Capitolo 46

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Jacob e un'altro ragazzo lupo,stavano portando James in casa. Io li seguivo dietro alcune streghe e lupi preoccupati. Non aveva smesso di gemere per tutto il tempo del breve viaggio. Una domanda continuava a galleggiare nella mente. Perché James era stato chiamato, e che regola aveva trasgredito? Aveva ucciso qualcuno? Non ce lo vedevo in realtà. Era entrato nel territorio di un'altro branco? Forse sì, quando era con me ma poi era scappato e non avevano prove. Jacob aprì la porta di casa, e quasi correndo portó James in camera. Stavo per entrare ma Rosa e due streghe mi spinsero via entrando per prime. Dopo averle fatte passare entrai anch'io. Quel luogo mi era così famigliare ma allo stesso tempo sconosciuto e freddo ormai. La camera che prima era di James,ancora di più. Lui era steso sul letto con rivoli di sudore che gli colavano dal viso. Rosa stava preparando un qualcosa di magico. Si alzò dalla sedia e lo scrutò attentamente. Era dentro una fialetta di vetro. Era di colore rosso e viola.  Si avvicinò a James e glie ne mise qualche goccia in bocca.

-Questo aumenterà la sua guarigione.-disse-Ora prendete una stoffa per avvolgergli il braccio.

Jacob fece ciò che gli chiese Rosa. Mise una qualche crema sulla garza e poi l'avvolse stretta al suo braccio. Rosa si girò.

-Vuoi stare sola con lui?-chiese. Io ero intenta a fissare la figura di James sudata e a pensare che cosa avesse fatto. Annuii. Dietro di me poi sentii chiudersi la porta. Il silenzió calò in stanza. Avrei voluto mettermi affianco a James sul letto e aspettare che si svegliasse, ma mi sembrava troppo intimo. E non meritavo di stargli accanto. Così presi una sedia e la misi vicino al letto, poi mi ci sedetti sopra. Anche se aveva l'imbottitura che doveva essere calda, io la sentivo fredda. Mille pensieri mi passavano per la testa. E se James avesse davvero fatto un qualcosa di brutto..tanto da trasgredire le regole? Come poteva essere? Dovevo sapere. Non avrei resistito a lungo. Così iniziai a chiamare James dolcemente. Anche se dalle mie labbra non usciva una voce dolce e premurosa, ma una voce di chi di pazienza ne ha poca e di chi non ne può più.

-James..James..-lo scuotei un pò. Al mio tocco fece una smorfia di dolore e io ritirai velocemente il braccio. Si era svegliato e stava aprendo gli occhi, finalmente. Con gli occhi socchiusi mi guardò.

-Hey..-disse con voce spezzata.

-Ciao.-risposi forse troppo fredda. Si guardò le braccia e fece un'altra smorfia.

-Che bastardi.-continuò. Mi venne da sorridere.

-Grazie, comunque per..-fece una pausa per il troppo sforzo-..avermi salvato.-anche se era stanco, non gli avrei detto di riposare, avevo bisogno di risposte.

-Non devi ringraziarmi.-lo fissai per qualche secondo e poi ricominciai facendo un respiro profondo-James..io ho bisogno di sapere, perché Coral ti aveva chiamato. Lei a quanto ho visto sa capire chi mente, e tu..-"E tu a quanto pare menti." Avrei voluto dire. Ma mi fermai, perché sarei stata troppo diretta così, e non volevo che credesse che io lo stessi accusando.

-Io non ho fatto niente, Kristal..-continuò con voce roca. Sapevo che stava mentendo. La sua voce era troppo arrabbiata. Allora sì, era successo qualcosa.

-James a me puoi dirlo..

-Non mi.. credi?-concluse. Tanto valeva dire la verità, visto che si sarebbe arrabbiato più in là.

-No. Mi dispiace ma non ti credo.-sospirò. Ci fissammò per un pò e poi iniziò.

-Ho ucciso..un cacciatore.-deglutii a fatica. James aveca ucciso. L'aveva  fatto e non c'era più modo di rimediare.

-Come..Perché?!-alzai la voce. Non potevo sopportare l'idea che James avesse ucciso..non lui.

-Stava..stava per uccidere Jacob. Era uno di quei..traditori. Ho dovuto farlo.-l'aveva fatto per Jacob, poteva essere perdonato. Ma comunque l'aveva fatto.

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