Non è tutto oro quel che luccica

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Restai in camera fino a sera,anche quando Ryan venne a dirmi che era pronto il pranzo,non avevo voglia di mangiare.Mi sentivo tradita,da mio padre ma soprattutto da mia madre!In tanti anni non aveva mai avuto il coraggio di dirmi qual'era la verità.Non avevo intenzione di capirla anche se potevo,non volevo.Restai sul letto a pensare,dormire e pensare.Nemmeno la compagnia di Ryan mi era gradita talmente che ero delusa.Il bello di Ryan però è che quando capisce che non deve stare tra i piedi,non ci sta.Bussarono alla porta:

-Ryan,sei più ostinato del solito oggi-

-Sono Colton,posso?-

A sentire la sua voce alzai in un lampo la testa dal cuscino,mi guardai,ero seduta sul letto con una terribile maglietta gigante che mi faceva da camicia da notte,i capelli tutti arruffati,insomma,non era proprio il momento di ricevere visite.

-Ehm,veramente non sarei tanto presentabile-

-Beh,fra cinque secondi entro,quindi renditi presentabile!-

Scattai dal letto e corsi in bagno,chiusi la porta dietro di me.

-Quattro...-

Sentivo Colton contare.Che tipo,pensai!Mi lavai i denti il più in fretta possibile e mi spazzolai i capelli come meglio potevo.

-Uno- .La porta si aprì così lentamente ma non scricchiolò come era suo solitò fare.

-Jennifer?!Ti ho detto di renderti presentabile non di sparire!-

-E secondo te cinque secondi bastano?- aprii la porta del bagno e oltrepassai la soglia.Avevo lo sguardo abbassato e le mani lungo i fianchi strette nei pugni mentre muovevo le dita tra di loro,segno di nervosismo pensai,così mi portai le braccia al petto e le incrociai e alzai lo sguardo.Nel tentativo di essere più disinvolta in realtà sarò sembrata solo arrabbiata.

-Non volevo disturbare ma a nessuno fa bene stare chiusi in camera tutto il giorno ad autocompatirsi-

Adesso non sembravo arrabbiata,lo ero!

-Tu che ne sai?!- sputai fuori con voce arrogante.

-La vita è facile per te,nessuno ti ha tenuto nascosto chi eri sin da bambino,sei sicuro di tè e sconfiggi i mostri ad occhi chiusi,che problema hai?-

Colton scoppiò a ridere mentre mi guardava.Beh si in effetti dovevo sembrare proprio buffa.

-Si ridi pure,faccio così tanto ridere?-

-No,mmm...-si schiarì la gola mentre smetteva di ridere -Sei tenera-.A quelle parole mi irrigidii e rimasi come un tronco davanti alla porta del bagno.Deglutii.Avevo ancora il sapore del dentifricio in bocca.

-Siediti-.Colton mi fece segno picchiettando la mano a palmo aperto sul letto di fianco a dove aveva preso posto lui.Mi abbassai la maglia più giù che potevo e mi accomodai,mi sedetti sul letto con le gambe incrociate e abbassai lo sguardo.

-Non è tutt'oro quel che luccica.Potrà sembrare così,può sembrare che io sia perfetto,sia forte e coraggioso,ma non è così-

Oh si che sei perfetto pensai,coi tuoi occhi di ghiaccio e il tuo modo di fare sempre sicuro e la tua postura di ferro...

-Ognuno ha qualcosa di cui ha paura,che non sa affrontare,non credere di essere diversa,non cercare di farti compatire,non fare la vittima,reagisci-

Il suo tono di voce era passato dal dolce e amorevole a duro.Mi stava rimproverando.I suoi occhi erano lucidi e tristi,cosa lo turbava?Mi resi conto di provare pietà per lui.La cicatrice che avevo notato sull'occhio era appena visibile,allungai la mano e la tracciai col dito.Colton chiuse gli occhi,sembrò quasi lasciarsi andare a quella carezza per un istante.Poi mi afferrò il polso e lo tenne fermo.

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