"Io.. mi dispiace, non nego che con quel bacio ho provato delle emozioni ma ecco...vedi... il mio cuore è già occupato" dissi usando il suo stesso tono di voce

"E sentiamo, da chi sarebbe occupato?"

"Da un ragazzo che ho conosciuto in vacanza"

"E che molto probabilmente non rivedrai mai più" ghigno il moscone

"Non è vero- sbottai - a me lui piace!"

"E allora se ti piace perché quando mi avvicino a te il tuo corpo reagisce?"

"In che senso?" Domandai perplessa

Jude si avvicinò pericolosamente a me, eravamo faccia a faccia, ci separavano solo pochi centimetri. Inizia a tremare.

"Visto? Hai iniziato a tremare appena mi sono avvicinato, e di certo non è per il freddo" disse a pochi centimetri dalle mie labbra

"E sono sicuro che se adesso ti baciassi, tu non ti tireresti indietro, anzi.." continuò

Io non risposi, rimasi lì, nonostante gli occhiali da aviatore riuscì a guardarlo negli occhi, e senza distogliere lo sguardo mi baciò per la seconda volta. 
E ancora una volta provai qualcosa, non so precisamente cosa, però mi piaceva, mi faceva stare bene. 
Forse, Jude ha ragione, il ragazzo del mare non so se lo rivedrò, e se questo non dovesse accadere perderei Jude, magari possiamo provarci, vedere come si evolve la situazione... prometto che cercherò di dimenticarlo. Tanto con la fortuna che ho non lo rivedrò mai più. 

Terminato il bacio per carenza di ossigeno, Jude appoggiò la sua fronte contro la mia, ci guardammo ancora per qualche minuto negli occhi fino a che: "Visto, il tuo corpo parla per te, mi piaci Gene, dalla prima volta che ti ho vista, sei diversa dalle altre, c'é qualcosa di te che mi attrae, e non mi importa se nel cuore hai qualcun altro, io non mi arrenderò tanto facilmente...io voglio stare con te" disse

"Non nego che provo qualcosa per te, non so se è amore oppure una profonda amicizia fatto sta che stare con me sarà complicato. Non voglio prometterti che dimenticherò il ragazzo del mare da un giorno all'altro, ma forse hai ragione quando dici che non lo rivedrò mai più...quindi...okay proviamoci... " Risposi un po' titubante

"Non ti preoccupare, te lo farò dimenticare...promesso"

Nel mentre percorrevamo la strada verso casa una marea di pensieri attraversavano la mia mente.
Avrò fatto la cosa giusta? Non lo so 
A me Jude piace? Si, o almeno credo
Dimenticherò il ragazzo del mare? Spero
Proverò a far funzionare la mia "storia" con Jude? Assolutamente sì.

******

Oggi la Raimon sfiderà la Occult, ed io insieme a Jude e David abbiamo deciso di andare a vedere come se la cavano.

Dopo aver sprecato ore per decidere cosa indossare, ho optato per un jeans, una maglietta bianca semplice ed il mio adorato giacchetto di pelle. Una volta uscita di casa ad aspettarmi trovai i miei amici, salutai Jude con un bacio sulla guancia mentre a David rivolsi un cenno del capo. Per adesso nessuno della squadra sapeva di me e del moscone, volevamo prima capire se il nostro rapporto era solo e soltanto amicizia o qualcosa di più.

Arrivati alla Raimon, i ragazzi erano già in campo a riscaldarsi, la Occult non era ancora arrivata.

"Hai visto, a quanto pare Axel gioca ufficialmente nella squadra" affermò David

Pochi minuti dopo arrivarono gli avversari, erano abbastanza inquietanti a dir la verità, si posizionarono, come sempre prima di ogni partita, a metà campo uno accanto all'altro davanti ai giocatori della Raimon e i due allenatori si strinsero la mano, finalmente la partita avrebbe avuto inizio. L'allenatore della squadra avversaria si avvicinò ad Axel e gli disse qualcosa che fece andare su tutte le furie Kevin, purtroppo non abbiamo potuto udire il loro dialogo.

Il fischio di inizio, annunciò finalmente l'inizio della partita, palla della Occult che subito prova a tirare ma che fortunatamente Mark riesce a parare.

"Kevin ha messo a punto una nuova tecni-"infatti non finì di parlare che il diretto interessato segnò con il Dragon Crash.

1-0 per la Raimon. Palla agli avversari, ma subito Max ruba palla e si porta in avanti passandola poi a Kevin che fa goal, portando così la Raimon a 2-0.

La Occult presa alla sprovvista usa la sua tecnica segreta il Blocco Invisibile, Jude me l'ha spiegata durante il tragitto scuola- Raimon Junior High, in pratica mentre i giocatori cambiano continuamente la formazione l'allenatore pronuncia la parola "fermi" al contrario, così da ingannare la vista e l'udito, in pratica ipnotizzano gli avversari. Come previsto nessun giocatore della Raimon si muove, permettendo così, alla Occult di segnare.

Il primo tempo finisce 3-2 per la squadra avversaria.

"Voglio vedere quanto tempo ci mettono a trovare la soluzione" esclama Jude appoggiato al cancello

"Sicuramente Mark ci riuscirà, ci mette un pò a capire le cose, ma quando si parla di calcio mio fratello è un genio."

La partita riprende e fin da subito si nota tensione all'interno della squadra, Kevin è disperato perchè non riesce a fare goal, molto probabilmente questo è dovuto al suo egocentrismo e al fatto che fino a pochi giorni fa l'intera squadra puntava su Axel essendo l'unico in grado di segnare, mentre quest'ultimo sta cercando di trovare una soluzione al blocco invisibile della Occult.

"AAAH" e Mark ce l'ha fatta, con il Pugno di Fuoco è riuscito a parare il tiro avversario sbloccandosi.

"Te l'ho detto, Mark riguardo al calcio è un genio" esclamo euforica ottenendo un occhiataccia da David e un sorriso da parte di Jude.

Alla fine la Raimon riesce a vincere 4-3, ottenendo così la possibilità di accedere al campionato regionale.

"E così hanno vinto eh" sentì dire da David mentre mi dirigo a congratularmi con Mark, alla fine nonostante il mio carattere mio fratello è la cosa più preziosa che possiedo.

"Congratulazione fratellone" esclamai saltandogli sulle spalle

"Grazie" mi rispose abbracciandomi, una volta appoggiati i piedi per terra

"Bada chi si vede" disse Kevin; è l'unico della Raimon che mi odia, ma devo ammettere che la cosa è reciproca, non vedo l'ora di vedere la sua reazione quando scoprirà che faccio parte della Royal Academy.

"Ragazzi, io devo andare, ancora complimenti per la vittoria" dissi ignorando Kevin e percorrendo la strada inversa per tornare dal mio ragazzo e dal nostro migliore amico.

Il mio ragazzo...che strano da dire pensai; una volta raggiunti ci incamminammo verso le nostre rispettive case parlando un po' della partita appena conclusa. Arrivata a casa mia, li salutai allo stesso modo di qualche ora prima e entrai in casa, diretta in camera mia a studiare per il giorno dopo. 

Non ditelo a mio fratelloWhere stories live. Discover now