At Least You

By KawtharEnNaam

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Katherine Wood è una ragazza che ha perso i suoi genitori quando era piccola. Vive con sua zia Elena, o megli... More

Cast
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63

Capitolo 53

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By KawtharEnNaam

P.O.V. Katherine

È passato un giorno dal bacio con Christian. Meno male che è domenica, senza il peso delle lezioni sono riuscita velocemente a riprendermi. Alla fine ho una costola incrinata, tempo due settimane e guarirò del tutto. Abbiamo appena pranzato e adesso siamo tutti seduti nel salotto e si, siamo ancora da Christian. Ha insistito a farci rimanere e il padre era d'accordo, nonostante tutto questi sono stati dei giorni indimenticabili. Nel bene e nel male. Guardo Beth e William coricati insieme sul divano, stanno ridendo da prima... adoro vederli felici. Sono una bellissima coppia, si completano a vicenda. Ora si stanno baciando, distolgo l'attenzione imbarazzata, mi è venuto in mente il bacio con Christian. Senza accorgermene mi tocco le labbra e sorrido.
"Non sul mio divano, e che cavolo!" Dice Christian. William si siede scocciato
"Trovategli una ragazza così la smette di fare il guastafeste" risponde, bevo un sorso di succo di frutta alla pesca. Christian assottiglia lo sguardo
"Chi ti dice che non l'ho trovata?" Dice, mi va di traverso e soffoco. Tossisco, dannazione che male, sono sicura di essere diventata viola in viso. Christian mi vuole morta.
"Sento aria di gossippp" canticchia Brian sedendosi vicino a Christian.
"Ora vogliamo sapere tutto" dice Evan. Io vorrei solo scomparire, mi vergogno a parlare di queste cose. William e Beth mi stanno guardando, il primo mi fa l'occhiolino, la seconda ha l'aria di chi mi sta per fare il terzo grado.
"Siete delle fottute peppie, lasciatemi vivere" dice Christian
"Prima o poi scoprirò tutto" risponde Brian. Vediamo il padre di Christian dirigersi a passo veloce verso l'uscita.
"Dove vai papà?" Chiede il figlio
"Eh siete qui... ho un impegno... un imprevisto nulla di che, torno verso sera" risponde velocemente, è vestito con lo smoking quindi penso debba andare in una delle sue aziende. Però ha l'aria di essere nervoso, stressato. Christian non sembra molto convinto però annuisce e lo saluta.
"Cosa volete fare ora?" Chiede William
"Torneo a fifa?" Propone Evan
"Sta volta però Christian non lanciarmi il joystick addosso" dice Brian. Già mi immagino la scena

"Dunque, raccontami tutto" dice Beth, i ragazzi stanno giocando mentre io e beth siamo sul terrazzo a goderci l'aria fresca.
"Ci siamo baciati, credimi... è stato cosi... epico... proprio come me lo sognavo. Sai, essendo il mio primo bacio ero indecisa. Ma lui mi ha dato delle certezze, i miei sentimenti erano oscurati dai miei dubbi. Ha stravolto la mia vita, tutti voi"
"Sono molto felice per te, anche William. Già vi immagino che camminate mano nella mano a scuola" dice con gli occhi a cuoricino.
"Hahahah ora possiamo fare le tue tanto desiderate uscite a quattro" rispondo
"Non vedo l'ora!!"
Continuiamo a parlare per un po', ogni tanto sentiamo delle urla provenire da dentro.
Sono le 17, Brian è seduto sulla sedia imbronciato. Non l'hanno fatto giocare per qualche partita perché barava troppo.
"Certo che ho proprio degli amici bravi e altruisti" borbotta
"La prossima volta impari a non fare il furbetto" ribatte William
"Ma dai poverino, lasciatelo un po' stare " dico abbracciando
"Ciof ciof.... grazie per l'empatia..." dice facendo finta di piangere "uhhh, sapete che cosa ci starebbe ora? Una bella cena al sushi!!!". Ci guardiamo tutti
"Beh, non è un'idea cattiva" concorda William
"È da un po' che non lo mangio" dice Evan, annuisco anch'io
"Per noi va bene" risponde Beth.
"E sushi sia"
Mi devo cambiare, sono ancora in "pigiama". Escono tutti e rimaniamo solo io e Christian. Prendo la mia felpa, oh cavolo... è sporca di terra. Mi sono dimenticata di lavarla. Con la mano cerco di pulirla ma niente
"Tieni, metti questa" dice Christian dandomi una delle sue. È una felpa della polo bianca con il simbolo nero.
"Grazie" dico, prende la sua roba e va in bagno a cambiarsi. La indosso, ha un buonissimo profumo maschile, è molto grande però mi sta bene. Metto i jeans e mi faccio un chignon alto un po' spettinato, un filo di mascara e fondotinta che mi ha messo Beth nello zainetto e sono pronta. Mentre aspetto Christian guardo il giardino dalla finestra. È pieno di rose, cespugli e alberi ben tenuti, dovrà spendere una fortuna per il giardinaggio. Mia mamma aveva questa passione, mi viene in mente un ricordo

