Sono le 00:10 pt.2

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Hello! Dai raga che sta volta ce la sto facendo ad aggiornare costantemente! Tra pochissimo riprenderò anche con "Life is one time offer, use it well", ma adesso concentriamoci sulla seconda ed ultima parte di "Sono le 00:10" :)

Hello! Dai raga che sta volta ce la sto facendo ad aggiornare costantemente! Tra pochissimo riprenderò anche con "Life is one time offer, use it well", ma adesso concentriamoci sulla seconda ed ultima parte di "Sono le 00:10" :)

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Passarono due o tre giorni, chi può dirlo con certezza, in cui Lorelai non si fece più vedere. Deva iniziò a credere di nuovo di aver immaginato tutto, ma nonostante ciò, in quei giorni guardò la Luna con degli occhi diversi, quasi sentendosi parte di essa.

Non aveva mai pensato che sarebbe stata proprio la Luna a condurla in quell'avventura, ma in un certo senso fu proprio così. Ma prima di arrivarci, c'è bisogno di chiarire delle cose su Lorelai e sul perchè fosse scomparsa dalla circolazione.

La mora, infatti, si sentiva in colpa per ciò che stava per fare: avrebbe dovuto trascinare la sua sosia nella sua prigione per essere libera. Lorelai non era cattiva e non voleva sacrificare la libertà di una ragazzina innocente e dal cuore puro: se avesse potuto, avrebbe fatto di tutto per evitarlo.

Tornando a Deva, stava osservando i crateri lunari con ammirazione, ma non molta gioia: quella notte si sarebbero allineati i pianeti e lei non li avrebbe potuti vedere a causa della sua posizione.

Si scostò leggermente dal telescopio e lo mosse involontariamente. Attraverso le lenti dell'oggetto, passò un raggio di Luna che illuminò uno specchietto. Deva lo guardò e pensò che fosse un modo di Lorelai per chiamarla, quindi andò in bagno, dove c'era uno specchio più grande.

Entrò nella stanza da bagno, accese la luce e chiuse la porta prima di chiamare Lorelai sussurrando il suo nome. Quando la mora comparve, sfoggiò un grosso sorriso finto e disse "Mia Salvatrice, sai che proprio questa notte, di preciso alle 00:10, si allineeranno i pianeti?".

"Sì" rispose la bionda. Il riflesso continuò "A quell'ora inizierà il rituale, ma stai tranquilla, dovrai solo prendermi per mano. Ti dispiacerebbe dirmi che ore sono?".

"Sono le 00:10".

"Oh, sì!".

La luce iniziò a lampeggiare, l'aspetto di Lorelai a cambiare e Deva ebbe paura. Il fisico della mora mutò totalmente, divenne una specie di scheletro gigante con pochi brandelli di pelle bianca azzurrognola attaccati ad esso. Il suo viso non era meno spaventoso, infatti era cresciuto anch'esso ed i suoi lineamenti facevano pensare a quelli relizzati con gli effetti speciali nei film horror.

Il naso era scomparso, lasciando posto a due minuscoli forellini per le narici. La bocca era diventata una voragine contenente denti simili a quelli degli squali. Gli occhi erano interamente accesi di un vivido rosso fuoco, ma attraverso questi, si riuscivano a vedere delle figure nere, come se fossero le ombre di anime in pena. I capelli neri si allungarono fino ad arrivarle al fondoschiena, divennero lisci ed elettrizzati, con ciocche che schizzavano da tutte le parti.

La bionda avrebbe voluto urlare, ma le mancò il fiato. Il mostro iniziò ad uscire dallo specchio, poco alla volta. Prima le mani rugose dalle unghie giallognole, poi il viso e, per ultima, una piccola parte del tronco.

Quell'orrenda creatura cercava di afferrare le mani di Deva, che però indietreggiava impaurita. Più quella si allontanava, più l'altra si allungava. Le luci continuavano a lampeggiare e si sentivano dei lamenti atroci provenire dalle sagome che si dimenavano nei suoi occhi e che spingevano per uscire.

Il mostro afferrò i polsi della povera ragazza, che iniziò a dimenarsi e a gridare "Lorelai! So che sei lì dentro! Lasciami andare!". Gli occhi di Lorelai sembrano tornare alla normalità per un istante e si fissarono in quelli di Deva. Erano entrambe spaventate e Lorelai non sapeva quello che faceva.

La bionda gridò il nome dell'altra ragazza talmente tante volte che nessuno sa quante. Il mostro indietreggiò e tornò nello specchio. Le luci si fermarono. L'aspetto normale di Lorelai tornò a prevalere su quello dell'altra figura. Era tutto tornato alla normalità.

"Ti prego, Deva, scusami. È tutta colpa mia!" gridò la mora tra le lacrime. "Resteremo intrappolate per sempre. Saremo sempre così vicine, ma così irraggoungibili l'una per l'altra." continuò a singhiozzare. La ragazzina non capiva e chiese spiegazioni.

"Forse non lo ricordi, ma io e te siamo sorelle gemelle. Eravamo uguali, sai? Poi, un demone ha preso possesso di me e tu mi sei restata accanto. Probabilmente io... Io ti avrei uccisa. Quindi ti ho costretta ad imprigionarmi. Tu eri contraria, ma l'hai fatto per me." Lorelai continuava a piangere mentre parlava a singhiozzi.

"Tu... Mi dicevi che per me c'era speranza e che avresti trovato un modo per liberarmi dalla mia prigione e dal demone. Lo trovasti, ma avremmo dovuto scambiarci. Per me non era giusto. Allora hai detto che avrebbe provato di tutto e che ogni volta che ti saresti reincarnata avrei dovuto dirti di liberarmi. Non sai quante volte ti ho uccisa sotto forma di demone... Le hai viste le sagome nei miei occhi? Erano tutte le tue versioni passate."

"Io... Non ricordo nulla, ma ti aiuterò." disse Deva con determinazione. Lorelai la rimproverò dicendo che non poteva. La bionda si avvicinò allo specchio il più possibile. Sfiorò le mani della mora e poi le intrecciò con le sue: quelle di entrambe erano ormai sospese tra lo specchio e la realtà.

Deva si fiondò nello specchiò, stranamente riuscì a passarci, ed abbracciò sua sorella. Entrambe videro una grande porta bianca e luminosa, ed un'altra altrettanto grande, ma rossa di lava. La bionda prese per mano la mora e la trascinò verso quella bianca. Il demone si staccò dal corpo di Lorelai e volò in quella rossa.

Le due sorelle erano ormai giunte in un posto migliore, dove sarebbero state insieme, felici e contente. Per sempre. Quanto allo specchio, si trasformò in un quadro che ritraeva le due abbracciate e le porte sullo sfondo.

Nessun vivo ebbe più notizie di loro, ma la vita andò avanti, con Deva e Lorelai che la guardavano da lassù, sorridendo mano nella mano, felici di essersi ricongiunte.

Storie su richiesta (un gioco un po' particolare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora