Capitolo 33

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Pov's James

Dopo di cena, decisi di farmi una passeggiata e di andare al mio rifugio.

-Vieni con noi?-mi chiese Kyle indicando con un cenno Skie.

-No, vado a farmi una passeggiata da solo.

Passai per il bosco, era tutto calmo. Una brezza scompigliava i miei capelli, il fruscio delle foglie accompagnava quella notte non poi così speciale:se ci sarebbe stata lei, tutto sarebbe stato più magico. Avevo spiegato a Kris cos'era successo, e l'avrei rivista domani, ma il pensiero che stesse con quel cagnolino Lucas, la mia rabbia, gelosia accresceva. Domani gli avrei parlato per bene. Adesso volevo andare al rifugio e restare in pace con me stesso. Volevo ascoltare il silenzio.
Pov's Kyle

-Ceh, il tacchino era pessimo, la prossima volta cucino io, no Clara.-risi forte.

-Te ne intendi di cucina, eh Skie?

-Modestamente.-disse pavoneggiandosi. Le ore con lei passavano troppo in fretta, ti teneva sempre compagnia, e portava allegria, era un'altro dei motivi per cui l'amavo. D'un tratto il mio pensiero passò a James. Se mi avessero portato via la ragazza che amavo, non so cosa avrei fatto. E lui è molto forte, lo invidio per questo. Ad un certo punto qualcosa colpì l'auto, che sgommo e poi si ribaltò. Ero tutto stordito. Il fumo occupava i miei polmoni, non dando spazio all'ossigeno di entrare.

-Skie?! Stai bene?-non ebbi una risposta, così mi alzai e andai dalla parte del passeggero. Era lì, piena di ferite. La presi in braccio, e con fatica la portai fuori dall'auto.

-Torniamo a casa adesso, tranquilla.

-Sempre se riuscite a tornarci.-quella voce. Non avrei voluto sentirla. Ma non mi sorpresi.

-Russel! Se hai provocato tu questo, la pagherai!-rise prepotente.

-Se, certo. Non fai altro che pensare al tuo amoruccio. Ti stai ammosciando Kyle.

-Cosa vuoi?-ero più arrabbiato di prima, avrei voluto tirare dei pugni a quella schifosa faccia, ma quando stavo per farlo, mi ricordai che avevo Skie in braccio.

-Parlare.

-Non ho niente da dirti, da quando ci hai traditi.-rise di nuovo.

-Domani alle 17.00. Vieni da solo, o non andrà a finire bene.-sparì nella nebbia creata dal fumo. L'unico posto più vicino era la casa di James. Decisi di chiamare Jeff che mi disse che mi dovevo avviare e che Marco e James sarebbero venuti in mio soccorso. Infine vidi arrivare solo Marco e Jacob. Quest'ultimo prese Skie, mentre Marco accompagnò me. Appena in casa, James non c'era. Mi dissero che l'avevano chiamato più volte ma che non aveva risposto. Poi vidi che si apriva la porta della sua camera, e comparì la sua figura.

-Che cosa è successo?

-Russel..-risposi sfinito. Non avrei raccontato che mi aveva minacciato.

-La pagherà. Credemi.-mi rispose in fine. Dopo qualche minuto arrivò la nonna di Skie. Era rossa in viso per la rabbia, così i suoi occhi.

-Chi è stato?-chiede guardando me e James.

-Russel.-rispose sicuro lui. Ci fu qualche minuto di silenzio, mentre Rosa preparava un qualcosa per far guarire Skie. Prima doveva stare bene lei, poi la vendetta.

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