Papà sta cuocendo la carne sul barbecue, che buon odorino!
"Katy non ti avvicinare tanto okay?" Dice
"Si papà" guardo le fiamme, ho sempre avuto paura del fuoco. La mamma sta innaffiando le piante, sono tutte colorate. Lei le adora, infatti se ne prende sempre cura. Grazie a lei il nostro giardino è sempre più bello.
"Vieni tesoro, andiamo ad aiutare papà" la seguo in cucina. Si riempie le braccia di cose e la vedo faticare.
"Mamma ti aiuto io!" Dico, lei mi sorride. Mi passa la ciotola di insalata e corro fuori per posarla sul tavolino.
"Grazie amore mio, mancano solo i bicchieri"
"Mamma vado io" mi piace aiutare la mamma. Fa sempre tante cose e a volte si stanca molto. Prepariamo la tavola fuori in giardino, è una bellissima giornata. Mentre aspettiamo che papà finisca giochiamo a nascondino. La mamma va a contare. Corro e mi nascondo dietro la siepe.
"9..10! Ora ti trovo!" Dice cercandomi. Cerco di non ridere per non farmi scoprire. "Mmhh... dove sei nascosta? Adesso ti trovo!" È vicino a me. Non sento più nulla, sbircio da sopra, ma dov'è finità la mamma?
"Trovata!" Dice sbucando dietro di me
"Aaahhh!!!" Urlo, mi ha spaventato. Mi prende in braccio e mi fa il solletico
"Noooo basta hahahaahah hai vinto tuuuu" dico ridendo "papi salvamii"
"Arrivoo" risponde lui con il mestolo in mano. Si è trasformato nella mamma.

Ricordo il suono delle loro risate, le partite a calcio con mio papà. Quando si incastrava la palla sull'albero e saliva a prenderla, mi ricordava superman. In effetti si, era il mio supereroe. Per non parlare di mia mamma. Sempre disponibile, intelligente, attenta ai minimi dettagli... era la perfezione. Eravamo una famiglia molto felice a cui però il destino ha riservato un aspro finale. A volte penso come sarebbe la mia vita se loro fossero ancora con me.  Improvvisamente sento delle braccia circondarmi e posarsi sul mio grembo, la mia schiena è a contatto con un petto scopito.
"A che pensi?" Dice Christian.
"Al passato, ricordi di famiglia" rispondo godendomi questo abbraccio speciale.
"Spero belli"
"Assolutamente si" rispondo. Restiamo in silenzio, sempre nella stessa posizione.
"Dovrei imprestarti le mie felpe più spesso..." mi fa girare verso di lui "ti stanno benissimo"
"Hai buon gusto" rispondo, mi lascia un leggero bacio sulle labbra. Ho perso un battito del mio cuore, devo abituarmi a tutto questo. Noto il suo abbigliamento, giacca jeans, maglietta nera e bianca e jeans neri con le strappati e catena. È proprio bello, ma tanto. Prendo la mia roba, dopo mangiato tornerò a scuola. Ho alcune cose da studiare. Scendiamo di sotto e troviamo i ragazzi che ci stanno aspettando.

