Raggiunto il bagno, prima di scendere, feci ben attenzione ad accertarmi che all'interno non vi fosse nessuno, dopo di ciò scesi dalla grata, aspettando l'arrivo del mio amico. Come da aspettarsi non tardò ad arrivare, chiuse immediatamente la porta a chiave per non far entrare nessuno per poi chiedermi sottovoce con tono di rimprovero:
<<Sei forse impazzita? Hai minimamente presente al rischio che corri?>> iniziò il discorso camminando su e giù per il piccolo bagno, in preda ad una crisi di nervi, per poi proseguire sempre con tono accusatorio:
<<Come pensi di uscire viva da qui? Eh? Ti stanno cercando tutti, anche i tuoi vecchi compagni dell'élite, sono da per tutto e con loro non si scherza>>
Capivo la sua preoccupazione nei miei confronti, tuttavia sapevo benissimo cosa stavo facendo e come farlo senza morire, pertanto li riposi a tono:
<<Apprezzo la tua preoccupazione, ma ti voglio ricordare che anch'io sono un soldato dell'élite, pertanto so come giostrarmi in queste situazioni>> feci una breve pausa per cambiare discorso, ed assumendo un tono di voce più calmo, li posi la domanda per cui lo avevo chiamato qui dentro: <<Toglimi una curiosità, come mai sei nel turno di ronda? Io credevo che, dei novellini non venissero scelti per queste mansioni, non avendo le qualità necessarie per svolgere questo tipo di missioni, Specialmente se l'obiettivo è un ricercato>>
A quella domanda Izumi mi spiego cos'era realmente successo dentro la base dopo la mia sentenza. I soldati della sezione A6, il quale avevo addestrato personalmente, non erano d'accordo con la decisione dei superiori, specificando che non era neanche l'unico ad essersi offerto volontario per il servizio di sorveglianza, con lo scopo di sostenermi in segreto. Mi disse anche del suo piano per far saltare la corrente per potermi aiutare, cosa che usata nella maniera giusta poteva anche tornarmi utile, per questo li dissi di non fare niente senza il mio segnale.
Comunque sia, rimasi molto sbigottita dalle sue parole, non mi sarei mai aspettata che dopo i duri allenamenti cui li avevo sottoposti mi avrebbero ripagato così, per non parlare della mia severità nei loro confronti, per questo rimasi scioccata nel saperli dalla mia parte.
Izumi disse chiaramente che per loro non ero una terrorista, bensì una compagna d'armi; tuttavia il discorso prese una piega strana dopo aver finito con la sua spiegazione, difatti mi guardò tristemente, per poi aggiungere al suo discorso con torno sospettoso:
<<Emily, so che Garenth per te è come un padre, ma non puoi fidarti di lui. Il suo comportamento in tutta questa faccenda è davvero sospettoso, per non parlare che stato lui stesso ad informare il governo dei tuoi sospetti nei loro confronti>>.
Izumi si sbagliava, come poteva pensare che l'uomo che mi aveva crescita come un padre potesse essere contro di me? Non potevo credere alle mie orecchie,tutto ciò era talmente inverosimile da sembrare un racconto di fantascienza. Conosco Garenth da una vita, non solo era un uomo d'onore, ma non avrebbe mai e poi mai compiuto azioni che andassero contro i suoi principi morali. Lui non mi avrebbe mai tradito, ero più che certa che Izumi si era fatto un idea sbagliata, sicuramente avrà interpretato male le sue azioni perché è impensabile che Garenth mi metta i bastoni fra le ruote, per questo glie lo feci notare, ed egli si limitò a guardarmi con tristezza, per poi sussurrarmi:
<<Immaginavo che non mi avresti creduto. Comunque sia, stai attenta e tieni sempre bene a mente noi tutti, della sezione A6, siamo dalla tua parte. qualsiasi cosa accada, noi ti copriremo le spalle>>
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Abyss
FantasyQuegli occhi freddi e spenti di chi ha visto troppo nella vita, il suo carattere così freddo e calcolare da intimorire persino il generale più forte del commando lo rendevano una persona indecifrabile hai miei occhi. Eppure percepivo tanto dolore, n...
19-E stata tutta un illusione?
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