16. Scomessa

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Law mi dice di sdraiarmi, deve mettermi dei punti che più in là avrebbe tolto quando la ferita si sarebbe guarita. Lui si gira e si alza per prendere un oggetto nel cassetto, lo seguo con lo sguardo, ho una sensazione bella dentro di me, mi sento bene nonostante sono a petto nudo e dovrei essere imbarazzata. Trafalgar ritorna da me con una siringa, prendo un colpo guardandolo, sinceramente non mi fido tanto a farmi infilare un liquido strano dentro di me senza sapere cosa sia. 

-E' un sedativo.- spiega Law vedendo il panico nei miei occhi. -Non ti avveleno mica, ti devo battere quando arriviamo all'isola no?- continua lui per rassicurarmi. Mi guarda ancora negli occhi per vedere la mia espressione e poi mise l'ago dentro il braccio e io mi addormentai.

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Dannazione sta ragazza! Deve sempre fare tutto di testa sua, sarebbe morta se non fosse per me, penso io mentre faccio i punti a Kira-ya. Vorrei sapere perché quel giorno ha voluto affrontare un drago celeste appositamente per vedere Akainu, cosa le passa per la testa? 

Mi fermo un secondo con l'operazione per guardarla in faccia, sta riposando serenamente, mi perdo a guardarla per lunghi minuti ma mi risveglio grazie a un grande fruscio del mare, devo sbrigarmi sennò il sedativo non avrà più effetto. Mi dispiace dover rifare dei punti e rovinare la sua pelle, ma non ho altra scelta anche perché è stata idiota a non dirmelo che si erano rotti.

Il suo corpo è bollente rispetto alle mie dita gelide, sento il suo respiro forte nella stanza silenziosa, è una bella sensazione. 

Senza essere presente ho un sorriso stampato sulla faccia per tutto il tempo.

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Apro gli occhi e mi metto seduta sul letto, giro la testa e vedo Trafalgar seduto alla scrivania impegnato con ispezionare i fogli che ha in mano, poi senza girarsi mi dice che posso andare a lavarmi e non ho più bisogno di bende ma se si apre di nuovo la ferita non mi sarei potuta spostare da questa stanza.

Ha un modo di dare ordini, è così irritante però mi ha aiutato.

-Grazie.- pronuncio ed esco dalla stanza per dirigermi in camera, Law sorrise.

Finalmente posso farmi la doccia! Non vedo l'ora di stare sotto l'acqua bollente. Entro in camera velocemente e chiudo a chiave, vado in bagno e preparo tutto. Rimango a lungo sotto le gocce scottanti finché non sento un bussare alla porta. Spengo l'acqua per sentire se veramente qualcuno è alla porta e sento di nuovo Toc Toc. Mi metto intorno un asciugamano bianco e apro la porta.

Shachi è davanti all'ingresso e appena mi ha guardato cominciò ad arrossire intensamente.

-Sì?- chiedo io

-Volevo solo avvisarti che la cena è pronta, ti aspettiamo nella mensa.- borbotta lui.

Oddio, è già ora? Quanto tempo sono stata dentro la doccia? Meglio velocizzarmi per andar a mangiare. Mi avvio verso il luogo e mi siedo in compagnia ad alcuni della ciurma, le tavole erano separate, appena mi metto comoda mi servano il piatto e comincio a mangiare e ascoltare la conversazione.

-Wow anche il capitano ci fa compagnia sta sera.- esclama Melin.

-Perché? E' strano?- chiedo  io non capendo il suo stupore.

-Il capitano è sempre in camera sua, si vede che oggi è di buon umore per stare in compagnia nostra.- risponde un altro.

Beh compagnia è una grossa parola, si è seduto da solo leggendo il suo libro, inoltre non so come fanno a capire se è di buon umore o no, a me non sembra, beh non lo sembra mai pensandoci, immagino che solo la sua ciurma lo conosce bene.

La mattina dopo si è svolta tranquillamente e siamo ancora in viaggio verso l'isola. Sto andando verso la mia stanza quando Pinguin mi chiama dal corridoio, mi fermo mentre si avvicina a me per parlarmi.

-Ti andrebbe di fare una partita a carte con me e gli altri?-  

Questi non hanno proprio niente da fare, non gli vedo mai lavorare ma magari perché sono sempre chiusa in camera, e perché no?

Accetto il loro invito e lo seguo nella stanza dove c'era una grande tavola rotonda e intorno a essa c'erano seduti molti della ciurma, tra cui Jean Bart, Shachi, Mozu e perfino Bepo che di solito è in comando a navigare il sottomarino. Siamo in sette e uno che non ho nominato sta distribuendo le carte, tutto sembra calmo finché non parte una discussione tra tre membri.

-Esatto la torta che hai finito!- proclama Shachi.

-Sai quanto ci ho messo per farla?- 

-L'ho visto e lo preso non sapevo che fosse di qualcuno, non c'era scritto niente sopra.-

-Allora quando perdi lo preparerai.- annuncia Pinguin a Bepo.

-Facciamo una cosa divertente, chiunque perde dovrà cucinare la torta.- intermise Bart per finire la discussione.

-Sì, bell'idea.- e tutti hanno concordato (anch'io ovviamente). 

Il torneo di carte sta proseguendo a lungo, abbiamo deciso di fare più partite e chi  accumulerà più perdite dovrà fare il dolce. Non ho mai perso un round, sono amante del gioco d'azzardo.   Pinguin e Shachi sono tra gli ultimi, chissà chi tra loro perderà.

-AHAHA.-

-Non ci credo!!!-

-Hai perso, pensavi di fregarmi.-

-Beh preparati a cucinare.- intervenne Bart.

Shachi ha perso ma di poco e intanto il tempo è passato velocemente che è già ora di cenare.

-Ti aiuto io.- propongo.

-No no tranquilla non serve.- commenta arrossendo.

-Non è un disturbo per me, tanto non ho niente da fare, lo facciamo più tardi?-

-Eeem sì va bene allora.- dice tutto rosso e ci avviamo a cenare. 

Ovviamente non ci siamo messi subito a fare la torta, neanche dopo cenato quindi abbiamo cominciato ad un orario abbastanza tardi, alle nove e mezza circa, e non sai quanto fatica a farlo (la cucina non è proprio mio ambito) però ci siamo divertiti e un sacco direi, c'è stato un momento in cui abbiamo fatto la lotta con la farina, è stato un disastro, abbiamo più ingredienti su di noi che nell'impasto, il tempo si allunga molto ma poi ci sono state altre pause di lotta (per fortuna le uova le abbiamo risparmiate) ma finalmente l'impasto è finito.

-Direi perfetto io.-

-Insomma.- rido io.

-Beh adesso devo pulire, se il capitano entra e vede tutto questo sono morto.- ride mentre guarda il disastro combinato. 

Un senso di colpa mi pervade, è stata anche per causa mia questo sporco, devo risolverla io, poi non dovrei neanche essere qui a divertirmi.

-Lo faccio io, tu vai a lavarti.-

-No no, non se ne parla neanche.-

-Per favore...- devo trovare un modo per convincerlo - se Law ti vede così non penserà mica che è stato perché per sbaglio ti è caduta la farina, quindi è meglio se vai e poi ritorni.-

-Hai ragione ma so che se vado tu pulirai quindi promettimi che non toccherai la farina.-

Esito però penso a lungo sulle sue parole - Prometto che non toccherò la farina.- e ripeto bene le sue parole e lui si avvia verso camera sua.

Trafalgar Law e KiraWhere stories live. Discover now