Jimin è rimasto ammutolito dinanzi alle mie parole, non sapeva come rispondere e io mi sentivo certo più libera ma allo stesso tempo mi sentivo male perché sentivo di averlo ferito, dopo un po' di minuti di silenzio ha detto:

«Scusami Y/N, non avevo la minima idea ti sentissi in questo modo. È vero che molto spesso ho pensato solamente ai miei bisogni, ma per me era una maniera per dimostrarti ogni giorno quanto ti ami e quanto mi senta fortunato ad averti incontrato e fatto entrare nella mia vita. Ti avevo preparato una sorpresa per augurarti buon compleanno e per rendere questo giorno ancora più speciale di quanto volevo che fosse per te, ma...»

In quel esatto momento mi sono sentita proprio uno schifo e soprattutto una stupida, perché non mi ero minimamente ricordata che fosse il mio compleanno; mi schiaffai una mano sulla fronte per poi portare la stessa mano sul viso del mio fidanzato per accarezzargli la guancia, a quel contatto ha alzato lo sguardo, fino a quel momento puntato in un punto qualsiasi della stanza e mi ha guardato negli occhi, io gli ho sorriso come mai prima, gli ho dato un dolce bacio sulle labbra per poggiare la mia fronte sulla sua in seguito, e dire:

«Non avevo capito quale fosse il tuo intento e mi dispiace averti ferito così, ma io non ho bisogno di farlo ogni giorno ad ogni ora per sapere che mi ami, lo so già e anche io mi sento fortunatissima ad averti al mio fianco. A me basta guardarti negli occhi e vederti sorridere per capire quanto mi ami, mi basta la tua presenza per farmi capire quanto per te io sia importante.»

Lui mi ha sorriso e mi ha detto:

«Ho capito. Allora d'ora in poi esprimerò ciò che provo per te attraverso le piccole cose.»

Ho annuito e gli ho accarezzato nuovamente la guancia, si stava allontanando quando gli ho detto:

«E il regalo di compleanno non me lo fai? Lo sto aspettando con impazienza.»

Lui mi ha guardato e ha sorriso maliziosamente per poi dirmi a fior di labbra:

«È quello che volevo sentire, non aspettavo altro...»

Detto ciò ha azzerato la distanza che ci separava dando vita ad un bacio passionale che lascia poco all'immaginazione e che nel giro di poco tempo è diventato un bacio tutt'altro che casto; ci siamo spogliati velocemente e i vestiti sono finiti in un angolo ignoto della stanza, una volta nudi ha fatto combaciare i nostri corpi, mi ha sollevato dalle cosce mentre io ho abbracciato il suo bacino con le gambe facendo collidere le nostre intimità l'una contro l'altra provocando ad entrambi una scossa che ha attraversato tutto il corpo. Mi ha adagiato delicatamente sul letto ed è sceso lentamente sul mio collo, passando poi sulla mia clavicola fino ad arrivare ai miei seni, che ha dolcemente accarezzato per poi giocarci e stuzzicarli mandandomi letteralmente in estasi; dopo aver regalato ai miei seni abbastanza attenzione ha continuato con la sua lingua il viaggio all'esplorazione del mio corpo, giungendo alla fine alla mia intimità. Una volta arrivato lì si è speso molto in preliminari, prima un dito, poi due ed infine tre senza però farmi arrivare al climax, in seguito ha usato la sua esperta lingua ma ha deciso di sfidarmi poiché non mi ha fatto raggiungere l'orgasmo nemmeno questa volta; così ho ribaltato le posizioni e l'ho ripagato con la stessa moneta, prima pompando la sua asta e poi succhiandola, senza però farlo arrivare al culmine entrambe le volte.

Ha ribaltato nuovamente le posizioni ed è entrato dentro di me con una spinta secca, la quale mi ha obbligato ad inarcare la schiena per l'immenso piacere che provavo. Fin da subito ha cominciato a spingere velocemente ma seguendo un ritmo, io allacciai le gambe al suo bacino per avvicinarmi di più a lui e per permettergli di andare più in profondità raggiungendo il punto G, facendomi cominciare ad urlare per il piacere, mentre le mie mani erano allacciate alle sue spalle e intrecciavo le dite ai suoi capelli setosi, o gli piantavo le unghie nella schiena per l'immane piacere che mi stava donando.

I'm your filter [Jimin x reader]Where stories live. Discover now