Entriamo nel locale, la musica classica giapponese crea un'atmosfera molto accogliente. Evan ha prenotato un tavolo con i divanetti, quel ragazzo pensa a tutto. Sarebbe il segretario perfetto. Mi siedo tra Beth e Christian, ma quando cavolo sono comodi questi posti? Arriva subito la cameriera con i menu.
"Menù all you can eat o alla carta?" Chiedo ai ragazzi
"Ovviamente all you can eat" risponde  Brian. Ci segnamo i numeri dei piatti
"Ma volete mandare il ristorante in bancarotta?" Dice Evan a Brian e William. Hanno una lista che non finisce più 
"Guarda che questo è solo l'antipasto" risponde William
Arriva la cameriera e ordiniamo, ci sono voluti almeno 10 minuti, poveretta l'hanno fatta esaurire. Sono contenta di essere qui, passare del tempo con loro è sempre piacevole. Siamo diventati una famiglia. Ecco che ci portano i nostri piatti, hanno l'aria di essere squisiti. Ne assaggio uno, WOW! Che esplosione di sapori! Non me lo ricordavo così buono.
"Deduco dalla tua espressione che ti piace" commenta Beth
"Puoi dirlo amica", abbiamo ordinato di tutto, sulla tavola non ci sta più niente.
"Ora posso morire felice" dice Brian ingozzandosi di uramaki. Mi chiedo come facciano a mangiare così tanto e avere un fisico da dei greci
"No cugino... prova questo con il wasabi! È la fine del mondo!" Dice William porgendo un pezzo di sushi. Lui lo mangia gustandoselo per bene. Mi arrivano gli spiedini di gamberi alla griglia con una salsina piccante sopra. Ne provo uno... che goduria! Ne mangerei a migliaia, li adoro. Continuano a portarci piatti su piatti, ehm... forse abbiamo esagerato. Di sto passo c'è ne andremo via domani.
"Ma quello è Steven o sbaglio?" dice William indicando la porta d'ingresso. È appena entrato un uomo alto e abbastanza muscoloso. E questo signore chi è? Si guarda intorno e nota il nostro tavolo, Christian gli fa un cenno con la mano e viene verso di noi
"Ma guarda chi c'è, occhio che così ingrassi" dice ridendo
"Intanto siamo entrambi qui" risponde Christian. Si alza e si salutano con qualche pacca sulle spalle. Il signore è leggermente più alto di Christian ma hanno la stessa forma fisica.
"Beccato, avevo voglia di sushi" dice
"Capisco la sensazione Steven" risponde Brian con la bocca piena.
"Questi idioti li conosci già, le ragazze invece sono Elizabeth" dice Christian indicandola "e Katherine" quando sente il mio nome mi guarda con curiosità
"Lui invece è Steven"
"Piacere" dice stringendoci la mano. 
"Posso parlarti un attimo?" Dice a Christian, lui annuisce e se ne vanno.
"Ma chi è?" Chiede Beth, ecco amica, ottima domanda. 
"È il suo vecchio allenatore" risponde William. Allenatore di cosa? So che Christian è un ragazzo sportivo ma non credo di averlo sentito parlare di qualche sport. Continuamo a mangiare, io a dir il vero sono già piena. Gli altri invece sembrano avere 2 stomaci.

