L'ombra Dello Scorpione

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Le bacio piano il viso più volte mentre ascolto il suo respiro calmarsi. Stringendosi a me le accarezzo i capelli pronta a farla accoccolare, ma Zulema mi precede, si allontana un po’ e mi guarda ancora, sussurandomi:

"Non pensare minimamente possa finire qui... "

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Respiro profondamente.
I nostri petti così vicini e i nostri cuori che battono all'unisono.

"Lo sapevo che saremmo finite per fare l'amore dopo un litigio bionda"
Le dico sorridendo prima di dedicarmi finalmente a lei.

Le bacio le labbra, il collo, il ventre e poi le sfilo con lentezza i pantaloni, trascinando con loro anche le mutandine.
Le prendo una mano e la tiro su facendola sedere davanti a me.
L’abbraccio da dietro e le mordo una spalla, mentre la sua mano finisce famelicamente fra i miei capelli.
Inspiro il suo profumo e per un momento mi sembra di poter avere pace...
Il mare di fronte a noi illuminato dalla luna e lei fra le mie braccia.

"Ti voglio bionda...
Ti desidero come non ho mai desiderato nessuno"
Le sussurro.
Il suo respiro cambia di velocità, e anche il mio.

"Sono tua Zulema..."

"Mmmh, l'ultima volta mi hai detto che sono stata impacciata...
...vediamo se questa sera avrai il coraggio di dire lo stesso... "
Le sussurro piano.

Mi sorride per poi, sempre con la mano tra i miei capelli, tirarmi a se, dandomi un bacio che riaccende il fuoco dentro il mio stomaco.

La mia lingua traccia percorsi sul suo collo mentre affondo la mano sinistra sul suo seno con possessione, e con la destra  il ventre, scendendo sempre più.
Gioco con la sua intimità ancora bagnata e in attesa... e proprio quando meno se lo aspetta affondo due dita in lei facendole poggiare totalmente il collo su di me.
Le mie mani si muovono in contemporanea, come se fosse l'ultima volta che lo possono fare, come se non ne avessero mai abbastanza.
La penetro con foga, mentre con il pollice le stuzzico il clitoride.
Ogni suo gemito, ogni suo ansimo non fa che eccitarmi sempre di più, facendomi muovere più velocemente.
Le sue gambe non riescono a stare ferme e la sua schiena si inarca incontrollata e Dio... È irresistibile.

"Z-zulema..."
Si volta bisognosa delle mie labbra che non le concedo, allontanando il mio viso dal suo.

"Più chiedi, meno avrai bionda"

"Sei sempre la solita figlia di puttana"
Sussura agitata.

"Lo so... "
Sorrido alla sua espressione contrariata.

La volto.
È di nuovo di fronte a me, le afferro i capelli mentre le nostre gambe alternate permettono alle nostre intimità di scontrarsi, iniziando una lotta destinata alla follia.
Cade col busto, appoggiandosi con i gomiti, mentre le afferro le natiche facendola aderire sempre più a me.
Ci muoviamo a ritmo instancabile, fino a quando il suo respiro non si fa agitato intraprendendo la via della perdizione.  Si alza raggiungendomi e staccandosi da me, bloccando inconsapevole il mio orgasmo, che si fa estremo quando la mia mano mi penetra di fronte a lei.
Si stringe prepotentemente al mio corpo, mi tiene la testa ferma con una mano mentre ansimo sulla sua bocca...
Mi morde le labbra per poi premere la sua fronte contro la mia mugugnando parole incomprensibili.
Sorride al mio secondo orgasmo, e io alla sua evidente eccitazione per quanto accaduto.

"Ti prego" riesce a pronunciare a fatica.
Sogghigno leggermente e con le dita le torturo un capezzolo turgido.

"Dimmi cosa vuoi"

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