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Polvere, c'era solo polvere intorno a sè,forme indistinte gli correvano a fianco mentre lui disteso a terra cercava di rialzarsi. Non c'era più tempo, doveva trovarla, metterla al sicuro.
Com'è possibile che in pochi minuti tutta la loro vita è stata distrutta? Tutto quello che conoscevano si è trasformato in granelli di sabbia... Doveva trovarla... Raggiungere la sala comune per fare si che i guardiani eseguissero l'incantesimo.
Le forze lo abbandonavano piano piano e con un ultimo grido cercò disperatamente di chiamare la sua compagna.<<TIKKI!!!>>

Il piccolo felino si svegliò in affanno.

Per quante volte ancora avrebbe dovuto rivivere la stessa scena? Quante volte ancora avrebbe dovuto sentire i pianti dei bambini, le urla di terrore? Erano giorni ormai che il ricordo di quella notte fatale lo perseguitava, ed ogni volta aveva sempre la strana sensazione di pericolo, come se tutto gli stesse dando l'allarme.

<<Plagg!Tutto bene? Ti ho sentito urlare>> Era Adrien, il suo portatore, il più giovane che avesse mai avuto ma al tempo stesso quello che possedeva il miraculous da più anni; Non poteva farlo preoccupare per le cicatrici del suo oscuro passato, anzi, di tutti i kwami: Le loro origini.
<<Tutto bene moccioso, era solo un incubo>>
<<sicuro di star bene? Me lo vuoi raccontare?>>
<<Ragazzino non sono un bambino di cinque anni,sono un piccolo dio! Un po' di rispetto>>
 <<come vuoi...Ora torniamo a dormire. Buona notte Plagg>>
<<buonanotte Adrien>> sì, stava decisamente per succedere qualcosa.

Io ed Adrien..una casa…tre bambini,un cane e un gatto, no, meglio un criceto di nome…
<<Marinette!! Sveglia, sei in ritardo>>
<< Sì mamma! Mi sto vestendo!>> solo altri cinque minuti… << Non si dicono bugie insettina>> Eccolo, il supereroe nero che Parigi, soprattutto le ragazze, amava, nonché il suo ragazzo. <<ti ho detto di non chiamarmi così...>> bofonchiò  la corvina sbadigliando, ormai dicendo questa frase in automatico <<Ma è un soprannome così carino!>> ridacchiò il biondo.
<<Come no, si può sapere perché sei qui così presto?>>  <<Non posso venire a trovare la mia bellissima fidanzata?>>

<<Di prima mattina? rischiando di farti vedere dai miei?>>  << Hai ragione m'lady,  lo ammetto, sono venuto ad assicurarmi che non arrivassi in ritardo a scuola...Di nuovo>> ghignò il ragazzo provocando l'iralità della fidanzata <<quanta poca fiducia nei miei confronti>>
<<puoi biasimarmi trésor ?>> I due ragazzi ridacchiarono << ora vattene prima che mia madre venga in camera>> 
<<mi stai cacciando principessa?>> Disse il modello mascherato assumendo un cipiglio divertito <<Esatto!>> Si diressero entrambi all'oblò  che dava sul terrazzino della corvina. L'aria fresca del mattino invase le narici della ragazza e lei in tutta risposta fece un respiro profondo per inalare tutta quella frescura. <<Un'ultima cosa...>> Il gatto si chinò su di lei e rubò un bacio all'eroina in incognito. <<Ora posso andare>> disse l'eroe staccandosi  dalle labra della fidanzata e uscendo dalla camera.
Marinette non si spiegava ancora quanto fosse fortunata,per anni corse dietro a quel gatto impertinente ed ora stavano insieme; Molte volte si dava ancora della stupida per non essersi accorta della somiglianza tra il modello e l'eroe.
Si alzò e corse verso il bagno rendendosi conto che era tardissimo e sarebbe arrivata in ritardo a scuola… ancora.

La corvina corse con tutte le sue energie per evitare l'ennesimo ritardo ma a quanto pare il destino non è  stato a suo favore. <<Signorina Dupain-cheng di nuovo in ritardo? Cos'è successo stavolta? Il cane ha ingoiato la sveglia?>>
  <<Mi scusi signorina Mendelieve>> la ritardataria si piegò in due per lo sforzo fisico; forse dovrei  ricominciare ad allenarmi, pensò.<<Per stavolta chiudo un occhio,va a sederti>> Marinette si accomodò al proprio posto, ringraziando tutte le divinità, compreso la piccola amica quantica, per aver scampato l'ennesima visita dal preside, vicino alla sua migliore amica, e lei, fin troppo curiosa, la fisssava con sguardo indagatore.<<Mai una volta che arrivi in orario eh?>> Alya ridacchiò sapendo già che la piccola mari non la si può svegliare nemmeno in pieno terremoto, <<Questa volta non è colpa mia!un gatto ficcanaso si è presentato alla mia finestra>>. Al biondo non è sfuggito il commento su di sé e cercando di non farsi beccare dall'insegnante si girò verso la sua metà.<<Io non sono ficcanaso, sono venuto a svegliarti insettina>>  <<Fatto sta che mi hai fatto arrivare in ritardo>> Adrien sorrise divertito <<Allora la prossima volta ti sveglierò più presto>> <<Non credo sia una buon->> <<Marinette!Adrien!smettetela di chiacchierare!>>

