Capitolo Venti:

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📍Montréal, Canada.
Lando's pov.
Il mio umore ha sempre influito molto sull'andamento durante il fine settimana.
Per la Formula Uno ho sempre dato tutto, cuore e anima, è la mia vita e penso lo sappiano ormai tutti.
L'unica cosa che però non sono mai riuscito a controllare sono i sentimenti.

Da quando Ivy è entrata nella mia vita mi sono sin da subito sentito sollevato, dopo Alyssa mi sono sempre chiesto se l'amore sarebbe mai esistito anche per me o se fossi rimasto solo per sempre, senza provare altri sentimenti.

Il sole sta tramontando sul circuito di Montréal creando una sfumatura di colori in cielo a dir poco fantastica.
Sono già seduto al tavolo insieme a Alex e Charles in attesa che gli altri ragazzi ci raggiungano per cominciare la grigliata.
Da quando Ivy è venuta per la prima volta ad una di queste cene è diventata sin dal primo momento la parte più importante della serata.
Si scatenava in danze spagnole con Carlos e Checo, cantava a squarciagola insieme a Daniel, dava consigli a Charles e Pierre su che regalo fare alle rispettive fidanzate e aiutava Lewis a impiattare la carne sapendo che a quest'ultimo, essendo vegano, spesso dava fastidio.
Non posso mentire, mi manca, ma ha fatto la sua scelta e questa volta penso seriamente sia quella definitiva per entrambi.

"Vero Lando?"
Torno a posare lo sguardo sul ragazzo thailandese seduto accanto a me.
"Scusami non ti stavo seguendo, che dicevi?"
Alex sorride leggermente ripetendo la domanda.
"Che oggi, durante le qualifiche, la pista era estremamente calda."
Annuisco.
"Si, non mi aspettavo nemmeno io una temperatura così elevata."
Vedo arrivare verso di noi Lewis, Pierre, Carlos e Valtteri accompagnati da una ragazza, molto simile al finlandese.
Ha dei lunghi capelli biondi e da quanto riesco a vedere anche gli occhi azzurri.
"Ciao a tutti, lei e Jenna, mia cugina." la presenta Valtteri attirando l'attenzione di ogni singolo ragazzo.

Effettivamente la bionda è davvero carina, i lineamenti del suo volto sono naturali e il fisico fa quasi pensare sia una modella.
Si siede sulla sedia davanti alla mia appoggiando il telefono e un pacchetto di sigarette sul tavolo.

"Allora Jenna, quanti anni hai?" cerca di approcciare Daniel facendo ridere tutti, compresa lei.
"Ne ho 18."
Sento emettere un verso di disappunto da parte dell'australiano forse per la troppa differenza d'età fra lui e la ragazza.
"Mi spiace." sorride lei spostando lo sguardo su di me.
Penso che ormai tutti si siano accorti dei nostri sguardi, ed io mi sono accorto delle occhiate omicide da parte di Max poco distante da me, non ha preso bene la rottura tra me e Ivy.

Iniziamo a mangiare tutti insieme tra risate e battute da parte di Daniel su quanto sia incredibilmente single e facendo apprezzamenti tutto il tempo sull'unica ragazza presente tra noi, che a quanto pare gradisce senza ribattere tutti i complimenti da parte del ragazzo.

"Sapete dov'è George?" domanda Lance attirando particolarmente la mia attenzione.
"È rimasto in hotel, ha detto che era stanco." risponde velocemente Alex, la verità è che da quando ha baciato Ivy non ci siamo più sentiti e se non fosse stato per il circuito non ci saremmo neanche più visti.

Afferro il telefono sbuffando nervosamente, per fortuna non attirando l'attenzione di nessuno.
Ho un messaggio da parte di Max, apro la nostra chat e leggo le righe di parole.
"Hai parlato con Ivy?"
"No." mi affretto a digitare.
"So che ha sbagliato anche lei, ma non credi dobbiate chiarire?"
Spengo lo schermo del telefono facendo intendere che non avrei proseguito la conversazione.

Ormai i ragazzi sono tutti alle prese con un gioco da tavolo, accerchiandosi alla fine di esso lasciandomi praticamente da solo nel lato opposto.
"Posso sedermi?"
Jenna accosta leggermente la sedia accanto alla sua gamba mentre io faccio un cenno d'approvazione con il capo.
"Come mai qua tutto solo?"
Mi sembra di rivivere la stessa scena nella quale ho conosciuto Ivy, eravamo rimasti in disparte da soli proprio come adesso, ma al suo posto c'è solamente...Jenna.
"Troppi pensieri."
Lei sorride amareggiata.
"Già, spesso ho bisogno anche io di stare un po' da sola."
Annuisco senza però proferire parola.

Il profumo che ha sulla pelle rilascia un odore intenso, ma estremamente piacevole.
"Senti, io non ho mai visto un circuito di Formula Uno, che ne dici di farmi fare un giro? Così possiamo se vuoi possiamo fare due parole."
Sono estremamente tentato di dirgli di no, ma l'unica cosa che voglio in questo momento è svagarmi e non pensare più a niente.

Mi alzo dalla sedia attirando l'attenzione solamente di Antonio, mezzo addormentato su una sedia a poca distanza da me.
Inizio a camminare lungo il paddok con affianco la ragazza, che penso stia tentando disperatamente di farsi notare sistemandosi quasi ogni secondo i capelli e i vestiti mostrano le sue forme non poco evidenti.
"Da quanto corri con le macchine?" mi chiede cercando di avviare una conversazione.
"Ho iniziato con i kart a soli quattro anni, da lì non mi sono più separato."
Lei sembra abbastanza sorpresa, ma d'altronde lo sono sempre tutti.
"Cavolo, deve essere bello avere una passione così grande."
Inizia piano strofinarsi la mano sulle braccia in segno di freddo.
"Vuoi la felpa?" le propongo ricevendo da lei solo un cenno timido con il capo.
Mi levo velocemente la felpa della Vans che indosso appoggiandogliela delicatamente sulle spalle.
"Grazie."

Passiamo più di venti minuti a parlare del più e del meno forse in cerca di trovare un vero e proprio argomento su cui rimanere.
Le lancette del mio orologio ormai segnano le undici e un quarto e per quanto io ami stare a guardare il cielo di sera la giornata di domani sarà estremamente dura dato che nelle qualifiche di oggi mi sono posizionato solamente in sesta posizione.

Raggiungiamo a piedi insieme l'hotel fermandoci sulla soglia della piscina proprio sotto i balconi dei corridoi.
"È stata una bella serata." commenta la ragazza passandosi una mano fra i capelli e mettendo una ciocca dietro all'orecchio.
"Già, davvero una bella serata."
Inizio a guardarmi intorno fino a posare di nuovo lo sguardo su di lei notando che i suoi occhi non si sono spostati nemmeno di una virgola e guardano attentamente i miei.
"Sei fidanzato?"

La domanda mi riscuote leggermente.
Lo sono? O meglio, lo sono ancora?
Inizio a pormi delle domande, alcune anche estremamente stupide solo per dare una vera risposta a tutto il miscuglio di problemi che mi frullano per la testa.
"No." sputo fuori in un soffio liberandomi forse anche di un peso.
Jenna si avvicina a me posando le sue labbra sulle mie unendole in un caldo bacio durante una serata così fredda e strana.
La verità è che Ivy mi manca e non sentire il suo sapore, non toccare la sua pelle per me è diventato come un'astinenza.
Ho bisogno di quella ragazza, se solo lei riuscisse a capirlo.

Un cuore in due || Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora