L'isolotto

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Dopo poco, mi risvegliai in un piccolo isolotto nel bel mezzo di una specie di altare di pietra.
Ero spaventato e non sapevo cosa stesse succedendo. C'erano soltanto delle colonne di pietra che sorgevano dal terreno e alle mie spalle una specie di monumento gigantesco, chiuso.
Dalla curiosità mi avvicinai ad esso, e ciò che avevo sentito mi aveva turbato molto.
Urla e gemiti di chissà cosa, sentivo anche una specie di temporale che batteva impetuoso.
Decisi così di allontanarmi e di non avvicinarmi più... chissà cosa c'era la dentro.
Affacciandomi verso il mare, avevo notato la presenza di altre isole, che però, a causa della lontananza dalla mia, non potevano essere raggiunte a nuoto. Ciò però non mi interessava molto, così ho continuato l'esplorazione dell'isolotto.
Nonostante tutto ciò sia successo all'improvviso, mi sentivo a mio agio, come se fossi a "Casa".
...
Tornando nel punto in cui mi svegliai, sulla sinistra c'era una specie di montagnetta cui al di sotto vi erano posizionate delle candele.
Mi avvicinai ad esse e, come per magia, le loro fiammelle si "unirono" a me.
Ero sconcertato, avevo letteralmente assorbito il fuoco! E in un certo senso, dopo aver raccolto quelle luci, mi sentivo meglio, dentro di me dominava una sensazione di piacere e allo stesso tempo sollievo, ma non sapevo neanche io il perché!
Poco più in là, c'erano altre candele, però non erano accese come le restanti.
Così decisi di prendermi una di quelle già ardenti e di andare ad accenderle.
Era successa la stessa cosa di prima! Le fiammelle che si sono create sono finite dentro di me! Le avevo di nuovo assorbite e ancora una volta mi sentivo rinvigorito!
...
Decisi di prendermi una candela, per l'evenienza, semmai ne avessi trovate altre.
Solo dopo aver curiosato qua e là per tutto l'isolotto avevo notato che uno di quelle colonne di pietra era "accesa".
Sembrava una specie di portale che ti recava chissà dove. Era di colore blu scuro e se mi avvicinavo, sentivo dall'altra parte il soave suono del mare e, assieme a esso, la leggera brezza marina.
Dall'immagine che potevo scorgere, sembrava esserci una spiaggia, con tanti scogli e un'enorme montagna.
Che sia il reame che la voce mi aveva detto di visitare?
Provai a riflettere su cosa potesse essere, ma non ne avevo idea. Nell'isolotto in cui ero non vi era alcuna anima viva, se non qualche gabbiano che sorvolava l'intera zolla di terra. Avevo provato a resistere alla tentazione, ma la curiosità mi stava divorando dall'interno.
Senza esitazione, mi ci fiondai dentro e così attraversai il misterioso portale dimensionale.
Quando uscì, non riuscivo a credere ai miei occhi.

La mia avventura sino al CieloWo Geschichten leben. Entdecke jetzt