Finalmente arrivò l'intervallo e Adrien poté recarsi al bagno per una rinfrescata.
<<Guarda chi c'è, il piccolo, innocente Adrien, oggi tuo padre non lancierà nessuna akuma contro le persone innocenti?>> Eccolo, Kim Lê Chiên insieme al suo migliore amico, Max Kanté, da quando gli eroi parigini hanno sconfitto Papillon,che si rivelò essere niente di meno che Gabriel Agreste, i suoi compagni di classe, esclusi gli altri portatori, a conoscenza della doppia vita sua e della sua ragazza, hanno creduto che il biondo fosse un complice di suo padre.

<<Smettila Kim,lascialo in pace>> Il suo salvatore, il suo migliore amico,  Carapace, il portatore del miraculous della tartaruga.
<< Stanne fuori Lahiffe>>
<<Lascia in pace Nino>>  << sennò che fai? Mi farai diventare un super cattivo come tuo padre?>> Adesso basta, Adrien non ci vede più dalla rabbia e sferrò un pugno in faccia all'ex amico, di rimando il nuotatore diede un calcio all'altro, e i due ragazzi diedero il via ad una rissa.

Marinette era seduta sulle scale con Alya, aspettando i rispettivi fidanzati, ormai erano passati svariati minuti dall'allontanamento del biondo e notando gli altri alunni della scuola,avvicinarsi davanti alla porta del bagno maschile si allarmò.

<<Che succede qui? Adrien! Che cosa stai facendo? smettila!>>Gridò la corvina spaventata,tanto da frapporsi tra i due litiganti prendendosi un calcio sull'addome da parte dello sportivo.

<<M'lady! Come stai? Ti porto in infermeria?>>  Adrien si  spaventò a vedere la sua ragazza stesa sul pavimento e in quel momento capì che la lotta fosse stata un'idea stupida.<<Che c'è Agreste,adesso scappi?>>

La signorina Mendelieve ne ha avuto abbastanza, era arrivato il momento di intervenire, nessun'altro ragazzino avrebbe potuto alzare un solo foto in sua presenza.

<<ORA BASTA! Adrien,porta Marinette in infermeria e controllate che non abbia subito danni, Kim va nell'ufficio del preside>> 
<<sì, signorina Mendelieve>> i colpevoli s'incamminarono nei posti indicati dall'insegnante e solo allora due spiritelli sbucarono dai rispettivi nascondigli.
<< Allora sei un idiota!>> Sestenziò il felino invenendo contro il suo portatore,
<<Plagg smettila, Adrien si è solo difeso>> dichiarò,invece,il kwami della creazione, patteggiando per il ragazzo.

<<Adrien, che ti è preso?non hai mai alzato le mani contro nessuno>> domandò Marinette un po' dolorante <<sono stanco Marinette, sono stanco di questa situazione, rivoglio la mia vita, senza che nessuno bisbigli alle mie spalle quando passo...senza che mi arrivino lettere di fan arrabbiati,delusi, credendo che abbia aiutato Papillon>>

la ragazza ne aveva abbastanza di quelle parole, Adrien era innocente e nessuno doveva permettersi di affermare il contrario << Adrien guardami>> il ragazzo alzò lo sguardo, incatenando i suoi occhi verde smeraldo su quelli azzurri della ragazza più bella che avesse mai visto, la sua ragazza
<< supereremo anche questa ok? Siamo Ladybug e Chat noir! Nessuno può abbatterci, nemmeno degli idioti  che pensano di sapere ogni cosa, ed anche se adesso non siamo più soli, rimaniamo tu ed io contro il mondo ricordi?>>  Adrien aveva dimenticato quanto la ragazza potesse essere testarda, ma quella volta ringrazio il cielo per quella sua caratteristica e sorrise di cuore, come ormai, dalla morte di sua madre, riservava solo a pochi eletti <<non so come tu ci riesca ma mi tiri sempre su di morale m'lady>>
<<faccio anche questo>> il ragazzo le sorrise grato per tutto quell'appoggio, chinandosi per baciarla.
<< Smettetela di fare queste smancerie e dammi il mio Camembert!>>

<<Zitto Plagg!>>


Parigi...la città che ha sempre sognato di vedere ma che sembrava essere sempre così lontana...ora era lì,davanti a quel grande edificio che sapeva bene, una volta attraversata la porta avrebbe cambiato la sua vita.
Ridacchiò, pensando che adesso  dovrebbe scontrarsi con la persona che amerà per sempre, come in un perfetto cliché che contenevano i film e libri che amava tanto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18, 2021 ⏰

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