Morgana è andata via con mio nipote, entrai nella sala segreta dove c'era la teca con il mio Kieran. Solo che la teca era vuota! Il vetro infranto, ok dovevo restare calma! Chiudi gli occhi ed espando i miei sensi per cercarlo in tutto il regno e... eccolo!
Svanisco per poi riapparire nei miei appartamenti. Come sia riuscito ad arrivare qui è un mistero! "Kieran!" nessuna risposta, vado sul terrazzo e il mio cuore perde un battito.
"Anche il cuore di una Dea batte."
Il suo bellissimo e fiero scozzese le dava le spalla, addosso il completo tipico di capoclan, il kilt blu e verde, la giacca nera, l'altra parte del tartan appuntata sulla spalla sinistra e sicuramente la spilla che rappresenta il clan con il motto a tenerlo fermo. Da sotto la giacca si intravedevano i polsini della camicia, i lunghi capelli rossi arrivavano al collo. Due metri di indomito guerriero delle Highlands. Il suo.
Si era portata una mano alla bocca per reprimere un gemito di sorpresa, per gli Dei quando voleva corrergli incontro! Era pur sempre una donna innamorata.
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Kieran respirò a pieni polmoni per poi voltarsi, non sempre per niente stupito anzi, sorrise nel vedere la sua Morgana. "A charaid..." la Dea piange di gioia nel vederlo, la sua Leannan. La Morrigain gli corse incontro e lui l'abbracciò ancora incredulo di essere vivo e di essere li, con l'unica donna che abbia mai amato. Keirin la baciò assaporando nuovamente ciò che gli era stato tolto. La Dea si staccò da lui e le mani lo toccano per accertarsi che fosse reale e non frutto della sua immaginazione. Era reale!
Quegli occhi azzurro/verde la fissavano incuriositi "Sembra che tu abbia visto un fantasma, a charaid, stai bene?" "Si, sto bene, tu eri... morto. Ricordi cosa è successo?" si, lo ricordava come se fosse ieri.
Era proibito che una Dea si innamorasse di un essere umano e che concepisse con esso. Ma l'amore è più forte di qualsiasi cosa e così loro sfidarono quella fazione di Fae Oscuri che non volevano che una Sidhe, una Dea della Guerra, diventasse Regina. A tutti dissero che era morto ma in realtà era caduto in un sortilegio. Da allora, è rimasto sempre con lei in quella teca di cristallo incantata.
"Quanti anni sono passati Mo cridhe?" la vide cambiare espressione. "Siamo nel 2024, sono passati 400 anni..." quattro secoli.
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Momento Superquark
Quando Kieran e la Morrigain si conobbero, era il 1624. Quando la Dea rimase incinta, non si è più mossa dal regno, dove il tempo passa in modo diverso, Kieran ha visto sua figlia nascere e poi fu vittima del sortilegio. Moyreen è stata mandata sulla terra in un orfanotrofio e poi...
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La Dea era incredula, non capiva come fosse riuscito ad uscire da li e chi lo aveva fatto? "Ma come sei uscito? Cioè... chi ti ha fatto uscire?" "Non lo so mo cridhe, credevo che fossi stata tu..." "No, io non posso annullare un sortilegio simile, aspetta un momento..." avevo un sospetto e così chiamo mia figlia e le dico di portare Kieran.
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Mia madre mi nasconde qualcosa ma ancora non ho capito cosa. Kieran le corre incontro sorridendole "Mamma, che succede? Perché mi hai chiamo?" "Volevo chiedere una cosa a mio nipote" incrocio le braccia al petto osservandoli "Kieran, hai per caso toccato qualcosa l'altra volta?" il bambino la guarda perplesso "Ho seguito l'edera e una Pixie dispettosa, sono arrivato dove tutte le edere si uniscono e ho visto quell'uomo dietro al vetro. Ho visto te nonna che eri sempre triste quando eri li, davanti a quel vetro, triste e sola. Così ho sfiorato il vetro e ho rotto la magia cattiva..."
Io non capivo, mia madre era commossa e stringe tra le braccia mio figlio baciandolo sulla fronte "Sei un benedizione Kieran Barnes. Un vero miracolo!" "Mamma, che succede? Correi capire anch'io..." "Quello che vuole dire tua madre Lass è questo – mi volto sentendo questa voce profonda, quasi baritonale – ciao Moyreen..." stavo per gridare ma la mia mano scatta sulla bocca, le lacrime però, quelle non si arrestano.
"Pa... papà!" lo dissi sottovoce per poi gridarlo. E poi corsi da lui ce schiuse le sue braccia "Mo cridhe, a ciaran a ta thu?" "Aye..." sapevo ancora bene il gaelico, il suo odore, il suo calore. Mio padre è vivo!
In seguito scoprimmo quello che era successo. Grazie ai miei poteri vidi ciò che Kieran aveva fatto. Aveva risvegliato mio padre annullando il sortilegio, mio figlio aveva poteri incredibili e ancora non si erano le tutto manifestati. "Tuo figlio. Sono nonno. C'è anche un marito spero..." "Certo papà. È l'uomo più altruista, dolce, gentile, passionale e coraggioso che esista al mondo. Devi conoscere Bucky... ""Aye, che ne dici di una cena?" annuisco.
Kieran guardava suo nonno, sorrise "Ora la nonna sarà felice mamma e forse sarà meno intollerante verso papà..." mio padre guarda mia madre e io guardo lei. Storia lunga papà, storia lunga.
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Mio padre venne a cena dopo che avevo spiegato quello che era successo. Bucky era orgoglioso di suo figlio, contento per me e anche per mia madre.
Quando i due si conobbero, temevo la terza guerra mondiale per via del fatto che sono entrambi maschi Alpha ma non accadde. Mio padre trovò Bucky un degno marito, padre e guerriero per sua figlia, cioè me.
La stima era reciproca.
Mio padre era orgoglioso di me e di quello che ero diventata, gli avevo raccontato di come c'eravamo conosciuti e innamorati, di come il nostro amore abbia sfidato tutti. E di come, canora oggi, eravamo innamorati più di prima.
"Sei davvero una brava persona James Barnes. Una bella e brava persona..." Bucky gli strinse la mano "Bucky. Tutti mi chiamano così..." mio padre gli diede una pacca sulla spalla "Bucky. Sono fiero di te."
Lui sorrise e io ero commossa.
Anche i miracoli accadono.
Angolo Autrice
piccola shot sulla Morrigain. E per citare Jessica Rabbit, "Non sono cattiva è che mi disegnano così", insomma la Morrigain non è cattiva ha solo bisogno di essere amata e niente... Ho riportato Kieran indietro perchè... magari mi potrà essere utile durante parte 2 chissà, so solo che ci voleva un momento familiare e anche il momento Superquark.
Reen è per metà umana e anche se nata dopo è stata concepita prima, va beh concedetemi questa licenza.
Kieran è potente, Bucky ha un suocero e siamo tutti felici e contenti.
ringrazio tutti quelli che mi leggono, aggiungono alle loro liste di letture e stellinano, vi si ama.
a lunedì
besos :*