È cominciato come comincia ogni incubo. C'ero io, in una stanza buia. I colori erano un sottofondo talmente basso che quasi non ero in grado di vederli. Io so solo che ho iniziato a correre, come scappassi da qualcosa, non posso ricordare con precisione cio che vidi in quell'istante, cosa mi fece spaventare tanto da correre in quel modo. Non avevo mai corso cosi veloce nella mia vita. In ogni punto in cui correvo c'erano delle persone ferme a guardarmi, chi deluso e chi divertito.
Mentre tutti quegli occhi possono vedermi io so che non posso fermarmi "è tutto un sogno" mi ripeto nella testa mentre le voci sussurano cose senza senso, mi dicono che si tratta di un gioco. Ma quale gioco? Quale gioco può essere cosi macabro? mi domando.
Se è un gioco perchè io non sto ridendo, se è un gioco perchè sto giocando solo io?
Le voci si fanno sempre piu forti e posso sentire quelle obmre chiedermi per quale motivo lo avessi fatto, a dirmi che se non avessi compiuto quell'azione le cose sarebbero andate diversamente. Mi dicono che se quel giorno avessi corso cosi "lui" avrebbe sorriso prima di andare via.
Questa frase mi ferma, non solo smetto di correre, ma smetto di respirare. "Lui" avrebbe sorriso per l'ultima volta. Se io avessi corso piu veloce "Lui" non sarebbe andato via forse. Se io avessi corso cosi veloce avrei dato a "Lui" una chance di restare qui.
E poi ci penso meglio. È un gioco questo gioco che voi chiamate vita.