Christian è tornato dopo 5 minuti, sembra abbastanza nervoso e seccato. Chissà che cosa si sono detti. Comunque, sono piena da scoppiare. Di solito non mangio tanto, oggi è stata l'eccezione. Prendo gli antidolorifici prescritti, mi hanno davvero aiutato. Brian si sorregge la testa con la mano, sembra in crisi.
"Avanti, finisci i tuoi piatti" dice Evan a Brian
"Non c'è la faccio più" risponde
"Io non ti aiuto" ribatte William.
"Questa canzoncina giapponese non mi aiuta per niente, sto per addormentarmi" dice Brian lamentandosi
"Quello si chiama abbiocco" specifica Christian.
"No amici, non ci riesco. Sono troppo pieno", e ci credo che lo è! Ha mangiato almeno 15 piatti da 8 pezzi.
"Lo sai che dovrai pagarli tutti vero?" Dico
"Con tutti i soldi che ha..." commenta Evan
"Sapete che vi dico??? Io li mangio. Posso farcela!" Si tira su le maniche, prende un pezzo e se lo mette in bocca. Mastica lentamente facendo smorfie di fatica... sta veramente soffrendo. Questo ragazzo mi fa morire dalle risate, è un meme che respira.
"Dai continua" dice Christian con sfida.
"Occhio che ti parte il bottone del pantalone" dice Evan facendo ridere tutti, pure il povero Brian a cui però gli va di traverso il boccone soffocandolo. Tossisce, il suo viso è tutto rosso.
"Aspetta ci penso io" William si alza e gli tira delle pacche abbastanza forti sulla schiena. Posso giurare di aver visto la sua anima abbandonare il corpo. Beve un sorso d'acqua e finalmente riesce a respirare normalmente.
"Mi hai distrutto la colonna vertebrale" dice Brian con fatica, i suoi occhi stanno per lacrimare. Evan e Beth stanno ridendo come dei matti. Brian continua a guardare quei piatti pieni, borbotta qualcosa ma non riesco a sentirlo
"Basta, ci rinuncio" dice, chiama la cameriera.
"Questo lo portiamo via. Lo metta in un conto a parte grazie"
"Sei proprio scarso" commenta William
"Siete voi quelli che mangiano come dei conigli. La prossima volta mi porto le lunch boxe da casa, col cazzo che pago ancora l'extra" risponde Brian
"E dire che sei ricco..." ribatte Christian.
Continuiamo a parlare, è ancora un po' presto per tornare a scuola. Mi godo questo bel momento di risate.

P.O.V. Christian

Stavamo mangiando quando Wlliam mi dice che Steven è qui. Com'è piccolo il mondo... gli presento le ragazze, ovviamente l'occhiata di Steven su Katherine non è passata innoservata dal sottoscritto. Mi chiede di uscire a scambiare due parole
"Fammi compagnia mentre aspetto il mio ordine. Dunque hai seguito il mio consiglio" dice fiero
"Si dai, per una volta"
"Sono felice per te, è proprio una bella ragazza. Ho visto che ha un livido sulla guancia, che ha combinato?"
"Lascia stare, un coglione le ha alzato le mani" rispondo, lui spalanca gli occhi scioccato
"Solo uno stronzo si permetterebbe di picchiare una donna, spero tu gli abbia fatto imparare le buone maniere" dice con disgusto
"Certo, avrà solo bisogno di una sedia a rotelle per qualche settimana. E mi sono anche trattenuto" dico ridendo,
"Solo? Non vorrei essere nei suoi panni. La ragazza sa quello che hai fatto?"
"Certo, stranamente non mi ha detto nulla. Ma credimi, andava fatto. Non doveva toccarla"
"Capisco, anch'io avevo fatto la stessa cosa quando ero giovane. A proposito, ho saputo che avrai un incontro molto importante tra qualche settimana"
"Già"
"Lei sa anche questo?" Chiede, non incominciamo ancora con la ramanzina paterna
"No" rispondo secco. Non so come la prenderebbe, è uno dei miei lati negativi. Sul ring sono una persona diversa da quella che le ho mostrato. Sono sicuro che la perderei se mi vedesse combattere illegalmente in una gabbia.
"Ragione per qui devi smetterla. E se un giorno lo scoprisse? E se arrivassi tutto scassato, lei cosa penserebbe?" Ma perché deve sempre cogliere l'occasione per dirmi cosa devo fare? Si, è sempre stato contrario agli incontri ma ogni cazzo di volta mi ficca in testa mille dubbi.
"Smettila, so dove vuoi arrivare. Faccio quello che voglio, io sono anche questo. Non rovinarmi questa serata." Dico serio e scocciato.
"Prima o poi dovrai fare una scelta e spera di non perdere qualcosa o qualcuno..."
"Signor Evans?" Dice il cameriere interrompendo la sua frase "è pronto il suo ordine"
"Si arrivo. Ti saluto Christian, quando ti capita passa in palestra che sono stufo di allenarmi da solo"
"Mmhh... vedremo" rispondo, ci salutiamo e rientriamo. Stupido vecchio, mi deve sempre lasciare a bocca asciutta. La cosa che mi da più fastidio è che ha ragione. Mi piace combattere, ma a modo mio. Non sono uno che segue le regole, voglio la mia libertà. Ma prima o poi devo scegliere che cosa fare della mia stupida e triste vita.

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