─ liar like me

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fottuta bugiarda del cazzo.

fottuta bugiarda del cazzo

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se ne sta rinchiusa nel suo perfetto mondo immaginario da quando ne ha memoria.

Non è una bella persona e questo lo sa bene, per questo mente.

La sua vita non è delle migliori, anzi, si può ben dire che fa proprio schifo, per questo mente.

Il suo passato e la sua famiglia sono frammentati in tanti piccoli pezzettini. La sua anima è come un grande specchio argentato, il quale un giorno venne distrutto e ridotto in miliardi di frammenti di vetro, e come se non bastasse, lei cerca in tutti i modi di riunire i pezzi, frammento per frammento, taglio dopo taglio.

Ormai le sue mani sono ridotte ad un lago di sangue e i suoi occhi sgorgano ogni giorno lacrime al sapore di incomprensione e al retro gusto di rabbia repressa.

Per questo mente.

Ogni giorno, con le sue lacrime potrebbe tranquillamente riempirci la Senna.

Le persone che le stanno intorno sono troppo sciocche per capire con chi hanno a che fare, credono di vedere la classica ragazza dalla vita perfetta, che vive una vita lussuosa nel suo castello fatto di carte.

Mente in continuazione, ormai non è più sicura neanche del suo nome.

Com'era il nome di quell'angelo?
Era Lili o Leila? No, penso fosse Lila.

E poi ci sono quelle persone che, per un motivo come un altro, hanno scoperto la sua vera natura.
O meglio, ne hanno scoperto una parte.

Quella più superficiale, la parte bugiarda, la parte meschina.

Siamo sinceri, M*r*n*tte ed Adr*en sono felici, senza pensieri, amabili, ma Lila, Lila è cinica, è triste ed è perfida.

Dentro di lei c'è l'oscurità.

Ma non è sempre stata così, da piccola il suo passatempo preferito era scrivere storie sui suoi personaggi dei fumetti preferiti.
Sognava di vivere una vita avventurosa, per questo se le inventava.

Poi un giorno dovette trasferirsi con sua madre, dalla sua adorata Pisa, in un'altra città, in un'altra nazione, in un luogo dove non conosceva nessuno e dove non parlava neanche bene la lingua.

Suo padre non venne con loro, non le spiegarono mai il perchè.
Forse pensavano fosse "troppo piccola per capire certe cose".

Lila invece era molto sveglia per avere otto anni, capì subito che il padre aveva tradito la moglie e che avevano divorziato.

Ma fece finta di niente, iniziò a recitare la parte della brava bambina con tutti, così lei stava meglio e la madre restava tranquilla.

Le scuole medie furono un dramma per lei.

Aveva paura di ciò che avrebbe dovuto affrontare. Era sicura che non si sarebbe mai trovata degli amici sinceri e che avrebbe passato quattro anni di inferno.

E bene, detto fatto.

Iniziò a mentire, continuamente.
Ogni volta che apriva bocca ne sparava una delle sue.

E stranamente tutti le credevano.

Era diventata molto popolare, circondata da persone che l'adoravano e pendevano dalle sue labbra.

E così passò le medie.

Al liceo invece, incontrò un ragazzo, dai biondi capelli dorati e dagli occhi verdi.
Se ne invaghì subito, d'altronde, nom era mica vietato?

Se tutte potevano amarlo, poteva farlo anche lei, no?

Ancora non conosceva la gerarchia di quella gabbia piena di statue fatte di cera.

Per "colpa" dei suoi sentimenti dovette subire l'umiliazione da parte di una schifosa, lurida insettaccia bastarda. La quale decise di comandare il cuore del ragazzo come fosse un'orrida burattinaia e lui il suo pupazzo da ventriloquo.

Rimase schiacciata. La poverà Lila dovette subire quel trauma per colpa di una principessina con manie di protagonismo che non sapeva stare al suo posto e giocava a fare Dio.

Lila se la legò al dito.

"La vendetta non porta da nessuna parte, non si risolvono così i problemi, il cambiamento deve venire da dentro."

Una marea di cazzate con cui Lila ci si pulisce il culo.

Continua a mentire, e continua a soffrire.

Le persone continuano a crederle, esclusi quella idiota dai capelli blu e il ragazzo di cui si era innamorata, beh, forse ha un fetish per gli insetti schifosi.

Lei non si dimentica mai di niente, segna sul suo bloc notes e poi attacca.

Dopo tutto Lila è una ragazza incompresa, non è cattiva, di certo non quanto M*r*n*tte.

Ha solo bisogno di affetto, affetto che nessuno vuole darle perchè nessuno sa andare oltre le apparenze. La gente è superficiale.

Ti sei comportata male una volta? Sei un mostro disceso dall'inferno. Non importa cosa farai, tutti si ricorderanno degli errori che hai fatto. Ma noi non siamo i nostri errori.

Ma sinceramente, a Lila non importa più nulla.

Lei ormai è un robot senza morale, agisce solo ed esclusivamente per fare del male.

Ci prova gusto.

Lila è veleno, uccide tutto ciò che tocca.
E sapete una cosa?

Va bene così.

















bene, la protagonista della storia è Lila Rossi di miraculous, aka il personaggio più odiato dal fandom (nonchè il migliore)

se la odiate ed avete provato empatia per lei oRA SIETE SUE FAN MUAHAHA

no ok- vi prego di darle una possibilità, è veramente un bel personaggio.

In questa one-shot ho provato a rappresentare i suoi sentimenti, non credo neanche di esserci riuscita ma vabbè, la descrizione di lady bug è quello che provo per lei, e Marinette ed Adrien sono censurati perchè non sono loro i protagonisti di questa storia.

Ultima cosa, se vi sta sul cazzo Lila, gradirei del rispetto nei suoi confronti, non vi blocco se commentate insultandola, la figura dell'idiota la state facendo voi.

Mi dileguo.

Lila Rossi deserves better.

𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐭𝐨 𝐜𝐫𝐲.﹙𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁𝘀﹚Where stories live. Discover now