capitolo 5

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È già arrivato venerdì, joy mi ha tormentato tutta la settimana per louis e stessa cosa niall, siamo diventati molto amici, niall è un tipo particolare.

Joy mi ha parlato per la sua enorme cotta che ha per un amico di suo fratello,  Liam, non so chi sia ma di come me l'ha descritto credo che lo riconoscerei in giro.

Solo al pensiero di avere un intera giornata di scuola davanti mi fa sentire male, voglio che arrivi il pomeriggio così da poter uscire con louis, ho deciso dove andare, durante la settimana ho fatto delle escursioni della città per vedere il più possibile per non essere impreparato.

Chiudo la porta di casa e mi incammino verso scuola, oggi fa davvero freddo, è l'ultimo giorno di scuola perché è il 21 dicembre e iniziano le vacanze natalizie. A dosso ho un cardigan pesante e una giacca a vento e sotto ancora una maglia bianca pesante e nonostante i miei tre strati il freddo mi fa battere i denti.

Davanti la scuola c'è un aria festosa tutti a ridere e a scherzare. Cerco con gli occhi i miei unici due amici quando vedo joy con un ragazzo, dev'essere liam, sorrido al pensiero. non mi va di disturbarli perciò mi dirigo verso niall che ammirava la scena a bocca aperta.

<<hai visto con chi parla joy??>> mi chiede niall. <<CIAO anche a te niall>> scoppia mo a ridere. <<però sarebbero una bella coppia, non credi??>> guardo niall con un espressione divertita perché è vero.

Joy si accorge dopo una 10 di minuti che la stavamo fissando e fa un espressione che ci fa  ridere ancora più più forte, liam se ne accorge e ci fissa fipo stranito ma joy deve avergli detto che abbiamo fatto qualche battuta stupida e di non farci caso perché si è messo a ridere pure lui, o è solo la risata di niall, la più contagiosa che conosco.

Liam e joy si stanno avvicinando allora smettiamo di ridere. Niall Porge la mano verso liam, <<piacere nial>> dicole sorridendo, liam stringe la mano dicendo <<liam>> poi si gira verso di me <<tu devi essere harry giusto?>> annuisco stupito e confuso << piacere>> dico stringendogli la mano. <<louis mi ha parlato di te>> cosa?? <<ah. Okay>> sento chiaramente le mie guance arrossarsi dall'imbarazzo. <<spero solo cose belle>> dico scherzando.

Il suono della campanella ci interrompe così noi ci dirigiamo verso le aule. Passo la mattinata ad ascoltare le lezioni dei prof, o perlomeno a fissarli mentre penso a louis ovvio.

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Che metto?! Fisso l'armadio in cerca di qualcosa di carino. N U L L A.
opto per una maglione bianco con sopra un cardigan colorato e dei jeans, non dovrei sentire freddo. Sento il telefono squillare. LOUIS.

H: pronto?

L: sono davanti casa tua riccio esci?

H: come un lampo

Louis  mi aspetta appoggiato all'auto, è bellissimo. Indossa un maglione a collo alto blu e una giacca sopra sotto dei normali jeans larghi.
Mi guarda con un sorriso che farebbe sciogliere chiunque.

Quando sorride si formano delle rughette attorno agli occhi che cazzo mi fanno impazzire. Arrivato davanti a lui mi saluta senza perdere il suo sorriso smagliante e mi apre la portiera. Salito al lato guidatore louis mi chiede <<allora dove andiamo?>>.

Dopo una 20 di minuti arriviamo in un parco che ho scoperto proprio ieri dove hanno montato un campo per pattinare sul ghiaccio. La faccia di louis era un po preoccupata ma divertita.

<<tu mi vuoi morto>> grida louis aggrappato al bordo della pista mentre io lo guardavo dal centro della pista divertito, però mi avvicino per aiutarlo e insegnargli a pattinare.

<<Guardami è come scivolare.  Un passo dopo l'altro>> louis si aggrappa a me e piano piano facciamo dei progressi. Finisce qualche volta col culo sul ghiaccio imprecando verso di me per averlo portato li ma si divertiva, ci divertivamo tanto.

Togliendoci i pattini louis mi guarda e dice <<non ti farò mai più scegliere dive andare. La prossima volta che faremo ci buttiamo da quei cosi con il paracadute?>>. Scoppiamo a ridere, quanto mi piace, vorrei sapere cosa gli passa per la testa, vorrei sapere se a lui piaccio tanto quanto a me piace lui.

Ci ritroviamo a passeggiare in questo parco, nel frattempo si stava facendo buio. Le battute di louis sono squallide... tanto ma ridiamo come se fossimo impazziti.

Ci fermiamo davanti a una ringhiera che  separa la stradina da un laghetto pieno di anatre. <<sai mi piace passare il tempo con te>> louis mi guarda però non sorride, nel dirlo sembrava quasi dispiaciuto. <<anche a me...>> dico, solo che io non sembro dispiaciuto come lui.

Siamo vicini, troppo vicini quasi posso contarli le sfumature di azzurro negli occhi di louis, si avvicina ancora finché le nostre labbra non si incontrano. Prendo il volto di louis come per trattenerlo, non voglio che questo bacio finisca, voglio che duri per sempre, louis mi cinge  la vita per farmi avvicinare ancora di più a lui.

All'improvviso si allontana come scortato da questo atto, lo guardo confuso. <<Louis?>> non mi risponde sta guardando a terra. Inizia ad allontanarsi, allora io le seguo fino alla macchina.

<<ho sbagliato qualcosa?>> le lacrime spingono per uscire ma sto cercando a tutti i costi di trattenerle non voglio piangere, non davanti a lui. <<non avrei dovuto farlo>>. È stati tutto quello che ha detto, quando siamo arrivati a casa non mi ha nemmeno salutato.

Scendo di corsa senza degnarlo di uno sguardo ed entro in casa. Per tutta la sera ho aspettato un suo messaggio ma non è arrivato nulla.

Nulla.

Mi addormento con le lacrime che ormai avevano visto su di me.

Fin ora è il capitolo più lungo che ho scritto ma mi ha occupato poco tempo alla fine, mi sentivo particolarmente presa oggi.

Spero vi piaccia.
Votate e commentate ♡♡

Jo-

Fool for You //Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora