Il ragazzo misterioso

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Quella mattina ero stranamente nervosa.Picchiettavo continuamente con le dita sulla scrivania e non riuscivo a liberare la mente,era tutto così ripetitivo e uguale!Non riuscivo a concentrarmi.Niente da fare pensai tra me e me,posai la penna nel libro,lo chiusi e mi lasciai cadere sul letto.Chiusi gli occhi,feci un lungo respiro e mi rilassai.

<<Jey,Jey!Forza su,ma cosa stai facendo?E' incredibile!Non hai nemmeno iniziato guarda qui!>>.Samantha era lì che mi mostrava il libro di chimica e lo indicava nervosamente con la penna.Mi ero addormentata.

<<Oh,beh...dai Sam li faccio domani gli esercizi abbiamo ancora una settimana per prepararci!>>

<<Sei davvero incredibile!Uff!>>.Sbuffava nervosamente mentre prendeva posto alla scrivania e iniziava a scrivere sul mio libro.

<<No dai,lascia perdere,non sei obbligata a farlo,dovrei farli io quegli esercizi>>.Si voltò verso di me e mi sorrise.

<<So cosa vuol dire quando non sei in vena,quindi non preoccuparti per questa volta offro io>> e mi fece l'occhiolino.La guardavo e mi sembrava di conoscerla da una vita quando in realtà era solamente dall'inizio del liceo che eravamo diventate grandi amiche.Da quella mattina in cui stranamente lei mi sorrise in corridoio e mi salutò.All'epoca io mi ero appena iscritta e lei era già al secondo anno.Non mi sentivo molto a mio agio,sono sempre stata una ragazza che non parla molto e che non si fida tanto facilmente,ho un pessimo carattere forse,si lo so,ma è per questo che quando rimango ferita faccio ancora più fatica a stringere rapporti. Ero sovrappensiero,seduta sul letto e con le mani lungo i fianchi appoggiate sul letto e fissavo il cofanetto sulla mensoletta di fronte a me.

<<Jey,Jey!>>.Mi risvegliai dal mio soliloquio e la guardai.

<<Ma che hai oggi?Sei molto triste e pensierosa.Losai che qualunque problema hai ne puoi parlare apertamente con me anche se riguardasse me in prima persona,sai non sono perfetta non a tutti posso piacere e lo capisco se magari ti do fastidio o sono invadente a piombare qui così io me ne vado...>>

<<Sam!>>.La guardai negli occhi e li sgranai come per dire "ma che stai dicendo!?".

<<Lo sai che non sei tu il problema a volte sono un po più giù,sono giornate ma poi passa.E ritorno la rompiballe di sempre!>>Gli lanciai il cuscino e la colpii in pieno viso.

<<E' questo che serve?Una guerra coi cuscini per farti ritornare nel nostro mondo?Ok e guerra sia!>>.Iniziai a correre,uscìì fuori dalla stanza e scesi le scale ridendo,Sam mi seguiva per acchiapparmi ma non ci riuscì.Presi il giubbino dall'appendiabiti correndo e urlai:

<<Ciao mamma io esco ci vediamo a cena!>>

<<Non fare tardi stasera non dimenticarti che abbiamo ospiti!>>.

"Oh si",pensai uscendo mentre Sam mi seguiva e chiudeva la porta,me ne ero quasi dimenticata.Passai ilpomeriggio con Samantha e Ryan al Reiny Bar sorseggiando il solito caffè e parlando del più e delmeno.Ryan era mio amico da quando ho memoria.Non ricordo bene com'è che ci siamo conosciuti,posso dire che siamo cresciuti insieme e gli voglio un bene dell'anima.Si è trasferito a Boston dopo di me,vive da solo,ha lasciato casa appena è diventato maggiorenne.Quando lui ha un problema,io ho un problema,quando lui sta male io soffro e viceversa.E' uno di quelli che posso considerare "amici" e di cui mi fiderei ad occhi chiusi nel vero senso della parola.Beh in effetti erano loro due gli unici miei amici.Ma non m'importava perchè come si dice,importa la qualità non la quantità.Ryan era alto,magro e molto molto timido,beh,con chi non conosceva ovviamente!Occhi scuri,capelli scuri e un bel visetto dolce di cui avrei potuto anche innamorarmi se non lo conoscessi da così tanto tempo da volergli bene come un fratello.Beh ammetto di essere un po' gelosa quando qualcuna lo guarda e gli sorride o fa la cascamorta con lui ma poi ci penso e lì per lì passa tutto.Chi non sarebbe gelosa del proprio fratello?! <<Allora piccola Jey,come andiamo oggi?Novità?>>

WaldorfWhere stories live. Discover now