2 - Pagliacci dalle ombre

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Una volta entrati dalla grande porta d'ingresso di legno scuro e marcio, scricchiolante e divorata dalle tarme, Chuuya accompagnato dagli altri, si ritrovò in un ampio salone, pieno di vecchi oggetti ridotti più o meno come la porta.

Ad aspettarli lì c'era un impassibile Akutagawa, vestito da vampiro e dietro di lui un titubante Atsushi che si guardava attorno con aria spaventata e circospetta, il ragazzino dai capelli chiari indossava un camicia bianca strappata, due orecchie bianche pelose e una coda.

Lucy gli si avvicinò a grandi passi e lo squadrò a braccia incrociate:

- Ehi Atsushi-Kun, tu da che cosa saresti vestito?

Atsushi alzò le spalle:

- Ho trovato queste cose in un vecchio sacchetto di travestimenti a casa, quindi non lo so nemmeno io...

In quel momento entrò Kaji, vestito normalmente, per quanto normale si possa definire il suo solito abbigliamento.

- Ciao ragazzi, sono di fretta, buona serata. Ciao, addio.

Detto questo, il ragazzo, uscì in fretta dalla porta lasciando tutti gli altri abbastanza confusi.

- Ehm... ciao?

Lo salutò perplesso Tachihara.

In quel momento Lucy tirò un grido di spavento, facendo morire d'infarto quasi tutte le persone nella sala:

- Ahhh... Un'ombra... là...

Biascicò la ragazza con voce tremante indicando un punto buio della stanza, tra un armadio semicoperto da un telo che una volta doveva essere bianco e un specchio alto un metro e mezzo attraversato da una lunga crepa che rifletteva la sala e le persone al suo interno in modo distorto ed inquietante.

Dall'ombra dell'armadio scivolò fuori una figura vestita di bianco:

- BENVENUTI, SIGNORI E SIGNORE.

Chuuya sospirò tra il sollevato e l'esasperato:

- Okay, è Nikolai.

Tachihara ridacchiò dietro di lui:

- Certo che il costume da clown gli si addice proprio, no aspetta... Forse è vestito da prestigiatore... Noccapito.

- BENE MIO CARO PUBBLICO, IL QUIZ DI OGGI È: QUALCUNO RIUSCIRÀ A SOPRAVVIVERE?

Chuuya aggrottò le sopracciglia perplesso e abbastanza terrorizzato dal pensiero di quello che erano riusciti ad organizzare quel pazzo, Gin e Fyodor.

- IL GIOCO CONSISTE NEL TROVARE L'USCITA SENZA MORIRE NEI MODI PIÙ DOLOROSI ED INIMMAGINABILI, MIO CARO PUBBLICO.

- Cosa?

Atsushi si guardò attorno preoccupato...

Di colpo la porta dietro di loro, lasciata socchiusa da Kaji poco prima, si chiuse con uno scatto secco. Tachihara armeggiò con la maniglia senza riuscire ad aprirla, qualcuno aveva chiuso la porta a chiave dall'esterno.

- Siamo... chiusi dentro...

- Oh, fantastico lo sapevo...

Borbottò Chuuya e quando si girò verso Nikolai per ricoprirlo di insulti si rese conto che il ragazzo era scomparso nelle ombre da cui era spuntato.

- Quindi che facciamo?

Chiese Atsushi timidamente.

- Troviamo l'uscita che domande, non voglio stare qui dentro un secondo di più.

Sbottò Chuuya piuttosto seccato, poi si rivolse ad Akutagawa:

- Questa era la casa della tua bisnonna, no? Portaci fuori di qui.

Il ragazzo alzò le spalle e disse in tono monocorde, per niente impressionato da quello che stava succedendo: - Ci sono stato poche volte qui... C'è un'uscita anche nella cucina e una nella lavanderia, se non ricordo male... Seguitemi...

A. A.

Vi avviso già che i capitoli saranno molto più brevi della storia originale, così riesco a postare più frequentemente.

Rivoglio le vacanze estive ragazzi... (':

Se domani facendo il test di latino non muoio, vi prometto che mi metto a scrivere e vi posto il prossimo capitolo il prima possibile.

Ciauuu.

Speciale Halloween - We are falling like the stars Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora