Chapter 5.

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[ Song: Better — SYML ]

MACARENA's POV.

Siamo arrivate al tanto atteso Marocco, non appena metto piede sul territorio mi attraversano la mente mille ricordi, quando Zulema, Saray, Casper ed io - anche se in maniera forzata - scappammo da Cruz del sur. Andammo in una piccola casa vicino al mare, come dimenticare. Mi ricordo che salvai anche Zulema da un depravato marocchino.

E adesso? Dove sarei dovuta andare? Mi giro per vedere se Zulema ci fosse ancora e anche lei stava contemplando il territorio in cui siamo appena atterrate, eppure lei lo conosce bene. Sembra persa, persa in se stessa e nei suoi pensieri, sembra come se non volesse lasciare andare qualcosa o qualcuno, come se stesse tentando di convincersi di qualcosa.
I suoi occhi sembrano vuoti e cupi, come la prima volta che li vidi a Cruz del Sur. La vecchia Zulema stava tornando? Quella che non ha nulla da perdere? Quella che avrebbe messo al primo posto solo se stessa e nessun altro? Non posso esserne sorpresa, perché se fosse così, sarebbe solo colpa mia.

Devo andare, non so dove, ma devo.
Restare lì, a guardarla mi fa andare in confusione e odio questa sensazione. Non ho alcuna meta, o tanto meno un posto in cui stare ma mi sarei inventata come al solito qualcosa. Mi guardo intorno e porto la mano in alto, come se potessi toccare il sole con due dita che ormai stava quasi per calare mentre l'altra mano è posizionata sulla mia pancia, in cui c'è il mio bambino. L'unico per cui avrei fatto letteralmente di tutto, perché è la mia famiglia adesso. Ciò che mi resta e ciò che mi avrebbe aiutato a ricominciare da capo.
Faccio qualche passo verso Zulema, mentre lei mi dà le spalle e non si decide a voltarsi per guardarmi. Mi faccio quasi forza e dico l'ultime cose che lei avrebbe voluto sentire da parte mia. Le ultime parole che le avrei rivolto dopo anni passati insieme.

"Penso sia il momento di salutarci. Qui, le nostre strade si dividono."

La sento sospirare, ma non si volta ed è decisa a non farlo. Non vuole guardarmi, non vuole che io la guardi.
Semplicemente mette le mani in tasca e si incammina per andare chissà dove, senza dire nulla e senza neppure dirmi un addio.

Socchiudo leggermente le labbra spostando il mio sguardo da quella che è la figura di Zulema, che si fa sempre più piccola ai miei occhi. Quindi è finita così? Per sempre? È finita con lei che non si è neanche degnata di dirmi qualcosa prima di sparire completamente dalla mia vita, con lei che se n'è andata come se fossi diventata il totale nulla per lei. Eppure qualche ora fa, mi aveva fatto capire di contare qualcosa per lei.

Zulema Zahir non ti capirò mai ma adesso non devo più pensare a te, ho una vita da riprendere in mano. Ho un bambino che verrà al mondo e che amerò con tutta me stessa, adesso non potrai più rovinarmi la vita.

Mi incammino anch'io verso non so dove, probabilmente un Hotel anche se è l'ultimo posto in cui sarei voluta andare ora come ora.
Quindi avrei dovuto anche trovarmi un lavoro? Una delle persone più ricercate in tutta la Spagna, ora deve trovarsi un lavoro e pure una casa?
Sono esausta anche solo per camminare, ma prima sarei arrivata ad un maledetto Hotel e prima avrei potuto riposare.

'Riad darko' è qui il posto in cui avrei alloggiato per un bel po' di tempo, in attesa di una sistemazione degna di venir chiamata tale e che non si tratti di una roulotte, ho chiuso pure con quelle.

Sembra un posto tranquillo e non troppo affollato, nel mentre facevo strada s'è fatta quasi sera. Entro all'interno e trovo una vaga somiglianza con El Oasis e questo mi turba, ma è uno dei pochi posti che posso permettermi quindi ci farò semplicemente l'abitudine.
Ricevo le chiavi della mia stanza e all'interno non ha un granché di speciale se non il necessario; anche quest'ultimo è dotato di piscina, quale coincidenza.

Volevo fare la doccia ma mi sono ricordata di non avere nulla con cui cambiarmi e mi sarebbe toccato rimettere i stessi vestiti, che puzzano estremamente tanto. Ma è qui che mi ricordo di qualcosa che avevo completamente dimenticato tra una cosa e l'altra: i diamanti.

Quattro milioni in diamanti, e per tutto questo tempo in cui mi sono fatta mille paranoie li ho avuti in tasca, è quasi ironico. Posso smettere finalmente di pensare e sdraiarmi su quel letto che al momento sembra essere il più comodo del mondo. Domani mattina sarei andata a comprare dei vestiti, fare una doccia e decidere dove andare a stare. Sembra tutto così surreale che non riesco a crederci, ma l'unica cosa che mi fa male è che avrei vissuto nuovamente da sola, senza una famiglia, senza amiche e senza Zulema. Solo io e mio figlio.

Non che mi mancasse ma sono abituata al fatto di averla con me che quasi mi pesa. Chissà dov'è adesso; chissà come sta; chissà se ha trovato un posto in cui stare la notte. Che paranoie insensate, è Zulema, ha sempre una soluzione a tutto, ma non riesco a non pensarci. E se tornasse come l'ultima volta? Se avesse bisogno di me?

Scuoto la testa e mi copro il viso con le mani per poi tirarmi uno schiaffo da sola in piena fronte. Svegliati Macarena, è andata via per sempre e non ci sarà alcun ritorno.

Devo solo abituarmi.

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