«Avete fatto pace?».

Taehyung rimase in silenzio, l'ombra di sofferenza passò un attimo sugli occhi prima di ritornare ermetici come lo erano sempre stati.

«Più o meno. So che tu e Taegun avevate ragione, in un certo senso. Credo che al suo posto avrei agito allo stesso modo, ma sai, con V ho condiviso tutta la mia vita, è colui che mi conosce meglio oltre te. Ho sempre parlato di tutto con lui, e sapere che lui mi abbia nascosto una verità del genere è stato peggio di una pugnalata nel petto».

Taehyung si accoccolò meglio vicino a Jungkook e poggiò il capo contro quello dell'altro, lo sguardo perso a contemplare il nulla.

«Ho capito il punto di vista di V e vorrei davvero riuscire ad andare avanti, solo che non è facile» sospirò pesantemente.

«Ecco...riguardo proprio a questo. Dei, sono così stupido! Ogni volta che provo ad aiutarti finisco sempre per rovinare inevitabilmente tutto. Non sono molto bravo con le parole, ma ti garantisco che non avrei esitato a dirti io stesso di non perdonare qualcuno a parità di condizioni. Ma qui parlavamo di V, il tuo lupo alpha».

Jungkook era sinceramente dispiaciuto, il rimorso era leggibile in ogni singola parola che stava lasciando le sue labbra, quindi Taehyung si allontanò di poco solo per trovarsi faccia a faccia con degli occhioni splendenti.

«Kook, non sei stupido, avevi ragione, e poco posso dirti se non questo. L'unico ad aver reagito in modo stupido sono stato io. E intendo anche il nostro litigio» rispose con rammarico Taehyung, notando il livido violaceo sulla sua guancia, il taglietto sul labbro e anche quello sul naso a cui non aveva fatto caso prima.

Jungkook fece un sorriso sincero di quelli da coniglietto che aveva amato fin dal loro incontro e fece spallucce.

«Beh, non ci sei andato leggero, ma domani sarà già tutto finito. Ci vuole altro per abbattere un aitante alpha come me» rispose divertito, e Taehyung ridacchiò e gli baciò la punta del naso.

«Neanche tu ci sei andato leggero, il naso continua a dolermi. E' un bene che lo abbia riparato prima che si saldasse storto» ghignò, e Jungkook passò una mano sul suo viso.

«Sono fiero di te. Ogni giorno che passa, mi ricordi il motivo per cui mi sento fortunato ad averti» sussurrò emozionato, avvicinandosi fino ad azzerare la distanza tra le loro labbra per farle combaciare in un tenero bacio.

Taehyung sospirò e chiuse gli occhi, assaporandosi il momento di dolcezza tra di loro, ma come gli morse il labbro inferiore, Jungkook sibilò e sobbalzò.

Il gusto ferroso del sangue gli pizzicò le papille gustative e capì che il taglio sul labbro gli si era appena riaperto. Si issò su un avambraccio e succhiò piano il labbro inferiore di Jungkook, leccandogli via il sangue con un gesto gentile fino a che quello non fece un piccolo sospiro di appagamento, segno che il dolore era andato via.

E fu con silenziosa calma che i vestiti sparirono, i corpi si trovarono e le menti si persero in un turbine di amorevole piacere, dove non c'era spazio per nient'altro se non per loro.


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(Due settimane dopo)



Lanciò un'occhiata ad un preoccupatissimo e paonazzo Jungkook, che lo seguiva nel bosco a passo lento ma teso guardandosi nervosamente intorno.

Non aveva parlato neanche quando aveva provato ad intavolare una conversazione incentrata su futilità, neanche quando lo aveva chiamato cucciolotto e neanche quando si era lamentato per il suo mutismo.

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now